Interventi |
CARRETTO Damiano Ma allora per fare due precisazioni, allora, il primo tema che riguarda esattamente questa fattispecie di questa delibera è che c'era un motivo se nella revisione del Piano Regolatore avevamo l'intenzione di rivedere le Zone Urbane di Trasformazione proprio perché ci sono tantissime Zone Urbane di Trasformazione che non si sono mai sviluppate e che avrebbero dovuto essere riordinate, avrebbero dovute essere modifica te in modo che il disegno di quelle aree fosse reso compatibile con alcuni tipi di interventi, ma questo andava fatto nella revisione del Piano Regolatore senza doversi affidare ai Decreti Sviluppo e quindi alle deroghe del Piano Regolatore, la revisione del Piano Regolatore nel nostro intendimento era proprio questo, cioè quindi andare a prendere tutte quelle aree che per un motivo o per un altro nella Città avevano delle previsioni urbanistiche, precisione urbanistiche figlie di un altro periodo storico, un altro momento storico, anche un altro momento economico, previsioni che non essendosi realizzate andavano di fatto a bloccare quelle aree e questa era la ratio sulla revisione generale del Piano Regolatore, poi si è deciso che la revisione delle ZUT era un qualcosa di troppo oneroso, troppo impegnativo, senza possibilità di risorse, ricordo abbiamo chiesto per tre anni qualche risorsa per fare sta benedetta variazione generale del Piano Regolatore, non ci sono mai state date, per fortuna è arrivato l’Assessore Iaria e magicamente qualche soldo è spuntato e gliene do atto, però c'era un disegno a monte e questo era appunto il risolvere le situazioni che portano oggi a dover presentare delle 106 e questo è il primo tema. Secondo tema, faccio sommessamente notare che ho fatto un esempio di un'altra Regione per far notare che forse la Città di Torino avrebbe potuto quantomeno intavolare una discussione con i Comuni piemontesi, con la Giunta Regionale in modo da spingere la Giunta Regionale a produrre degli atti perché mi viene in mente sulle Universiadi l’interlocuzione con la Regione c'è stata, quindi quando si vuole con la Regione ci si parla, si spinge la Regione a fare delle azioni, non in questo caso, evidentemente le Universiadi sono più utili della 106 o meglio non si voleva, magari, rischiare di rinunciare agli extra oneri della 106 che ci sta, in effetti hanno salvato il bilancio più di una volta, mi auguro che prima o poi questo ragionamento a livello regionale venga fatto anche perché veramente la 106 viene applicata in ogni Comune in maniera diversa, voi forse non lo sapete, ma progetti approvati in un Comune, magari non sono approvati in un altro, ricorsi vinti in un Comune non sono vinti in un altro, è un mondo un po' veramente lasciato allo sbando e l'esempio dei punteggi, quindi delle matrici per indicare la fattibilità o non la fattibilità di un intervento in realtà, caro Assessore, sono quelle la politica perché definire i punteggi, definire le priorità, definire quali interventi hanno punteggi maggiori e quali hanno punteggi minori, consumi suolo, non lo fai è una scelta politica, ti do 0 come punti, trasformi da produttiva a commerciale non ti do punti e vai avanti così, sono semplicemente indirizzi che però dovevano avere a monte una legge regionale che te lo consentisse. È ovvio che sto parlando di un altro mondo e sto parlando di un mondo ideale, ci sono Regioni che per fortuna in quel mondiale ci stanno, quindi era solo per far notare che appunto l’indirizzo politico esiste e la valutazione caso per caso, diciamo, che fa spesso scendere nella discrezionalità politica, nell’oggi sì, domani no, per cui un intervento che magari oggi approvi domani non la approvi più perché cambia la situazione e credo che sia anche un, così una situazione poco chiara per i privati e per gli investitori stessi, per cui o sanno di avere davanti un’Amministrazione che ti approva tutto e allora sono tranquilli, ma se hanno davanti un’Amministrazione che utilizza la propria discrezionalità politica caso per caso, progetto per progetto, ovviamente un privato magari, preferisce andare da un’altra parte perché magari sa di avere una Giunta più interessata a determinati tipi interventi, per cui l’intervento magari lo fai a Grugliasco e non lo fai a Torino, mi viene in mente. Quindi, faccio solo notare queste cose, ma so che più che altro è un pourparler in questa sede perché l’intervento è quello che è, però, diciamo che quando vengono fatte alcune affermazioni, diciamo, che chiamano un pochettino di precisazioni perché, appunto sono argomenti tecnici, argomenti per cui abbiamo discusso, ragionato per cinque anni e diciamo affermazioni che distorcono certi processi politici, sono un attimino, così, richiedono delle precisazioni. Grazie. |