Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con le richieste di comunicazioni che sono state richieste in data odierna. Hanno come oggetto: “Conferenza d’ambito per la gestione dei rifiuti”. SICARI Francesco (Presidente) Risponde l’Assessore Unia, al quale lascio la parola. Prego. UNIA Alberto (Assessore) Grazie, Presidente. Allora, il Consigliere… il Presidente Mensio ha presentato una richiesta di comunicazioni in merito alla costituenda Conferenza d’ambito regionale sui rifiuti che si pone come obiettivo quello di concentrare la governance della gestione dei rifiuti a livello regionale in un unico ente, quindi mettendo insieme tutti gli Enti che esistono attualmente. Il Presidente Mensio chiede nello specifico se corrisponde al vero che all’interno sia della bozza di convenzione, che dello Statuto della costituenda Conferenza, appunto, il metodo di calcolo proposto da Regione Piemonte per le quote in sede di Conferenza sia fatto da un sistema misto così composto: 60% sulla base della popolazione, il 30% sulla base della percentuale di raccolta differenziata raggiunta nel 2019, il 10% sulla base dell’estensione territoriale. Allora, più dettagliatamente nella bozza di convenzione e anche nello Statuto, ovviamente, richiamato, le quote sono proposte così suddivise in due parti: la prima il 76% in capo ai Consorzi di Area Vasta e alla Città di Torino e di questo 76% suddiviso fra i medesimi in porzione per il 60% alla popolazione residente, per il 10% all’estensione del territorio ricompreso nell’ambito e il restante 30% in base ai risultati della riduzione della produzione dei rifiuti indifferenziati e percentuale di raccolta differenziata. Poi c’è invece, quindi era il 76% così suddiviso. Poi, c’è un 24% che è in capo alle Province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli, Verbano-Cusio-Ossola e Città Metropolitana di Torino è suddiviso, questo 24% - fra le medesime in una quota uguale pari al 3% ciascuna. Credo che la domanda sottintesa dal Presidente Mensio fosse: “La Città di Torino nello specifico in questo calcolo…, cosa succederebbe in questo calcolo?”. Succede questo che da un lato si utilizza il calcolo del numero di abitanti per la quota per entrare sostanzialmente in Conferenza d’ambito e dall’altro si utilizzano anche gli altri criteri per, invece, quanto riguarda il peso del voto all’interno della Conferenza d’ambito. Le cito un esempio la Città di Torino in questo caso con 800.000 abitanti si troverebbe a pagare una quota molto alta per l’ingresso nella Conferenza d’ambito, (incomprensibile) come la Città di Novara che ha 100.000 abitanti, per intenderci. Quindi ha un peso di voto all’interno che è molto più basso rispetto al numero di abitanti. Credo fosse questa la domanda. La Città, ovviamente, sta presentando…, ha preparato degli emendamenti che porterà in discussione, ovviamente, in Regione con l’Assessore proprio per evitare che venga fatto questo tipo di conteggio, ma fatto un conteggio che sia più lineare e assolutamente più coerente con il numero di abitanti dei territori, anche perché questo non scontenta solo la Città di Torino, ma anche altri Comuni della Città Metropolitana. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Assessore Unia. Procediamo con gli interventi dei Gruppi. Prego, Presidente Mensio, ne ha facoltà per cinque minuti. MENSIO Federico Grazie, Presidente. Ma, io ringrazio l’Assessore per le puntuali risposte, non c’era nulla da sottintendere nei calcoli più o meno me li ero fatti anch’io e la cosa mi preoccupa non poco. Se il buongiorno si vede dal mattino siamo messi proprio male, perché questa è una proposta dalla Giunta leghista della Regione Piemonte che mette in difficoltà la prossima Amministrazione di Torino sicuramente di qualunque colore sia, quindi, evidentemente, non ci si parla neanche ai vari livelli, tra l’altro, spostando, come dire, la capacità di influire sulle scelte regionali su Novara, ditemi voi da dove viene l’Assessore Marnati. (INTERVENTO FUORI MICROFONO). Ecco, vi siete dati la risposta da soli. Questo è preoccupante, cioè su 800.000 cittadini di Torino pagano tramite l’Amministrazione per partecipare a questa Conferenza, istituita per legge e mi va benissimo, ma contano come gli abitanti di Novara, cioè 1/8, è un problema. Non solo, perché ricordo che in questo ambito si inserisce l’assurda proposta di costruire o un altro inceneritore che sarà pronto, se va bene, tra 10-15 anni quando il tema dei rifiuti sarà tutto un altro paio di maniche, primo aspetto. Il secondo aspetto è che visto che questa Conferenza d’ambito ha competenza su tutti gli impianti regionali, tra cui quello del Gerbido, vuol dire che Torino si troverà in difficoltà rispetto agli altri territori nel poter gestire i flussi degli altri territori il che non vuol dire che non si debbano accettare, come previsto anche da legge, come dire, l’autosufficienza regionale, ma dare tutto questo potere di voto rispetto al partecipare attivamente, sia finanziariamente che attivamente alla Conferenza d’ambito, mi sembra un po’ eccessivo. Quindi, io la ringrazio per la risposta. Sicuramente mi auguro che gli emendamenti, anche concertati perché mi sembra che il problema non sia solo della Città di Torino, ovviamente, io mi concentro sulla Città di Torino essendo anche ambito a sé stante, ma anche di altri ambiti del circondario di Torino di cui ho avuto contezza. Sicuramente questo spostamento non è una cosa positiva, mi auguro che gli emendamenti, che non conosco, ma immagino vanno nella direzione di quanto meno equilibrare il diritto di voto o il diritto di numero di voti rispetto alle quote pagate per partecipare alla Conferenza d’ambito sia riequilibrato in un senso più, come dire, di proporzione, ma, ovviamente, ci auguriamo che questa discussione porti a questa cosa. Io la ringrazio e mi auguro appunto che quando questo avverrà - non so quando - sia poi, come dire, ricondotto a più uniti Consigli rispetto alla situazione attuale che, ripeto, è abbastanza preoccupante. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Ci sono ulteriori interventi? Non rilevo richieste di intervento e allora possiamo dare per discusse le comunicazioni. |