Interventi |
APPENDINO Chiara (Sindaca) Sì. Grazie, Presidente. Ringrazio i Consiglieri e le Consigliere che sono intervenute perché giustamente come ha posto prima la Capogruppo Artesio, un Bilancio Consuntivo è una fotografia insindacabile almeno nei suoi numeri rispetto, certamente, a un anno e qui, ovviamente, parliamo del 2020, ma è evidente che si tratta essendo l’ultimo consuntivo che presenta questa Giunta uscente anche in qualche modo di fare luce su quello che è stato il percorso, almeno sulla parte evidentemente di Bilancio che ci ha guidato in questi cinque anni. Permettetemi di ringraziare l’Assessore Rolando per il grandissimo lavoro che ha fatto certamente non semplice, ovviamente, il dottor Lubbia, il Collegio dei Revisori e anche nella predisposizione proprio di questo atto che non è solo un atto che in qualche modo certifica, ripeto, nero su bianco i numeri della nostra Città, del nostro Ente ma un atto che permette anche di sbloccare una serie di operazioni che sono necessarie come ad esempio le assunzioni, il piano assunzionale che abbiamo deliberato che purtroppo per cause esterne, evidentemente, ha spiegato benissimo l’Assessore Rolando, non poteva essere…, non poteva partire sino a quando non veniva appunto approvato il Bilancio Consuntivo. Voglio anche ringraziare il Governo, perché la Consigliera Capogruppo Artesio ha posto alcune questioni su cui tornerò, che sono… so essere molto care giustamente, non solo a lei credo a tutto il Consiglio, che riguardano la situazione del debito, è un tema che è strutturale degli Enti Locali in particolare del Comune di Torino. Ringrazio il Governo perché il Governo in realtà ha iniziato e in particolare mi sento di dire il periodo del Conte II un’azione che riguarda gli Enti Locali che ha visto, intanto invertire, questo è stato anche riconosciuto, la tendenza rispetto, come dire, a una serie di tagli che erano stati fatti negli anni agli Enti Locali che hanno portato Comuni come il nostro che aveva un debito enorme rispetto alle altre Città, ad avere una rigidità di spesa che poi ha comportato quello che poi abbiamo visto in questi cinque anni ma ci tornerò dopo. Ma è anche iniziato un percorso virtuoso che non dipende solo dalla Città di Torino e su questo non ripeto le premesse della Capogruppo Artesio e cioè dell’affrontare in modo strutturale il tema del debito, perché in realtà alcune norme sono state fatte poi con la caduta del Governo è rimasto fermo, ma è partito un percorso che vede un complesso un intervento da parte dello Stato rispetto ai debiti o meglio i Comuni in particolare maggiormente indebitati che, chiudo su questo tema, sarà dal mio punto di vista il tema più importante su cui potrà agire anche il prossimo Sindaco o Sindaca non tanto perché la leva sia del Sindaco o della Sindaca perché non è che possiamo, come dire, con una penna azzerare un debito, evidentemente, a livello locale ci piacerebbe, ma non possiamo farlo, ma certamente spingendo come ha fatto ANCI in questi ultimi mesi con tutti i Sindaci di tutti i colori politici, una norma che è una sorta di accolla debiti che si fa lo Stato che ha maggiore flessibilità rispetto noi eh, perché come giustamente veniva ricordato noi dobbiamo andare in pareggio di Bilancio punto, non possiamo venire qui e chiedere scostamenti come avviene a livello statale. Allora, se quella norma dovesse andare avanti, quella norma sarà quello che permetterà al Comune, e ci tornerò successivamente, di poter chiudere l’iter e il percorso che noi abbiamo iniziato senza dover nuovamente intervenire sulle spese correnti che poi è il tema più complesso, perché oggettivamente quando interveniamo sulle spese correnti parliamo di servizi della nostra Città. Voglio chiudere i miei ringraziamenti, ringraziando, ovviamente, la Giunta e la Maggioranza, perché l’ha detto prima il Consigliere Fornari, io ricordo bene la difficoltà politica assolutamente legittima e il dibattito che ci fu in quest’Aula in parte in Città e in particolare con l’interno nostro la Maggioranza che abbiamo l’onere e l’onore di amministrare, quando