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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 26 Luglio 2021 ore 12,00
Paragrafo n. 18

Comunicazioni della Sindaca su "Conferenza d'ambito per la gestione dei rifiuti".
Interventi
UNIA Alberto (Assessore)
Grazie, Presidente. Allora, il Consigliere… il Presidente Mensio ha presentato una
richiesta di comunicazioni in merito alla costituenda Conferenza d’ambito regionale sui
rifiuti che si pone come obiettivo quello di concentrare la governance della gestione dei
rifiuti a livello regionale in un unico ente, quindi mettendo insieme tutti gli Enti che
esistono attualmente. Il Presidente Mensio chiede nello specifico se corrisponde al vero
che all’interno sia della bozza di convenzione, che dello Statuto della costituenda
Conferenza, appunto, il metodo di calcolo proposto da Regione Piemonte per le quote in
sede di Conferenza sia fatto da un sistema misto così composto: 60% sulla base della
popolazione, il 30% sulla base della percentuale di raccolta differenziata raggiunta nel
2019, il 10% sulla base dell’estensione territoriale. Allora, più dettagliatamente nella
bozza di convenzione e anche nello Statuto, ovviamente, richiamato, le quote sono
proposte così suddivise in due parti: la prima il 76% in capo ai Consorzi di Area Vasta e
alla Città di Torino e di questo 76% suddiviso fra i medesimi in porzione per il 60% alla
popolazione residente, per il 10% all’estensione del territorio ricompreso nell’ambito e
il restante 30% in base ai risultati della riduzione della produzione dei rifiuti
indifferenziati e percentuale di raccolta differenziata. Poi c’è invece, quindi era il 76%
così suddiviso. Poi, c’è un 24% che è in capo alle Province di Alessandria, Asti, Biella,
Cuneo, Novara, Vercelli, Verbano-Cusio-Ossola e Città Metropolitana di Torino è
suddiviso, questo 24% - fra le medesime in una quota uguale pari al 3% ciascuna. Credo
che la domanda sottintesa dal Presidente Mensio fosse: “La Città di Torino nello
specifico in questo calcolo…, cosa succederebbe in questo calcolo?”. Succede questo
che da un lato si utilizza il calcolo del numero di abitanti per la quota per entrare
sostanzialmente in Conferenza d’ambito e dall’altro si utilizzano anche gli altri criteri
per, invece, quanto riguarda il peso del voto all’interno della Conferenza d’ambito. Le
cito un esempio la Città di Torino in questo caso con 800.000 abitanti si troverebbe a
pagare una quota molto alta per l’ingresso nella Conferenza d’ambito, (incomprensibile)
come la Città di Novara che ha 100.000 abitanti, per intenderci. Quindi ha un peso di
voto all’interno che è molto più basso rispetto al numero di abitanti. Credo fosse questa
la domanda. La Città, ovviamente, sta presentando…, ha preparato degli emendamenti
che porterà in discussione, ovviamente, in Regione con l’Assessore proprio per evitare
che venga fatto questo tipo di conteggio, ma fatto un conteggio che sia più lineare e
assolutamente più coerente con il numero di abitanti dei territori, anche perché questo
non scontenta solo la Città di Torino, ma anche altri Comuni della Città Metropolitana.

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