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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Settembre 2006 ore 14,00
Paragrafo n. 2
INTERPELLANZA 2006-05661
?PUBBLICIT? AD ASKATASUNA A CARICO DEL COMUNE? PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI RAVELLO, GHIGLIA, VENTRIGLIA, GALASSO E LONERO IN DATA 24 LUGLIO 2006.
Interventi
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
Iniziamo l'adunanza del Consiglio Comunale discutendo l'interpellanza n. mecc. 200605661/02, presentata in data 24 luglio 2006, avente per oggetto:"Pubblicità ad Askatasuna a carico del Comune"I sottoscritti Consiglieri Comunali,PRESO ATTOche, nella pubblicazione "TORINO IN CHE SENSO?", guida della Città di Torino a cura della Divisione Gioventù e Cooperazione Internazionale - Settore Politiche Giovanili compare, tra le attrazioni turistiche ed i luoghi di interesse cittadini, il centro sociale "Askatasuna" di Corso Regina Margherita;CONSTATATOche, nel saluto introduttivo del Sindaco, la guida viene presentata come uno strumento prezioso per vivere la Città, coglierne le tante opportunità e "scoprirne le ricchezze";CONSIDERATO CHE- secondo quanto riportato dalla guida, "Askatasuna" risulterebbe essere "uno dei luoghi più attivi in città, anche nell'organizzazione di manifestazioni culturali" (pag. 20);- non risulta agli scriventi che lo stabile disponga di un regolare contratto di concessione con la Città e che, pertanto, l'edificio di Corso Regina Margherita 47 sarebbe un immobile di proprietà comunale occupato abusivamente;- gli occupanti sono stati responsabili di gravi e ripetuti episodi di violenza, quando non di vera e propria guerriglia (furti, saccheggi, violenze alle Forze dell'Ordine ed ai passanti), dal G8 di Genova, agli scontri in Val di Susa, dalle devastazioni di Via Po alle aggressioni a Palazzo Nuovo;- a carico di diversi occupanti del centro sociale "Askatasuna" e di altri centri sociali torinesi vi sono svariati procedimenti penali;RILEVATOche l'inserimento, in una guida turistica della Città pubblicata a spese dell'Amministrazione, delle "attività culturali" di "Askatasuna" risulterebbe una impropria forma di pubblicità di un luogo fulcro di attività criminose;INTERPELLANOIl Sindaco e l'Assessore competente per sapere:1) se ritengano che le illegalità e le violenze di cui gli occupanti sono stati riconosciuti responsabili costituiscano una "ricchezza" della Città e siano ascrivibili al calendario delle manifestazioni culturali di Torino;2) se gli occupanti dello stabile in oggetto dispongano di un qualsivoglia contratto di concessione con la Città e, in caso affermativo, a quale associazione sia intestato;3) se lo stabile disponga dei necessari requisiti di agibilità e sicurezza e delle autorizzazioni indispensabili allo svolgimento dei concerti reclamizzati nella guida;4) a quanto ammonti la spesa sostenuta per la redazione, la stampa e la distribuzione della guida "TORINO IN CHE SENSO?";5) in quante copie sia stata stampata, in quali luoghi ed in che modo sia stata distribuita la guida in oggetto;6) se non ritengano inopportuno che una pubblicazione edita a spese dell'Amministrazione diventi strumento di propaganda per un luogo sede di attività illecite;7) se non intendano disporre immediatamente il ritiro della guida in oggetto. F.to Roberto Sergio Ravello Agostino Ghiglia Ferdinando Ventriglia Ennio Galasso Giuseppe Lonero
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola, per la risposta, all'Assessore Dell'Utri.
DELL'UTRI Michele (Assessore)
Gli interpellanti hanno posto una serie di domande specifiche, che possono essere sintetizzate in due parti.Innanzitutto, vorrei fornire un po' di dati in relazione al volume "Torino in che senso?": è stato realizzato, con la partecipazione del Comune di Torino, da un gruppo di ragazzi dell'Istituto Tecnico Commerciale Rosa Luxemburg e da alcuni volontari appartenenti al progetto "I ragazzi del 2006", incaricati di redigere questo volume sui luoghi attrattivi che i giovani vivono maggiormente nella città di Torino.Il finanziamento per questa iniziativa proviene dall'Unione Europea, tranne per i costi di pubblicazione e di traduzione (infatti una parte è stata inviata all'estero, di conseguenza è stata necessaria la traduzione in inglese); sono state stampate circa 10.000 copie, per un costo, tra traduzione e stampa, di 7.000,00 Euro.Per quanto riguarda i luoghi in cui è stato distribuito questo volume, dal momento che è diretto ai giovani, è stato inviato soprattutto all'Informagiovani, all'Università, ai vari punti informativi delle Circoscrizioni, a "Turismo Torino", ad alcune biblioteche, alla Fiera del Libro di Torino e anche al Comune di Roma (che insieme a Torino è la capitale mondiale del libro), visto che ha espresso un interessamento. Queste sono le informazioni richieste all'interno dell'interpellanza su chi ha realizzato il volume, con quali fondi e i luoghi in cui è stato distribuito.L'altro ambito, che riguarda l'Askatasuna, è un pregresso di cui vivo l'eredità; è stato inserito all'interno del volume per una scelta autonoma di questo gruppo di ragazzi, che aveva piena libertà nella composizione della guida e, quindi, ha ritenuto che, a fronte del fatto che in questo luogo oggettivamente - nel bene o nel male - si svolgono dei concerti, fosse lecito includerlo.Si tratta chiaramente di un pregresso; nel futuro, le scelte saranno diverse, perché, in ogni caso, è vero che in quel luogo si svolgono degli incontri, però è necessario che questi incontri presentino dei parametri di liceità tali da giustificarne l'inserimento all'interno di guide di questo genere o, comunque, di libretti ben specifici di ambito circoscritto.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola al Consigliere Ravello.
