Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Vedo in Aula il Consigliere Carretto, mi manca l’Assessora Leon per la trattazione dell’interpellanza n. mecc. 202100298. LEON Francesca Paola (Assessora) Sono presente. Buongiorno. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Perfetto, è presente. Perfetto, grazie. Quindi, verifico la sua presenza on-line e ne do puntuale lettura: “Mancata Convalida della nomina del prof. Tiradritti nel CdA della Fondazione Museo Egizio di Torino” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata dal Consigliere Carretto in data 4 giugno 2021. Do, quindi, la parola per la risposta all’Assessora Leon e le darò io, appunto… verifichi i cinque minuti lei. Grazie. LEON Francesca Paola (Assessora) Buongiorno a tutte e a tutti. Mi sentite? Mi date conferma se mi sentite? FERRERO Viviana (Vicepresidente) Molto bene, grazie. LEON Francesca Paola (Assessora) Okay. Rispondo all’interpellanza del Consigliere Carretto e rispondo alle domande: “Se si era a conoscenza del Curriculum Vitae e delle competenze specifiche del prof. Tiradritti”; “Quali siano le motivazioni che hanno portato la Città di Torino ad esprimere voto contrario”. In relazione alla documentazione inviata dalla Fondazione riguardante il Collegio dei Soci Fondatori del 3 maggio… FERRERO Viviana (Vicepresidente) Mi scusi, la devo fermare, non riusciamo a sentirla bene. Parla a strappi, se riesce magari o allontanarsi un po’ dal microfono o… magari i tecnici se mi verificano… io stacco la mia connessione. LEON Francesca Paola (Assessora) Mi sentite adesso meglio? FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, provi a parlare. LEON Francesca Paola (Assessora) Okay. Allora, in relazione alla documentazione inviata dalla Fondazione riguardante il Collegio dei Soci Fondatori del 3 maggio ultimo scorso, si evidenziano i seguenti passaggi: il 3 maggio ultimo scorso è stato convocato il Collegio dei Fondatori del Museo Egizio, che prevedeva al secondo punto all’Ordine del Giorno la deliberazione della nomina, per il quadriennio maggio ’21 - maggio ’25, dei componenti del Consiglio di Amministrazione, articolo 5, comma 2, lettera b) dello Statuto e dei membri del Collegio dei Revisori, articolo 5, comma 2, lettera c) dello Statuto, a seguito della comunicazione (audio disturbato) degli Enti Soci della Fondazione. Do solo una nota tecnica riguardo al titolo: non si tratta di una mancata convalida di nomina, ma di una mancata nomina su designazione. Dopo aver dato lettura delle principali informazioni sui designati (audio disturbato), viene riferito che il rappresentante designato dalla Regione Piemonte aveva partecipato alla selezione per la direzione del Museo. A seguito della lettura delle informazioni sui designati, tenuto conto che, ai sensi di Statuto, spetta proprio al Collegio (audio disturbato) l’atto di nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione, vengono poste da uno dei rappresentanti dei soci, al fine di condividere con gli altri Fondatori alcune ragioni di opportunità, con riguardo alla nomina del componente designato dalla Regione Piemonte. FERRERO Viviana (Vicepresidente) No, mi scusi, la devo di nuovo fermare. O scandisce di più o io, personalmente, non comprendo, anche con fatica il significato. Se può partire almeno dalla frase precedente e scandirla meglio perché va via proprio un pezzo, cioè si sente un pezzo bene e un pezzo viene mangiato, in qualche modo, dall’audio. Mi scusi, ma è molto interessante l’argomento e penso che sia a beneficio di tutta l’Aula, quindi riprovi, grazie. LEON Francesca Paola (Assessora) Se volete posso provare a verificare la mia linea, se mi date due secondi. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Assolutamente glieli do. LEON Francesca Paola (Assessora) Mi sentite adesso? Mi sentite? FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, provi. LEON Francesca Paola (Assessora) Posso riprovare? FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, assolutamente. “Posso riprovare” la sentiamo bene, proviamo il fraseggio. LEON Francesca Paola (Assessora) Okay. Allora, riprendo dal secondo capoverso. Dopo aver dato lettura delle principali informazioni sui designati dagli Enti, viene riferito che il rappresentante designato dalla Regione Piemonte aveva partecipato alla selezione per la direzione del Museo. A seguito della lettura delle informazioni sui designati, tenuto conto che, ai sensi di Statuto, spetta proprio al Collegio riunito l’atto di nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione, vengono poste da uno dei rappresentati dei Soci, al fine di condividere con gli altri Fondatori, alcune ragioni di inopportunità, con riguardo alla nomina del componente designato dal Consiglio della Regione Piemonte. Dalle informazioni assunte risulta che il componente designato vanti un’esperienza nel Settore dell’Archeologia Egizia, tant’è che ha partecipato al concorso indetto dalla