Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie, Presidente. Utilizzerò questi cinque minuti per un unico ragionamento a valere sui tre atti deliberativi, quello in votazione in questo momento e i due che seguiranno. Come ho già avuto modo, non da sola, di riferire in II Commissione la settimana scorsa, questi singoli atti possono anche essere considerati ragionevoli, fosse anche necessari nella valutazione del caso per caso e della volta per volta, possono però essere, come a noi sembra, significativi di un indirizzo, di un orientamento di uno stato delle cose che non può essere dal nostro punto di vista convincente, qual è il tema? Il tema è quello del cambiamento di destinazione d'uso da edifici produttivi a edifici residenziali, Percorso che può anche essere ammissibile all'interno di un progetto di insediamento artigianale o commerciale che preveda anche attività di laboratorio insieme a quelle di residenza, ma che viceversa, se così considerato, sembra essere semplicemente un adattamento o meglio una presa d'atto ad una condizione che ha certamente un riflesso urbanistico, ma ha sostanzialmente una ragione di carattere economico e sociale, vale a dire il rischio di una progressiva riduzione quando non abbandono di attività produttive in specie di piccole e medie dimensioni di attività produttive, in particolare di piccole e medie attività produttive collocate all'interno dei quartieri periferici che quindi concorrono con il loro abbandono e la loro riconversione a desertificare delle zone che invece tutti quanti diciamo, e credo convintamente, di voler rivitalizzare e di voler riqualificare. Ora è del tutto evidente che io non ho ragione di discutere la fondatezza delle osservazioni che l'Assessore ha reso in II Commissione rispetto al fatto che quei luoghi, quelle attività erano dismesse e abbandonate da molti anni e che le condizioni dell’intorno non rendevano possibile analizzare e potenziare ulteriori investimenti di carattere produttivo, questa però è una presa d'atto che è compatibile con un'analisi di tipo amministrativo degli uffici, non è accettabile dal punto di vista della valutazione di tipo politico se non sono resi esplicite le iniziative, gli sforzi e i tentativi effettuati. L’Assessore ha riferito che certo non può essere questa Giunta rimproverata di non voler potenziare le attività produttive e ha citato la variante strutturale al Piano Regolatore Generale, per parte mia posso solo ricordare che quando durante la discussione del luglio scorso chiesi, appunto, nell'ambito della discussione sulla variante strutturale, quali fossero gli investimenti in ambito produttivo, mi sono sentita rispondere che li avrei trovati in altre programmazioni. Quindi è evidente che i tre interventi che seguono sono di piccola dimensione, li richiamo esclusivamente per questa riflessione di carattere generale e per queste ragioni non parteciperà al voto. Grazie. |