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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 26 Luglio 2021 ore 12,00
Paragrafo n. 11
INTERPELLANZA 2021-00342
OCCUPAZIONI ABUSIVE: COSI' E' SE VI PARE?
Interventi
SCHELLINO Sonia (Vicesindaca)
Grazie mille. Buongiorno a tutti. Essendo passati pochi giorni dallo scambio di vedute
via giornali citato nell’interpellanza, non posso che confermare quanto già dichiarato
con quale dato più puntuale ad integrazione: a fronte dell’osservazione che se le case
sono vuote il rischio di occupazione aumenta, ho continuato a lungo a ricevere da ATC
la risposta che almeno 600 alloggi vuoti ci saranno sempre perché la burocrazia fa sì che
ci voglia tanto tempo per ristrutturare, e che quando gli appartamenti vengono liberati
da occupazioni abusive si provvede ad installare allarmi e a bloccarne gli accesi
utilizzando fondi destinati alla manutenzione, che quindi si riducono. I sistemi di
allarme ovviamente sono indispensabili data l’emergenza, ma come detto sottraggono
risorse destinate alla manutenzione degli stabili dell’Agenzia, e quindi l’importanza di
avere il numero minimo possibile e meno di quanto dichiarato di alloggi vuoti io lo
ribadisco. La Città nel corso del 2021, attraverso l’intervento tempestivo del Nucleo
Casa della Polizia Municipale ha liberato o evitato l’occupazione di 53 alloggi, mentre
gli alloggi recuperati nel 2020 sono stati 67. Di questi alloggi, nessuno è stato messo a
disposizione da ATC per le assegnazioni e sono rimasti vuoti esattamente come gli oltre
700 alloggi vuoti, in realtà il numero preciso va chiesto giustamente ad ATC perché
varia di giorno in giorno in base ai rilasci e alle consegne, però più o meno è almeno
quella cifra lì. Gli alloggi, dicevo, presenti in città da molti mesi, se non da anni, e
costantemente a rischio occupazione sono chiusi e vuoti, nonostante avessimo chiesto
proprio nella sede del tavolo in Prefettura costantemente citato sui giornali da ATC di
procedere con l’assegnazione ai cittadini da subito, in attesa di metterli a posto e
consegnarli in fretta; liberarli è stato un costo, tenerli vuoti costa e tenere le famiglie
assegnatarie negli housing temporanei costa pure quello. Tutti gli alloggi liberi
ristrutturati e messi a disposizione da ATC vengono immediatamente assegnati nel giro
di qualche settimana, compatibilmente con un minimo di giacenza per consentire alle
famiglie la scelta delle zone dove abitare e naturalmente quando ci sono consegne di
quantitativi importanti c’è un po’ più di giacenza mentre per esempio a inizio anno
quando gli alloggi arrivavano con un certo stillicidio in pochissimi giorni venivano
assegnati. Rimane ancora non chiarissimo il tempo intercorrente tra l’assegnazione e la
contrattualizzazione, quest’ultima è a cura di ATC, siamo in attesa della collaborazione
di ATC con la compilazione di una tabella che abbiamo inviato da un paio di settimane
per poter dare i dati statistici anche su questo punto. Questo è assolutamente fisiologico
perché con il problema informatico che hanno avuto, noi non riusciamo più a vedere
all’istante questo dato e quindi abbiamo chiesto di darci una mano per poterci fare una
sintesi. Le occupazioni in atto a fine luglio sono 181, l’80% vede la presenza di minori
o di disabili, la liberazione avviene in base alla valutazione della disponibilità di
percorsi di rientro nella legalità e l’adesione agli stessi. Una criticità più volte segnalata
e ancora non risolta riguarda le famiglie assegnatarie che hanno obbligo di dimostrare di
non possedere immobili nei Paesi di origine, si tratta a volte di Stati dove non esiste un
catasto e comunque sono dati difficili da reperire, nonostante ciò le famiglie rispettano
la richiesta di produrre documenti tramite le ambasciate e i consolati, ma questi
documenti spesso non bastano mai e gli alloggi non vengono consegnati. Si tratta in
buona parte di famiglie che hanno già avuto il via libera da parte della Commissione
regionale, ma per le quali l’assegnazione degli alloggi viene bloccata dalla stessa ATC
che, tra l’altro, è membro della Commissione regionale che ha dato l’okay e questo
genera costi che si potrebbero evitare. Il costo dell’ospitalità in housing di queste
famiglie è sempre a carico del Comune e tra l’altro, se gli spazi di accoglienza
temporanea sono occupati da questi casi, abbiamo anche meno possibilità di accogliere
temporaneamente le famiglie che potrebbero essere invitate a lasciare le occupazioni
abusive e iniziare percorsi di rientro nella legalità, sembra un po’ un gioco di incastri.
Come il Consigliere sa, giovedì ci sarà una Commissione consiliare con
approfondimenti sulla tematica “Abitare” dove daremo anche qualche anticipazione dei
dati dell’Osservatorio sulla fondazione abitativa che è ancora in bozza, ma abbiamo
piacere di darvi il massimo aggiornamento su questi temi. Grazie.

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