ci arrivò la relazione della Corte dei Conti sul Consuntivo 2015 che diceva sostanzialmente decidete se fare un piano di interventi assumendovene la responsabilità politica e i primi due anni sono stati molto complessi li vorrò ripercorrere oppure andati in predissesto, io lo ripeto qui, andare in predissesto sarebbe stato molto più facile politicamente, perché ci scaricavamo la responsabilità di dover in qualche modo risanare un Ente che aveva 80.000.000 di disavanzo aveva perché non li ha più, 80.000.000 di disavanzo eh. Invece questa Maggioranza ha avuto il coraggio insieme alla Giunta che poi ha dovuto tradurre i numeri in atti, di assumersi quella responsabilità e anno dopo anno di intervenire con polemiche dalle Opposizioni in particolare, ma legittime anche se poi non si è mai capito dove dovevamo prenderli perché non bisognava tagliar la spesa, ma non bisognava evidentemente andare in predissesto e non potevamo toccare le entrate, ma questo è tipico delle dinamiche fra Maggioranza e Opposizione e allora ci siamo messi al lavoro con coraggio e io penso che è stata una scelta giusta e corretta e tornassi indietro lo rifarei, perché oggi noi consegniamo un Bilancio che non ha più 80.000.000 di disavanzo, anzi il Bilancio 2020 ne ha solo più 7 di milioni, quindi da 80 passiamo a 7. Poi è giusto dire per, come dire, correttezza che questo Bilancio 2020 evidentemente, come dire, in qualche modo toccato da quella che è l’Emergenza Covid interventi statali quindi per correttezza come ho detto più volte in quest’Aula noi abbiamo ridotto un disavanzo di 70.000.000 sono circa 20 i milioni che rimangono. Che cosa significa però ridurre un disavanzo? Significa mettere la Città nelle condizioni finalmente di poter avere una politica espansiva nei confronti della propria comunità, guardate non lo dico io lo dicono i numeri ne prendo... ne cito qualcuno, perché poi sennò sembra che parliamo di, come dire, cose astratte. Il risultato di Amministrazione passa dal 2016 che era 339.000.000 al 2020 643.000.000. La spesa corrente, come dicevo, è certificata peraltro dalla Corte dei Conti, il disavanzo o meglio lo squilibrio strutturale passa da 80.000.000 nel 2016, a 7.300.000 nel 2020 che però ripeto dobbiamo considerarlo intorno ai 20.000.000. La riduzione dell’utilizzo delle anticipazioni della tesoreria, i miglioramenti di Cassa che poi significa, come diceva l’Assessore Rolando poter pagare in tempi utili, come dire, i nostri fornitori in particolare per quanto riguarda il debito commerciale passa dai 271.000.000 del 31/12/2016 mi ricordo qui quando qualcuno ci diceva: “Mamma mia usate 400.000.000 di anticipazioni di tesoreria”, sì le usavamo in modo fisso perché purtroppo eravamo talmente tesi dal punto di vista della liquidità che non riuscivamo neanche, come dire, a ridurlo quel numero. Oggi al 31/12/2020 siamo a 116.000.000 quindi passiamo da 272 a 116. Sui residui ha già detto l’Assessore Rolando, quindi non ci torno ma abbiamo migliorato sia la parte dei residui attivi sia la parte dei residui passivi, dove c’è una Politica di Bilancio che tiene conto della come dire capacità di poter incassare un residuo attivo e su quello si interviene ovviamente verificando la credibilità, quindi come dire, l’accortezza di quel residuo, dall’altra parte, sui residui passivi, significa semplicemente che siamo più bravi, come dire, a pagare come ente e quindi anche i residui passivi evidentemente sono diminuiti. Torno sul tema del debito: lasciando da parte quelle che sono le politiche nazionali su cui, appunto, come ANCI e come Sindaci si sta cercando di lavorare e io spero, per chi sarà il mio successore, che ci sarà finalmente questa norma perché andrà a incidere in modo significativo sulla spesa corrente del nostro ente, vista la partenza disastrosa che abbiamo in termini debitori… non c’è nessuna Città che è messa come noi neanche Napoli, neanche Roma da questo punto di vista, se guardate l’incidenza del debito contratto negli anni; ovviamente, parliamo, come dire…, ormai quasi vent’anni fa rispetto alla spesa corrente; quindi