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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Settembre 2006 ore 14,00
Paragrafo n. 29
MOZIONE 2006-05108
CONTENZIOSO TOROC/CONSORTIUM. [testo coordinato con emendamenti]
Interventi
CALGARO Marco (Consigliere f.f. di Vicepresidente)
Passiamo all'esame della seguente proposta di mozione n. mecc. 200605108/02, presentata dal Consigliere Buquicchio in data 30 giugno 2006, avente per oggetto:"Contenzioso TOROC/Consortium".
CALGARO Marco (Consigliere f.f. di Vicepresidente)
Sono stati presentati 6 emendamenti.La parola al Consigliere Buquicchio.
BUQUICCHIO Andrea
Cercherò di essere breve, perché non so a quest'Aula quanto l'argomento interessi.A me personalmente interessa molto, sotto due aspetti: il primo riguarda la cosiddetta trasparenza amministrativa (di cui conosciamo tutti il significato); il secondo è la constatazione di uno stato di sofferenza da parte di quelle più di 200 aziende, che hanno ricevuto in subappalto da Consortium i lavori per i siti olimpici.Voi sapete (a chi non lo sa, lo dico brevemente) che la Società Consortium, che ha ricevuto dal TOROC un appalto per 21 milioni di Euro, è nata in una notte, nel senso che è stata costituita il giorno prima dell'assegnazione dell'appalto stesso - il giorno prima - e, di fatto, nasce dalla fusione di due altre aziende (quella, molto conosciuta, di Nichelino e una società di Hong Kong). Questa società è fallita, lasciando debiti enormi nei confronti di queste piccole aziende che non hanno potuto riconoscere il giusto salario alle loro maestranze e che, attualmente, nonostante una chiusura extragiudiziale da parte del TOROC, sono in un grande stato di sofferenza.Che cosa si chiedeva prima di presentare gli emendamenti e che cosa si chiede oggi?In giugno, prima che fosse fatta questa chiusura, si chiedeva che gli Enti, la Regione ed anche il Comune, che avrebbero dovuto intervenire nel ripianamento del buco del TOROC, tenessero ben presente la situazione. Questo comportava, comunque, una difficoltà contabile ed anche elementi di illegittimità.Dunque, sia per attualizzare la mozione (non siamo più a giugno, ma a fine settembre), sia per renderla più accettabile da parte di questa Amministrazione (soprattutto, da parte della maggioranza, che ha il potere di accettarla o meno), si chiede semplicemente che, prendendo atto di questa grave situazione di sofferenza, si possano intraprendere ulteriori iniziative possibili, tese a ridurre le difficoltà delle imprese coinvolte.La Giunta ha fatto un'obiezione e, pour parler, è lo stesso concetto espresso da altri Consiglieri fuori microfono, secondo cui l'Ente Comune è un Ente terzo, non può intervenire dopo che è stata fatta una chiusura extragiudiziaria.Però, non stiamo chiedendo danaro, bensì soltanto che l'Ente Comune (il quale, se non ha una responsabilità in termini di legittimità, ne ha una morale e politica, in quanto con altri Enti ha fatto parte di quella cabina di regia del TOROC) prenda in carico questo problema, se non altro per studiare l'accaduto ed i suoi effetti.Si chiede soltanto se siano realmente state messe sul lastrico delle maestranze o se siano fallite delle imprese; non si sta chiedendo d'intervenire sul Bilancio o di fare una violazione anche in termini di legittimità - mai! -, bensì che il Comune prenda in carico, così come ha fatto la Regione, il problema dell'eventuale grave coinvolgimento proprio in termini di maestranze, quindi occupazionale, di queste piccole aziende.Poi, ognuno potrà votare in modo preconcetto o in modo libero; in quest'occasione si vedrà la libertà degli uomini e gli spiriti liberi: io mi ritengo tale.
CALGARO Marco (Consigliere f.f. di Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ventriglia.
