Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con le richieste di comunicazioni che sono state concesse. E quindi le richieste di comunicazioni pervenute dal Consigliere Carretto che hanno come oggetto: “Interventi programmati sul patrimonio arboreo e sicurezza”. Risponde alla richiesta di comunicazioni l’Assessore Alberto Unia, al quale lascio la parola. Prego. UNIA Alberto (Assessore) Grazie, Presidente. I cambiamenti climatici hanno determinato ovviamente una maggiore frequenza di eventi meteo estremi caratterizzati da pioggia e vento talvolta accompagnati da grandine di intensità e violenza ignote fino a pochi anni fa nei nostri territori. Non si può più parlare di eventi eccezionali dal punto di vista statistico perché la loro frequenza è molto cresciuta, ma ciò non toglie che le conseguenze lo siano perché non sono eventi prevedibili se non nel breve periodo e non si possono adottare particolari strategie per evitare danni che possono essere a volte ingenti. Eventi come quello dello scorso mercoledì 7 luglio, ad esempio, di breve durata con oltre 30 millimetri di pioggia caduti in meno di mezz’ora su alcune zone della Città e raffiche di vento oltre 70 chilometri orari provocano allagamenti, danni a manufatti e caduta di alberi o porzioni di alberi. Nelle ultime tre settimane ci sono state tre diverse allerte meteo e nell’evento del 23 giugno sono caduti oltre 110 millimetri di pioggia e non capitava dai primi anni del secolo scorso. La Città di Torino controlla e pota regolarmente i propri alberi con attività che vengono svolte durante tutto l’anno nel pieno rispetto delle migliori tecniche arboricolturali e del massimo rispetto degli alberi: tagli di ridotta dimensione, uso di motosega a batteria. Attività che si sono ulteriormente intensificate negli anni circa 40.000 alberi potati dal 2016 al 2020, ma ciò purtroppo non impedisce che possano esserci cadute e danni in corrispondenza di eventi meteo estremi. Nelle prossime settimane, inoltre, partirà il nuovo appalto di controlli di stabilità di durata triennale per 1.200.000 euro che andrà a sostituirsi all’affidamento attualmente in corso prevedendo una maggiore impegno anche a livello comunicativo nei confronti dei cittadini. Le raccomandazioni per i cittadini in questi casi è di informarsi sempre sulle condizioni del tempo consultando il bollettino meteo aggiornato e in caso di eventi e avversi estremi evitare di frequentare i luoghi in cui sono presenti alberi isolati o gruppi di piante che potrebbero essere una fonte di pericolo perché di fronte a sollecitazioni di questo tipo sono possibili cadute o rotture anche di piante sane. È necessaria una maggiore consapevolezza da parte di tutti nell’uso di alberate e spazi verdi, i dehors commerciali, eventi e manifestazioni estive e sui rischi potenziali facendo attenzione al posizionamento delle strutture anche e alle allerte meteo che potrebbero essere diffuse anche con modalità differenziate. Si tratta purtroppo di uno scenario non modificabile per questo motivo è necessario gestire al meglio i patrimoni arborei pubblici-urbani consapevoli delle implicazioni sulla sicurezza dei cittadini e del fatto che gli alberi sono anche una delle strategie più efficaci per ridurre e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici soprattutto in ambito urbano. L’Amministrazione continuerà ad aumentare gli sforzi perché la foresta urbana torinese sia incrementata e gestita nel miglior modo possibile cercando con i cittadini un nuovo patto di collaborazione nel rispetto dei reciproci ruoli. Spiace anche dover rilevare che in giorni alcuni cittadini abbiano avviato una campagna denigratoria sui social per alcuni interventi di abbattimento di alberi potenzialmente pericolosi, n. 3 alberi, nell’ambito di un cantiere di potatura che è in corso sul Lungo Po Antonelli che riguarda oltre 150 alberi e che era stato doverosamente sottoposto a controlli prima dell’inizio delle operazioni. Da anni vengono contestati interventi che siano di potatura, di abbattimento di piante secche o alberi pericolosi talvolta purtroppo insultando anche i tecnici del Comune e facendo riferimenti espliciti a interessi economici non leciti con le imprese esecutrici, di cui però alla fine bisognerebbe anche poi aver delle evidenze. In passato si è cercato di rispondere e motivare l’operato che si fonda su procedure, protocolli, tecniche e su competenze ultradecennali su queste tematiche, ma senza alcun risultato sono a