Interventi |
LAPIETRA Maria (Assessora) Il Consigliere mi ha posto molti quesiti, quindi cercherò di leggerli uno a uno e di rispondere. Allora, nel primo quesito mi chiede: “Se la posa delle rastrelliere in via Borgo Dora e via San Simone e delle fioriere negli altri accessi del Borgo, abbia tenuto conto del Piano di sicurezza relativo al mercato del Sabato e del Gran Balon”. La posa di elementi di arrendo nell’area di Borgo Dora è stata oggetto di progettazione e approvazione degli elaborati progettuali, ai sensi dell’articolo 7 del Codice della Strada, con riferimento al tema di istituzione di aree pedonali. La concessione di aree per lo svolgimento di attività commerciali tiene conto dello stato dei luoghi e l’accessibilità a dette aree è con redazione da parte del proponente di un dettagliato Piano di sicurezza. Al punto 2) mi chiede: “Se eventualmente il suddetto Piano di sicurezza del mercato, sia stato variato e corretto in conseguenza della posa delle rastrelliere… LAPIETRA Maria (Assessora) … avvenuta il 25 giugno 2020 e delle fioriere alla fine di luglio scorso”. Allora, il Piano di sicurezza è redatto e sottoscritto dal professionista incaricato e, come prevede la normativa vigente, soggetto ad adeguamento e aggiornamento al mutare delle condizioni dello stato dei luoghi in termini di accessibilità e gestione dell’emergenza. Mi viene anche chiesto: “Se in mancanza di tale adeguamento, i due mercati possano essere ritenuti sicuri”. Mah, come le ho detto prima, il Piano di sicurezza è stato adeguato, quindi non risultano assunti provvedimenti da parte delle autorità competenti in ordine alla sicurezza delle manifestazioni programmate nell’area di Borgo Dora. Al punto 4) mi si chiede: “I motivi che hanno determinato la posa di tali rastrelliere in modo da bloccare la via più breve e veloce verso il cuore del Borgo pedonalizzato”. La posa di rastrelliere è contemplata nel progetto di pedonalizzazione ed è rappresentata negli allegati di approvazione degli atti, delibere e ordinanze di viabilità. La localizzazione segue i criteri di protezione degli ambiti territoriali soggetti a regime di limitazione della viabilità, nel rispetto dell’accessibilità dei residenti, delle attività commerciali, dei mezzi di soccorso e di tutti gli aventi diritto esplicitati negli atti. “Perché le rastrelliere siano state posizionate in maniera parallela alla sede viaria in posizione centrale e non si siano usate a tale scopo fioriere come invece avviene per la seconda pedonalizzazione, fioriere oltretutto più facilmente rimovibili in caso di emergenza a differenza delle rastrelliere fissate nel suolo”. Allora, a questo punto rispondo al Consigliere che la seconda pedonalizzazione è nata come sperimentazione di nuove aree pedonali, secondo quanto previsto nella deliberazione di Giunta, citata in una premessa dell’interpellanza, pertanto, le fioriere rappresentano elementi di arredo facilmente ricollocabili con costi contenuti per testare le modifiche viabili prima di programmare interventi infrastrutturali. Al punto 6) mi viene chiesto: “Perché sia stato disatteso il progetto originale della prima pedonalizzazione che poneva al primo posto, in modo irrinunciabile, il rifacimento del manto stradale con ripristino dell’acciottolato, la non chiusura di via San Simone e la discussione su come chiudere via Borgo Dora con una semi-pedonalizzazione dell’area?”. Come ho anticipato già negli altri punti, gli interventi infrastrutturali a favore delle pedonalizzazioni vengono testati con sperimentazioni dinamiche, come nel caso di Borgo Dora dove si è provveduto a modifiche ed integrazioni dell’area pedonale inizialmente proposte, accogliendo in parte e vagliando osservazioni e proposte che si manifestano durante la sperimentazione stessa, tipo via Andreis: la corsia per i mezzi di emergenza, il Canale Molassi, via Lanino e tutte le altre modifiche che sono state apportate. “Perché, in questi ultimi mesi, l’unico dato certo è il fatto che il progetto complessivo della pedonalizzazione è continuamente e, a tratti, inspiegabilmente variato: da via Andreis, prima, il cui doppio senso di marcia era prioritario e assolutamente irrinunciabile, a via Andreis, dopo, completamente chiusa, a via Andreis, adesso, aperta ad un solo senso di marcia; da via San Simone aperta e poi bloccata a metà; dal Canale dei Molassi unica via di transito completamente spalancata al traffico veicolare al Canale dei Molassi chiuso a metà; da via Mameli chiusa a via Mameli aperta a metà”. Allora, le modifiche apportate alle auto dell’area pedonale sono frutto della flessibilità e della sperimentazione che ha come principio ispiratore la condivisione massima possibile delle scelte adottate in funzione dell’obiettivo prefissato di ampliare le aree a fruizione pedonale e nel contempo ottimizzare significativamente gli interventi strutturali con impegni di spesa sostenibili. All’ultimo punto mi viene chiesto: “Perché considerato il senso di insicurezza per i problemi citati e non risolti che non hanno causato gravi problemi solo per puro caso, ma che continua a essere proprio di residenti e commercianti, ci si è affrettati a rendere definitiva la sperimentazione della pedonalizzazione del Borgo, lasciando sperimentale per sei mesi solo il tratto di via Mameli, quando sarebbe stato meglio prorogare la sperimentazione su tutto il Borgo per affrontare finalmente tutte le problematiche irrisolte?”. Delle due l’una però, Consigliere. Allora, o mi dice che cambiamo in continuazione o mi dice che abbiamo preso una decisione. Allora, dopo tante sperimentazioni, sono state prese delle decisioni; un nodo ancora non è risolto e quindi la pedonalizzazione definitiva di via Mameli è stata rinviata ad un ulteriore periodo di sperimentazione a seguito della necessità di una valutazione approfondita dell’area adiacente il plesso scolastico Maria Teresa, scarsamente dotato di aree esterne fruibili e oggetto di progettazione nell’ambito del programma di realizzazione di strade car-free e quindi scolastiche, come introdotte nei recenti aggiornamenti delle norme del Codice della Strada. Quindi, a breve faremo dei sopralluoghi, proprio per decidere come e se riaprire tale tratto. Grazie. |