VENTRIGLIA Ferdinando
È veramente singolare che la trattazione di questa vicenda debba essere lasciata all'iniziativa di un Consigliere, rispetto alla maggioranza, in una posizione obiettivamente un po' di frontiera, e che questo contenzioso, il quale presenta aspetti rilevanti non solo sotto il profilo sociale, ma anche sotto quello politico, come esito della gestione delle Olimpiadi, sia stato affidato dal Sindaco alle parti, agli aspetti puramente burocratici e finanziari ad opera del bi-Direttore Vaciago e, invece, non vi sia stato alcun tipo d'intervento di carattere politico da parte del Sindaco.Questo silenzio politico è strano, perché, rispetto ai subfornitori, la vicenda Consortium costituisce una correlazione quasi perfetta al famigerato "patto dell'aperitivo" che vide l'attuale Presidente della Regione, Mercedes Bresso, e il Sindaco riunirsi intorno ad un'ipotesi di valorizzazione delle ricadute degli investimenti olimpici sul sistema impresa piemontese, con molta enfasi sul fatto che gli investimenti, in particolare nell'acquisto di beni e servizi, non potessero essere indirizzati ai grandi gruppi internazionali specializzati in Olimpiadi, ma, attraverso un intervento di carattere politico forte degli Enti Locali, di quei due Enti Locali e di quelle due personalità in particolare, finire anche alle imprese medio-piccole che operano nel territorio piemontese.Ora, essendo passati attraverso il prisma del TOROC, che sarebbe in grado di deformare qualsiasi buona intenzione in una vetrina dell'inefficienza e dello spreco, il risultato è questo, quindi, tale da mettere in imbarazzo anche i promotori di quell'iniziativa, perché questi subfornitori non soltanto hanno visto una percentuale modesta degli investimenti fin lì indirizzati a loro, ma sono anche in attesa di riscuotere crediti probabilmente in larga parte non esigibili e, in parte, stanno addirittura fallendo; adesso che, grazie a questa brillante operazione attraverso la società costituita in maniera tale da lasciare quantomeno perplessi, siamo finiti sulle cronache nazionali e siamo stati nuovamente tempestati dal Gabibbo, la signora Bresso (quella del "patto dell'aperitivo") e il Sindaco si tirano indietro, cioè disconoscono qualsiasi intervento in tal senso.Quindi, ci pare veramente curioso che il Sindaco ed il Presidente Bresso non rivendichino coerentemente il proprio ruolo a favore delle imprese medio-piccole piemontesi, così come avevano fatto prima delle Olimpiadi.Forse non lo fanno, perché questo implicherebbe riconoscere una grave responsabilità, se non di carattere penale e amministrativo, certamente di carattere politico e gestionale in larga misura, non soltanto del Presidente Castellani, ma di colui il quale non ha ancora risolto la questione, nonostante pieni poteri ed assoluta carta bianca, cioè il bi-Direttore Generale Cesare Vaciago.
CALGARO Marco (Consigliere f.f. di Vicepresidente)
La parola al Consigliere Olmeo.
OLMEO Gavino
Ho seguito, anche in Commissione, la trattazione del tema propostoci dal Consigliere Buquicchio; tuttavia, noto una certa difficoltà a cercare d'individuare la vera ragione per la quale è stato presentato quest'atto deliberativo, che peraltro è stato approvato in Regione, ma non è detto che, se in Regione sbagliano (dappertutto, quindi anche da quelle parti, esistono compagni che sbagliano), si debbano necessariamente ripetere gli stessi errori in quest'Aula.Fondamentalmente, com'è stato evidenziato e segnalato nell'ultima Commissione, continua a rimanere la frase poc'anzi citata dal Consigliere stesso, che fa parte dell'ultimo degli emendamenti: "...s'invita la Città ad intraprendere ulteriori iniziative possibili, tese a ridurre le sofferenze delle imprese coinvolte".Questa frase può significare soltanto due cose: o s'invita la Città a prendere iniziative che abbiano una qualche influenza di carattere economico sulla situazione (si comprende facilmente che ciò non sia ammissibile), oppure, com'è stato detto poc'anzi, non capisco perché si continui a mantenere ed a chiedere di andare al voto con questa mozione, visto che in Commissione l'Assessore Tessore ed il Direttore Generale della Città e del TOROC, Vaciago, hanno evidenziato una serie d'iniziative poste in essere (in qualche caso anche border-line, secondo la definizione usata nella stessa Commissione), proprio sugli stessi consigli che arrivavano da parte dei legali del TOROC al Direttore Generale (peraltro, si tratta di dichiarazioni a verbale); appunto, sono state poste in essere sia dalla Città, come influenza presso il TOROC, sia dal TOROC stesso, per cercare di raggiungere una soluzione la più positiva possibile, per le imprese che hanno subito un grave danno da Consortium e, conseguentemente, anche dal TOROC.Quindi, perché tenere in essere quest'iniziativa di carattere deliberativo, se non fa altro che ribadire qualcosa di già avvenuto?