ripresentarsi periodico di questi episodi spiacevoli per chi svolge con passione e correttezza il proprio ruolo ovviamente mi riferisco ai tecnici. Il Verde Pubblico è sempre stato molto attento alla comunicazione soprattutto sul tema della gestione del patrimonio del proprio arboreo perché è importante comunicare e spiegare il proprio operato e ne sono prova gli eventi aperti al pubblico, i comunicati costanti e l’Agenda Alberi che da anni viene pubblicata periodicamente che riporta tutti i lavori in previsione e la motivazione degli abbattimenti. Dallo scorso mese di febbraio, come richiede anche chi ha chiesto le comunicazioni, il funzionario che si occupava di curare la parte di comunicazione non è più in carico al Verde Pubblico e l’Agenda Alberi è stata momentaneamente sospesa non per qualche occulto mistero, ma semplicemente perché si è dovuto trovare la persona in sostituzione, ma riprenderà assolutamente entro la fine di agosto. Il problema ovviamente non sono le critiche legittime o la richiesta di informazioni che sono doverose e sempre soddisfatte, ma una sfiducia a priori priva di alcuna motivazione tecnica o di altro tipo sull’operato e sull’onestà di tecnici pubblici. Come sempre l’Amministrazione è a disposizione dei cittadini per raccogliere osservazioni ricordandoci sempre che l’incolumità pubblica viene prima di qualsiasi altra cosa. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Assessore Unia. Procediamo adesso con gli interventi dei Consiglieri. Prego, Consigliere Carretto ne ha facoltà per cinque minuti. CARRETTO Damiano Grazie. Buongiorno a tutti e a tutte. Ma, prima di tutto ringrazio l’Assessore per la relazione che è stata fatta. Onestamente l’intento della mia richiesta di comunicazioni non era quella di accusare l’Amministrazione di diciamo effettuare azioni sul patrimonio arboreo con un qualche interesse o con poca perizia o qualsiasi altro tipo di accusa. Il tema è che effettivamente è stato richiesto, mi è stato richiesto se sapessi qual era l’intervento in questione, io semplicemente ho risposto: “Basta guardare sull’Agenda Alberi”, se non che mi è stato fatto notare che l’Agenda Alberi è ferma da febbraio. A questo punto il tema delle comunicazioni si è ovviamente palesato, nel senso che ovviamente la comunicazione che la Città faceva su questo tema e che era abbastanza puntuale e circostanziata essendo venuta meno da qualche mese lasciava quei cittadini che normalmente hanno a cuore e che seguono le vicende legate al patrimonio arboreo un po’ senza basi su cui essere informati, quindi, mi auguro che appunto questo strumento venga ripristinato il prima possibile. Questo anche perché appunto in relazione ad eventi che ormai capitano sempre più frequentemente, non ultimo mi viene in mente anche solo il palco del Festival organizzato dal CAP10100 che è stato abbattuto dalla caduta di un albero che credo che appunto il tema della sicurezza legata a eventi climatici di forte intensità andrebbe comunque in qualche modo affrontato, cioè se io anche solo autorizzo la costruzione e il montaggio di un palco in mezzo agli alberi può capitare, come è capito ai Giardini Ginzburg poteva capitare in via Giulio nell’altro punto verde, quindi forse capire se eventualmente, in relazione a determinati eventi e determinate situazioni, si può fare qualcosa di più, magari dei controlli più approfonditi, una messa in sicurezza preventiva, per cui se un albero cade non cade in una direzione, quello si può fare con dei tiranti, con altri tipi di opere, cioè quindi questi ragionamenti secondo me in questo contesto in cui veramente da un’ora all’altra il tempo cambia e ti trovi i tornadi come in provincia di Cuneo, ti trovi alberi che cadono e via dicendo, credo che sia un tema che vada affrontato, che vada finanziato - che vada finanziato è una cosa molto importante - perché appunto ne va la sicurezza al di là di tutti gli episodi che ben conosciamo nei viali, nei controviali, eccetera, eccetera. Però, anche in relazione ad altri tipi di eventi bisogna secondo me fare qualche ragionamento. Detto questo, ovviamente siamo a fine Consiliatura per cui quello che si potrà fare si potrà fare e il resto rimarrà in eredità della prossima Amministrazione. Mi auguro che vengano appunto gettate le basi per avere sempre un maggiore controllo della situazione perché appunto purtroppo è uno dei temi sulla sicurezza che nei prossimi anni sarà sempre più presente. Perché anche - non devo insegnarlo io - ma tante