Interventi |
CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) Passiamo alla discussione dell'interpellanza n. mecc. 200605143/02, presentata in data 3 luglio 2006, avente per oggetto:"Lavori pubblici in Viale Thovez"Il sottoscritto Consigliere Comunale, PREMESSOche un anno fa, a seguito di una richiesta della Circoscrizione 8 che risale all'anno 2002, sono iniziati i lavori di riqualificazione ed adeguamento della banchina pedonale del primo tratto di Viale Thovez, e che finalmente, dopo circa 10 anni, la stessa banchina è stata resa fruibile senza divieto per la sosta alle autovetture, che da sempre venivano parcheggiate senza alcuna verifica da parte degli organi di zona competenti;RILEVATOche a distanza di un anno dall'inizio dei lavori, terminati 10 mesi dopo (nello scorso mese di maggio), non sono ancora stati eseguiti tutti gli interventi di segnaletica verticale ed orizzontale previsti dal progetto e che ancora recentemente, a lavori di suolo pubblico ultimati, è improvvisamente riapparso un cantiere che ha demolito buona parte del lavoro appena eseguito per un intervento impiantistico (impianti di fognature e/o di linee elettriche?) determinando un vero e proprio "disastro" sul suolo pubblico;RISCONTRATOche non è stato neppure previsto un adeguato intervento di sicurezza pedonale a supporto degli ostacoli creati dal cantiere (marciapiede pedonale interrotto in più tratti) e che contestualmente altra impresa esecutrice ha proceduto alla realizzazione di un attraversamento pedonale rialzato, come previsto dal progetto originario, adiacente alla sopracitata banchina senza però prevedere un'adeguata segnaletica stradale procurando anche una grave carenza a seguito della quale sono avvenuti diversi incidenti stradali, riscontrando nessun significativo intervento da parte dei Vigili Urbani di zona preposti al controllo ed al rispetto delle leggi e regolamenti stradali;PRESO ATTOche anche un quotidiano cittadino ha evidenziato tale pericolo in data 30 giugno 2006 e che il giorno seguente continuava ad essere presente la medesima situazione sia in prossimità dell'attraversamento pedonale rialzato che lungo l'intera area di cantiere, come dimostrato dalle allegate fotografie (all. 1 - n. ); INTERPELLAIl Sindaco e l'Assessore competente per sapere:- se intendano continuare a tollerare tali situazioni senza prendere i dovuti e necessari provvedimenti e quali siano le iniziative che intendono porre in essere per non avere più situazioni di pericolo quali quelle riscontrate;- come sia possibile che per un'area di cantiere che interessa circa 150 metri di suolo pubblico, e per un'opera di modesta entità, si sia atteso oltre un anno senza averla ancora completata ad oggi;- come sia possibile che, pur avendo ricevuto ripetuti solleciti da parte della Circoscrizione, non si sia portato a termine l'intervento e che anzi si sia nuovamente proceduto alla demolizione di un'opera quasi terminata (e comunque già completata per la parte di suolo pubblico) a causa di nuove attività impiantistiche che hanno compromesso gran parte dei manufatti appena eseguiti, arrecando grave rischio ai precari ed agli automobilisti;- quali provvedimenti intendano adottare per il futuro al fine di evitare incresciose situazioni, come la presente, di sperpero di denaro pubblico e di pessima immagine di efficienza e serietà amministrative e per coordinare queste attività pubbliche con maggior efficacia e tempestività. F.to Giovanni Maria Ferraris CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per la risposta, all'Assessore Sestero. SESTERO Maria Grazia (Assessore) L'interpellanza si riferisce a Viale Thovez, dove c'è stato un intervento di riqualificazione, così come concordato con il coordinatore della Circoscrizione 8, con la sistemazione della banchina alberata e delle aree di sosta e la messa in sicurezza dei passaggi pedonali, che sono stati evidenziati su fondo rosso, con un attraversamento pedonale rialzato, con funzione di rallentatore di velocità in corrispondenza dell'Istituto Sacro Cuore. É stato anche istituito, per 120 metri, il limite massimo di velocità di 30 chilometri orari, con posa di rallentatore di velocità ad effetto ottico e segnaletica verticale di preavviso, come da ordinanza del 3 luglio 2006.Gli interventi sul suolo, compresa la segnaletica verticale e la tracciatura della segnaletica orizzontale, ora conclusi, sono stati eseguiti in due fasi: dal 5 dicembre 2005 al 2 marzo 2006 si è provveduto alla sistemazione e alla riqualificazione della banchina e dal 20 giugno 2006 al 4 luglio 2006 è stato realizzato l'attraversamento pedonale rialzato, compresa la segnaletica verticale e orizzontale. L'organizzazione del lavoro, quindi, già prevedeva due fasi distinte.Le manomissioni cui si fa riferimento, avvenute successivamente alla conclusione dei lavori, sono state determinate da guasti della rete di distribuzione dell'energia elettrica e dalle operazioni di riparazione del cavo MT da parte dell'Azienda Elettrica.Ricordando che l'80% degli interventi sul suolo effettuati dalle aziende è di emergenza e, quindi, non programmabile, è evidente che, in questo caso, c'è stata una situazione simile, non prevedibile, e, quindi, non organizzabile dal comitato dei tecnici che lavora periodicamente per organizzare e programmare gli interventi (naturalmente, quelli prevedibili e programmabili).Per quanto riguarda la sicurezza che viene richiamata