CALGARO Marco (Consigliere f.f. di Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ferraris.
FERRARIS Giovanni Maria
Certamente, sarebbe stato utile discutere questa mozione in tempi più rapidi, tant'è che il Consigliere proponente ha sottoposto una serie di emendamenti, proprio per ritoccare la cronologia e soprattutto gli avvenimenti che si sono susseguiti.Però, il contenuto di fondo, la struttura portante non cambia, ossia il concetto che, a fronte della realtà delle Olimpiadi, avvenuta bene, brillantemente ed apprezzata da tutti, vi sia un disagio evidente di molte persone e lavoratori che nessuno ascolta o, perlomeno, sono passati in sordina.Questo non possiamo permetterlo. Non si può alleggerire il peso, come ha fatto il Direttore Generale, dicendo che abbiamo applicato tutte le facoltà (che il Consigliere Olmeo definiva "border-line") che ci erano disponibili, che abbiamo permesso una transazione e che quello che verrà dopo saranno problemi di rapporti tra le aziende e Consortium. Si demanda, quindi, alle aziende (che, se non hanno chiuso, hanno già problemi di sopravvivenza) l'onere di gestirsi i crediti nei confronti di un'azienda che è fallita. Se vogliamo dire che questo sia un risultato, non lo credo o, perlomeno, non credo sia positivo e credo non faccia brillare, con i grandi cerchi olimpici, la nostra città.Peraltro, mi stupisce che l'Amministrazione non si prenda carico (non prendendo atto, quindi, non sostenendo questa mozione) del problema, volendolo affrontare e risolvere. Consortium è finito, non so se si sia già sciolto, ma, c'è, nei suoi confronti, un'istanza fallimentare in corso.Non soltanto non è stato risolto questo problema, ma, secondo quanto ha detto in Commissione il Direttore Generale, si sottovaluta l'aspetto importante evidenziato, ossia la difficoltà di tante famiglie e imprese a sopravvivere e si demanda a terzi (non ovviamente al Comune) anche una responsabilità di natura diversa da quella economica, quella politica, che dovrebbe far parte della nostra natura di amministratori. Credo, quindi, sia molto importante riconoscere, in questa mozione, l'impegno del Consigliere proponente.È evidente che mi aspetterei, anche da parte del resto del Consiglio, una sensibilità in merito.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Carossa.