volte nell’edilizia si chiamano vizi occulti, quindi sono problematiche strutturali non visibili ad occhio nudo, ma che poi si palesano sotto determinate sollecitazioni, quindi, bisogna secondo me andare molto a fondo nelle analisi e anche secondo me nelle operazioni di potatura, di abbattimento, eccetera, eccetera, in modo che sia chiaro cosa si sta facendo, perché si sta facendo, con che tempi, chi lo sta facendo e anche i cittadini siano informati, perché spesso magari pensano che un abbattimento sia fatto quasi contro di loro quando in realtà è un abbattimento effettuato per garantire la loro sicurezza. SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. CARRETTO Damiano Certo, chiudo. Quindi, mi auguro che appunto questo tema da qua ai prossimi anni sia sempre più sotto la lente d’ingrandimento. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) A lei. Prego, Presidente Mensio, ha cinque minuti. MENSIO Federico Grazie. Assessore, Sindaco voi non siete capaci di prevedere l’imprevedibile, mi spiace, io lo devo dire e queste sono cose che dobbiamo farcene una ragione e perché eventi come quelli che stiamo affrontando in questi ormai anni sono eventi che vengono da distante, ce lo ricorda uno degli ambasciatori della Città di Torino Luca Mercalli e tra l’altro noi siamo in una situazione in cui o schiacciamo il freno o tiriamo il freno a meno e inchiodiamo oppure indietro non torniamo, anzi la discesa verso come dire il default climatico è ormai è inarrestabile. Detto questo, non si può prevedere l’imprevedibile. La situazione appunto, come ha ricordato l’Assessore, di raffiche di vento molto forti, gli improvvisi acquazzoni e bombe d’acqua sono un temine giornalistico che lascio ai giornalisti, questi flash-flood sono imprevedibili o meglio erano prevedibili 30-40-20 anni fa, non si sono prese con le dovute cautele le contromisure e questo è risultato. Però, è chiaro che l’Agenda degli Alberi noi l’abbiamo voluta proprio per togliere, come dire, quelle brutte pratiche che fanno alcuni, non dico tutti, di andare additare sempre che si tagliano gli alberi anche se sono sani. Ecco, un’altra cosa che ho scoperto in questi cinque anni e oltre che ovviamente ieri sera tutti i tecnici e allenatori della Nazionale e fino a un mese fa tutti virologi, io ci lavoro da 25 anni con persone che si occupano di alberi e foreste, sono diventati tutti esperti Forestali. Si dice, io ho sempre sentito dire: “Tagliati gli alberi sani”, no, non è così. Nessun Forestale ha intenzione di tagliare nessun albero sano, ma si fanno le potature, si fanno gli abbattimenti quando gli alberi evidentemente, proprio per garantire la sicurezza ai cittadini e non solo ai cittadini anche all’ambiente, vanno tolti. Vanno tolti purtroppo, dico purtroppo perché non ci sono alternative spesso e volentieri, si possono fare delle potature più o meno invasive e devo dire che tra l’altro la Città di Torino e io di questo ringrazio assolutamente i tecnici e gli uffici è una di quelle che le potature le effettua meglio, è uno dei casi-studio non solo in Italia ma in Europa. È chiaro che prevedere l’imprevedibile è impossibile. Con l’Agenda degli Alberi l’abbiamo voluta fortemente anche il Consigliere che ha presentato la comunicazione se lo ricorda, proprio per far capire ai cittadini che ci sono dei motivi dietro, ma sull’Agenda degli Alberi non si può chiedere di prevedere l’imprevedibile. Se ci sono delle potature d’urgenza o degli abbattimenti d’urgenza verranno segnalati ovviamente ci sono i problemi che ha detto lei Assessore, insomma, anche di personale di questo purtroppo ne prendiamo atto. Devo dire che se però vado a fare il confronto con quello che fanno le Circoscrizioni che hanno ferme le proprie Agende sul taglio dei giardini circoscrizionali tra il 2019 e il 2020, beh, devo dire che comunque il Comune un passetto in più l’ha fatto, insomma, siamo in ritardo solo di qualche mese e non di anni. L’unica, devo dire, e in questo faccio un plauso alla Circoscrizione 2 che ha aggiornato al 2021 a inizio anno, anzi addirittura a giugno la propria Agenda Circoscrizionale. Purtroppo, la stabilità degli alberi - l’ho detto prima - è una valutazione che viene fatta da esperti asseverati, sono persone che sono assolutamente in grado di capire se un albero è sano o meno, se quell’albero va mantenuto in piedi o no, ma l’imprevedibile è dietro l’angolo ed è un problema - e questo lo sanno bene anche i Sindaci che l’altro giorno a Roma hanno