Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Chiederei l’ingresso per trattare la n. mecc. 202100312 dell’Assessore Giusta. Allora, io inizio a darne puntuale lettura, si tratta della n. mecc. 202100312: “Disability e Diversity Management e Amministrazione cittadina: traguardi raggiunti e orizzonti da inseguire” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata dal Consigliere Magliano in data 15 giugno del 2021. La parola all’Assessore Giusta, che deve però prenotarsi. Perfetto, le do subito la parola e verificherà a monitor i cinque minuti assegnati, grazie. GIUSTA Marco (Assessore) Grazie, Presidente. Ringrazio il Capogruppo Magliano per questa interpellanza. Una parte di risposta gliel’ho già fornita direttamente, ma vado a leggerla anche per la cittadinanza, ovvero: “Con riferimento all’oggetto dell’interpellanza, presentata dal Consigliere Comunale Silvio Magliano, circa l’eventualità che presso gli organigrammi di tutte le società partecipate dal Comune sia incardinata la figura del Disability Manager e se tale figura è autonoma oppure coincida con il Direttore del Personale (o altra figura dirigenziale titolare di altre deleghe), la scrivente Area, ovvero l’Area Partecipate, con nota protocollo 1518 del 29/06/2021, ha inoltrato alle proprie società partecipate la richiesta oggetto dell’interpellanza. Ad oggi sono pervenute le risposte sintetizzate nel prospetto sottostante: CAAT, la figura il Disability Manager, non è prevista attualmente nell’organico della società; Infra.To, la figura del Disability Manager non è prevista attualmente nell’organico della società, ma alcune funzioni sono svolte dall’Ufficio qualità; SMAT, la figura e le funzioni del Disability Manager sono attribuite al Dirigente delle Risorse Umane; SORIS S.p.A., la figura del Disability Manager non è attualmente nell’organico della società; TRM, il Diversity Manager della società coincide con quello incardinato nella Capogruppo IREN S.p.A., responsabile della struttura Welfare and Diversity; IREN S.p.A., il Diversity Manager della società coincide con il responsabile della struttura Welfare and Diversity. Le comunicazioni e le risposte pervenute sono conservate agli atti dell’Area scrivente. Il dottor Camera”. Se non sbaglio poi però nell’interpellanza il Consigliere Magliano faceva anche una riflessione relativamente al Diversity Manager, vero? Se non vado errato, Consigliere, perché stavo cercando di rileggere l’interpellanza al volo... (INTERVENTO FUORI MICROFONO)... esatto, e non riuscivo più a trovarla. Il tema del Diversity Manager è un tema molto interessante, ovvero una figura che, in qualche modo, sorpassi e riesca ad assorbire all’interno le competenze che, in qualche maniera, possono stare al Disability Manager, ma anche al Gender Cultural Manager, all’Intercultural Manager, al Gender City Manager, di cui oggi parleremo, eccetera. Una traccia di quell’indirizzo è già, ad esempio, contenuta all’interno della delibera di istituzione della figura del Disability Manager della Città di Torino, ovvero si auspica che venga costruita all’interno degli Uffici della Città la figura prima o poi del Diversity Manager. Va detto che però nel momento in cui c’è un’interlocuzione aperta con le associazioni e le realtà del territorio che, in qualche maniera, si riconoscono all’interno di un ambito di discriminazione o di possibile discriminazione, molto spesso sono le realtà che ci dicono ancora di mantenere la figura separata l’una dalle altre. Per questo noi abbiamo scritto nella delibera e credo verrà ripetuto anche all’interno della delibera del Gender City Manager, che l’obiettivo a cui bisognerebbe tendere è la figura del Diversity Manager, che possa implementare una serie di politiche positive all’interno della nostra Città. È chiaro che però nel mentre che si fanno questi passi, soprattutto nel momento in cui anche gli Uffici Comunali acquisiscono delle competenze in positivo occorrerà procedere con le figure specifiche e, in qualche modo, portare avanti questa opportunità. Sull’ultima questione, che io immagino il Consigliere giustamente solleverà, sarà: quali sono le intenzioni dell’Amministrazione relativamente alle società partecipate che ancora non hanno una figura del Diversity e del Disability? In questo momento noi abbiamo preso atto di queste mancanze per cui sarà mia cura, almeno come Ufficio, non avendo la delega alle partecipate, però mi potrò confrontare con chi ha questa delega, però sarà mia cura, nel mio Ufficio, invitare tutte le società partecipate, che ancora non si sono dotate di una politica o di una figura del Diversity o Disability manager, che dir si voglia, a procedere in tal senso, individuando magari anche dei professionisti che hanno lavorato negli ambiti della Città di Torino e che potrebbero aver acquisito una serie di competenze assolutamente positive da mettere a disposizione del territorio. Io mi fermo qua, Presidente, e ringrazio ancora. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, grazie, Assessore Giusta. La parola al Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Mah, mi si permetta, Assessore, di fare una riflessione: non ho capito se le nostre partecipate non hanno capito la differenza tra Disability e Diversity, perché nelle risposte manca; cioè, quando …, e penso che comunque sia grave eh; lo dico con grande chiarezza a lei, Assessore, non è una responsabilità sua perché questa è una delega incardinata sulle partecipate, ma qui tutti parlano di disabilità. Oggi mandano in Aula lei, io la ringrazio per la presenza, ma è l’Appendino che avrebbe dovuto dire nel nostro Bilancio di mandato, perché c’era nel Bilancio di mandato, alle proprie partecipate: “Voi vi dotate almeno di un Disability Manager”. E qui scopriamo che il CAAT… la figura del Disability Manager non è prevista attualmente nell’organico della società, però si vede che il Presidente del CAAT ha passato più tempo a dover dimostrare i grandi risultati del CAAT, dal punto di vista economico perché quello vale per lui, non vale il fatto…, e soprattutto nel CAAT pensi che cosa fanno e che mestiere sviluppano, no? E del Diversity non c’è traccia. Quindi noi abbiamo fatto due domande e qui rispondono alla prima, dicendo che non han fatto nulla ed alla seconda non rispondono. Infra.To: la figura del Disability Manager non è prevista attualmente nell’organico della società, ma ha alcune funzioni e non ti dicono quali. Guardate che non è che faccio ironia a caso, è che non c’è proprio la sensibilità. Alcune funzioni avrei gradito, fossi l’Assessore competente: “Ditemi quali, ditemi: è una conciliazione lavoro-salute? È una conciliazione legata alla 104? Di che cosa ti stai occupando, caro amico dell’Ufficio qualità?”. Tra l’altro, Ufficio qualità… che cosa c’entra l’Ufficio qualità? E l’Ufficio qualità ha delle funzioni legate all’Ufficio del Personale? Cioè, guardate che questa nota…, io ringrazio l’Assessore perché mi sono potuto preparare perché gentilmente l’ha voluta condividere. SMAT: la figura e la funzione del Disability Manager sono attribuite al Dirigente delle Risorse Umane. Questa è la risposta più dignitosa, Certo che però del Diversity non ne parla. SORIS, no? SORIS, la nostra macchina da soldi; mi chiedo, il Presidente di SORIS, nominato da quelli di prima, nominato dai 5 Stelle, su questo, cosa ha fatto? Perché poi non è possibile dire: “Eh, ma doveva essere il Direttore….”. No, no, questa è un’indicazione politica, di governance. Son cresciuti dal punto di vista del fatturato perché hanno acquisito nuove partecipazioni all’interno di SORIS: sono entrate altre istituzioni; ma con la crescita del fatturato non si è pensato di immaginare queste figure. La figura del Disability Manager non è prevista attualmente nell’organico della società, né il Disability né il Diversity Manager. TRM dice che il Diversity Manager della società coincide con quello incardinato nella Capogruppo IREN S.p.A. - il responsabile della struttura -, ma non ci dicono se il Disability Manager c’è. IREN, quindi di cui, dice: “No, ma noi ce l’abbiamo il Diversity Manager”. Ma il Disability Manager ce l’avete sì o no? O, meglio, che questo è il grande tema, il Diversity Manager è quello, come dice giustamente l’Assessore, che dovrebbe includere il Disability Manager, il Gender Manager, perché io sono abbastanza convinto e su questo sono d’accordo con l’Assessore, che poi alla fine tu scegli quale tipologia di management, di manager vuoi, in base alla priorità. L’Assessore pensa che il Gender Manager sia una priorità e focalizza sul tema del Gender Manager. Io ho focalizzato sul tema della disabilità perché penso che quella sia la prima frontiera da abbattere. Il Diversity Manager invece è quella figura che dovrebbe essere capace di tener conto di tutte le diversità e quindi non fare politica sulle diversità, perché: dimmi quale tipologia di manager crei e ti dico già quali sono le tue priorità politiche; io ho quella della disabilità, che è nata poi con la legge del Libro Bianco del Ministro Sacconi. Ma il Diversity Manager è in grado anche di dire come concilio i tempi lavoro-casa, soprattutto se sono una donna e ho due figli; se sono un marito e una moglie, ma ho il padre a casa perché ha una disabilità, e forse nettizza da tanta politica che si possa fare su questo. Non entro nel merito che il nostro Disability Manager ci abbiamo messo tre anni a nominarlo, non gli abbiamo dato un Ufficio, tutte le storie che l’avvocato Lepore ci ha raccontato in questi anni, ahimè, e purtroppo. Certo è, e concorderà con me l’Assessore, che è vero che lui dice tracciamo una rotta, però in questi anni si è fatto veramente poco. Poco ha fatto l’Amministrazione per come ha gestito la figura del Disability Manager; io sono sempre stato contrario a farlo gratuito ed esterno, doveva essere pagato ed esterno, oppure gratuito internamente ed incardinato in una posizione, ma, vabbè, però su questo abbiamo capito com’è andata, però il fatto di non chiedere niente alle partecipate, questa è una responsabilità non sua, Assessore, è una responsabilità enorme della Sindaca, perché le nostre partecipate su questo tema hanno fatto quello che hanno voluto. Non trovo GTT tra le partecipate, ma sappiamo bene che GTT, al di là del fatto che sia partecipata o meno, è stata la prima in assoluto a creare la figura del Disability Manager e quindi una figura oggettivamente che ho avuto l’onore di conoscere, una persona eccezionale. Per cui da questo punto di vista io sono soddisfatto della risposta perché l’Assessore mi ha trasferito quello che gli hanno mandato. Assolutamente insoddisfatto su come hanno risposto queste nostre partecipate, perché tranne SMAT e IREN, di fatto non è un tema che gli interessa, non è un tema di cui si occupano, neanche come propria volontà, ma questa Amministrazione… FERRERO Viviana (Vicepresidente) Concluda, grazie. MAGLIANO Silvio Sì, le chiedo scusa, mi infervoro quando parlo di questi temi… ma l’Amministrazione non gli ha chiesto neanche di fare un lavoro e questo, secondo me, è gravissimo. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, ringrazio il Consigliere Magliano. |