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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 26 Luglio 2021 ore 12,00
Paragrafo n. 9
INTERPELLANZA 2021-00339
TOH, CHE TORET!
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Passo all’interpellanza mecc. n. 202100339, che ha come titolo:

“Toh, che Toret!”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
E’ stata presentata dal Consigliere Magliano in data 6 luglio del 2021, risponde sempre
l’Assessora Leon a cui do la parola.

LEON Francesca Paola (Assessora)
Allora, in riferimento all’interpellanza si riferisce quanto segue: il progetto oggetto
dell’interpellanza non fa parte di alcun concorso di idee ma è frutto di un’iniziativa
privata presentata dall’Associazione Circolo Eridano in collaborazione con il Circolo
degli Artisti la cui proposta è stata favorevolmente accolta dalla città di Torino in
un’ottica di valorizzazione di una delle immagini simbolo della nostra città, nell’ambito
delle iniziative legate ai festeggiamenti di San Giovanni. Considerato il valore artistico
e culturale, i risvolti sociali e solidaristici legati al sostegno economico, alla ricerca
oncologica attraverso la Charity Partner con la fondazione piemontese per la ricerca sul
cancro prevista dal progetto TOH, opera dell’artista Nicola Russo, la proposta è stata
considerata favorevolmente dalla Città che gli ha riconosciuto un interesse pubblico ed
una pubblica utilità. Non essendoci stato alcun concorso di idee per le motivazioni
precedentemente esposte, la Città ha manifestato la sua approvazione attraverso una
deliberazione della Giunta comunale che ha concesso il patrocinio e l’utilizzo del suolo
pubblico all’iniziativa, come accade per ogni iniziativa culturale proposta da singole
associazioni allo scopo di rispondere in maniera efficiente ed efficace alle istanze
pervenute e, come da normale prassi, non ha necessitato di un coinvolgimento degli
organi consiliari. Trattandosi di un’installazione a carattere temporaneo, non è coinvolta
né la Commissione Cultura né la Commissione Tecnica citate dal Consigliere, né
tantomeno il Consiglio comunale; la proposta presentata è stata valutata dal Tavolo
Tecnico - conferenza dei servizi - composto dagli uffici comunali competenti solo per
quanto attiene le valutazioni necessarie alla concessione dell’utilizzo del suolo pubblico
previa acquisizione del parere della Sovrintendenza regolarmente acquisito; peraltro,
anche nelle procedure di autorizzazione delle installazioni di arte pubblica di carattere
non provvisorio, la competenza per la definizione del percorso autorizzativo è attribuito
alla Commissione Arte Pubblica e non coinvolge, neanche in questo caso, gli organi
consiliari. Come specificato nelle precedenti risposte, l’Amministrazione non ha bandito
in questo caso specifico nato dall’iniziativa associativa alcun concorso di idee, le
associazioni e gli Enti sono liberi di presentare auto candidature di progetti di
realizzazioni artistiche temporanee, le quali possono essere o meno accolte dalla Città.
Gli atti che hanno accompagnato la realizzazione del progetto sono essenzialmente i
seguenti: l’associazione ha fatto pervenire regolare richiesta di occupazione di suolo
pubblico dal giorno 23 giugno 2021 al giorno 16 settembre 2021; con comunicazione
inviata via PEC dell’11 giugno 2021, la Sovrintendenza Archeologia Belle Arti e
Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino ha espresso parere positivo autorizzando
ai sensi dell’art. 21 del D.Lgs. 42/2004 l’installazione per le tre collocazioni richieste.
La Città di Torino con deliberazione della Giunta comunale avente ad oggetto:
“Progetto TOH, opera dell’artista Nicola Russo associazione Circolo Eridano ASC”
patrocinio ed esenzione ai sensi dell’art. 11, comma 1, del Regolamento 395
dall’occupazione del canone di occupazione del suolo pubblico. Ha ritenuto opportuno
aderire alla richiesta presentata dall’Associazione Circolo Eridano con sede in corso
Moncalieri 88 a Torino, il patrocino gratuito al progetto TOH, opera dell’artista Nicola
Russo che si realizzerà dal 23 giugno al 16 settembre, periodo comprensivo del
montaggio e smontaggio delle opere che verranno collocate nello spazio urbano così
come sopra descritto. Ai sensi dell’art. 11, comma 1, del Regolamento per la disciplina
del canone unico n. 395, l’esenzione dell’applicazione del canone che consegue
l’occupazione del suolo necessario per lo svolgimento dell’iniziativa per un mancato
introito pari a 1.055,11 euro; al ritiro della concessione, il soggetto organizzatore ha
corrisposto alla Città di Torino 31,81 per diritti vari. Da quanto risulta ai nostri uffici, le
uniche opere che andranno all’asta sono le tre attualmente esposte sul suolo pubblico e
più precisamente: le statue collocate in piazzale Valdo Fusi, via Antonio Bertolla, 35,
via Giuseppe Luigi Lagrange, 31. L’utilizzo destinazione di eventuali riproduzioni non
rientrano nell’ambito delle relazioni intercorse tra artista e Città e quindi non sono
oggetto di valutazione da parte della Città stessa. Per quanto a nostra conoscenza, parte
del ricavato dell’asta che dovrebbe svolgersi in autunno verrà devoluto alla Fondazione
piemontese per la ricerca sul cancro e la parte non devoluta servirà a coprire le spese
che sono state sostenute per la realizzazione del progetto. In coerenza con gli indirizzi
assunti dalla delibera della Giunta, l’Associazione proponente presenterà una relazione