CAROSSA Mario
Innanzitutto, vorrei che questa mozione fosse considerata nei termini temporali in cui è stata presentata, perché questo è molto importante e non si può disconoscere.Questa mozione è stata presentata il 30 giugno 2006 e, per questo, mi permetto di dire che sia grave il fatto che si arrivi a discuterla adesso.Siete stati bravi. In questo momento, si sono decantate varie questioni, altre, bene o male (più male che bene), si sono risolte e quindi è decisamente più semplice discutere la mozione stasera che non agli inizi di luglio, come sarebbe stato doveroso fare, complimenti!Ciò non toglie, comunque, che in questa mozione si evinca il discorso della responsabilità, quanto meno morale, del Comune di Torino, e non solo, che nemmeno volete prendervi.Le Olimpiadi, come hanno già detto altri Consiglieri e come sappiamo tutti, sono andate molto bene; dispiace per questo neo (neo è dir poco), per questa macchia, oserei dire. Non dimenticate (faccio appello, non tanto al Sindaco, a Vaciago o a Castellani, perché sono ad altri livelli, ma a voi Consiglieri di maggioranza) che questa vicenda si è chiusa, in parte o del tutto, con imprese che, nonostante abbiano lavorato di corsa e in condizioni climatiche molto difficili, a detta di tutti, hanno lavorato bene.Tutti sono pronti a riempirsi la bocca col discorso dei lavoratori, però, poi, non c'è più uno, non c'è più l'altro, ci si dimentica, si fa finta di non sentire! I lavoratori vanno bene in certi momenti storici, in certi periodi; in altri, non vanno più bene. Questi lavoratori hanno lavorato sotto zero, con turni serali (non dico notturni perché non mi risulta, ma forse anche notturni) e poi le imprese hanno chiuso, forse, al 60% e di ciò, oltre alle imprese stesse hanno risentito anche i lavoratori. Mi permetto di dire che non mi sembra una chiusura buona, ma una grossa macchia per la Regione e soprattutto per il TOROC, ma anche per il Comune di Torino.Leggevo su un giornale, in questi giorni, che è bello il fatto che, se si parla con un amico estero di Torino, non occorre più spiegargli che è situata a Ovest di Milano e prima della Francia; adesso, grazie alle Olimpiadi, quasi tutti sanno dov'è.Non altrettanto bello potrà essere per le piccole imprese e i loro lavoratori, perché, comunque, non dimentichiamoci che le difficoltà di un piccolo proprietario, di un padroncino si ripercuotono sui suoi lavoratori!Ricordatevi sempre che, non perché siete in questa Sala Rossa e state cercando di guidare (non tanto voi, quanto la Giunta) questa Città, dovete dimenticarvi dei lavoratori, perché, magari alla mattina, mentre vi fate la barba, tutti ricordate ciò che avete detto o sentito, magari, in qualche comizio da qualcuno della vostra parte politica o l'avete dimenticato del tutto? Vi chiedo soltanto questo, non entro nel merito di altre questioni di questa mozione: mi basta e mi avanza!Onori e vantaggi per Torino e per la politica di Torino. Mi permetto di dire (e penso che non sarò smentito) che il Sindaco Chiamparino ha speso molto poco in questa campagna elettorale, perché la campagna elettorale e la pubblicità l'han fatta le Olimpiadi con i soldi di tutti e poi, alla fine, naturalmente, è andata bene per qualcuno e male per qualcun altro!Siamo nel Paese di Pulcinella, va bene così, però, ricordatevi sempre dei lavoratori, non soltanto quando vi conviene!
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Angeleri.
ANGELERI Antonello
Questa vicenda ha degli elementi curiosi, a cominciare da quanto citava il Consigliere Buquicchio.Il fatto che questa società, che si forma nella notte e, all'indomani ha un appalto (considerevole, mi pare, da quanto leggo) - direttamente dal TOROC e che, a Giochi conclusi, fallisce e scompare nel nulla, mi sembra, appunto, curioso, ma, se pensiamo che dietro a tutto questo ci sono i soldi delle Istituzioni, allora, questa vicenda ci fa rabbrividire ancora di più!Ritengo che il Consigliere Buquicchio, che ha presentato (oltretutto, nei tempi giusti) questa mozione, abbia dovuto anche patire un po' il fatto di averla presentata come Consigliere di maggioranza. Infatti, la data di presentazione è il 30 giugno e, dopo averla discussa