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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Settembre 2006 ore 14,00
Paragrafo n. 10
INTERPELLANZA 2006-05776
?CHIUSURA DI PIAZZALE SPERANZA? PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE SBRIGLIO IN DATA 26 LUGLIO 2006. *DISCUSSA IN 4 CCP IL 11/10/2006* - DECADUTA PER FINE MANDATO.
Interventi
CERUTTI Monica (Consigliere f.f. del Vicepresidente)
Passiamo alla discussione congiunta dell'interpellanza n. mecc. 200605776/02, presentata in data 26 luglio 2006, avente per oggetto:"Chiusura di Piazzale Speranza"Il sottoscritto Consigliere Comunale,CONSTATATOche Piazzale Speranza rappresenta una realtà consolidata da decenni nella nostra città nell'aiuto di chi si trova in situazioni di indigenza e senza un tetto per dormire;RILEVATOche all'Associazione di cui in oggetto, dopo anni di difficoltà logistiche nella precedente sede di Via Carrera 58/2 era stata assegnata, per l'emergenza freddo, con ordinanza, la sede di Strada delle Ghiacciaie 52/bis/a e riassegnata la stessa ancora per alcuni mesi nel periodo maggio - giugno;PRESO ATTOche l'Assessorato all'Assistenza ha stabilito di chiudere i locali dell'Associazione che da pochissimo tempo erano entrati in funzione per sopperire alle necessità dei più poveri;RILEVATO INOLTREche tale decisione, di fatto, blocca differenti attività rivolte al sociale in particolare la distribuzione di viveri e il ricovero notturno dei senza dimora;INTERPELLAIl Sindaco e l'Assessore competente per conoscere le ragioni che hanno portato a questa decisione. F.to Giuseppe Sbriglioe dell'interpellanza n. mecc. 200605247/02, presentata in data 7 luglio 2006, avente per oggetto:"Sede Associazione Piazzale Speranza"I sottoscritti Consiglieri Comunali,PRESO ATTO- della richiesta inviata all'Associazione Piazzale Speranza in data 27 giugno con la quale si richiede la restituzione dei locali di Strada delle Ghiacciaie 52 bis/A per scadenza dei termini della messa a disposizione dei locali per il progetto di accoglienza notturna di persone senza dimora;- che già in passato l'Associazione aveva dovuto lasciare i precedenti locali di Via Carrera 58/2 perché il Comune doveva costruire dei garage;CONSIDERATO CHE- dal 1989 l'Associazione Piazzale Speranza opera per dare risposta ai problemi sociali della città di Torino occupandosi dei soggetti senza fissa dimora, delle realtà di chi si trova in carcere, delle donne, degli uomini e soprattutto dei giovani che vivono in situazioni di disagio, della realtà delle famiglie più povere, di chi non ha una casa, di chi non ha più un lavoro;- il lavoro svolto si distingue per tenacia e dedizione umana;- con la restituzione dei locali di Strada delle Ghiacciaie 52 bis/A l'Associazione si troverebbe senza sede e senza locali per realizzare l'attività e quindi a rischio chiusura;- la Giunta Chiamparino ha sempre insistito sulla necessità di non ridurre i servizi sociali, soprattutto per le persone più bisognose;- parlare in astratto di solidarietà e sostegno in casi come questo risulta essere solo retorico e propagandistico;INTERPELLANOIl Sindaco e l'Assessore competente per sapere:1) se si intende dare una nuova sede all'Associazione Piazzale Speranza per poter svolgere la propria attività;2) se non era possibile in attesa di una nuova sede rinviare la restituzione dei locali di Strada delle Ghiacciaie 52 bis/A;3) quali misure in generale si ritiene di adottare per salvare una realtà che testimonia la capacità di accoglienza e sostegno degli ultimi. F.to Alberto Mina Daniele Cantore Giovanni Maria Ferraris Tiziana Salti
CERUTTI Monica (Consigliere f.f. del Vicepresidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Borgione.