nell'interpellanza, dalla banca dati del Corpo di Polizia Municipale, ho recuperato i dati degli ultimi tre anni.I dati sono i seguenti: nel 2003, 5 incidenti con danni materiali, 8 con danni alle persone e nessuno mortale; nel 2004, 6 danni materiali, 7 con danni alle persone e nessuno mortale; nel 2005, nessuno con danni materiali, 5 con danni alle persone ed 1 mortale; nel 2006, sino a luglio, 2 con danni materiali, 4 con danni alle persone e nessuno mortale.L'intervento su Viale Thovez è stato giustificato anche da questi dati che evidenziavano la velocità eccessiva dei veicoli in transito come causa degli incidenti.Nel periodo della prima fase dei lavori non sono stati registrati sinistri, mentre ne risulta uno con lesioni lievissime durante la seconda fase dei lavori.L'apertura del cantiere, quindi, non ha determinato un incremento dell'incidentalità anche se la sua presenza, producendo rallentamenti e qualche disagio anche per i pedoni, può aver causato un'impressione di pericolosità e di precarietà della circolazione, ma i dati dicono che nel periodo di apertura del cantiere non vi sono stati dei rischi particolari. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola al Consigliere Ferraris. FERRARIS Giovanni Maria Vorrei ricordare che, in realtà, ci sono stati più incidenti di quanti ne siano stati indicati dall'Assessore (solo uno) proprio in relazione a quel rialzamento mal segnalato, ma forse non sono stati indicati nelle statistiche dei Vigili Urbani che rilevano gli incidenti.La mia indicazione, prendendo spunto da un'attività svolta in un contesto ben specifico, cioè Viale Thovez, voleva estendersi all'intera attività che la Città mette in atto su cantieri del genere. Intanto, per quanto riguarda la tempistica dei lavori, capisco che questa possa essere suddivisa in più fasi, ma ritengo opportuno riflettere sul fatto che i cittadini vivono in quella zona o la frequentano, utilizzano i marciapiedi e le aree di sosta, di conseguenza, sarebbe opportuno che i lavori fossero contemplati con tempistiche ridotte e controllati sull'efficienza.L'altro aspetto importante, che ho cercato di mettere in rilievo in questa interpellanza e sul quale la risposta mi è parsa un po' evasiva, è il fatto che i lavori di piccola entità non possono impegnare le risorse comunali in diverse fasi, perché è evidente che costano di più; meglio programmare in tempo questi interventi e farli bene una volta sola per rendere soddisfatti anche i cittadini, i quali, peraltro, da quanto è emerso dai giornali in questo caso pare non lo siano.Oggi che i lavori sono parzialmente finiti (perché ricordo che non è ancora stata terminata la segnaletica orizzontale ed una parte di quella verticale), cade una parte del contenuto dell'interpellanza, presentata nel mese di luglio e discussa solo oggi anche per mie assenze. Ritengo che per lavori di questo genere e per altri anche più importanti sia sempre bene considerare la sicurezza anche attiva dei cittadini e non pensare che sia sufficiente (ho rimarcato con alcune foto) mettere un nastro bianco e rosso vicino ad un marciapiede per impedire al cittadino di passare, tant'è che qualcuno è anche caduto.Penso che sia importante verificare che i tecnici preposti siano maggiormente presenti e verifichino che questi lavori vengano appaltati ad imprese che debbono lavorare non in virtù di una ridotta proposta economica, ma di una salvaguardia ed incolumità non solo loro (a proposito di sicurezza nei cantieri), ma anche dei cittadini coinvolti. Su questo non mi ritengo soddisfatto della risposta dell'Assessore. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) La parola, per una breve replica, all'Assessore Sestero. SESTERO Maria Grazia (Assessore) Per quanto riguarda la programmazione, come ho già detto, c'è una struttura che è interdivisionale e in contatto con le aziende, che fa la programmazione dell'apertura del suolo e degli interventi, tranne quelli di emergenza, come è accaduto in questo caso, che non sono preventivabili.Non ho inteso che cosa può voler dire che un lavoro costa di più se è organizzato in due fasi, in ogni caso se si dice che è stato sperperato del denaro pubblico bisognerebbe anche avere elementi più precisi.Infine, le ditte vincono le gare sulla base di una legge nazionale, la Merloni, che il Consigliere, da ingegnere, conosce bene e il criterio della sicurezza è nelle condizioni di tutti gli appalti, non solo la Legge N. 626 per i lavoratori, ma anche per la gestione del cantiere e queste osservazioni possono essere lo stimolo per una riflessione sulle norme e sulle leggi, ma la Legge è quella che noi applichiamo.Non ho difficoltà a raccogliere l'invito all'attenzione e a seguire i cantieri, perché spesso dobbiamo richiamare le imprese al decoro del cantiere (una delle condizioni) e alla sua gestione e questo credo di poter dire che si cerca di fare con particolare attenzione e continuità, sapendo che, ad esempio, su questo cantiere, questo rapporto c'è stato; per fortuna spesso sono i cittadini residenti o utilizzatori di una porzione di territorio che sollecitano e richiamano e che, in questo caso, forse hanno determinato qualche elemento temporale nella gestione del cantiere. Quindi, una presenza attiva dei cittadini, se non è pregiudiziale, in genere è utile proprio ai fini della sicurezza che richiamava il Consigliere. CASTRONOVO Giuseppe (Presidente) L'interpellanza è discussa. |