al termine dell'interruzione per le ferie estive in Conferenza dei Capigruppo e in Commissione, la stiamo affrontando in Consiglio Comunale alla fine di settembre, ed è questo il motivo per cui il Consigliere Buquicchio ha dovuto presentare una serie di emendamenti, perché la vicenda non è più attuale (come molte, peraltro).La vicenda prosegue nelle sue stranezze, perché ci è stato spiegato che questa società di Hong Kong, d'accordo con la società italiana, doveva fare arrivare circa 2.000 cinesi per farli lavorare qui. Questi lavoratori sono stati bloccati alla frontiera e, quindi, si è dovuto ricorrere alla manodopera locale; si è chiesto, quindi, a queste piccolissime, piccole e medie imprese locali di fare enormi sacrifici, garantendo che, poi, questi sacrifici sarebbero stati ripagati, assicurando che le ore di straordinario cui sottoponevano i propri dipendenti sarebbero state giustamente retribuite.Così non è stato e alcune affermazioni del City Manager di questa Città mi hanno un po' preoccupato. Ad esempio - ne cito una per tutte per non essere troppo lungo -, ha dichiarato che le imprese private corrono sempre dei rischi, quindi perdere il 20% in un appalto è un fatto del tutto naturale.Ritengo che questa sia un'affermazione che suscita qualche perplessità, così come l'intera vicenda, per cui mi associo al richiamo del Consigliere Carossa alla Sinistra di ricordare i lavoratori sempre e non solo a correnti alterne.Mi riferisco anche al Consigliere Olmeo, che ha parlato a nome della maggioranza immagino: vorrei che verificasse, perché non corrisponde al vero che quanto si richiede negli emendamenti presentati a questa mozione è già avvenuto (ossia il pagamento del dovuto alle aziende).Queste piccole e piccolissime aziende non hanno ricevuto alcun rimborso e hanno subito perdite fino al 40%, che può voler significare, per un'azienda di quelle dimensioni in questa realtà già difficile, il fallimento.Rifletterei, quindi, su queste affermazioni ed è per questo motivo che voteremo a favore di una mozione che consideriamo giusta ed equa nei confronti dei lavoratori e di questo territorio, che non può subire ulteriori soprusi, tanto meno se si trattava di una realtà che era coperta dalle Istituzioni.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Coppola.
COPPOLA Michele
Ritengo che il Consigliere Buquicchio debba accettare il nostro ringraziamento, perché la sua iniziativa, innanzitutto, ci mette nella condizione di non ripetere gli stessi errori nel futuro, perlomeno quello più prossimo.A prescindere di quanto si può fare per intraprendere possibili iniziative tese a contenere le attuali sofferenze, certamente la nostra Amministrazione potrebbe fare qualcosa di più importante. Visto che Mostre e Fiere S.p.A. è un'importante realtà locale che ha già collaborato e, molto probabilmente, continuerà a collaborare con l'Amministrazione, sarebbe più serio votare in quest'Aula un codice etico delle aziende che operano con l'Amministrazione.È già accaduto che il mondo ci prendesse in giro, perché, mentre in una sala affermavamo che si doveva ringraziare la Coca Cola, in quanto sponsor principale di una nostra iniziativa, nella sala attigua asserivamo che la Coca Cola non poteva essere venduta o, comunque, somministrata negli ambienti dell'Amministrazione Comunale.Sarebbe importante che la mano destra conoscesse quanto fa la mano sinistra. Perché, se è vero che, Mostre e Fiere S.p.A. è un partner importante, ricordo che il Consigliere Buquicchio afferma che l'Amministratore Delegato di Consortium è il medesimo della Mostre e Fiere S.p.A., quindi è importante non consentire a chi, evidentemente, ha sbagliato, di continuare ad essere partner, o è fornitore della nostra Amministrazione.Non so se sarà rispettato l'obiettivo della mozione, ma dovremmo almeno cogliere dall'iniziativa del Consigliere Buquicchio una motivazione in più per addivenire ad un codice morale delle aziende che collaborano con noi.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Vorrei precisare che chi affermava uno di quei concetti in una stanza, non era lo stesso che ne affermava uno diverso nell'altra stanza.La parola al Consigliere Giorgis.
