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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 2 Ottobre 2006 ore 14,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2006-05988
?SITUAZIONE DELLE COLONIE FELINE A TORINO? PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE SBRIGLIO IN DATA 3 AGOSTO 2006.
Interventi
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200605988/02, presentata in data 3 agosto 2006, avente per oggetto:"Situazione delle colonie feline a Torino"Il sottoscritto Consigliere Comunale,CONSTATATOche "I gatti liberi e le colonie feline che vivono sul territorio comunale sono tutelati dalla Città" e che a questa definizione di principio seguono ulteriori norme che la città si è data con il nuovo Regolamento per la tutela ed il benessere degli animali in città;RILEVATOche si segnalano diverse problematiche relative allo stato di salute delle colonie feline relative ad alcune aree della città ed in particolare alle seguenti colonie:1) colonia felina di Via Benevento 19 - Via Benevento 20 ang. Via Oropa interno 58: vi è una colonia totalmente abbandonata in un vecchio edificio a un piano che è stato acquistato da costruttori e tra poco sarà demolito: le ruspe sono già sull'area di cantiere e si presume che i gatti, fra cui molti cuccioli, avranno vita breve;2) in Corso Farini 22-24 (area demaniale) vi è una colonia di gatti, già seguita da alcune "gattare" che debbono quotidianamente combattere con i vicini, minacce di eliminazione dei gatti e aggressioni verbali;3) nello stabile di Corso S. Maurizio 71 si verifica un'emergenza stante la presenza di numerosi gatti (cuccioli in particolare) sul lastrico solare, i quali si infilano nelle canne fumarie con fine spesso tragiche per questi;4) in Via Zini è in fase di allestimento un cantiere, che sta creando problemi di accesso alle "gattare" che accudiscono la colonia felina e che, a cantiere ultimato, potrebbe precludere completamente il passaggio; all'interno del predetto fabbricato si rifugiano abitualmente i gatti della colonia, soprattutto dopo che le ruspe hanno eliminato le piante ed i cespugli che fornivano riparo ai felini, e pertanto è necessario assicurarsi che i lavori non creino pericolo per l'incolumità degli animali; è stato recintato un orto abusivo (con porta d'ingresso chiusa mediante lucchetto) nel quale vanno a rifugiarsi i gatti ammalati, e la presenza di tale recinzione impedisce alle "gattare" di portare ai gatti le cure necessarie;5) i gatti presenti nell'area dello Stadio Filadelfia necessitano di una soluzione utile al loro benessere a causa degli annunciati cantieri sull'area storica del Grande Torino;6) i gatti presenti nella colonia di Piazza d'Armi potrebbero subire preoccupanti ripercussioni sulla loro salute psico-fisica a causa della presenza di altoparlanti di un palco orientati sulla colonia durante le serate di festa;7) la situazione in cui versano le due colonie feline site, la prima in Via Flecchia 8, presso la Scuola Elementare Dogliotti e la seconda in Via Flecchia angolo Via Carolina Invernizio nei pressi della Scuola Media Ex Iovine di Via Palma di Cesnola, affidate dall'Ufficio Tutela animali del Comune. Le due colonie, composte in tutto da circa 15 gatti, stanno crescendo a dismisura per la presenza di alcune femmine non sterilizzate che partoriscono di continuo cuccioli che, o muoiono sotto le auto, o vivono tra stenti e malattie spingendosi fino all'area occupata dalla "ex Morando" situata dall'altra parte della strada e in condizioni pietose dal punto di vista sanitario;INTERPELLAil Sindaco e l'Assessore competente per conoscere le azioni volte a risolvere le problematiche sopra segnalate e in generale le azioni a favore della popolazione felina presente in città. F.to Giuseppe Sbriglio
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Mangone.