BORGIONE Marco (Assessore)
Proverò a fornire alcune risposte e alcuni chiarimenti, perché, per esempio, la Città non ha proceduto alla chiusura di Piazzale Speranza, ma ha attuato operazioni amministrative ben diverse.Il locale oggetto delle due interpellanze, in Strada delle Ghiacciaie n. 52 bis, è stato assegnato, a titolo gratuito, all'Associazione per un progetto ben specifico (infatti, essendo un magazzino, ovviamente non è adatto ad accogliere sedi associative): si trattava delle attività relative all'emergenza freddo, previste dalla deliberazione del 29 novembre 2005, per il periodo dal 1° dicembre 2005 al 30 aprile 2006 (in seguito prorogato per permettere di gestire le richieste di accoglienza ancora in essere).Alla scadenza dell'assegnazione per l'emergenza freddo (eseguita con ordinanza del Sindaco), visto che nel periodo estivo non sussistevano più le esigenze di accoglienza notturna, l'Amministrazione ha dato corso a dei progetti legati all'accoglienza temporanea di ospiti di due strutture di bassa soglia che stanno per essere ristrutturate.Nello specifico, si tratta dei locali di Via Negarville e di Via Marsigli, per cui è necessario provvedere - per poterli ristrutturare nel tempo - allo spostamento parziale degli ospiti in uno spazio adatto alla loro accoglienza temporanea. Alle spalle del capannone utilizzato per l'emergenza freddo c'è l'area (sempre di Strada delle Ghiacciaie) sulla quale è stato realizzato un prefabbricato basso proprio per fare da polmone alla struttura di Via Marsigli e che, ovviamente, è da far rientrare nelle attività per l'emergenza freddo.L'Associazione Piazzale Speranza per le sue attività di accoglienza legate ai detenuti ha in concessione dall'Amministrazione anche altre 2 unità immobiliari; si tratta di alloggi di edilizia residenziale pubblica ubicati in Via degli Abeti n. 3 e in Via Isler n. 1; vorrei precisare che i relativi contratti sono scaduti e sono in corso le verifiche sulle modalità di utilizzo, al fine di un loro eventuale rinnovo.Dai dati a mia disposizione, che sono aggiornati, nei due alloggi c'è una scarsissima affluenza; mi pare che le disponibilità siano di sette posti per alloggio (si tratta di due comunità, una per uomini e una per donne).
CERUTTI Monica (Consigliere f.f. del Vicepresidente)
La parola al Consigliere Sbriglio.
SBRIGLIO Giuseppe
La realtà di Piazzale Speranza rivela una Torino che, forse, molti non conoscono, ma che esiste. L'Associazione di Piazzale Speranza, fondata da un sacerdote coraggioso (Don Innocenzo Ricci), ha sempre fornito alla città delle risposte, in particolare ad una fascia disperata della popolazione.Don Enzo e Piazzale Speranza, da anni, sono una vera e propria missione in città. Chi ha visitato la vecchia sede non so quale impressione abbia avuto; personalmente, ritengo rappresentasse un esempio di come si può aiutare la povera gente, gli emarginati, con mezzi e locali al limite dell'utilizzo.I locali di Strada delle Ghiacciaie rappresentavano una speranza: dopo la disperazione di poter perdere una sede come quella precedente, la speranza di avere a disposizione un piazzale dove poter continuare a dare ricovero, la notte, a chi è disperato, distribuire un po' di latte e della pasta a chi ha veramente fame, per chi esce dal carcere, avere il diritto di inserirsi in una società (il dibattito è attuale, soprattutto in questo periodo, con l'indulto) e, per chi ne aveva bisogno, ottenere un sostegno psichico e spirituale da parte di Don Enzo.L'emergenza freddo a Piazzale Speranza c'era tutto l'anno, quindi non finiva con l'inverno; il banco alimentare, purtroppo, con questa decisione si perderà. Vorrei brevemente capire quali siano i progetti della Città, se i locali abbiano una destinazione e quali i tempi e le realtà prescelte.A mio parere, chiudere oggi il Piazzale Speranza politicamente è come voler chiudere il Gruppo Abele, o l'Arsenale della Pace, o il Cottolengo e credo