Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, grazie Presidente. Io devo ringraziare gli Assessori Unia e Sacco e tutta l’Amministrazione Comunale, perché sulla questione del piano d’ambito dei Murazzi, che io seguo da quasi 10 anni, la nostra Amministrazione non si è sottratta alle responsabilità, non si è sottratta ad ammettere le criticità, ma anche a trovare soluzioni. Come Amministrazione cittadina il fatto di aver preso in mano questa situazione e queste eventuali strutture esterne che vengono messe comunque in quella sicurezza trattando quindi la questione dei cambiamenti climatici e delle possibili alluvioni, quindi con il Magistrato Responsabile del Po che dà delle indicazioni, ma che appunto non vengono gestite sempre nell’emergenza, ma bensì con una situazione di allertamento e procedura precisa di smontamento in modo che tutte le parti che sono, appunto, esposte alla piena non vengano trascinate a valle con danno per i gestori, ma anche per tutta la cittadinanza, perché rappresenta inquinamento, rappresenta comunque del materiale che viene portato via che può creare degli ulteriori danni nel suo scendere attraverso il fiume. Il fatto di aver inserito un coordinatore che in qualche modo possa coordinare queste operazioni, sono la dotazione di due salvagenti, due giubbotti di salvataggio, insomma, una serie di precauzioni che in qualche modo concorrono a rendere..., al coinvolgimento intanto, appunto, di tutti quelli che sono i portatori anche di competenze perché io vedo elencato proprio al punto 11) il fatto che ci sia un insieme di associazioni, come Torino Città d’Acque, Corona Verde, Biciplan e anche altre associazioni che possono concorrere, appunto, alle proposte di utilizzo, ma soprattutto questo progetto di dehors e di strutture fisse e rimovibili che in qualche modo appunto lavorano bene, bene, perché, come dico, i cambiamenti climatici ci impongono una responsabilità e non una situazione sempre di emergenza da svolgere nei termini e nei limiti, appunto, della piena. Quindi, io credo che questo sia, insomma, anche un atto dovuto, ma soprattutto di responsabilità. Quella è una zona di grande criticità e di grande responsabilità per noi amministratori e credo che questa l’abbiamo svolta con, appunto, tutto il sentimento di quello che deve essere in qualche modo una tutela paesaggistica, una tutela ambientale, una tutela storica del luogo e anche della sicurezza delle persone che in qualche modo vi transitano e la fruiscono. Grazie, Presidente. |