MANGONE Domenico (Assessore)
Innanzitutto, ringrazio il Consigliere Sbriglio per averci sottoposto la questione dei felini nella città di Torino, chiedendo lo stato dei luoghi e degli animali in alcune colonie feline.L'Ufficio Tutela Animali della Città di Torino si occupa di circa 900 colonie feline, ma il problema è un po' più ampio, perché si contano - è una stima benevola - oltre 5.000 gatti randagi, sparsi per la città di Torino; inoltre, la vigente normativa impone che gli animali da affezione non possano essere spostati, perciò anche la gestione di queste colonie non è così agevole, cioè diventa problematica, non potendole spostare dal luogo ove spontaneamente nascono.Riguardo alle informazioni specifiche richieste dal Consigliere sulla colonia felina di Via Benevento, posso dire che, più di un anno fa, l'Ufficio Tutela Animali aveva contattato i vari settori interessati ai lavori in corso e da effettuare nell'area, in modo da definire una futura e definitiva area riservata alla colonia felina, nella quale posizionare anche le cassette per il riparo dei gatti.Al momento, poiché il cantiere è in corso, i gatti utilizzano le cassette poste in un punto sicuro su Via Benevento; si tratta di una colonia numerosa, non ancora sterilizzata, ed è stata inserita in un progetto di sterilizzazione in cui il Settore Tutela Ambiente ha coinvolto le associazioni di volontariato animaliste attive in città. La colonia è affidata all'ENPA dal dicembre 1999.Per quanto riguarda la colonia di Corso Farini, posso dire che quell'area, ora abbandonata, ospitava un Commissariato di Polizia ed è di pertinenza della Polizia di Frontiera, che prossimamente dovrebbe trasferirvi alcuni Uffici, effettuando prima lavori di abbattimento e ristrutturazione.La decina di gatti presenti dispone di ripari e viene alimentata attraverso il cancello. Al fine di provvedere adeguatamente alla colonia felina, lo scorso anno l'Ufficio Tutela Animali aveva richiesto le chiavi del cancello alla Polizia di Frontiera; essendo state sempre negate, l'Ufficio deve intervenire d'urgenza, unitamente alla Polizia Municipale ed ai Vigili del Fuoco, ogni qualvolta occorra soccorrere gatti malati o feriti.Relativamente alle aggressioni verbali agli affidatari, alle quali fa riferimento l'interpellanza del Consigliere, l'Ufficio non ha alcuna competenza in merito: l'affidatario, se lo ritiene, è libero di sporgere querela agli organi di Polizia Giudiziaria nei confronti di chi lo ha offeso. La colonia è affidata dal dicembre 2005 a un volontario della LIDA-Sezione Gatti.Per quanto riguarda la situazione nel palazzo che ospitava la sede torinese dell'ENPA in Corso San Maurizio n. 71, la colonia felina è stata affidata alla LIDA. La situazione è nota, monitorata e, in base alle leggi vigenti, i gatti non possono essere spostati, come evidenziato in precedenza, anche se sono su un tetto. L'affidatario non ha mai fatto menzione all'Ufficio Tutela Animali di gatti infilatisi all'interno delle canne fumarie che, peraltro, non possono essere tappate.In Via Zino Zini, poi, è stato costruito un Villaggio Olimpico, che ha comprensibilmente comportato problemi di controllo e di divieto d'accesso agli estranei.L'Ufficio, informato dall'affidatario della colonia dell'impossibilità d'accesso per l'alimentazione dei gatti, ha immediatamente contattato il TOROC per ottenere il permesso di entrata; dopo una lunga serie di trattative, con ripetuti interventi sul posto, coinvolgendo anche il responsabile locale della sicurezza del Villaggio Olimpico, si è individuata una zona in cui alloggiare la colonia felina e nella quale l'affidataria avrebbe potuto transitare, accompagnata da un addetto alla sicurezza.Alcuni impiegati dell'Ufficio Tutela Animali hanno personalmente montato e posizionato 15 cassette rifugio per gatti, per offrire riparo agli animali nella zona individuata, che coinvolgeva anche le Ferrovie dello Stato. Sulla striscia di terra tra l'edificio che ospiterà l'Ecocentro e le Ferrovie dello Stato è stato recintato un orto abusivo; l'Ufficio Tutela Animali ha già cercato di mettersi in contatto con la persona che occupa questo spazio, senza risultati.