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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 26 Luglio 2021 ore 12,00
Paragrafo n. 3
INTERPELLANZA 2021-00334
ARCHIVI COMUNALI A GRUGLIASCO PRESSO LA COOPERATIVA REAR, ANCORA PER QUANTO TEMPO? ? ?
Interventi
IARIA Antonino (Assessore)
Allora, con riferimento all’interpellanza in oggetto, si comunica quanto segue:
l’archivio della Città è ubicato in centro città in via Barbaroux, qui sono conservati 9
secoli di storia di Torino, 12.000 metri lineari di documenti. Ci sono dei documenti più
antichi e preziosi ma anche più richiesti dagli utenti interni ed esterni del Comune. A
Grugliasco sono invece conservati i documenti recenti che in parte sono in attesa del
compimento della giusta età per essere scartati; i documenti archivistici sono suddivisi
in base alla loro età in archivio corrente, gli affari ancora aperti, archivi di deposito, gli
affari sono chiusi da meno di 40 anni ma possono essere consultati dagli uffici e
dovrebbero essere conservati dagli uffici medesimi che li hanno prodotti, e archivio
storico, le pratiche che sono chiuse da 40 anni. La legge prevede ma non impone la
creazione di un archivio deposito centralizzato. In mancanza di questo, come detto, le
carte sono conservate a cura dei servizi che le hanno prodotte, è prassi consolidata
anche per le altre grandi città conservare le carte più recenti ancora da selezionare in
sedi decentrate addirittura fuori città per abbattere i costi. La necessità di tenere archivi
in locazione è passiva ed è quindi determinata soprattutto da esigenze dei servizi della
città e per la tipologia di attività hanno occorrenze istituzionali di spazio e deposito
soprattutto cartaceo. La destinazione prevalente è infatti quella relativa all’archivio
storico che richiede una notevole quantità di superfici ad archivio in progressiva
crescita. Gli uffici del Patrimonio si limitano sotto questo aspetto ad un’attività di
service avendo avuto incarico di provvedere alla ricerca di spazi e la stipulazione del
relativo contratto. Si ritiene certamente opportuno il ricorso alla possibilità di ricollocare
le ingenti superfici necessarie presso spazi di proprietà comunale, con un conseguente
risparmio di spesa corrente, occorre però che siano resi disponibili i corrispondenti spazi
su immobili recuperati e attrezzati sul piano degli impianti di sicurezza e antincendio;
naturalmente, non appena tale disponibilità che non sia (incomprensibile) come
rappresentata dalla competente Divisione Tecnica, in relazione alla nota situazione che
ha caratterizzato fino ad oggi la dotazione di spesa per investimenti sarà effettiva, gli
uffici del Patrimonio provvederanno con rapidità a superare l’attuale contratto, essendo
previsto per il recesso un preavviso semestrale con esclusione di penalità di sorta.
Ricordo che noi in questa Amministrazione abbiamo approvato un Piano di
adeguamento degli uffici del Patrimonio al nostro pubblico che avrà uno sviluppo su
oltre dieci anni per poter arrivare a dotare gli uffici e anche i nostri spazi delle dotazioni
diciamo corrette dal punto di vista antincendio e per la sicurezza. Per quanto attiene al
canone, occorre rappresentare come si sia proceduto all’individuazione della soluzione
sulla scorta di una ricerca di mercato mediante le analisi preliminari che hanno tenuto
conto, oltre che di approfondimenti sulla congruità della spesa in rapporto ai servizi
forniti non solo dell’assenza di disponibilità presso immobili comunali ma anche della
dotazione di altre Amministrazioni pubbliche allo scopo interpellate. Restando a
disposizione, chiaramente siamo pronti eventualmente ad integrare.

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