Fondazione per l’individuazione del Direttore. Proprio l’esperienza vantata e l’aspirazione a svolgere il ruolo di Direttore della Fondazione suscitano perplessità sulla sua nomina a membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione. La Fondazione ha già un suo Comitato Scientifico composto da esperti egittologi e un Direttore che ha un’elevata qualifica in tal senso. In tale contesto, il membro del Consiglio di Amministrazione osserva, come è da sempre nella tradizione della Fondazione, rileva maggiormente competenze amministrative e di gestione di Beni culturali e non le esperienze di archeologo o curatore di mostre e di esposizioni. L’esame del curriculum del designato, trasmesso al Socio per dovere di Ufficio, con la comunicazione della Presidente del Comitato Scientifico, che evidenzia le stesse perplessità e inopportunità sopra esposte, il rappresentante del Socio Fondatore ha fatto proprie le considerazioni della Presidente del Comitato Scientifico. Il delegato ha rilevato che, se il Consiglio Regionale ha inteso privilegiare le competenze scientifiche, rispetto a quelle gestionali, va ricordato che la Fondazione è già dotata di uno strumento importante e funzionale al giudizio e alla verifica sui suoi programmi, indirizzi e attività scientifiche e culturali, ovvero il Comitato Scientifico. Oltre a ciò, comunque, la circostanza per cui il designato della Regione Piemonte, come già detto, abbia aspirato a ruolo di Direttore della Fondazione, rende ulteriormente inopportuna la sua nomina. La posizione è risultata condivisa dagli altri Soci e la Città di Torino si è associata alle ragioni di inopportunità, condividendo l’opinione espressa anche dal Comitato Scientifico e ricordando che, in linea con quanto ricordato da altri delegati, i prossimi anni rappresenteranno momenti di sfida molto difficili nei quali occorreranno competenza e armonia tra gli stessi organi della Fondazione. Il delegato della Regione Piemonte… il Collegio dei Fondatori, ha preso atto delle ragioni di inopportunità alla nomina del loro componente designato, espresse dagli altri Fondatori, rilevando come le stesse, peraltro, non erano conosciute dal Consiglio Regionale al momento della designazione dello stesso. Allo stesso tempo, manifesta di aver avuto mandato dal Consiglio Regionale di indicare come Consigliere designato solo il dottor Francesco Tiradritti, con conseguente impossibilità a ritirare la designazione o a formularne una alternativa. Esaurita la discussione, il Collegio dei Fondatori, quindi, decide di esprimersi formalmente, con riguardo alla nomina del componente designato dalla Regione Piemonte, con una votazione in senso negativo di quattro Fondatori: Ministero della Cultura, Città di Torino, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT, su cinque, l’ultimo è la Regione Piemonte e con successivo invito al Fondatore Regione Piemonte di riconsiderare la propria designazione. Il Collegio dei Fondatori ha poi dato mandato alla Presidente della Fondazione di trasmettere al Fondatore Regione Piemonte le comunicazioni inerenti e conseguenti. Sulle restanti designazioni, il Collegio dei Fondatori si è espresso in modo favorevole. Per meglio inquadrare l’argomento, successivamente alla mancata nomina, la Fondazione ha richiesto un parere legale in merito alle nomine dei membri del Consiglio di Amministrazione, secondo le norme statutarie e nazionali che qui si sintetizzo: il Decreto Ministeriale 491/2001 del MiBACT, ad oggi in vigore, all’articolo 4 prevede la distinzione tra organi con funzione di indirizzo, di amministrazione, di controllo, di consulenza scientifica e il medesimo Decreto, all’articolo 6, stabilisce che l’Organo con funzione di indirizzo - Collegio dei Fondatori - ha, tra le diverse competenze, quella di nomina e revoca degli Organi di amministrazione, CdA, e di consulenza, Comitato Scientifico. Lo Statuto della Fondazione, in coerenza con il Decreto Ministeriale 491/2001, indica nel Collegio dei Fondatori la competenza di nomina a maggioranza assoluta dei suoi membri, del Presidente e di nomina o revoca dei componenti del CdA, sulla base delle designazioni degli Enti Soci. Risulta chiara, quindi, la competenza di nomina del CdA, a maggioranza assoluta, da parte del Collegio dei Fondatori, laddove la designazione è l’atto prodromico alla nomina, ovvero, se il potere di nomina spetta al Collegio dei Fondatori, questo può essere esercitato solo nell’alveo delle designazioni e non può scegliere in autonomia. Ho finito. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessora Leon. La ringrazio. Tra l’altro, siamo riusciti a sentirla benissimo. Passo quindi la parola per i cinque minuti assegnati, che vedrà a monitor, al Consigliere Carretto. Grazie. CARRETTO Damiano Grazie. Intanto, grazie all’Assessora per la risposta. Le chiederei, visto che io ho avuto un po’ di difficoltà a seguire alcuni passaggi, se fosse possibile avere la nota che lei ha letto, tramite mail possibilmente, perché, appunto, purtroppo l’audio, all’inizio dell’intervento, non era ottimale e alcuni passaggi li ho proprio persi. Dunque, da quello che ho capito però le mie perplessità, obiettivamente, aumentano. Aumentano e non perché, come ho già detto nel minuto che mi era stato concesso quando avevo chiesto le comunicazioni, io abbia qualche interesse nel difendere il professor Tiradritti, che non conoscono personalmente e conosco solo di fama, nemmeno ho interesse a difendere la nomina effettuata da parte di un’Amministrazione Regionale, distante anni luce dalla mia idea politica, quindi non ho assolutamente alcun tipo di interesse in questo. Ho interesse però nel capire il metodo, il metodo perché è un metodo che può creare dei precedenti e onestamente davvero vedo un parere negativo estremamente fumoso e forzato; primo, perché vero è che il professor Tiradritti ha competenze da egittologo, ma ha anche competenze gestionali ed economiche, visto che ha diretto delle missioni archeologiche, quindi gestendone anche gli aspetti economici, finanziari e gestionali. Quindi ridurre il curriculum del professor Tiradritti a un mero archeologo, manco fosse Indiana Jones, mi sembra un attimino limitante e forzato. Così come ritengo abbastanza forzata la scusa della partecipazione al bando per la designazione del Direttore, perché, in questo caso, mi sembra che venga effettuato un processo alle intenzioni; ovvero, siccome ha partecipato al concorso per diventare Direttore, una volta nominato nel CdA non si limiterà a svolgere il ruolo per cui è stato nominato, ma, in realtà, punterà, in qualche modo forse, a entrare nel merito del Comitato Scientifico, del lavoro del Direttore. E io onestamente questo punto non ho capito da dove è saltato fuori, chi ha, in qualche modo, ipotizzato quest’inopportunità basata su queste motivazioni, su quali basi le ha, diciamo, espresse. Cioè quest’inopportunità da dove è nata? Chi ha pensato che, siccome aveva partecipato al concorso, allora la nomina del CdA poteva essere, in qualche modo, di ostacolo al lavoro del Comitato Scientifico o del Direttore? E io questo onestamente non l’ho capito dalle parole dell’Assessora. Mi sembra veramente un processo alle intenzioni; è un processo alle intenzioni, tra l’altro senza prove; quindi questo onestamente io lo dico, Assessora, mi sono sembrate due motivazioni molto, molto, molto, molto, molto deboli, debolissime anzi. Per fortuna è rimasto tutto a verbale e, diciamo, si potranno comunque analizzare nel dettaglio le motivazioni. In realtà - e adesso faccio io le mie deduzioni -, sembra quasi che il Collegio dei Fondatori non abbia voluto, all’interno del CdA, un membro fuori dalla cerchia dell’attuale CdA, magari non allineato con il Comitato Scientifico, magari non allineato con il Direttore e che quindi magari, avendo altre competenze, poteva, diciamo, avere un occhio diverso nell’analisi delle carte del Teatro Egizio. Questa è un po’ l’impressione che è stata data da fuori e non è una bella impressione, non è una bella impressione per chi fa della trasparenza e della meritocrazia un vanto. Questo è un problema, ma non per, ripeto, la nomina del professor Tiradritti di cui, tra virgolette, può anche “importami poco”, ma dal punto di vista del metodo; quindi, andiamo quasi a dire “Se sei fuori dalla cerchia, se sei fuori dal ‘cerchio magico’ tu in certi posti non ci puoi entrare, non ti facciamo entrare”. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Può concludere gentilmente, grazie. CARRETTO Damiano Sì, sì, certo, vado a concludere. Quindi, onestamente - per concludere - la risposta mi sembra estremamente debole. Io chiederei, se si usa ancora, la possibilità di portare quest’interpellanza in Commissione e possibilmente magari audire il professor Tiradritti, magari audire i membri della Commissione Regionale, che hanno visto il curriculum, valutato e non hanno trovato motivi di incompatibilità o motivi ostativi alla nomina, perché onestamente io, per quanta poca fiducia possa avere nella Commissione Regionale, comunque sia è una Commissione composta da persone che tendono ad analizzare quello che stanno facendo, quindi, se è stato dato questo benestare alla nomina, un motivo ci sarà. Quindi, io chiedo formalmente se è possibile andare in Commissione, se c’è ancora il tempo, per capire un po’ com’è andata, ma ripeto, per una questione di metodo più che di persone nello specifico. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliere Carretto. Come spiego sempre, non lo si chiede qui. Lei manderà una e-mail all’Assessorato competente, chiedendo appunto una Commissione specifica. Io, peraltro, non ho secretato l’interpellanza, ma credo che lei abbia parlato di metodo e io non ho recepito nessun riferimento personale al professore e quindi spero di aver svolto appieno il mio compito, pur non secretando; ma, come dico, intendo solo un metodo di scelta e non di persona. |