quell’indicatore ci rende… abbiamo una riuscita di spesa, a causa del debito, che è sostanzialmente peggio di Catania, almeno così era fino a qualche mese poi magari, anzi sicuramente, è migliorata grazie al lavoro che è sto fatto in questi anni. Ma se noi rimaniamo sulle leve che abbiamo noi come Città, il debito è passato da 2 miliardi e nove a 2 miliardi e cinque, quindi ogni anno l’abbiamo ridotto di circa 100 milioni. E voglio anche tornare sul tema degli interessi passivi perché l’incidenza percentuale degli interessi passivi, quindi quanto ci costa e quando poi… che sono poi quelle risorse che non possiamo mettere in servizi perché dobbiamo pagare debito, passa dal 6,6 circa al 5,07, quindi è migliorato anche da questo punto di vista. Allora, l’Ente è totalmente fuori dalla situazione complessa che abbiamo ereditato ? No, non lo è, tant’è che vi dico che ci sono ancora 20 milioni da recuperare. Sulle partecipate è stato fatto un lavoro enorme, non solo sulle nostre partecipate finanziarie, dove abbiamo riallineato, è stato già raccontato quindi non ci tornerò più, anche sugli enti culturali ci siamo presi delle responsabilità, come dire, non indifferenti, ma era necessario per poter rimettere a posto, come dire, queste situazioni, per poter tornare a parlare di cultura e non di discontinuità di un ente amministrativo perché di questo parlavamo: rischio discontinuità anche nei nostri enti culturali; oggi, finalmente, parliamo di politiche culturali. Perché, come dire, parlare di politiche di Bilancio è un qualcosa che probabilmente nell’opinione pubblica è difficile da spiegare, da comprendere, non genera grande interesse, ma perché è importante farlo almeno in quest’Aula? Perché sappiamo benissimo che da questi fattori dipenderà la capacità dell’Ente, in futuro, ripeto, di tornare a fare politiche espansive e questo si collegherà in modo evidente con la grandissima occasione che avrà la nostra Città, come tante altre Città, rispetto al PNRR. Chiudo dicendo tre cose sostanzialmente, la prima: il mio auspicio è che la prossima Amministrazione continui intanto ad approvare il Bilancio nei termini, perché mi sono dimenticata di dirlo ma in tutto ciò erano 25 anni che non si approvava il Bilancio nei termini e, grazie a questo lavoro fatto, riusciamo di nuovo ad approvare il Bilancio nei termini e quindi a programmare meglio. Sicuramente dovrà continuare nella riduzione del trend del debito, ma credo che sia evidente perché comunque, purtroppo, ci vorranno anni e anni per riuscire a recuperare quello che è, come dire, l’ammontare che la Città ha come peso sulle sue spalle, tutti noi cittadini ce l’abbiamo, e sicuramente, come ha detto l’Assessore Rolando, dovrà continuare anche nel Piano di risanamento, concordato con la Corte dei Conti, che vede, ripeto, circa 20 milioni che dovranno essere ancora recuperati. È altrettanto certo che avrà meno vincoli di quelli che abbiamo ereditato noi e questo è un bene, questo è un bene perché permetterà sicuramente di accompagnare in modo più semplice e mi sento di dire anche con maggiore possibilità di spesa quello che sarà il grande Piano di ripresa delle nostre comunità di cui sicuramente gli enti locali saranno protagonisti e su questo - concludo - sicuramente dovremo aspettarci, io spero che così sarà, un intervento statale rispetto al carico del debito perché è quel punto che ci manca per riuscire ad arrivare sostanzialmente ad essere finalmente in equilibrio strutturale, quindi essere al pari di tanti altri Comuni che invece, purtroppo, anzi per fortuna loro e per sfortuna nostra, hanno evidentemente una situazione tra spesa corrente ed entrata corrente non così disastrosa come quella che avevamo noi, che ancora tuttora abbiamo noi con un piccolo squilibrio, ma che finalmente si sta riducendo. Quindi grazie soprattutto, ripeto, ai Consiglieri e alle Consigliere che hanno avuto il coraggio di votare quel Piano di rientro; io credo che quel Piano di rientro sia stato forse uno dei gesti più importanti che abbiamo fatto, per le future generazioni, nella nostra Città. Grazie. |