manifestato una serie di preoccupazioni anche per queste cose - purtroppo succede e bisogna evitare che succeda in presenza di persone. Io ho sempre imparato a non stare in mezzo a un bosco e soprattutto sotto piante isolate quando ci sono i temporali con i fulmini perché è molto probabile che il fulmine colpisca l’albero. Ora, è chiaro che noi non siamo abituati a queste raffiche di vento, a queste situazioni climatiche, beh dobbiamo abituarci e stare in situazione come quelle in magari zone - come ha detto l’Assessore - ci sono alberi anche vetusti quindi di una certa età forse non fa bene. E poi è chiaro che ci sono delle condizioni che vanno verificate ante a qualunque attività si voglia fare. Mi spiace per quello che è successo ai Giardini Ginzburg assolutamente sono molto dispiaciuto, però purtroppo era anche quello abbastanza imprevedibile e mi spiace che alcune persone additino chissà a quali, come dire, dietrologia ai tecnici del Comune o a chicchessia perché si abbattono gli alberi, non è così, ve lo ripeto. Da 25 anni conosco le persone, non solo in Comune, ma specialmente fuori sono persone serie, preparate, non c’è nessuna volontà di tagliare gli alberi e se si tagliano c’è un motivo, quindi io chiedo a tutti i Consiglieri di fare la giusta comunicazione come chiedo da cinque anni. Sicuramente l’Agenda degli Alberi dovrà essere aggiornata, so che l’Assessorato sta provvedendo, lo stato arboreo della Città vengano controllati… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. MENSIO Federico E quindi invito tutti a fare la giusta comunicazione ai cittadini, a fidarsi dell’Amministrazione, dei tecnici dell’Amministrazione, nessuno taglia per tagliare perché si diverte. Quei tagli vanno fatti proprio per garantire la sicurezza perché un giorno che cadrà un albero e spero che non succederà mai né a questa Amministrazione e né nelle prossime e dovesse far male qualcuno quell’albero andava tagliato bisognava saperlo. Quindi, grazie per quello che state facendo, grazie agli uffici e grazie alla Giunta. Invito veramente tutti a comprendere esattamente quello che succederà da qui ai prossimi anni se non fermiamo il declino climatico. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) A lei. Procediamo con gli interventi. Capogruppo Petrarulo, ha cinque minuti. PETRARULO Raffaele Grazie, Presidente. Non sono un tecnico Forestale, non prevedo l’impossibile, però giro abbastanza per la Città e quindi che è una delle Città - diceva l’Assessore Unia - una delle Città in cui il Verde Pubblico in Europa ha una caratteristica tra le più belle di tutta Europa, quindi con un carico arboreo non di poco conto. L’impossibile non si può prevedere, però mi ricollego un po’ alle piogge torrenziali, no? Quando ci sono stati i laghi, non dico di Avigliana, ma i laghi in tutta la Città di Torino perché avevamo caditoie strapiene, non solamente che non riuscivano a portare via quello che è il canale dello SMAT di fognario, però anche questo di non prevedibilità e dal 2001 me lo ricordo perché, come qualcuno si ricorda che sono vent’anni che…, quando c’era l’Ingegnere Guala, me lo ricordo benissimo che si parlava di caditoie come venivano usate perché erano sempre intasate e perché si paga un sacco di soldi poi per andarle a disotturare, no? Al che nel merito, un Consigliere di Circoscrizione si chiamava Petrarulo che non ha dimestichezza in questi campi, disse: “Ma, per non farle otturare in altri paesi mettono delle griglie”, delle griglie storte in modo che lo sporco, quindi le foglie non entrano in queste caditoie e quindi se c’è una pulizia a monte da parte delle spazzatrici, quindi non dovremmo avere quello che è l’effetto di avere non solamente la caditoia otturata e poi dopo quindi anche le condotte sporche e quindi tutto quello che poi in Consiglio abbiamo visto con la mia precedente interpellanza di Strada del Drosso dove c’è il canale della SMAT che sta lavorando per quello che riguarda una grande opera all’interno di Torino Sud. Sugli alberi io mi ricordo e non è questione anche di piogge torrenziali che il mese scorso circa più o meno passavo per combinazione in corso Lecce, angolo via Monginevro e nel controviale per puro caso cadde quasi un mezzo albero che andò ad occupare, quindi controviale nessuno passava sotto e andava vicino a un dehors. Ecco, a detta di chi era lì presente era un evento imprevedibile e impossibile, allora io mi domando e chiedo: “Tutto è imprevedibile e tutto è impossibile, però