Interventi |
CERUTTI Monica (Consigliere f.f. di Vicepresidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200606540/02, presentata in data 13 settembre 2006, avente per oggetto:"Situazione pagamenti fornitori del Comune di Torino"I sottoscritti Consiglieri Comunali,PREMESSOche il problema del pagamento dei fornitori merita la massima attenzione a causa delle pesanti ricadute che potrebbe avere sul tessuto aziendale torinese;CONSIDERATO CHE- ci risulta che il Comune di Torino si trovi in una "tensione" di cassa in quanto il rispetto del Patto di Stabilità impone di contenere i pagamenti entro tetti ben precisi ormai prossimi al raggiungimento;- i pagamenti effettuati per spese di investimento al 30 giugno 2006 sono di 263.673.000,00 di Euro; gli obiettivi del programma di cassa del 2006 relativi alle spese di investimento (annuali) sono di 416.227.000,00 - tetto massimo di pagamento; la percentuale di pagamento ha raggiunto il 68,2%;- la cifra che rimane per i pagamenti di investimenti è di 132.554.000,00 Euro, una cifra molto bassa che creerà notevoli disagi alle aziende a causa dei problemi di pagamento che avrà il Comune;- il Comune di Torino, a quanto ci risulta, ha sostanzialmente bloccato i pagamenti;- alla data odierna i pagamenti "sospesi" (olimpici e non olimpici) si aggirano sui 15.000.000,00 di Euro con la situazione destinata a peggiorare, visti i vincoli del patto di stabilità, fino a fine anno;- il Comune di Torino ha effettuato direttamente, senza transitare dal TOROC, molti investimenti olimpici; ciò rende molto più difficile il rispetto del patto di stabilità;- l'articolo 14 quater della Legge 168/2005 escludeva dal patto di stabilità le spese olimpiche in considerazione della loro evidente straordinarietà;- in data 1° agosto 2006 il Comune di Torino ha inoltrato richiesta ufficiale al Governo in carica di escludere gli investimenti olimpici da pagare nel 2006;- il Governo in carica ad oggi non ha ancora risposto né alle sollecitazioni verbali né alla comunicazione ufficiale del 1° agosto ca;- gli investimenti olimpici gravano sul patto di stabilità e quindi sulla gestione dei pagamenti 2006 per circa (in difetto) 50.000.000,00 di Euro;INTERPELLANOIl Sindaco e l'Assessore competente per sapere:1) come sarà il comportamento che l'Amministrazione vorrà seguire per effettuare i pagamenti da qui alla fine dell'anno;2) se è arrivata la risposta del governo alla richiesta ufficiale del 1° agosto us;3) il numero dei fornitori, olimpici e non, che vantano crediti nei confronti del Comune di Torino;4) il numero di fornitori che verranno pagati da qui alla fine dell'anno e quali nel 2007. F.to Andrea Tronzano Daniele Cantore Cristiano Bussola CERUTTI Monica (Consigliere f.f. di Vicepresidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Passoni. PASSONI Gianguido (Assessore) L'interpellanza dei Consiglieri pone un tema già discusso e anche già toccato in quest'Aula, per quanto riguarda una presunta situazione di tensione di cassa, una fotografia dei pagamenti del Comune di Torino in cui vengono espresse cifre, l'ipotesi che il Comune abbia bloccato i pagamenti, alcune domande circa il comportamento dell'Amministrazione da qui a fine anno, il tenore della risposta del Governo a una richiesta di cui entrerò nel merito e alcune altre specifiche.Il tema non è nuovo e riguarda il rapporto tra Comune di Torino e, in generale, enti pubblici, enti locali e fornitori, relativamente alla capacità di pagare con il patto di stabilità interno.Quest'anno, per effetto della norma inserita nella Legge Finanziaria 2006, il patto di stabilità comporta due obiettivi, il complesso di spesa corrente (-8%) e quella in conto capitale 2004 (+8,1%). Il rispetto di queste modalità di impostazione del patto (dette anche impostazioni del tetto di patto e non del flusso di patto o del saldo di patto), sono causa di non rispetto del patto complessivo e pertanto hanno sanzioni molto pesanti sugli enti che, eventualmente, non vi ricorrano.Le sanzioni, lo ribadisco, consistono nel divieto di procedere ad assunzione di personale, a contrarre mutui e nell'obbligo ad effettuare spese per beni e servizi non superiori alla corrispondente spesa dell'ultimo anno in cui si è fatto rispetto del patto.La sanzione, quindi, è pesantemente peggiorativa, anche verso l'esterno e i fornitori, di quanto non sia, in realtà, una situazione, per carità, difficile, ma comune a tutti gli enti locali.Il tema è ben presente sia a questa Amministrazione che a questo Assessorato; in relazione a questo tema, i Comuni vivono una situazione di finanza derivata e di applicazione tutta italiana (in quanto, mentre la procedura Maastricht non obbliga l'imposizione del patto di stabilità agli enti locali, alcuni Paesi, invece, l'hanno