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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 12 Luglio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 3
INTERPELLANZA 2021-00272
LAVORI ETERNI IN STRADA DEL DROSSO.
Interventi
PETRARULO Raffaele
Eccolo qua, perfetto. No, era verde, rosso, mancava il bianco… No, no, avevamo i tre
colori, verde, rosso e bianco, poi anche intonati, adesso che siamo campioni d’Europa;
quindi andava anche bene la bandiera di Forza Italia… dell’Italia, scusi, ho avuto un
lapsus freudiano per il partito che rappresento.
No, io sono contento della risposta, anche perché questa interpellanza, come lei ha ben
detto, Vicepresidente Ferrero, è del 18 maggio 2021. Qualcuno dice: “Ne è passata
acqua sotto i ponti”, molta; tutti questi torrenti, queste piogge torrenziali sicuramente
aggravano non poco quella che è la situazione, io dico deficitaria, ma da anni, da
decenni, di quelli che sono gli interventi sulle strade, sulle caditoie, su tutto quello che è
il deflusso delle acque. Quindi è vero che c’è un intervento massiccio e veramente
imponente su quella che è strada del Drosso, quindi su Torino Sud, però è anche vero
che l’intervento, da quello che mi è stato detto e da quello che ho potuto appurare e da
quello che alcuni cittadini…, non i classici che parlano tanto per parlare, ma con dovizia
di particolari, dice: “È partito da circa un anno l’intervento” che poi va a macchia di
leopardo, naturalmente, “con sempre il solito problema dei vari parcheggi delle case
adiacenti, sempre il solito problema degli slalom che fanno i pedoni, sempre quel
problema naturalmente di quello che viene fatto”.
Ci sono tante domande da farsi, Assessore, ma questo non riguarda solo questo cantiere,
ma riguarda tutto quello che sta avvenendo. Mi viene in mente l’autostrada Torino-
Savona, non me ne voglia se divago un attimo: ma possibile che durante un anno e
mezzo di periodo Covid, dove non c’era nessuno che viaggiava, non si potevano fare
degli interventi? Ecco, cioè questa non lungimiranza di chi riveste ruoli apicali dal
livello del Governo, alla Regione e al Comune e quello che sia, fa capire proprio quello
che…, non dico che siamo alla frutta, per fortuna ci sono gli Europei, dove almeno gli
italiani scendono in piazza e si divertono, perché se scendessero per quello che sta
succedendo, io penso che in piazza, se scendono, molti di questi politicanti, di tutti i
partiti, farebbero forse un altro tipo di mestiere, se riescono ancora a farlo, dopo che
vengono poi naturalmente ragguagliati per quello che non hanno fatto, perché i tempi
sono tempi, i soldi sono soldi, non si fabbricano, però gli interventi debbono avere dei
tempi certi. Adesso lei ha detto una data che fa piacere, naturalmente siamo a luglio,
entro il 30 settembre, naturalmente piogge torrenziali permettendo, smottamenti che
sono all’ordine del giorno in tutta Italia, perché sembra di essere arrivati in un Paese
delle isole tropicali, cosa che non era mai avvenuta, quindi potrebbe far sì che noi
arriviamo direttamente a un livello in cui possiamo dire la parola “fine”. Non la dirà lei,
Assessora Lapietra, e me ne dispiaccio, non perché non rimanga più qua, ma perché
purtroppo ci sarà un cambio di…, non dico un cambio di regime, un cambio di
Assessori, un cambio di Consiglieri, un cambio di tutto, sperando che sia fattibile e sia
anche quello che possa portare ai cittadini torinesi quel quid che in questi ultimi 10-15
anni non è arrivato; perché questo quid naturalmente, come sempre dico, e non mi
interessa se poi qualcuno critica, parte da lontano. Poi oggi noi abbiamo naturalmente
coloro che si dilettano col calamaio e naturalmente scrivono, quelli che prima non
facevano quello che oggi dovevano fare.
Quindi, Assessora Lapietra, che dire, sono soddisfatto della risposta in cui vedo un
intervento fattivo di SMAT e quindi capisce l’importanza di quello che è il futuro
naturalmente di quella zona Sud e di tutto quello che sarà poi quel grande collettore di
cui stiamo andando a parlare. Logico che c’è una recriminazione, ma questa riguarda la
non programmazione di tutti gli interventi primari di sottosettore, perché, questo lo dico
in questa interpellanza, spesso e volentieri noi assistiamo a uno, cioè a una ditta che fa
la fibra ottica, il giorno dopo, dopo due-tre mesi spaccano di nuovo e arriva quello che ti
fa i sottoservizi. Questa è una cosa che io avevo detto già quando ero Consigliere
Comunale nell’era Chiamparino, che però non si è mai avverata; due: avevo detto è
molto più semplice, per farci capire…, uno era quello delle caditoie che dopo 10 anni
erano da mettere delle retine sopra, in modo che non vanissero otturate. Ancora oggi noi
abbiamo le caditoie otturate e spendiamo un sacco di soldi per disotturarle: un problema
molto semplice, che sicuramente è anche il più stupido di tutti quelli che ci sono, e che,
chi ci sta ascoltando, o quelli che sono per strada, naturalmente, capisce. E l’altro era
quello, naturalmente, di una programmazione in cui…, come fa RFI, perché stupida non
lo è, che sulla tratta ferroviaria dà un lasso di tempo minimo, che è quello in quel
periodo, in quel lasso di tempo tu il viadotto o l’altro lo vai a fare, quindi se lo fai in
quell’ottica, bene; non è che ognuno si sveglia in un Comune o in una Provincia e va
avanti.

PETRARULO Raffaele
Concludo, naturalmente sperando e auspicando che, naturalmente, queste mie
osservazioni, ma naturalmente ringraziando quello che ha detto per la fine dei lavori di
strada del Drosso del 30 novembre, ci possano, naturalmente, far riflettere e far pensare,
naturalmente, che qualcosa non andava e qualcosa forse andrà meglio forse nel futuro.
Grazie, Presidente.

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