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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 2 Agosto 2021 ore 14,00
Paragrafo n. 14
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2021-21429
LEGGE REGIONALE 9 APRILE 1996 N. 18 E S.M.I. - PROGRAMMA INTEGRATO (PR.IN.) IN VARIANTE AL P.R.G., RELATIVO ALLA ZONA URBANA DI TRASFORMAZIONE DENOMINATA AMBITO "9.33 DAMIANO" -?ADOZIONE.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie, Presidente. Non vorrei per le osservazioni che svolgerò a seguire essere iscritta
ad ufficio tra i nemici della contentezza, anche perché vorrei apprezzare quello che è
stato fatto ed è stato condiviso territorialmente senza rinunciare alla rappresentazione di
alcuni aspetti e di alcune preoccupazioni che invece mi sembra doveroso qui riportare. È
vero ho ascoltato anch’io durante il dibattito in Commissione e in occasioni pubbliche
esprimere da parte della settima Circoscrizione l’urgenza della necessità di
approvazione di questi atti, ma soprattutto della determinazione rispetto alla
riqualificazione dell’ambito fino, è vero che la posizione delle Circoscrizione è stata
sostenuta anche dalle voci dei numerosi comitati costituitisi dai cittadini, io penso si
possa però altrettanto, con verità, sostenere che si tratta soprattutto e fondamentalmente
di un sollievo determinato dal veder muoversi una situazione che fino a quel momento
aveva lasciato aperti i dubbi rispetto all’inutilizzo e quindi al vuoto urbano con tutti i
disagi conseguenti che fino a quel momento era stato registrato. Quali sono le
preoccupazioni che voglio qui lasciare a verbale? Intanto basta scorrere la storia di
questo atto per osservare che dal 2007 al 2019 la Pubblica Amministrazione non è stata,
evidentemente, in grado o per volontà o per impossibilità di risolvere delle previsioni e
dei disegni organici più avanzati di quelli proposti in allora e di quelli avanzati dal
proponente, sembra quindi che oggi ci si complimenti reciprocamente tutti per aver
adottato un atto che corrisponde ad indirizzi che sono stati prevalentemente espressi da
soggetti coinvolti nella operazione, ma non rielaborati dalla Pubblica Amministrazione
nemmeno attraverso uno di quei processi partecipativi, scientificamente condotti, quali
l’ampiezza dell’area e la sua centralità meriterebbero. Una centralità di una periferia
urbana e quindi sarebbe stato del tutto lecito attendersi accanto a dichiarazioni e attributi
generali, ma anche generici qualche sforzo di innovazione rispetto alle soluzioni che si
intendono adottare, soprattutto perché appunto, quando ci si vuole fregiare della volontà
di riqualificare le periferie sarebbe molto interessante che dalle periferie partissero
segnali di trasformazione urbana o di coinvolgimento sociale, innovativi rispetto alla
consuetudine. Oggi qui ci troviamo di fronte a delle soluzioni che certamente
trasformano le aree e prevedono gli immobili, ma che parlano di una riconversione fatta
di edifici, piastre e parcheggi, perché sostanzialmente la questione che ci è stata qui
rappresentata è una questione che ripropone delle funzioni di carattere tradizionale,
anzi, ormai persino fin troppo ricorrenti e meriterebbe un’indagine socio-economica la
fondatezza di queste soluzioni come quelle degli studentati, ripropone soluzioni molto
spesso ascoltate e anche delle modalità di realizzazione, ricordava l’Assessore accanto
alla restituzione del verde pubblico, il fatto che gran parte dalla risoluzione verde
avvenga attraverso il verde soletta, ma altrettanto non siamo così rassicurati dal fatto
che questo luogo del consumo e della logistica che lì è immaginato non intervenga
anche a modificare tutta la tematica della mobilità, di una mobilità fatta da mobilità
commerciale di carattere imprenditoriale, tir e furgoni, ma anche di traffico privato dei
consumatori, anche la sostenuta iniziativa di riqualificazione della via Cuneo che è
appunto questo asse trasversale che distingue gli ambiti di questo ridisegno territoriale,
non è così esplicita nella definizione di asse centrale riqualificato che invece viene
dichiarata anche nel racconto pubblico, anche in queste ultime comunicazioni
dell’Assessore, semplicemente perché la riqualificazione di un asse centrale,
ovviamente, lo sappiamo molto bene, ma lo sanno prima e meglio di noi le cittadine e i
cittadini, non passa soltanto attraverso la pedonalizzazione, ma passa attraverso una
convergenza di intenzioni che vanno appunto, dalla imprenditoria del terziario, alle
scelte di localizzazione di attività culturali, alle ipotesi di promozione attraverso
organizzazioni locali di attività inclusive per la popolazione, ma nessuna delle funzioni
che sono state qui ricordate da parte dell’Assessore arriva ad incrociare ed a convergere
su via Cuneo e quindi sembra che siamo di fronte ad un catalogo, un catalogo
abbastanza equilibrato di funzioni possibili tradizionalmente sperimentate, sicuramente
rassicuranti rispetto alle intenzioni dei proponenti, ma non siamo di fronte ad una
progettualità innovativa per la riqualificazione urbana da parte dell’Amministrazione,
nemmeno da alcune valutazioni che si sarebbero potute su scala minore immaginare e
che riguardano ad esempio, proprio laddove si dichiara di volere immaginare nuova
centralità su alcuni assi come quello su via Cuneo, provare ad immaginare come mutare,
ad esempio, alcune caratteristiche legate alle specificità del territorio, penso ad esempio
al disegno di tutto il sistema di illuminazione, al disegno possibile di percorsi collegati a
idee di attraversamento che siano invitanti ed accoglienti, ma per fare l’una e l’altra si
sarebbero dovute immaginare quali funzioni, quali attori, quali soggetti, quali processi,
appunto quali processi di coinvolgimento. Quindi io per il comune interesse,
ampiamente manifestato dalla cittadinanza e dalle istituzioni locali a smuovere la
situazione, posso apprezzare questo passaggio, posso augurarmi che le mie obiezioni
siano obiezioni non così fondate nell’evoluzione che si vedrà di questo percorso, temo
molto che quanto ancora di indeterminato c’è in questa presentazione e nei relativi
allegati possa condurci a una soluzione in cui il vuoto urbano viene sì occupato, viene sì
modificato, ma la restituzione complessiva che si promette non sarà così vivibile e così
condivisibile localmente, dopodiché come dicevo l’afflato è unanime e io ho ritenuto
mio dovere, comunque, avanzare delle osservazioni che sono intervenute nel merito
della proposta. Grazie.

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