che una decisione di questo genere debba portare a serie riflessioni, sia di natura laica, che al di là della laicità. Da persona laica, pur con tutti i limiti organizzativi dell'Associazione, ritengo che sia una scelta politicamente errata, sulla quale bisognerebbe tornare indietro, quindi chiederei di fare una seria riflessione sulla decisione di chiudere Piazzale Speranza.Ho avuto delle risposte oggi che non mi convincono tanto, perché i locali erano stati concessi per l'emergenza freddo, ma Piazzale Speranza era una necessità per tutto l'anno. Vorrei capire se l'indisponibilità attuale o la difficoltà ad utilizzare questi locali c'è solo per Piazzale Speranza, o per tutte le associazioni, visto che è stata ristrutturata e, pur con i limiti di una ristrutturazione, è rivolta a tutta la popolazione.È vero, Piazzale Speranza ha due sedi, però con finalità totalmente opposte. Assessore, non so se lei le abbia visitate, però si tratta di attività completamente diverse: Piazzale Speranza dà un servizio a una popolazione molto più ampia; l'altra sede è costituita da case che accolgono delle persone, danno una speranza e forse la bassa affluenza è proprio dovuta al fatto che sono case che non superano i 100-120 metri quadri.Quindi, lancio questo appello, visto che questa estate sono stati prorogati i tempi per venire incontro ad esigenze, che permangono tuttora: chiedo all'Assessorato di fare una seria riflessione e con l'occasione, Presidente, chiedo che questa interpellanza venga discussa ulteriormente in IV Commissione con l'audizione anche dell'Associazione per chiarire eventuali altri elementi che, visti i cinque minuti a mia disposizione, non possono essere portati in quest'Aula.
CERUTTI Monica (Consigliere f.f. di Vicepresidente)
La parola al Consigliere Ferraris.
FERRARIS Giovanni Maria
L'ampia premessa fatta dal Consigliere Sbriglio mi impone una breve replica, perché ha già ampiamente evidenziato le caratteristiche peculiari di questa realtà sociale, però l'Assessore ha dato alcune risposte che non soddisfano la nostra volontà di conoscere, intanto, se l'Amministrazione Comunale ha pensato ad un'ipotesi di collaborazione futura nei confronti dell'Associazione e, se così fosse, in quale forma.Se, come abbiamo scritto, non era possibile rinviare la restituzione della sede dopo averne reperita un'altra (che, peraltro, credo si sia cercata), di fatto risulta abbastanza difficile poterla trovare dal privato.Credo che uno dei compiti dell'ente pubblico sia di sostenere attività che sono svolte in modo volontaristico e serio nel campo sociale, cercando di incrementare, addirittura, queste attività che spesso trovano dei vuoti a livello pubblico, e quindi è giusto che vi siano queste forme di solidarietà diversa, che riprende proprio il nome dell'Associazione. Credo che l'Assessore conosca bene la parola "speranza" e che sia corretto riferirla a quegli ospiti che vengono accolti quotidianamente. Non voglio immaginare che si voglia eliminare la parola speranza e credo che, in parte, si stia già facendo, togliendo quello spazio vitale, che è uno spazio fisico, a questa realtà.Chiedo infine se sia possibile conoscere gli obiettivi, le finalità dell'Assessore in relazione all'ultimo quesito, cioè "quali misure in generale si ritiene di adottare per salvare una realtà che testimonia la capacità di accoglienza e sostegno degli ultimi", proprio in relazione all'importanza che oggi dobbiamo porre di fronte a questi temi.Non ultimo, vista la legge nazionale che ha permesso di aprire le carceri ad alcune persone, l'Associazione può risultare quanto mai attuale per quanto riguarda l'accoglienza e se noi andiamo in generale in controcorrente verso il meccanismo dell'accoglienza, mi chiedo come si possa interpretare, invece, il meccanismo di accoglienza che si vuole portare avanti verso l'immigrazione.
CERUTTI Monica (Consigliere f.f. di Vicepresidente)
La parola all'Assessore Borgione.