quando i casi si moltiplicano, quando le cadute di questi alberi e quello che avviene diventa ricorrente, occorre naturalmente intervenire per quella che è l’eccezionalità che non è più eccezionalità, ma diventa la ricorrenza”. Quindi, se il Piano del Verde ha un budget deve poi avere quell’implementazione giusta perché questo Piano del Verde sia poi anche fruibile, che sia anche attuabile, che sia anche un vero Piano del Verde, che sia anche di sicurezza perché qua di sicurezza si parla di questi alberi, non solo di bellezza. Sulla potatura degli alberi ho imparato e dico anche la zona, piazza Bottesini, quando tutti criticavano che c’erano gli alberi troppo - se si ricorda Assessore Unia - troppo pieni in quello che era il discorso della potatura che la potatura va fatta in certa maniera, quindi senza andare poi a uccidere tutto l’albero per farla breve, senza entrare nel tecnico (incomprensibile) e naturalmente tutti quelli che passavano pensavano diversamente da quello che facevano gli attori stessi del Comune stesso. Allora, la domanda mi chiedo e con questo mi ricollego sull’Agenda…, il calendario delle potature, quello che viene poi pubblicizzato e anche quello che ho sentito dire poc’anzi, lascia un po’ basiti. Cioè, possibile che su 8 Circoscrizioni solamente la 2 è aggiornata al 21 e le altre 7 Circoscrizioni sono aggiornate al 2019 e ’20. Cioè, chi fa cosa, chi controlla che, perché è vero che molti non guardano i siti internet, ma ormai tutti qui abbiamo avuto l’occasione purtroppo - io lo dico certe volte non bella - ma purtroppo utile quello di stare un anno e mezzo collegati con quello che è il discorso della telematica, con quello che è il discorso dell’internet e non avere e non capire - io non so perché - ma questo poi Assessore Unia penso che ce lo illustrerà - per quale motivo il calendario non venga aggiornato. Sono due anni di calendario non aggiornato. Cioè, capisce? Un giorno, due, tre, un mese e allora quindi arriva giustamente ha fatto bene il Consigliere Carretto, secondo me a fare questa richiesta di comunicazioni perché ha fatto capire quella che è la comunicazione e quella che è la sicurezza e quello che deve essere naturalmente poi un discorso anche oggettivo di quello che si può fare all’interno di una Città. Sono veramente…, poi dopo se si parla sempre di imprevedibilità, eccezionalità, non era prevedibile, le piogge torrenziali, ho capito, perfetto, benissimo. Ho fatto l’esempio delle caditoie… SICARI Francesco (Presidente) La invito a concludere. PETRARULO Raffaele Chiudo. Tutto è non prevedibile, ma in vent’anni qualcuno ha previsto che forse lasciare le caditoie aperte fa entrare le foglie dentro, lo sporco e le ottura e paghiamo un sacco di soldi? Non penso di essere stato Nostradamus perché non c’ero a quel tempo, ma penso di averlo detto giustamente già vent’anni fa. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Ci sono interventi di altri Consiglieri? Non vi sono interventi. Assessore Unia, le concedo una veloce replica, prego. UNIA Alberto (Assessore) Sì, grazie Presidente. A parte sorvolare sulla pulizia delle caditoie che ovviamente se cade una quantità di acqua che porta giù le foglie, noi possiamo pulire tutte le caditoie che vogliamo, ma tanto si otturano lo stesso nel momento in cui piove non prima. Ma, a prescindere da questo sovente noi comunque - Consigliere Carretto mi rivolgo a lei che ha fatto la richiesta di comunicazioni - sopperiamo a quello che è stato in questo periodo l’Agenda Alberi con dei comunicati stampa, il più delle volte riusciamo a fare quello nello specifico. Per quanto riguarda, invece, il CAP10100 che lei ha citato, il CAP10100 nella sua manifestazione ha avuto una prescrizione quando ha fatto la richiesta di poter far l’intervento proprio perché in quell’area c’erano dei problemi e ha avuto una prescrizione proprio per non utilizzare l’area durante le piogge sostanzialmente, quindi durante eventi meteo particolari proprio perché le prescrizioni vengono date in quelle aree dove bisogna fare maggiore attenzione. Quindi, c’è stato un lavoro fatto dagli uffici, adesso è stato richiesto un ulteriore approfondimento però la prescrizione è stata data e viene sempre data quando vengono richieste delle aree specifiche dove potrebbero esserci o meno dei problemi. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio Assessore Unia. Quindi, possiamo dare per concluse le comunicazioni e procedere con il nostro Ordine dei Lavori. |