RAVELLO Roberto Sergio
Ringrazio l'Assessore per la risposta e per la considerazione politica - di cui prendo atto - che ha esposto in chiusura d'intervento.Vorrei fare, però, prima un passo indietro, in merito al fatto che non mi risulta di aver ricevuto una risposta al secondo punto, che riguarda l'eventuale esistenza di una forma di concessione da parte della Città a favore degli occupanti dell'immobile. Vorrei, quindi, che l'Assessore integrasse la risposta riguardo a questo punto.Per quanto riguarda, invece, quella che ho colto come una presa di distanza da parte dell'Assessore a proposito di una pubblicazione prodotta dalla scorsa Amministrazione, vorrei sottoporle una considerazione: sono assolutamente consapevole del fatto che le colpe dei padri non debbano ricadere sui figli, però, in politica e in particolare nella situazione del Comune di Torino, mi pare alquanto evidente che sia riconosciuto un senso di continuità tra l'attuale Amministrazione e quella precedente. Pertanto, prendo atto con soddisfazione delle indicazioni accennate dall'Assessore in merito al fatto che, nel futuro, si rivedranno certi rapporti tra la Città e altre realtà (come, ad esempio, quella oggetto dell'interpellanza); certamente, per quanto riguarda uno strumento di comunicazione quale una guida turistica della città, sebbene sia giusto dare spazio a chi vive determinate situazioni affinché diffonda un certo tipo di esperienza, mi pare che non sia opportuno offrire questo genere di occasione a chi, invece, intende diffondere comportamenti che sono socialmente scorretti. Provo a farle un esempio: se esiste una parte del mondo giovanile abituato a fare corse clandestine con gli autoveicoli, mi appare inopportuno che uno strumento redatto con la partecipazione del Comune pubblicizzi abitudini evidentemente sconvenienti.In questo caso, il centro sociale Askatasuna, come riportato nell'interpellanza, è una realtà che esiste e che, molto spesso, è stata protagonista di eventi spiacevoli ed ha comportato, con la condotta dei suoi occupanti, gravi conseguenze per la città (penso ai negozi a cui sono state distrutte le vetrine e ai negozi di Via Po che sono stati saccheggiati) e - fatto assolutamente non irrilevante - ha portato Torino e il suo rapporto con le realtà come Askatasuna al centro dell'attenzione in occasione dell'incontro del G8 di Genova, quando gli occupanti di un furgone bianco, proveniente da Torino e riconosciuti dalle forze dell'ordine come occupanti del centro sociale Askatasuna, hanno distribuito alla folla delle mazze, poi utilizzate per mettere letteralmente a ferro e fuoco la città.Pertanto, tengo a sottolineare che ringrazio l'Assessore non tanto per la risposta, quanto per la sua presa di distanza dal rapporto che ha legato e lega la Città di Torino con il centro sociale Askatasuna, ribadendo che vorrei avere qualche informazione in merito all'eventuale esistenza di un rapporto di concessione tra la Città e Askatasuna.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
La parola, per una breve replica, all'Assessore Dell'Utri.
DELL'UTRI Michele (Assessore)
In relazione ad un rapporto specifico, vorrei ricordare che le deleghe del mio Assessorato riguardano le politiche giovanili e, comunque, dalle informazioni ed informative che ho ricevuto non risulta esistere alcun documento firmato da ambedue le parti; per quanto riguarda l'agibilità dei locali, ho ricevuto informazioni altrettanto vaghe, nel senso che non sono riuscito a sapere se vi siano state o meno delle verifiche sull'agibilità dell'edificio.Vorrei, inoltre, sottolineare un aspetto importante, che non vorrei venisse vissuto come un estremo, dal momento che mi pervade lo spirito di moderazione: l'attenzione e la distanza che ho preso è legata alle pubblicazioni a nome della Città di Torino redatte dagli studenti dell'Istituto Tecnico Commerciale Rosa Luxemburg e da un gruppo di giovani appartenenti al progetto "I ragazzi del 2006". Quindi, garantisco una maggior attenzione da parte mia nel momento in cui, a nome della Città di Torino - Assessorato alle Politiche Giovanili -, sarà prodotta qualche pubblicazione.
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente)
L'interpellanza è discussa.
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