GIORGIS Andrea
Abbiamo già discusso ampiamente di questa vicenda in Conferenza dei Capigruppo, poi in I Commissione, poi congiuntamente in I Commissione e in Conferenza dei Capigruppo e, poi, di nuovo in Conferenza dei Capigruppo.Vorrei ricordare alcuni passaggi che mi sembrava fossero condivisi dalla maggior parte dei Consiglieri, ma, poi, ovviamente, quando si presenta l'occasione di fare un po' di polemica, nessuno si tira indietro, anzi all'opposizione non sembra vero di avere finalmente un argomento sul quale intervenire compatta.Vorrei sottolineare, comunque, due passaggi. Primo passaggio: lo stesso Consigliere Buquicchio ha riconosciuto essere illegittima la mozione nella sua versione originaria. Capisco che se approvassimo un codice morale della legittimità e dell'illegittimità potremmo farne a meno, ma preferirei applicare il Codice Civile a queste vicende, qualcosa di stringente, piuttosto che bei propositi e belle intenzioni.Secondo passaggio: adesso la mozione viene emendata e, al di là dell'interpretazione autentica del Consigliere Buquicchio, il testo (come ben ricordava il Consigliere Olmeo) invita ad intraprendere iniziative tese a ridurre le sofferenze delle imprese coinvolte. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Sì, certo, possibili; quelle impossibili non si cerca di farle, è ovvio, in questa sede facciamo solo il possibile, questo è indubbio. Tuttavia, delle due l'una: o siamo un Consiglio Comunale, oppure siamo un'appendice della procedura fallimentare nella quale si decide se sia equo o meno il ristoro.Tutti i Gruppi di maggioranza hanno ripetuto in Conferenza dei Capigruppo che si è consumata una vicenda nella quale è giusto e ragionevole prendere atto che le piccole imprese si sono trovate a subire una situazione di sofferenza, in senso lato, sicuramente iniqua da un punto di vista politico.L'abbiamo detto, l'abbiamo ripetuto e abbiamo anche specificato, in maniera adeguata, quali sono le competenze del Consiglio Comunale, quali quelle della Magistratura e quali quelle della procedura concorsuale, che tra le vicende ha visto la transazione.Allora, chiudo questo intervento rassicurando il Consigliere Buquicchio che il Gruppo Consiliare de l'Ulivo è composto da uomini e donne che voteranno in maniera libera. Ci creda, Consigliere Buquicchio: voteremo in maniera libera e, così facendo, ci rappresentiamo.Al di là della situazione che abbiamo approfondito e riconosciuto essere una vicenda che non vogliamo che si ripeta e di quanto lei ci ha detto oggi, questa mozione, se venisse approvata, impegnerebbe l'Amministrazione a intromettersi sull'esito di una transazione che è stata accettata, e quindi introdurrebbe comunque un intervento dell'Amministrazione Comunale, che dire inopportuno è dire poco, e sulla cui inopportunità mi sembra che anche lei abbia convenuto quando oggi ci ha spiegato l'interpretazione autentica del testo.Se mettessimo da parte le polemiche e, con un po' più di serietà, rimanessimo alle nostre competenze di questo Consiglio Comunale, invece di invitare a stanziare risorse, o ad andare a fare fronte all'insoddisfazione delle imprese, ci limitassimo a immaginare soluzioni, evitassimo che in futuro si ripetano azioni di questo tipo (come suggeriva saggiamente il Consigliere Coppola), forse faremmo qualcosa di più utile e di meno polemico.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Bonino.
BONINO Gian Luigi
Ritengo che sul documento presentato dal Consigliere Buquicchio dell'Italia dei Valori la discussione sia già stata molto ampia, sia in Conferenza dei Capigruppo che in Commissione, come ha ricordato prima il Presidente Olmeo.Ciò detto, quanto espresso anche dal Capogruppo Giorgis, e nella discussione svoltasi in Conferenza dei Capigruppo mi aveva assolutamente convinto sulle motivazioni, che adesso non sto a ripetere per brevità, visto che sono state esaurientemente riportate dal Consigliere Giorgis.Ciò nonostante oggi mi sarei astenuto. Con l'astensione avrei voluto sottolineare che è una situazione di sofferenza dei lavoratori in modo particolare, senza voler intervenire con ciò nel merito.Dopo aver sentito gli interventi che ci sono stati in quest'Aula, voterò contro perché mi pare che quanto lei propone, Consigliere Buquicchio, venga fortemente strumentalizzato, in modo particolare dalla minoranza, e quindi il mio voto anche solo di astensione darebbe stura a una strumentalizzazione che non condivido assolutamente.Mi pareva doveroso dirle che condividevo il tema, se non altro, perché ci colpisce e ci addolora molto la posizione di questi lavoratori. Prenda atto di questa nostra decisione.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Gallo Domenico.
