Interventi |
GIUSTA Marco (Assessore) Grazie, Presidente. Buongiorno a tutte e tutti. Saluto e ringrazio il Consigliere Carretto per l’interpellanza in oggetto, che in qualche maniera definisce una situazione che occorrerà risolvere e su questo parto a dare questa risposta. Gli uffici…, gli uffici della pubblicità dell’arredo urbano e del servizio legato al tavolo di street art di Torino Creativa, hanno costruito una serie di risposte, che poi se il Consigliere vorrà, mi (incomprensibile) di dare. Il murales è stato autorizzato in forma corretta, sintetizzo, perché risponde ai dettami dell’articolo 248 relativamente alla pubblicità. È stato acquisito un parere preventivo, nonostante non fosse necessario, da parte della Soprintendenza, perché non era competente nel caso di specie, non essendo l’area oggetto in questione assoggettata a vincolo architettonico ed è stato prodotta una copia del parere preliminare dell’arredo urbano all’annesso…, appunto, al nullaosta della Soprintendenza. Il murales è stato eseguito, è stato eseguito nei tempi e nelle modalità che si erano immaginate e stabilite e ha portato anche a un incasso per la Città di Torino abbastanza notevole. Qual è il problema? Il problema è che noi abbiamo recentemente approvato alcune linee guida relativamente all’uso della street art nella Città di Torino e all’interno di queste linee guida che prevedono una cabina di regia ampia, una…, diciamo così, una innovazione estremamente forte, estremamente interessante, noi prevediamo che tutte le opere murarie debbano passare da un parere che deve in qualche maniera incardinarsi all’interno del tavolo tecnico artistico della street art, su arte urbana e street art, che è competente per gli interventi bidimensionali in verticale su facciate e pareti cieche di edifici, eventualmente, su saracinesche di locali ed esercizi commerciali visibili da strada, su elementi di arredo urbano, interventi decorativi orizzontali e su pavimentazione, eccetera. Qual è l’intendimento di questo tavolo: è quello di provare a costruire una organicità relativamente soprattutto agli interventi che coinvolgono le parti commerciali, come ad esempio le saracinesche, e comunque un certo livello relativamente agli interventi che avvengono sulle grandi… sugli spazi e sulle grandi facciate. Ovviamente, il tavolo non ragiona in termini di autorizzazione, per quanto riguarda invece la libera espressione, che per noi è fondamentale, legata ad esempio al progetto MurArte, legata comunque alla possibilità delle artiste e degli artisti di potersi esprimere all’interno della nostra città, ma soprattutto prova anche a stabilire un precedente, un modello positivo per quanto riguarda quello che può essere il rapporto con le aziende. Cito il caso ad esempio di Lavazza, che all’interno del Progetto “TOward 2030” ha rinunciato all’esposizione del proprio logo scegliendo di concordare insieme alla Città un logo diverso proprio per il progetto. Perché questo crediamo sia un intervento di struttura estremamente interessante ed è anche un po’ il modello torinese che si contrappone ad altre modellizzazioni che avvengono nel resto dell’Italia. Qual è il vulnus? È che nell’approvazione della delibera, in realtà un vulnus facilmente risolvibile, che in qualche maniera avevamo già anche previsto in tal senso e che all’interno delle linee guida per l’arte urbana e la street art noi avevamo inserito proprio di dare mandato agli uffici di creare dei gruppi di lavoro tecnici per riuscire a capire e aggiornare i vari Regolamenti del Comune proprio nell’ottica che risponde a queste necessità e a queste istanze. Il Regolamento 248 cita ancora, ma è un Regolamento molto vecchio, cita ancora le modalità di pubblicità legate al murales e al trompe-l’œil, quindi la proposta che noi proveremo a costruire, se riusciamo ancora nei tempi di questa consiliatura, è di andare a elidere all’interno di quegli spazi pubblicitari la possibilità di utilizzare murales e trompe l’oeil, non tanto perché non vogliamo (incomprensibile) la qualità artistica di quell’opera non sia di alto livello, si vede il livello molto alto, molto interessante, quanto piuttosto perché crediamo che gli interventi di muralismo e di street art all’interno della nostra città devono in qualche maniera seguire una linea dettata più dell’esperienza artistica e dal confronto con le realtà del territorio che a interventi che in qualche maniera arrivano dall’esterno e calano senza avere un’accordanza con quello che sono le linee guida della Città. Pertanto questo caso è evidenziato, questa situazione, molto bene, occorrerà fare questa modifica al Regolamento e io so che gli uffici dell’arredo urbano e dall’altra parte della street art di Torino Creativa hanno già iniziato a lavorarci. |