conclusiva sulle attività realizzate con l’indicazione del contributo devoluto alla
fondazione stessa.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Lascio la parola al Capogruppo Magliano, prego.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie Presidente. Chiedo all’Assessora, che è riuscita a leggere in tempi prestabiliti
tutto velocissimamente, per cui la ringrazio e le chiedo di potere avere la copia di
quanto ha letto. Io non entro nel merito sulla qualità artistica di quello che è stato
prodotto, penso che su questo ci sia stato e c’è ancora un dibattito non banale perché
non stiamo parlando solo ed esclusivamente di un’installazione, stiamo parlando di un
simbolo, di un simbolo che si è deciso di raffigurare in quel modo, con tutta una serie di
retoriche messe su questo tema e penso che i torinesi su questo si stiamo esprimendo, lo
hanno fatto a mezzo social e lo stanno facendo ancora; io sono invece un po’
preoccupato per la procedura, procedura che è stata descritta dall’Assessore nella sua
modalità tecnica, io penso invece però che quando si parla di arte, quando si parla di
monumenti, anche che siano dei piccoli monumenti, delle piccole installazioni, noi
dovremmo essere un po’ meno leggeri nel costruire un percorso che di fatto poi è a
totale discrezione della Giunta. Questo lo dico perché mi sono arrivate tutta una serie di
segnalazioni anche di artisti torinesi, non torinesi di adozione, che hanno patito le pene
per poter arrivare ad avere un loro monumento, una loro opera artistica inserita
all’interno del patrimonio artistico della Città. Sì, è vero, queste non sono opere che
rimarranno lì fisse, verranno utilizzate per uno scopo benefico, però da questo punto di
vista c’è a mio giudizio e a nostro giudizio almeno per le relazioni che ho intercorso con
artisti torinesi che hanno invece dovuto subire - subire in senso tecnico - tutto quel
percorso che voi non avete applicato in questo caso, cioè di una Commissione che
valutasse la tipologia e la qualità dell’opera, invece si è deciso di trattare tipologia
opera, perché opera è, perché è un’installazione che sta in pubblico, che avrà un’ottima
finalità sulla quale comunque possiamo discutere se raffigurare Toret, che è il simbolo
della regalità e della forza della nostra Città, raffigurarlo in quel modo; ecco, voi avete
deciso di fare un’altra tipologia di percorso, un percorso che invece ha superato
qualsiasi tipo di vincolo perché invece di fatto è stato applicato a questo percorso un
percorso che si applica ad un’associazione che vuol fare un certo tipo di attività che
occupa il suolo pubblico per tot tempo, gli abbiamo concesso il patrocinio e quindi ha
avuto la possibilità di farlo. È evidente ed innegabile, e questo lo dico a verbale, che
l’autore di questo tipo di installazione e di monumento si è fatto una pubblicità, e questo
dobbiamo dircelo perché è evidente che se l’opera è un’opera realizzata da un artista si
fa pubblicità, una pubblicità che spero gli torni utile per il suo percorso professionale,
che questa sia a fine di bene comunque è una pubblicità per l’artista, artista che sarà
piaciuto al gusto artistico della Sindaca Appendino, per cui bisogna trovare altri artisti
che possano piacere alla Sindaca Appendino e che quindi possano da questo punto di
vista... perché poi la Giunta ha approvato e non ha fatto nessun passaggio tecnico, se
entri nelle grazie e nel gusto della Sindaca Appendino poi si possono muovere questi
processi. Secondo me questo è un atteggiamento che da un punto di vista tecnico è
sbagliato, lo dico solo perché non possiamo in una fase in cui c’è stato il Covid, c’è
l’idea di poter immaginare che poi ci sia un ricavato per... tutto giusto, tutto giusto,
quando però ricevo segnalazioni da artisti torinesi che mi dicono: “Anche noi avremmo
avuto piacere di avere questa tipologia di trattamento quando invece vengono
proposti...” penso che forse non sono neanche giunte in questa Consiliatura
all’Assessora Leon proposte di installazione di opere d’arte, o forse sì, non lo so, io
sono andato a guardare qual è il procedimento tecnico che viene utilizzato, ne abbiamo
utilizzato un altro perché abbiamo voluto dare a questa raffigurazione, a questa tipologia
di installazione tutto un altro sapore e tutta un’altra finalità? Bene, bene, io l’unica cosa
che pongo come punto di attenzione è che su questo forse poteva essere diverso il
percorso, e mi auguro - e lo dico in chiusura, lo dico veramente senza polemica - che se
questa è la modalità con la quale chiunque ha un prodotto artistico, una creazione
artistica del proprio ingegno e vuole presentarlo alla Città, da oggi sa che c’è un’altra
modalità con la quale si può diventare più famosi, essere più conosciuti all’interno del
panorama culturale della nostra Città. Detto questo, ognuno ha il suo parere, io non
esprimo il mio su quel tipo di installazione, sono più affezionato ai nostri Toret, quelli
storici, non quelli che sono purtroppo finiti sovrappeso perché tra l’altro ricordo una
condizione (voci sovrapposte)…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

MAGLIANO Silvio
... non piacevole perché si è stati chiusi in casa per il Covid; detto questo, leggerò con
attenzione la nota dell’Assessora che, devo dire però, ha risposto puntualmente ad ogni
domanda per cui non posso che essere soddisfatto. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei.
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