BORGIONE Marco (Assessore)
Vorrei sgombrare il campo da alcuni equivoci e da alcune ambiguità. Premettendo che non è mai stata fatta un'assegnazione per una sede sociale di un'associazione, Strada delle Ghiacciaie era un'ubicazione rispetto a un progetto della Città, per il quale si è trovato un soggetto a cui affidarlo.Era un progetto a tempo, si sapeva benissimo quando iniziava e quando sarebbe terminato e non c'era nessuna incomprensione rispetto alla finalità di questa assegnazione, destinata all'accoglienza di senza fissa dimora, quindi in bassa soglia per il periodo coperto dall'ordinanza del Sindaco, che rientrava nel progetto di emergenza freddo. Non c'erano assegnazioni di locali per sede associativa; vorrei che fosse sgombrato il campo da questo equivoco.Al di là dell'accalorata arringa del Consigliere Sbriglio, che condivido, perché sono questioni che stanno a cuore non solo a lui, ma anche a me, vorrei sottolineare come siano i presupposti ad essere diversi, cioè non c'è stata una scelta politica, giusta o sbagliata, a seconda delle valutazioni che vengono fatte dai singoli soggetti, alla base delle scelte su Strada delle Ghiacciaie. L'ambiguità sta nell'individuare con l'Associazione il luogo.Non si vuole chiudere l'Associazione, Consigliere Sbriglio: si è ritornati in possesso di locali che sono dell'Amministrazione, una volta terminato un progetto affidato a un soggetto terzo. "Chiudere Piazzale Speranza" non è legato al fatto che vengano chiusi i locali di Strada delle Ghiacciaie, che era un progetto di emergenza freddo per il quale l'Amministrazione si era adoperata per venire incontro a tutte le esigenze e attenzioni elencate dal Consigliere Ferraris.Per cui, non era una sede, era un progetto. I locali sono assolutamente inadeguati alla situazione: è un capannone industriale, un magazzino, una tettoia, dove sono stati messi sei container più un blocco di servizi igienici per ospitare 24 ospiti notturni che vanno a incrementare (non il deserto, il vuoto assoluto, ma, solo per inquadrare il tema) i 1.297 posti che l'Amministrazione tutti i giorni dell'anno mette a disposizione per fare accoglienze di bassa soglia.Le scelte dell'Amministrazione sono abbastanza chiare. Ho provato ad esprimerle in apertura, ma, probabilmente, non sono stato sufficientemente esaustivo. Lo ripeto: l'Amministrazione ha la necessità di trovare dei polmoni per gli edifici che sta ristrutturando in Via Negarville e Via Marsigli (sono due strutture a bassa soglia). Non possiamo permetterci di chiuderle e di non dare risposte agli ospiti che, adesso, trovano un riferimento in quelle sedi. Quindi, abbiamo realizzato nell'area di Strada delle Ghiacciaie, dietro il capannone, un basso fabbricato per Via Marsigli e utilizzeremo l'accoglienza del capannone antistante che ospita ancora i container (non ha subito ristrutturazioni per Via Negarville). Abbiamo dato il capannone, abbiamo messo i container, i blocchi bagno e così è adesso, così com'era quando è stato consegnato.Servirà come polmone per Via Negarville che è l'altra struttura di bassa accoglienza che dovrà essere rivista perché ridotta in condizioni pietose. Tra l'altro, le operazioni di spostamento delle ultime cose dell'Associazione Piazzale Speranza che erano ancora contenute in Strada delle Ghiacciaie, sono state concordate con i rappresentanti delle Associazioni.Non ci sono stati problemi di alcuna natura. Il polmone servirà, dunque, a Via Negarville e a chi gestirà, ovviamente in continuità, quest'ultima, che è Il Riparo: potrà offrire l'accoglienza per i suoi ospiti, che non potranno essere accolti in Via Negarville, perché in fase di ristrutturazione. Abbiamo, com'è facile comprendere, proceduto ad una ristrutturazione per lotti; quindi, Via Negarville non verrà chiusa completamente, ma pezzo per pezzo per evitare di avere gente per strada. L'orientamento dell'Amministrazione è abbastanza chiaro, non è fumoso.Stiamo cercando di lavorare per fare in modo che il servizio del banco alimentare venga mantenuto lì. Stiamo cercando anche di trovare un accordo con Il Riparo, perché possa mantenere quell'attività alla quale è stato fatto riferimento da entrambi i Consiglieri.Per ciò che il Consigliere Sbriglio ha individuato come attenzione e attività rivolti agli inserimenti sociali dei carcerati, restano le due strutture. Sono due alloggi dedicati a quello. Sono accoglienze per detenuti o ex detenuti che hanno iniziato, o che vogliono iniziare, uomini e donne, il percorso di reinserimento sociale.Ora, a me risulta che le due strutture non siano al completo; andremo a verificare se è necessario ulteriore spazio oppure no (visto che la concessione è in scadenza). Tutto questo è stato concordato con i rappresentanti dell'Associazione Piazzale Speranza.