GALLO Domenico
Anch'io sono stato sfiorato dall'idea di astenermi su questa deliberazione, ma vi assicuro che quel desiderio mi è passato subito, appena ho sentito il primo intervento dell'opposizione, perché non ritengo giusto strumentalizzare anche questi passaggi delicati. Ritengo che, a questo punto, sia emersa l'inopportunità di votare a favore.La proposta di mozione del Consigliere Buquicchio aveva una sua attualità nel momento in cui è stata presentata, perché c'era una situazione di incertezza e poi il 20 luglio si è raggiunto un accordo attraverso una transazione molto difficile.Abbiamo sentito in Conferenza dei Capigruppo le comunicazioni fatte dal Direttore Generale, credo che lo sforzo dell'Amministrazione sia stato al limite delle possibilità.Mi sarei astenuto per la parte in cui il Consigliere Buquicchio sosteneva la necessità di mantenere ancora spazi di trattativa per aiutare le imprese che hanno sicuramente avuto danni da questa grande operazione olimpica.A questo punto, credo che il messaggio possa comunque rimanere, Consigliere Buquicchio, al di là delle strumentalizzazioni, perché ormai siamo abituati a strumentalizzare tutto, a cavalcare tigri, a richiedere commemorazioni ogni lunedì e il minuto di silenzio in Aula per morti, ovunque avvengano.Credo che questo tipo di atteggiamento da parte della minoranza sia ormai perdente, sia anche sbagliato sul piano della discussione politica. Quindi, questo epilogo mi porta a votare contro la sua mozione, me ne dispiace, perché comunque nella parte emendata del dispositivo c'era quell'idea di buonsenso che condividevo.Non ci sono più le condizioni per un voto favorevole alla sua mozione.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Ravello.
RAVELLO Roberto Sergio
Avendo preso atto del percorso psicologico che hanno dovuto attraversare alcuni miei Colleghi di maggioranza, vorrei rendere edotta l'Aula del mio percorso, che è esattamente inverso.Ero convinto che fosse giusto appoggiare la mozione del Consigliere Buquicchio, condividevo l'intento e le ragioni, poi, di fronte a tutto quello che è accaduto nelle menti di alcuni Consiglieri de l'Ulivo, dei Comunisti Italiani e di altri Gruppi di maggioranza, devo dire che non mi sento assolutamente di appoggiare l'iniziativa proposta nella mozione.Lo dico perché mi auguro che qualcuno pensi che sto cercando di strumentalizzare il timore della strumentalizzazione da parte della minoranza, e che quindi la maggioranza torni finalmente al buonsenso e la smetta di giocare a questo livello, perché credo che sia davvero mortificante per tutta l'Aula, per tutti i Consiglieri, per la stessa maggioranza e per la minoranza sentirsi dire che il semplice sostegno dato ad una proposta di mozione è automaticamente una strumentalizzazione.Se davvero così deve essere, allora credo che la minoranza possa appoggiare qualunque proposta di questa maggioranza, se l'automatica conseguenza sarà che voi stessi non la voterete.Attenzione, perché non stiamo parlando (con tutto il rispetto per le aree verdi) di un intervento di manutenzione di un'area verde, ma, come spesso questo Consiglio Comunale ha fatto, e non solo nei confronti di FIAT, del destino e del futuro di alcune società, del destino e del futuro di decine e centinaia di lavoratori.Quindi, questo è un invito, ovviamente, che faccio in maniera assolutamente umile: attenzione a non far sì che a prevalere sull'interesse di tutti sia davvero una logica delle contrapposizioni che molto spesso cade in una mortificazione stessa delle istituzioni.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