È previsto un intervento con le forze dell'ordine, affinché si possa procedere allo sgombero dell'orto abusivo. Si tiene a sottolineare che, comunque, le cassette rifugio dei gatti sono nella zona esterna dell'orto abusivo e che questi animali possono essere alimentati liberamente. L'affidataria segue la colonia dall'ottobre 2001 per conto dell'ANPA, ma anche la LIDA si è recentemente interessata alla questione.Per quanto riguarda i gatti dello Stadio Filadelfia, la situazione è un po' più complessa, anche se non meno monitorata.I ripetuti e rinomati cambi di interlocutori hanno sempre riportato al punto di partenza le trattative per l'individuazione di una zona tranquilla per i gatti.Da maggio 2006 sono stati più volte combinati sopralluoghi all'interno dello Stadio, sempre annullati per la mancanza della figura di riferimento cui rivolgere le nostre richieste, riguardanti l'accesso autorizzato per le affidatarie della colonia, la chiusura varchi per evitare atti vandalici e il maltrattamento dei gatti.L'Ufficio, in stretto e continuo contatto con le persone che si occupano di questa colonia, non ha attualmente ricevuto, come è avvenuto in passato, segnalazioni di situazioni di pericolo in cui possa intervenire l'Ufficio Tutela Animali per atti di vandalismo e violenza; infatti, per questi atti sono competenti le forze dell'ordine. L'attuale affidataria segue la colonia dal luglio 2003 per conto dell'ANPA.Per quanto riguarda Piazza d'Armi, il Settore Tutela Ambiente ha prontamente richiesto la relazione tecnica sull'impatto acustico ed ha richiesto la relazione medico-veterinaria al consulente veterinario della Città e il rispetto del benessere dell'animale; entrambe le relazioni, agli atti presso il Settore Tutela Ambiente, non hanno rilevato possibili danni per i felini. La colonia è seguita dalla LAV.Le due colonie feline di Via Flecchia sono seguite dalla stessa affidataria per conto della LIDA (affidi di ottobre 2005-febbraio 2006). Per la normativa già citata, i gatti hanno diritto di dimorare nel luogo che hanno scelto, quindi nelle due scuole in oggetto.All'Ufficio non è giunta alcuna segnalazione da parte dell'ASL (unico organo competente atto a stabilire la salute di una colonia felina), pertanto non è mai stato preso alcun provvedimento in tal senso, e questa colonia è stata recentemente inserita in un progetto di sterilizzazione.Peraltro, il problema delle sterilizzazioni riguarda l'intera città, nella quale, appunto, le colonie censite ammontano a circa 900, con numerosi individui integri.Il Settore offre gratuitamente, agli affidatari delle colonie censite, la sterilizzazione dei gatti al canile municipale.Inoltre, tramite il finanziamento di un progetto da parte della Regione Piemonte, è stato possibile dare incarico alle associazioni di volontariato animaliste attive in città di provvedere alla sterilizzazione di alcune colonie feline; in tutti i casi, si tratta di interventi limitati che non risolvono il problema, che dovrebbe essere affrontato con una consistente, programmata e continua campagna di sterilizzazione.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Sbriglio.