CERUTTI Monica (Consigliere f.f. di Vicepresidente)
Dopo queste puntualizzazioni dell'Assessore Borgione, la parola al Consigliere Sbriglio per una breve considerazione rispetto anche al percorso.
SBRIGLIO Giuseppe
Sì, poi ne discuteremo in Commissione. A me non risulta; quindi, chiedo al Presidente di farsene carico unitamente allo stesso Presidente di Commissione.Per quanto riguarda l'audizione dell'Associazione non mi sembra sia stato concordato nulla; difatti, su questa decisione, ci sono forti divergenze.
BORGIONE Marco (Assessore)
(Intervento fuori microfono).
CERUTTI Monica (Consigliere f.f. di Vicepresidente)
(Intervento fuori microfono).
SBRIGLIO Giuseppe
Comunque, ci sarà modo di approfondire il tema in Commissione. Credo che il problema di fondo sia politico, Assessore.È chiaro che questo, naturalmente, verrà poi ulteriormente discusso. Però, credo che la città stia portando avanti tanti progetti. Anche le consultazioni richieste per sostituire la vecchia sede con questa nuova sono state fatte in un'ottica a lungo termine.Eliminare la vecchia sede di un'Associazione, per darne una nuova che viene poi sottratta dopo poco tempo, non credo sia un atto molto chiaro, soprattutto, per la realtà che rappresenta.Mi aspetterei, magari, viste tutte le attività nelle quali è impegnata, l'impegno di dare all'Associazione anche una prospettiva futura.Tantissimi progetti della Città vengono portati avanti con destinazioni o con concessioni provvisorie. Ne è un esempio Piazza Solferino, la quale era nata per le Olimpiadi; poi, naturalmente, viste le spese sostenute, le destinazioni possono essere prorogate.A questo punto, ritengo sia più che necessario poter continuare la discussione in Commissione.
CERUTTI Monica (Consigliere f.f. di Vicepresidente)
Consigliere Ferraris, rinviamo anche la sua interpellanza in Commissione?La parola al Consigliere Ferraris.
FERRARIS Giovanni Maria
Direi che sarebbe opportuno, visto che si discute del medesimo argomento, probabilmente, con sfumature diverse, che si porti in Commissione. La ringrazio, come, peraltro, ringrazio anche l'Assessore delle risposte chiarificatrici perché, di fatto, c'era qualche perplessità che è poi stata sanata.Rimarco, comunque, la necessità di considerare realtà come queste, fondamentali, vitali per la città di Torino, in quanto preziose realtà non strutturate dal punto di vista pubblico, ma che il pubblico ritengo abbia il dovere di accompagnare per quel servizio che si intende proseguire verso i meno abbienti, verso queste fasce disagiate quali quelle accolte.
CERUTTI Monica (Consigliere f.f. di Vicepresidente)
Le due interpellanze vengono rinviate in Commissione, con richiesta di audizione dell'Associazione di Piazzale Speranza.Le interpellanze sono discusse per l'Aula.
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