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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 28 Giugno 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2021-00299
MURALES IN LARGO SALUZZO: ARTE O PUBBLICITA'?
Interventi
GIUSTA Marco (Assessore)
Grazie, Presidente. Buongiorno a tutte e tutti. Saluto e ringrazio il Consigliere Carretto
per l’interpellanza in oggetto, che in qualche maniera definisce una situazione che
occorrerà risolvere e su questo parto a dare questa risposta. Gli uffici…, gli uffici della
pubblicità dell’arredo urbano e del servizio legato al tavolo di street art di Torino
Creativa, hanno costruito una serie di risposte, che poi se il Consigliere vorrà, mi
(incomprensibile) di dare. Il murales è stato autorizzato in forma corretta, sintetizzo,
perché risponde ai dettami dell’articolo 248 relativamente alla pubblicità. È stato
acquisito un parere preventivo, nonostante non fosse necessario, da parte della
Soprintendenza, perché non era competente nel caso di specie, non essendo l’area
oggetto in questione assoggettata a vincolo architettonico ed è stato prodotta una copia
del parere preliminare dell’arredo urbano all’annesso…, appunto, al nullaosta della
Soprintendenza. Il murales è stato eseguito, è stato eseguito nei tempi e nelle modalità
che si erano immaginate e stabilite e ha portato anche a un incasso per la Città di Torino
abbastanza notevole. Qual è il problema? Il problema è che noi abbiamo recentemente
approvato alcune linee guida relativamente all’uso della street art nella Città di Torino e
all’interno di queste linee guida che prevedono una cabina di regia ampia, una…,
diciamo così, una innovazione estremamente forte, estremamente interessante, noi
prevediamo che tutte le opere murarie debbano passare da un parere che deve in qualche
maniera incardinarsi all’interno del tavolo tecnico artistico della street art, su arte
urbana e street art, che è competente per gli interventi bidimensionali in verticale su
facciate e pareti cieche di edifici, eventualmente, su saracinesche di locali ed esercizi
commerciali visibili da strada, su elementi di arredo urbano, interventi decorativi
orizzontali e su pavimentazione, eccetera. Qual è l’intendimento di questo tavolo: è
quello di provare a costruire una organicità relativamente soprattutto agli interventi che
coinvolgono le parti commerciali, come ad esempio le saracinesche, e comunque un
certo livello relativamente agli interventi che avvengono sulle grandi… sugli spazi e
sulle grandi facciate. Ovviamente, il tavolo non ragiona in termini di autorizzazione, per
quanto riguarda invece la libera espressione, che per noi è fondamentale, legata ad
esempio al progetto MurArte, legata comunque alla possibilità delle artiste e degli artisti
di potersi esprimere all’interno della nostra città, ma soprattutto prova anche a stabilire
un precedente, un modello positivo per quanto riguarda quello che può essere il
rapporto con le aziende. Cito il caso ad esempio di Lavazza, che all’interno del Progetto
“TOward 2030” ha rinunciato all’esposizione del proprio logo scegliendo di concordare
insieme alla Città un logo diverso proprio per il progetto. Perché questo crediamo sia un
intervento di struttura estremamente interessante ed è anche un po’ il modello torinese
che si contrappone ad altre modellizzazioni che avvengono nel resto dell’Italia. Qual è il
vulnus? È che nell’approvazione della delibera, in realtà un vulnus facilmente
risolvibile, che in qualche maniera avevamo già anche previsto in tal senso e che
all’interno delle linee guida per l’arte urbana e la street art noi avevamo inserito proprio
di dare mandato agli uffici di creare dei gruppi di lavoro tecnici per riuscire a capire e
aggiornare i vari Regolamenti del Comune proprio nell’ottica che risponde a queste
necessità e a queste istanze. Il Regolamento 248 cita ancora, ma è un Regolamento
molto vecchio, cita ancora le modalità di pubblicità legate al murales e al trompe-l’œil,
quindi la proposta che noi proveremo a costruire, se riusciamo ancora nei tempi di
questa consiliatura, è di andare a elidere all’interno di quegli spazi pubblicitari la
possibilità di utilizzare murales e trompe l’oeil, non tanto perché non vogliamo
(incomprensibile) la qualità artistica di quell’opera non sia di alto livello, si vede il
livello molto alto, molto interessante, quanto piuttosto perché crediamo che gli
interventi di muralismo e di street art all’interno della nostra città devono in qualche
maniera seguire una linea dettata più dell’esperienza artistica e dal confronto con le
realtà del territorio che a interventi che in qualche maniera arrivano dall’esterno e
calano senza avere un’accordanza con quello che sono le linee guida della Città.
Pertanto questo caso è evidenziato, questa situazione, molto bene, occorrerà fare questa
modifica al Regolamento e io so che gli uffici dell’arredo urbano e dall’altra parte della
street art di Torino Creativa hanno già iniziato a lavorarci.

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