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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 12 Luglio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 23
DELIBERAZIONE DI INIZIATIVA CONSILIARE 2021-14956
MODIFICA DEL NUMERO DI SOTTOSCRIZIONI NECESSARIE A PRESENTARE PETIZIONI, PROPOSTE DI DELIBERAZIONI DI INIZIATIVA POPOLARE E REFERENDUM PROPOSITIVI ED ABROGATIVI PER IL PERDURARE DELL'EMERGENZA EPIDEMOLOGICA. MODIFICHE TEMPORANEE DELLO STATUTO DELLA CITTA' DI TORINO E DEL REGOLAMENTO COMUNALE N. 297.
Interventi
PETRARULO Raffaele
Grazie, Presidente. Ma io sono poi un fautore delle raccolte firme, quindi parto dal
lontano… ne ho fatte tantissime di raccolte firme, per il Lodo Alfano e via discorrendo,
quindi non mi spaventano. No, il discorso che si fa è un altro, nel senso che ci sono un
minimo di firme, questo lo dicono sia i Regolamenti Comunali, sia le Leggi Nazionali,
però naturalmente, dobbiamo partire da un discorso, se oggi noi sappiamo benissimo
che per le elezioni comunali ci sono delle deroghe che sono un terzo di quelle che sono
il minimo delle firme, quindi vengono effettuate sia su questo, non mi stupisce e non mi
scandalizza neanche di più, anzi mi fa piacere, invece, che si possa allargare,
naturalmente sempre con leggi o regolamenti che non possano essere retroattivi, ma
partano da oggi in avanti, quindi devono avere una loro applicazione da quello che
viene fatto perché se no il gioco delle carte, come dico io, quando si sceglie un tavolo e
si gioca, occorre che le regole vengano dettate oggi, perché se le regole le detto oggi mi
vanno a valere per quelle che sono di dietro, per quelle che sono retrograde, quindi
diventa un discorso un po’ diverso. Quindi su questo io sono abbastanza categorico
anche se poi spesso e volentieri (incomprensibile) sulle leggi che vengono effettuate c’è
spesso e volentieri una retroattività che secondo me, spesso e volentieri poi viene anche
poi contestata anche dalla Corte Costituzionale che quindi poi le cassa e le rimanda al
mittente. Su questo atto, invece, che va a ridurre quello che riguarda il discorso delle
petizioni che sono dei cittadini, quindi (incomprensibile) non è controproducente, anzi
tutt’altro, anche perché spesso è che il numero minimo di quelli che partecipano poi a
quelle che sono le attività di vari contesti, sia delle Circoscrizioni, sia per alcuni eventi
che successi qua a Torino e via discorrendo, dà un certo valore, un certo senso che può
essere diverso da quello che può essere percepito. Ma come sui referendum che molto
spesso sono stati indetti, io sono fautore di un discorso molto semplice che è questo, ma
poi naturalmente non sono io che faccio le Leggi Nazionali, ma quando c’è un
referendum non è che l’astensione o non partecipare deve andare a inficiare quella che è
la volontà di chi l’ha proposto, se sei d’accordo voti a favore se non sei d’accordo voti
contrario, quindi l’astensionismo, quello di far saltare il numero legale
(incomprensibile) dei referendum o di altre cose non mi vede convinto e non mi
appassiona. Per questo motivo se la delibera è questa e la delibera rimane in queste
condizioni avrete naturalmente il voto favorevole, ma con questi presupposti e con
quello che stavo dicendo poc’anzi, naturalmente nello stravolgimento di vari, del titolo
e di quello che può conseguire, naturalmente, però poi bisogna andare a verificare. Noi
siamo per il coinvolgimento massimo dei cittadini naturalmente all’interno di quelle che
sono le istituzioni (incomprensibile) dando poi il potere a chi è stato eletto di andare poi
a recepire, ovvero a cassare, ovvero a confutare o modificare quelli che sono poi,
naturalmente, gli interessi di quelli che sono i cittadini sul territorio. Grazie.

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