fatto) e ciò ha condizionato pesantemente la capacità di pagamento dell'ente.Una prima richiesta riguardava questo Comune, ma si tratta di una vecchia discussione che quest'anno trova una sua prima soluzione nell'individuare la sostituzione del sistema dei tetti con il sistema dei saldi, ovvero con un sistema di fluidità del patto di stabilità in base all'andamento delle somme incassate e non ad un tetto determinato su un consuntivo di due anni prima, ossia quello vigente nella Finanziaria 2006.Questo sistema è stato già accolto nelle anticipazioni della Legge Finanziaria 2007; per il momento si tratta di anticipazioni, ma consideriamo questo come una buona notizia, anche se non risolutiva.La seconda domanda dell'interpellanza riguarda, invece, il tema del riscontro avuto dal Governo circa la previsione di sottrarre al tetto massimo per l'indebitamento la parte di debito contratta per l'evento olimpico (così com'è avvenuto nel 2005). Non sappiamo ancora se questa istanza avrà riscontro, perché non c'è ancora un testo ANCI di Finanziaria e, comunque, non si è ancora avviata la serie di contrattazioni con i Comuni a livello di Finanziaria.Auspichiamo, ovviamente, che ciò intervenga, perché i pagamenti delle opere olimpiche, anche se riferite al 2005-2006, si compiono, di fatto, con i saldi 2006-2007, quindi con un periodo di pagamento amministrativo un po' più lungo di quello che è, semplicemente, l'anno di competenza.Circa le altre domande e quesiti (cito, in questo caso, la nota dell'Ufficio) la criticità di cassa che è comune, ribadisco, alla pluralità degli enti locali nazionali, è determinata da scarsa velocità di riscossione delle entrate e rigidità della spesa, perché, come è noto, una parte della spesa degli enti locali, oggi, è prevalentemente impegnata per rimborso mutui e spese di personale, ovviamente indispensabili nel pagamento del Comune di Torino.I pagamenti per investimenti sospesi, in modo da rispettare il patto, se ve ne saranno, saranno effettuati il 1° ottobre; come è noto, il 30 settembre scade il trimestre di cassa e, pertanto, ciò che sfora il tetto viene rinviato al 1° ottobre per rispettare l'obiettivo di cassa. L'entità della spesa per investimenti e il numero di fornitori, al momento, non è quantificabile in quanto dipende dalla spesa relativa in sede di avanzamento lavori; ossia, oggi non c'è un trend consolidato: in base a quanti SAL vengono pagati, si effettua il confronto con la curva della disponibilità di cassa.Oggi, questo non è quantificabile, perché il SAL ha un trend fluido. Ad oggi, non è ancora previsto alcun intervento legislativo specifico (torno alla risposta di prima) che preveda l'accoglimento della nostra istanza, ma, del resto, non potrebbe essere diversamente, essendo, oggi, il 25 settembre ed essendo la Finanziaria testo che, come è noto, si consolida alla fine dell'anno.L'inserimento dell'emendamento per il 2005 avvenne in fase di rilettura della Finanziaria con il maxiemendamento, quindi, sarebbe abbastanza singolare che avessimo già il testo della Finanziaria soltanto per Torino, due mesi prima dell'ordinaria costituzione del testo.Credo sia facile pensare che le regole del patto di stabilità per i Comuni, in quanto esistenti, non saranno rimosse, perché la linea negli ultimi otto anni di governi (anche di colori diversi) è quella di mantenere gli enti locali sotto il patto di stabilità.Potranno esservi, al limite, delle modificazioni. Abbiamo chiesto e ottenuto, ribadisco, la modificazione circa il sistema dei flussi, abbiamo chiesto e aspettiamo di ottenere risposta sul tema della sottrazione dei mutui olimpici, ma il meccanismo è destinato a rimanere monitorato a livello nazionale con il sistema dei flussi trimestrali.Tutto ciò premesso, il Comune fa quanto possibile per rispettare i suoi tetti e, se la Legge recepirà il sistema dei flussi in modo definitivo, diventerà un sistema più dinamico, in quanto i pagamenti saranno (come nella buona gestione di qualunque famiglia) conseguenti alla capacità di incassare.Ad oggi, invece, il paradosso è che nella Legge Finanziaria 2006 è stato inserito, ma se anche l'Ente incassasse integralmente le proprie entrate, il sistema del tetto sul 2004 impedisce, comunque, di pagare i fornitori oltre il tetto consolidato. Non è mia competenza, in questa sede, esprimere delle considerazioni politiche sul motivo del suo inserimento e da chi sia stato effettuato, oggi, però, quel tetto verrà rimosso. CERUTTI Monica (Consigliere f.f. del Vicepresidente) La parola al Consigliere Tronzano. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Il Consigliere Tronzano si dichiara soddisfatto dall'ampia risposta dell'Assessore Passoni.L'interpellanza è discussa."Sede Associazione Piazzale Speranza" |