Interventi |
GIUSTA Marco (Assessore) Grazie, Presidente. Ringrazio il Capogruppo Magliano per questa interpellanza. Una parte di risposta gliel’ho già fornita direttamente, ma vado a leggerla anche per la cittadinanza, ovvero: “Con riferimento all’oggetto dell’interpellanza, presentata dal Consigliere Comunale Silvio Magliano, circa l’eventualità che presso gli organigrammi di tutte le società partecipate dal Comune sia incardinata la figura del Disability Manager e se tale figura è autonoma oppure coincida con il Direttore del Personale (o altra figura dirigenziale titolare di altre deleghe), la scrivente Area, ovvero l’Area Partecipate, con nota protocollo 1518 del 29/06/2021, ha inoltrato alle proprie società partecipate la richiesta oggetto dell’interpellanza. Ad oggi sono pervenute le risposte sintetizzate nel prospetto sottostante: CAAT, la figura il Disability Manager, non è prevista attualmente nell’organico della società; Infra.To, la figura del Disability Manager non è prevista attualmente nell’organico della società, ma alcune funzioni sono svolte dall’Ufficio qualità; SMAT, la figura e le funzioni del Disability Manager sono attribuite al Dirigente delle Risorse Umane; SORIS S.p.A., la figura del Disability Manager non è attualmente nell’organico della società; TRM, il Diversity Manager della società coincide con quello incardinato nella Capogruppo IREN S.p.A., responsabile della struttura Welfare and Diversity; IREN S.p.A., il Diversity Manager della società coincide con il responsabile della struttura Welfare and Diversity. Le comunicazioni e le risposte pervenute sono conservate agli atti dell’Area scrivente. Il dottor Camera”. Se non sbaglio poi però nell’interpellanza il Consigliere Magliano faceva anche una riflessione relativamente al Diversity Manager, vero? Se non vado errato, Consigliere, perché stavo cercando di rileggere l’interpellanza al volo... (INTERVENTO FUORI MICROFONO)... esatto, e non riuscivo più a trovarla. Il tema del Diversity Manager è un tema molto interessante, ovvero una figura che, in qualche modo, sorpassi e riesca ad assorbire all’interno le competenze che, in qualche maniera, possono stare al Disability Manager, ma anche al Gender Cultural Manager, all’Intercultural Manager, al Gender City Manager, di cui oggi parleremo, eccetera. Una traccia di quell’indirizzo è già, ad esempio, contenuta all’interno della delibera di istituzione della figura del Disability Manager della Città di Torino, ovvero si auspica che venga costruita all’interno degli Uffici della Città la figura prima o poi del Diversity Manager. Va detto che però nel momento in cui c’è un’interlocuzione aperta con le associazioni e le realtà del territorio che, in qualche maniera, si riconoscono all’interno di un ambito di discriminazione o di possibile discriminazione, molto spesso sono le realtà che ci dicono ancora di mantenere la figura separata l’una dalle altre. Per questo noi abbiamo scritto nella delibera e credo verrà ripetuto anche all’interno della delibera del Gender City Manager, che l’obiettivo a cui bisognerebbe tendere è la figura del Diversity Manager, che possa implementare una serie di politiche positive all’interno della nostra Città. È chiaro che però nel mentre che si fanno questi passi, soprattutto nel momento in cui anche gli Uffici Comunali acquisiscono delle competenze in positivo occorrerà procedere con le figure specifiche e, in qualche modo, portare avanti questa opportunità. Sull’ultima questione, che io immagino il Consigliere giustamente solleverà, sarà: quali sono le intenzioni dell’Amministrazione relativamente alle società partecipate che ancora non hanno una figura del Diversity e del Disability? In questo momento noi abbiamo preso atto di queste mancanze per cui sarà mia cura, almeno come Ufficio, non avendo la delega alle partecipate, però mi potrò confrontare con chi ha questa delega, però sarà mia cura, nel mio Ufficio, invitare tutte le società partecipate, che ancora non si sono dotate di una politica o di una figura del Diversity o Disability manager, che dir si voglia, a procedere in tal senso, individuando magari anche dei professionisti che hanno lavorato negli ambiti della Città di Torino e che potrebbero aver acquisito una serie di competenze assolutamente positive da mettere a disposizione del territorio. Io mi fermo qua, Presidente, e ringrazio ancora. |