Interventi |
SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Grazie mille. Buongiorno a tutti. Essendo passati pochi giorni dallo scambio di vedute via giornali citato nell’interpellanza, non posso che confermare quanto già dichiarato con quale dato più puntuale ad integrazione: a fronte dell’osservazione che se le case sono vuote il rischio di occupazione aumenta, ho continuato a lungo a ricevere da ATC la risposta che almeno 600 alloggi vuoti ci saranno sempre perché la burocrazia fa sì che ci voglia tanto tempo per ristrutturare, e che quando gli appartamenti vengono liberati da occupazioni abusive si provvede ad installare allarmi e a bloccarne gli accesi utilizzando fondi destinati alla manutenzione, che quindi si riducono. I sistemi di allarme ovviamente sono indispensabili data l’emergenza, ma come detto sottraggono risorse destinate alla manutenzione degli stabili dell’Agenzia, e quindi l’importanza di avere il numero minimo possibile e meno di quanto dichiarato di alloggi vuoti io lo ribadisco. La Città nel corso del 2021, attraverso l’intervento tempestivo del Nucleo Casa della Polizia Municipale ha liberato o evitato l’occupazione di 53 alloggi, mentre gli alloggi recuperati nel 2020 sono stati 67. Di questi alloggi, nessuno è stato messo a disposizione da ATC per le assegnazioni e sono rimasti vuoti esattamente come gli oltre 700 alloggi vuoti, in realtà il numero preciso va chiesto giustamente ad ATC perché varia di giorno in giorno in base ai rilasci e alle consegne, però più o meno è almeno quella cifra lì. Gli alloggi, dicevo, presenti in città da molti mesi, se non da anni, e costantemente a rischio occupazione sono chiusi e vuoti, nonostante avessimo chiesto proprio nella sede del tavolo in Prefettura costantemente citato sui giornali da ATC di procedere con l’assegnazione ai cittadini da subito, in attesa di metterli a posto e consegnarli in fretta; liberarli è stato un costo, tenerli vuoti costa e tenere le famiglie assegnatarie negli housing temporanei costa pure quello. Tutti gli alloggi liberi ristrutturati e messi a disposizione da ATC vengono immediatamente assegnati nel giro di qualche settimana, compatibilmente con un minimo di giacenza per consentire alle famiglie la scelta delle zone dove abitare e naturalmente quando ci sono consegne di quantitativi importanti c’è un po’ più di giacenza mentre per esempio a inizio anno quando gli alloggi arrivavano con un certo stillicidio in pochissimi giorni venivano assegnati. Rimane ancora non chiarissimo il tempo intercorrente tra l’assegnazione e la contrattualizzazione, quest’ultima è a cura di ATC, siamo in attesa della collaborazione di ATC con la compilazione di una tabella che abbiamo inviato da un paio di settimane per poter dare i dati statistici anche su questo punto. Questo è assolutamente fisiologico perché con il problema informatico che hanno avuto, noi non riusciamo più a vedere all’istante questo dato e quindi abbiamo chiesto di darci una mano per poterci fare una sintesi. Le occupazioni in atto a fine luglio sono 181, l’80% vede la presenza di minori o di disabili, la liberazione avviene in base alla valutazione della disponibilità di percorsi di rientro nella legalità e l’adesione agli stessi. Una criticità più volte segnalata e ancora non risolta riguarda le famiglie assegnatarie che hanno obbligo di dimostrare di non possedere immobili nei Paesi di origine, si tratta a volte di Stati dove non esiste un catasto e comunque sono dati difficili da reperire, nonostante ciò le famiglie rispettano la richiesta di produrre documenti tramite le ambasciate e i consolati, ma questi documenti spesso non bastano mai e gli alloggi non vengono consegnati. Si tratta in buona parte di famiglie che hanno già avuto il via libera da parte della Commissione regionale, ma per le quali l’assegnazione degli alloggi viene bloccata dalla stessa ATC che, tra l’altro, è membro della Commissione regionale che ha dato l’okay e questo genera costi che si potrebbero evitare. Il costo dell’ospitalità in housing di queste famiglie è sempre a carico del Comune e tra l’altro, se gli spazi di accoglienza temporanea sono occupati da questi casi, abbiamo anche meno possibilità di accogliere temporaneamente le famiglie che potrebbero essere invitate a lasciare le occupazioni abusive e iniziare percorsi di rientro nella legalità, sembra un po’ un gioco di incastri. Come il Consigliere sa, giovedì ci sarà una Commissione consiliare con approfondimenti sulla tematica “Abitare” dove daremo anche qualche anticipazione dei dati dell’Osservatorio sulla fondazione abitativa che è ancora in bozza, ma abbiamo piacere di darvi il massimo aggiornamento su questi temi. Grazie. |