Interventi |
GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie Presidente. Io la ringrazio, Assessora, c’è un problema: andrebbe tutto bene, se fosse successo quello che lei ha detto. In realtà non è così. Purtroppo la mia interpellanza, che è stata presentata e sono stata purtroppo facile profeta all’avvio dei lavori, ed era diretta solamente a comprendere la scelta di quella settimana piuttosto che un’altra in allora, purtroppo è stata superata dalla storia, perché il cantiere che doveva chiudere il 2 di luglio è ancora aperto e siamo al 26 di luglio, ma non soltanto è avvenuto questo, che fa venir meno tutte le ragioni - anche le buone ragioni, se vogliamo - delle parole che lei mi ha rivolto per dare una spiegazione alle scelte e per rispondere alla mia interpellanza, fa venir meno il senso della discussione per come lei l’ha impostata, perché onestamente è vero che nella mia interpellanza, lo ripeto, è super datata perché ci sono stati tutti i problemi che ci possono venire in mente tra calendarizzazione e difficoltà di procedure con Stilo che comunque non ha fatto altro che peggiorare il lavoro dei Consiglieri, ma il guaio è che lei secondo me è ben al corrente del fatto che non soltanto la via è ancora chiusa, quindi non si tratta di una settimana, qui andiamo verso lo sforamento del mese, ma che nel corso dei lavori di questo cantiere si sono verificati episodi di qualsivoglia genere, riportava la stampa - purtroppo sono stata io a dare la notizia perché ero presente - che c’è stata una mattinata in cui si è temuta perfino la fuga di gas, e dove da un parrucchiere della zona i clienti se ne sono andati spaventati, ci sono stati momenti in cui l’erogazione dei servizi di base - che fosse l’acqua o che fosse l’energia elettrica - è venuta meno senza che quel tipo di informazione venisse data tempestivamente, ma soprattutto ci sono stati giorni in cui nessuno lavorava in quei cantieri, quindi tutto quello che è stato detto in termini di informazione si è rivelato falso, farlocco, e ancora oggi lei - lo ripeto - pur attenendosi alle domande che io ho fatto, non ha colto l’occasione né per venire a spiegarci quando chiuderà questo cantiere che doveva già essere chiuso, e soprattutto non ha colto l’occasione per dirsi rammaricata dei disagi che stanno vivendo, e i commercianti della zona e i residenti, e questo mi dispiace perché è un approccio così burocratico e così miope nei confronti di categorie che lei stessa ha detto essere state colpite fortemente dalla pandemia e quindi aver reso necessario da parte dell’Amministrazione una scelta di tempistiche che compenetrasse tutte le esigenze delle diverse tipologie di commercianti. Ma qui, con questo tipo di lavoro, dove del cantiere non sappiamo nulla, sappiamo quando è cominciato, lei non ci ha detto quando finirà, non ha fatto cenno ai disagi che sono stati - lo ripeto - certificati anche da coloro che li hanno vissuti e sono stati oggetto di articoli giornalistici, non abbiamo nessuna notizia e nessun elemento di certezza se non, lo ribadisco, quell’approccio burocratico che non fa bene a nessuno, non fa bene assolutamente né al tipo di lavoro di informazione che lei ha modificato nel corso del tempo perché onestamente, si ricorderà, non è la prima volta che io porto in Aula i disagi e le difficoltà delle persone che si trovano a dover convivere con i cantieri. Non c’è stato il tempo di aggiornare il testo dell’interpellanza affinché lei potesse trovarsi costretta a venirci a dire quando il cantiere in effetti chiuderà e in che modo si è voluti andare incontro ai disagi che ci sono stati, che sono stati disagi direttamente collegati ai lavori, però io credo che o non ci sia nessun tipo di interesse di monitoraggio da parte dell’Assessorato, dei suoi uffici, di chi se ne occupa rispetto all’andamento dei cantieri e qual è il loro esito, oppure onestamente si considerano questi momenti di confronto - che per fortuna sono finiti - con i Consiglieri come un esercizio di stile per cui se si formula la domanda nel modo giusto si ottiene l’informazione, altrimenti se purtroppo la storia ha sopravanzato le domande che facciamo, di risposte non ne otteniamo. Io, Presidente, concludo: onestamente non sono affatto soddisfatta, lo ripeto, delle risposte che mi sono state date. Rivolgo un consiglio all’Assessora per gli ultimi mesi che le rimangono da dover trascorrere al suo posto: si vada ad interessare di persona di quello che sta succedendo in via Santa Teresa, perché nessuno riesce a darsi ragioni di quello che è avvenuto nelle scorse settimane. Grazie. |