Interventi |
POLLICINO Marina Grazie, Presidente. Innanzitutto, mi preme ringraziare tutti i Capigruppo che hanno accolto favorevolmente la mia richiesta di art. 93 per questa mozione, questo determinato dal fatto, appunto, che siamo ormai agli sgoccioli di questa consiliatura e quindi presto avremo poi, dovremo occuparci anche del bilancio sia in Commissione che in Aula. In realtà sarò brevissima perché per illustrare la mozione è sufficiente il nome della ballerina classica più famosa al mondo, scomparsa alla fine di maggio, Carla Fracci. Non credo sia necessario soffermarmi sulla presentazione dell’étoile italiana che è stata e sarà per sempre l’orgoglio dei nostri teatri, della danza e simbolo dell'arte nel mondo. Il suo nome è diventato sinonimo di classe, eleganza, sacrificio e dedizione a una passione che per lei era sostanza stessa di vita, era una diva, ma non ha mai assunto atteggiamenti da diva, non ha mai dimenticato le sue origini che anzi rappresentano per i giovani l'esempio più evidente che impegno e serietà sono alla base del successo personale quale che sia l'obiettivo che si vuole perseguire, per questo a Torino nel 2016 presentando al circolo dei lettori lo spettacolo Sherazade e le mille e una notte, affermava: “La danza vive da sempre ed è in crisi da sempre, il pubblico l'ha sempre amata, ma spesso la danza ha avuto difficoltà a farsi riconoscere il giusto ruolo, per questo mi metto al servizio dei giovani e di chi lavora per tenerla viva” e aggiungeva: “Mi piace pensare ai tanti giovani professionisti che ci sono in Italia e a cosa posso fare per loro. Bello essere qui in una Città di cultura e di grandi donne della danza come Loredana Furno e Susanna Egri, sottolineando l'importanza di Torino nella formazione accademica”, colpisce anche che lei abbia vissuto e testimoniato le contraddizioni di un'Italia democratica lacerata dalle vicende oscure dell'ultimo quarto del 900 e che avevano lasciato una dolorosa traccia nel suo animo come quella del marito, Beppe Menegatti, si arrivarono ad ammettere in un'intervista di sentire un macigno sulla coscienza. Una donna a tutto tondo, dunque, che non nascose le umane debolezze, ma anche esempio di energica determinazione che poi sono gli ingredienti che hanno fatto di lei una stella nel firmamento mondiale del balletto. Non mi dilungo oltre perché davvero non ritengo sia necessario aggiungere altro, solo che la mozione chiede di intitolare alla nostra artista di fama internazionale una sala aulica del Teatro Carignano o del Teatro Regio come omaggio al ricordo o alla memoria. Grazie. POLLICINO Marina Sì, grazie, Presidente. Voleva rispondere al Capogruppo Petrarulo. In effetti sì, avevo pensato in un primo momento al Teatro Regio anche perché c'è la sala dove si esercitano le ballerine, credo, tutta con gli specchi, quindi sembrerebbe proprio la sala più adatta per questa intitolazione, ma non ho voluto circoscrivere, diciamo così, quindi lasciare, magari, un minimo di spazio ecco, per poter trovare poi un luogo, una sala più adatta se così viene ritenuto dalla Giunta. Grazie. Comunque, sì, sicuramente il Teatro Regio sarebbe più indicato. Grazie. |