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SICARI Francesco (Presidente) Quindi procediamo con l’interpellanza mecc. n. 202100342 alla quale risponderà la Vicesindaca Schellino, mi riferisco quindi all’interpellanza che ha come oggetto: “Occupazioni abusive: così è se vi pare?” SICARI Francesco (Presidente) E’ stata presentata dal Capogruppo Petrarulo. Do il tempo alla Vicesindaca di... perfetto, le lascio la parola, prego. SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Grazie mille. Buongiorno a tutti. Essendo passati pochi giorni dallo scambio di vedute via giornali citato nell’interpellanza, non posso che confermare quanto già dichiarato con quale dato più puntuale ad integrazione: a fronte dell’osservazione che se le case sono vuote il rischio di occupazione aumenta, ho continuato a lungo a ricevere da ATC la risposta che almeno 600 alloggi vuoti ci saranno sempre perché la burocrazia fa sì che ci voglia tanto tempo per ristrutturare, e che quando gli appartamenti vengono liberati da occupazioni abusive si provvede ad installare allarmi e a bloccarne gli accesi utilizzando fondi destinati alla manutenzione, che quindi si riducono. I sistemi di allarme ovviamente sono indispensabili data l’emergenza, ma come detto sottraggono risorse destinate alla manutenzione degli stabili dell’Agenzia, e quindi l’importanza di avere il numero minimo possibile e meno di quanto dichiarato di alloggi vuoti io lo ribadisco. La Città nel corso del 2021, attraverso l’intervento tempestivo del Nucleo Casa della Polizia Municipale ha liberato o evitato l’occupazione di 53 alloggi, mentre gli alloggi recuperati nel 2020 sono stati 67. Di questi alloggi, nessuno è stato messo a disposizione da ATC per le assegnazioni e sono rimasti vuoti esattamente come gli oltre 700 alloggi vuoti, in realtà il numero preciso va chiesto giustamente ad ATC perché varia di giorno in giorno in base ai rilasci e alle consegne, però più o meno è almeno quella cifra lì. Gli alloggi, dicevo, presenti in città da molti mesi, se non da anni, e costantemente a rischio occupazione sono chiusi e vuoti, nonostante avessimo chiesto proprio nella sede del tavolo in Prefettura costantemente citato sui giornali da ATC di procedere con l’assegnazione ai cittadini da subito, in attesa di metterli a posto e consegnarli in fretta; liberarli è stato un costo, tenerli vuoti costa e tenere le famiglie assegnatarie negli housing temporanei costa pure quello. Tutti gli alloggi liberi ristrutturati e messi a disposizione da ATC vengono immediatamente assegnati nel giro di qualche settimana, compatibilmente con un minimo di giacenza per consentire alle famiglie la scelta delle zone dove abitare e naturalmente quando ci sono consegne di quantitativi importanti c’è un po’ più di giacenza mentre per esempio a inizio anno quando gli alloggi arrivavano con un certo stillicidio in pochissimi giorni venivano assegnati. Rimane ancora non chiarissimo il tempo intercorrente tra l’assegnazione e la contrattualizzazione, quest’ultima è a cura di ATC, siamo in attesa della collaborazione di ATC con la compilazione di una tabella che abbiamo inviato da un paio di settimane per poter dare i dati statistici anche su questo punto. Questo è assolutamente fisiologico perché con il problema informatico che hanno avuto, noi non riusciamo più a vedere all’istante questo dato e quindi abbiamo chiesto di darci una mano per poterci fare una sintesi. Le occupazioni in atto a fine luglio sono 181, l’80% vede la presenza di minori o di disabili, la liberazione avviene in base alla valutazione della disponibilità di percorsi di rientro nella legalità e l’adesione agli stessi. Una criticità più volte segnalata e ancora non risolta riguarda le famiglie assegnatarie che hanno obbligo di dimostrare di non possedere immobili nei Paesi di origine, si tratta a volte di Stati dove non esiste un catasto e comunque sono dati difficili da reperire, nonostante ciò le famiglie rispettano la richiesta di produrre documenti tramite le ambasciate e i consolati, ma questi documenti spesso non bastano mai e gli alloggi non vengono consegnati. Si tratta in buona parte di famiglie che hanno già avuto il via libera da parte della Commissione regionale, ma per le quali l’assegnazione degli alloggi viene bloccata dalla stessa ATC che, tra l’altro, è membro della Commissione regionale che ha dato l’okay e questo genera costi che si potrebbero evitare. Il costo dell’ospitalità in housing di queste famiglie è sempre a carico del Comune e tra l’altro, se gli spazi di accoglienza temporanea sono occupati da questi casi, abbiamo anche meno possibilità di accogliere temporaneamente le famiglie che potrebbero essere invitate a lasciare le occupazioni abusive e iniziare percorsi di rientro nella legalità, sembra un po’ un gioco di incastri. Come il Consigliere sa, giovedì ci sarà una Commissione consiliare con approfondimenti sulla tematica “Abitare” dove daremo anche qualche anticipazione dei dati dell’Osservatorio sulla fondazione abitativa che è ancora in bozza, ma abbiamo piacere di darvi il massimo aggiornamento su questi temi. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Vicesindaca. Prego, Capogruppo Petrarulo. PETRARULO Raffaele Grazie, Vicesindaco. Ma vede, io parto da lontano in questo senso: sulle occupazioni abusive sono stato da sempre in prima linea e ingrazio anche il collega della VI Circoscrizione, Maurizio Anastasi che, sulla sesta Circoscrizione soprattutto abbiamo visto le condizioni di via Cravero, cioè di via Gallina e via Ghedini, vai Cravero, dove le occupazioni sono aumentate esponenzialmente giorno dopo giorno, mese dopo mese, nonostante le denunce, nonostante le petizioni, nonostante via Bologna anche, e anche l’amico Magliano ha fatto su via Bologna, quindi è stato un susseguirsi di occupazioni abusive. Io perché mi concentro su questo? Perché sulle assegnazioni, anche su quelle avrei da dire, ma ha ragione anche lei, non è possibile vedere delle case libere per anni perché mancano dei soldi per poter fare manutenzioni, qui bisogna che qualcuno si metta anche la mano sulla coscienza: il Comune, l’ATC, la Regione, il Governo, cioè perché poi dopo alla fin fine - il Prefetto per le occupazioni - alla fin fine ai cittadini... il gioco qui non è delle tre carte perché è un gioco veramente a poker, ci sono più giocatori su questo territorio, non riesce poi a far capire per quale motivo non si intervenga. Il vulnus, la ciliegina me l’hanno data i due articoli, no? Perché io sui due articoli ho fatto quest’ultima interpellanza sulle occupazioni abusive, in cui - per citare due passaggi - l’11 luglio, articolo fatto sempre dallo stesso giornalista Diego Molino, sulla Stampa, c’è il Presidente di ATC, Emilio Bolla, dice: “Il Comune non sta facendo la sua parte, non si possono lasciare le persone in certe condizioni” e annovera un sacco di sue, naturalmente... di sue considerazioni. Giustamente lei nell’articolo del 13 luglio ripete: “Da dicembre ad oggi la Città ha liberato, oppure evitato, l’occupazione di una quarantina di alloggi”. Sono i due capisaldi dell’articolo e, naturalmente andando ad enucleare tutto quello che lei poc’anzi ha detto. Ieri ho fatto un sopralluogo, così, mi avevano invitato, loro non lo sapevano neanche, a Chieri, in via Monti, dove non sapevano che il Comune di Torino aveva il possesso, la titolarità di quel campetto che è in una condizione penosa, mi ha invitato il Consigliere comunale Luigi Furgiuele, e quando ho visto quello ho detto: “Anche altrove, che non c’entrerebbe nulla, anche qui qualcosa non funziona” perché il Comune è proprietario, l’ATC non è il gestore perché amministra solamente per i pagamenti, e anche lì da anni c’è l’insicurezza. Allora le cose sono due: cosa si deve aspettare perché qualcosa avvenga e migliori? Perché la burocrazia la conosco anch’io come funziona, però c’è un discorso che io non tollero e non tollerano neanche questi cittadini: quando le case vengono occupate, in tutti i paesi - e ho saputo anche a Chieri - vengono immediatamente liberati, almeno così mi ha detto l’Assessore ieri, c’erano testimoni e altri; qua a Torino invece non vengono immediatamente liberati, c’è la trafila di sapere chi c’è dentro, cosa fanno dentro, se c’hanno minori, cosa stanno facendo, e noi legittimiamo l’occupazione di 180 alloggi, che sono tantissimi, all’interno di tutto il territorio facendo sì che in quegli stessi alloggi - oggi sul giornale si parlava di via Scarsellini - non so se l’ha letto Assessore, quei 4-5 alloggi occupati purtroppo da etnie non italiane - che portano naturalmente all’esasperazione dei cittadini, quindi non dico quella “lotta sociale”, ma quello che non dovrebbe succedere. A questo Tavolo di Prefettura, io mi domando e chiedo, ma possibile che non si intervenga sull’immediato sgombero da questi alloggi occupati dando un senso di sicurezza e legalità come quello che ho sempre fatto io, capire che chi occupa un alloggio non ha il passaporto per starci dentro? Non il green pass, non ha il passaporto per starci quanto vuole lui dentro? E se ci sono dei minori, il Comune va a verificare se questi minori vanno a scuola, sono tutelati, se non lo sono abbiamo tante associazioni che tutelano i minori, i minori vanno messi in queste associazioni, non si possono lasciare allo sbando, perché se quello è lo scudo per non mandare via la gente che occupa le case, non ci sta Petrarulo, non ci stanno i cittadini, non ci sta nessuno di quelle case popolari. Ecco perché questo è veramente un pungo nello stomaco della gente, ecco perché questo è proprio, io dico, una cosa che fa vergognare le persone perché... SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. PETRARULO Raffaele Concludo. Perché vede, assegnare un alloggio è una cosa, giustamente se non è stata fatta la ristrutturazione lei non può assegnarlo, ma liberare un alloggio occupato da chi non deve occuparlo o da chi deve essere assegnatario spesso e peraltro anche disabile è veramente un brutto, un brutto segnale che si dà alla popolazione e alla cittadinanza tutta. Grazie, Assessore. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, quindi viene conclusa la discussione di questa interpellanza. |