In Conferenza dei Capigruppo, con la presenza e l'accordo anche del Consigliere Buquicchio, si è deciso di assumere tutti gli emendamenti da lui presentati direttamente nella proposta di mozione, in modo da fare un'unica votazione.Non essendoci altre richieste di intervento, pongo in votazione la mozione così emendata:Il Consiglio Comunale di Torino,PREMESSO CHE- è noto essere sorto un contenzioso fra TOROC e CONSORTIUM MFP S.r.l., società cui TOROC ha affidato le attività tecnico progettuali e la fornitura in opera dell'allestimento delle opere temporanee sui siti olimpici montani;- è noto che il Fornitore CONSORTIUM scelto da TOROC è una società a capitale sociale di Euro 10.000, il cui inizio di attività è del 20/06/2005, giorno precedente alla sottoscrizione del contratto con TOROC, che ha sede legale in Torino, Via San Francesco d'Assisi n. 35 e sede operativa in Nichelino, Via Cesana n. 10, che vede nella compagine sociale la MOSTRE E FIERE S.p.A. e la PIKO HONG KONG LIMITED (società che già ha operato per le Olimpiadi di Atene ed è in lizza per quelle di Pechino) e che vede quale amministratore delegato tale Montera Margherita socia ed amministratore delegato della MOSTRE E FIERE S.p.A. società avente la stessa sede legale e stessa sede operativa della CONSORTIUM;- è infine noto che pure a fronte di un corrispettivo pattuito di Euro 21.811.259,00 TOROC ha richiesto solo una cauzione pari al 5% dell'importo dei lavori quando in materia di lavori pubblici (Legge 109/1994) viene richiesta una cauzione definitiva minimo del 10%, normativa che può ritenersi applicabile anche agli appalti TOROC che pur essendo fondazione di diritto privato, ha gestito ingenti somme di denaro pubblico e dunque, almeno sotto questo aspetto, può ritenersi dovesse applicare in via analogica tale normativa anche solo a scopo prudenziale;PRESO ATTO CHEin data 20 luglio 2006 il TOROC ha concluso con il pagamento l'intesa con il fallimento CONSORTIUM MFP;CONSIDERATOche la presente vicenda riveste un carattere sociale poiché il mancato pagamento dei sub fornitori in tempi rapidi ha portato molte di queste aziende ad uno stato di sofferenza;CONSIDERATO ALTRESÌche i sub fornitori hanno in buona fede fatto affidamento sulla solvibilità di CONSORTIUM in quanto fornitore del TOROC, Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici ente partecipato dagli Enti Pubblici Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino e dunque si sono esposti in modo ingente sicuri dei pagamenti che sarebbero stati loro fatti;IMPEGNAIl Sindaco e la Giunta affinché si attivi e prenda atto che, anche alla luce delle parole dello stesso Direttore Generale TOROC che testualmente riportiamo: "si ritiene che, sulla base di tale accordo, sarà possibile al curatore disporre di fondi per tentare di impedire il fallimento delle imprese coinvolte", la soluzione extra-giudiziale è ben lungi dal risolvere la grave situazione di sofferenza delle aziende coinvolte nella vicenda e si invita, pertanto, ad intraprendere ulteriori iniziative possibili tese a ridurre le sofferenze delle imprese coinvolte.Sono intervenuti, oltre al Presidente Castronovo, i Consiglieri Buquicchio, Ventriglia, Olmeo, Ferraris, Carossa, Angeleri, Coppola, Giorgis, Bonino, Gallo Domenico e Ravello.IL CONSIGLIO COMUNALEprocede alla votazione nei modi di Regolamento.Risultano assenti dall'Aula, al momento della votazione, i Consiglieri Bussola, Buttiglione, Galasso, Ghiglia, Lonero, Moretti, Porcino e Zanolini.Dichiarano voto favorevole i Consiglieri Angeleri, Buquicchio, Cantore, Carossa, Coppola, Ferraris, Mina, Ravello, Salti, Scanderebech, Troiano, Tronzano e Ventriglia.Il Presidente dichiara respinta la mozione con il seguente risultato:PRESENTI E VOTANTI 43VOTI FAVOREVOLI 13VOTI CONTRARI 30
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