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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 28 Giugno 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 8
INTERPELLANZA 2021-00279
I CITTADINI RESIDENTI IN VIA BRENTA DA ANNI CHIEDONO ALL'AMMINISTRAZIONE IL METANO?E GLI ARRIVA UNA TENDOPOLI!
Interventi
MAGLIANO Silvio
Grazie, Presidente. Mah, io penso che la Presidente si preoccupasse della salute
dell’Assessore, questo le va dato atto, Assessore. Non si preoccupi; di solito noi
l’attacchiamo, per una volta che uno si preoccupa della sua salute ne sia contento. Detto
questo, Assessore, guardi, io la ringrazio per la puntualità nella risposta ai miei sei
quesiti. È evidente però che la gara è una gara… Pensi, Assessore, che noi abbiamo
iniziato a parlare del metano in via Brenta il 3 novembre 2016, poi ne abbiamo discusso,
ne abbiamo parlato l’11 dicembre 2018 e poi ne abbiamo discusso il 23 luglio 2020 con
delle mie interpellanze. Io capisco tutto, capisco anche la lunghezza delle gare, però è
evidente che la sua risposta tecnica è una risposta che a questi cittadini, che tra l’altro
avevano (incomprensibile), si ricorda, Assessore, lei era ancora Consigliere, ce lo aveva
spiegato il suo predecessore, c’era il problema della Variante, non c’è la Variante, siamo
sotto Variante, si è raccontato a questi cittadini che non potevano intervenire per
ristrutturare la casa perché erano sotto Variante, quando la Variante, comunque, la
Variante 200, era già stata eliminata a scelta di questa Amministrazione. Comunque,
loro chiedevano il metano, che arriverà, ma nel frattempo non avevano problemi di
solitudine e questa solitudine gliel’abbiamo colmata, lasciando che nel giardino e nella
zona di cui si tratta in questa interpellanza arrivasse chiunque e chicchessia a utilizzare
questo giardino come tendopoli a cielo aperto. Questo non è un Paese normale. Un
Paese normale non può essere definito tale se, come giustamente lei ha scritto, AMIAT
per andare a pulire il giardino deve essere scortata dalle Forze dell’Ordine; questo è
inaccettabile. Certo è che non essere intervenuti con tempestività, perché dopo un po’, e
lo dico con tutto il rispetto delle Cariche e delle Istituzioni che stanno al Tavolo per la
Sicurezza…, se noi vediamo un fenomeno di questo tipo, mediamente il giornale lo
scrive entro ventiquattro ore, nel giro di otto ore c’è qualcuno che lo scrive sui social
network, lo scrive sui giornali e noi abbiamo permesso che quel posto diventasse
nuovamente terra di nessuno. Questa non è una sua responsabilità, evidentemente,
Assessore. È evidente però che, da questo punto di vista, c’è un problema grosso come
una casa, perché quella zona è una zona che è stata oggetto di importanti trasformazioni
urbanistiche, trasformazioni viarie, lo sappiamo bene: Cascina Fossata, la fermata
piuttosto che l’intervento di riqualificazione di Cascina Fossata e voi avete in mente il
danno che può fare, per chi fa dell’incoming, del Turismo Sociale, per chi fa questo tipo
di attività e che ha fatto degli investimenti, che sul giornale, di fianco al suo nome, sia
accomunato quello che accade lì in questo giardino? Forse sì, forse sì, perché uscendo
un articolo di questo tipo chi pensava di andare a trascorrere qualche giornata in quel
posto due domande se le fa. Dopodiché è evidente, Assessore, che c’è un problema che
è un problema di sicurezza e di degrado. Io sono ben contento che a (incomprensibile)
quell’area sia completamente trasformata. Certo è, e questa non è responsabilità solo di
questa Amministrazione, che dall’alfa all’omega, in quel percorso, noi dovremo
garantire più sicurezza, più controllo dei cittadini, più controllo territoriale; perché, se in
una zona mi si dice candidamente che in quella parte di territorio si spaccia, c’è
degrado, c’è il rischio per AMIAT che non può andare a pulire dai rifiuti che questi
regolarmente portano lì, noi sappiamo di casi di prostituzione in quella zona, ecco, che
uno lo sappia è sotto la luce del sole, lo sanno tutti, è fatto in questo modo e va bene
così… perché, guardi, se lei mi avesse detto, come lei giustamente ha detto, ci sono tutta
una serie di problemi e li ha elencati lei, non li ho messi io nell’interpellanza e gliene do
atto, ma quando verrà sgomberato quel posto? Perché poi, se proprio non vogliamo far
finire questa città in mano a coloro che pensano che solo la forza sia l’unico modo per
agire, forse uno dovrebbe venire qui e dire: “Guardi, Consigliere Magliano, entro il
mese di…”, non la data e il giorno, che poi gli altri si preparano, ci mancherebbe, però
entro il mese di luglio quella zona è riconsegnata alla cittadinanza. E invece lei mi dice
di essere al corrente, non lei, evidentemente, perché io la ringrazio per aver letto la nota
del Comandante Bezzon, lei si occupa di altro, si occupa di alcune cose che
oggettivamente hanno a che fare con lo sviluppo di questa città, la possibilità di dare
un’ulteriore vocazione anche all’interno del mondo del commercio, all’interno del
mondo dell’abitare, per cui… però lei viene qui, legge la nota di Bezzon e non ci viene
detto entro che mese quella zona potrà essere riconsegnata ai cittadini, dopo che su
quella zona, almeno il sottoscritto, ha presentato una serie di interpellanze: uno, perché
non fosse oggetto dei sabati e domeniche dei “merenderos” - c’era ancora la prima
Assessora all’Ambiente, che poi è stata defenestrata -, che quella zona venisse tutelata,
che i giardini che ci sono, se sono di proprietà privata… - si ricorda, Assessore? Forse
ne avevamo anche parlato -, venissero fatte ordinanze perché questi privati tenessero in
ordine quei giardini. Ad oggi, io prendo atto della sua risposta, è una risposta che, certo,
ha dentro tanto futuro, ma pochissimo presente, ma il presente che noi oggi andiamo a
consegnare ai cittadini è un presente che dice: “Sappiamo bene quali sono le
problematiche, ma non siamo in grado, in questo momento, di trovare una soluzione per
quanto riguarda questa tendopoli che è oggettivamente inaccettabile”. Grazie.

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