SBRIGLIO Giuseppe
L'interpellanza che oggi stiamo discutendo abbraccia molte, ma non sicuramente tutte le realtà della nostra città, perché mi sono limitato a segnalare quelle sulle quali ho ricevuto, a mia volta, le segnalazioni.La presenza delle colonie feline è un problema che la nostra Città deve affrontare seriamente, con politiche di sostegno alle persone che si prendono volontariamente cura dei gatti liberi, sostenendo spese non indifferenti.Si è già fatto molto con l'approvazione del Regolamento per la tutela e il benessere degli animali, con norme che vanno a favore di questi animali e con la costruzione di nuovi spazi in città e all'interno del canile-gattile, ma il problema più grande, come anche riferito dall'Assessore al termine della sua risposta, rimangono le sterilizzazioni.È inutile che quella gran parte di popolazione che non ama particolarmente gli animali si lamenti del fatto che in città ci siano troppi gatti, se, poi, non si attuano azioni forti a sostegno di questa tematica. Vi sono leggi regionali e nazionali che vanno in questa direzione, ma se non si reperiscono le risorse (sempre in accordo con Comune ed ASL) per far sterilizzare gli animali, è chiaro che loro continuano a riprodursi, perché fa parte del ciclo della vita.Il problema reale è che i gatti continuano a riprodursi, se non sono gli stessi volontari e le stesse gattare ad adoperarsi per catturarli e farli sterilizzare dai veterinari (spesso a loro spese).Il mio auspicio e la mia richiesta, quindi, Assessore, è che ci si attivi con le associazioni animaliste e con le ASL per capire dove reperire i fondi di Bilancio destinati a questo problema, che non riguarda soltanto chi, come me e lei, è amante degli animali e ha a cuore questo problema, ma che riguarda anche la vivibilità dell'intera città.Le chiedo, quindi, di organizzare, con i suoi Uffici, alcuni riunioni per discutere dell'argomento; dopodiché sarà importante, nei prossimi mesi, aprire un tavolo di confronto sul tema, per creare un filo diretto con l'Assessorato e le associazioni. Credo che un grande strumento di dialogo potrà essere l'istituenda Consulta (di cui si è discusso molto): quindi, visto che stiamo trattando un tema che ha a che fare con la tematica animalista, sollecito la presentazione al Consiglio Comunale di questa proposta di deliberazione, che è stata già discussa, in parte, nella scorsa tornata e che credo essere pressoché pronta. Io ne avevo analizzato alcune bozze, probabilmente qualcosa sarà cambiato, ma penso che, su questo tema, ci sia accordo con il mondo animalista.Eventualmente, Assessore, mi farò carico di segnalarle ancora queste tematiche specifiche e ciò che dovesse emergere in città, affinché non si perda mai di vista il problema.Ricordo, poi, che ci sono alcuni problemi reali: ad esempio, in alcune colonie non sono date le chiavi. Credo, quindi, che ci debba essere un rapporto diretto, perché diventa difficile, ogni volta, cercare un responsabile che accompagni all'interno delle colonie.Questo problema, cioè la difficoltà di accesso per i volontari, dovuta alla diffidenza della popolazione, è stato segnalato in due luoghi. C'è anche da dire, però, che, con l'entrata in vigore del nuovo Regolamento, i volontari saranno dotati di tesserini di riconoscimento e potranno, quindi, far valere le loro ragioni.Per facilitare, nel futuro, il lavoro su questi temi e sui temi che riguardano gli animali in genere, propongo di istituire un apposito infopoint, una sorta di carta dei servizi. Chiaramente, non pretendo che si aprano sportelli ad hoc, però, ad esempio, all'interno degli Informacittà, all'interno degli infopoint delle Circoscrizioni, credo sarebbe opportuno trovare strumenti che consentano alle associazioni animaliste e ai cittadini, che hanno problemi o che vogliono avere maggiore cognizione dei diritti e dei servizi per gli animali, di avere indicazioni precise per evitare, componendo numeri comunali diversi, di avere informazioni diverse, e per evitare di creare confusione.In conclusione, la mia è una sollecitazione, che l'Assessore potrà eventualmente discutere con gli interessati.In ogni caso, la ringrazio per le risposte date; mi riservo di sollevare ancora la questione, sia in Sala Rossa, sia presentando nuove interrogazioni, segnalando le tematiche di cui verrò a conoscenza.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
L'interpellanza è discussa.
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