Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sarei per passare all’interpellanza… C’è qualche problema? No. Sarei per passare all’interpellanza successiva, che è la n. mecc. 202100299. E’ stata presentata dal Consigliere Carretto in data 4 giugno del 2021. Entra in Sala l’Assessore Giusta per rispondere a questa interpellanza: “Murales in largo Saluzzo: arte o pubblicità?” FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passo quindi la parola, se solo si segna, gentilmente, perfetto, all’Assessore Giusta, che potrà verificare direttamente sullo schermo i minuti, i cinque minuti. Grazie. GIUSTA Marco (Assessore) Grazie, Presidente. Buongiorno a tutte e tutti. Saluto e ringrazio il Consigliere Carretto per l’interpellanza in oggetto, che in qualche maniera definisce una situazione che occorrerà risolvere e su questo parto a dare questa risposta. Gli uffici…, gli uffici della pubblicità dell’arredo urbano e del servizio legato al tavolo di street art di Torino Creativa, hanno costruito una serie di risposte, che poi se il Consigliere vorrà, mi (incomprensibile) di dare. Il murales è stato autorizzato in forma corretta, sintetizzo, perché risponde ai dettami dell’articolo 248 relativamente alla pubblicità. È stato acquisito un parere preventivo, nonostante non fosse necessario, da parte della Soprintendenza, perché non era competente nel caso di specie, non essendo l’area oggetto in questione assoggettata a vincolo architettonico ed è stato prodotta una copia del parere preliminare dell’arredo urbano all’annesso…, appunto, al nullaosta della Soprintendenza. Il murales è stato eseguito, è stato eseguito nei tempi e nelle modalità che si erano immaginate e stabilite e ha portato anche a un incasso per la Città di Torino abbastanza notevole. Qual è il problema? Il problema è che noi abbiamo recentemente approvato alcune linee guida relativamente all’uso della street art nella Città di Torino e all’interno di queste linee guida che prevedono una cabina di regia ampia, una…, diciamo così, una innovazione estremamente forte, estremamente interessante, noi prevediamo che tutte le opere murarie debbano passare da un parere che deve in qualche maniera incardinarsi all’interno del tavolo tecnico artistico della street art, su arte urbana e street art, che è competente per gli interventi bidimensionali in verticale su facciate e pareti cieche di edifici, eventualmente, su saracinesche di locali ed esercizi commerciali visibili da strada, su elementi di arredo urbano, interventi decorativi orizzontali e su pavimentazione, eccetera. Qual è l’intendimento di questo tavolo: è quello di provare a costruire una organicità relativamente soprattutto agli interventi che coinvolgono le parti commerciali, come ad esempio le saracinesche, e comunque un certo livello relativamente agli interventi che avvengono sulle grandi… sugli spazi e sulle grandi facciate. Ovviamente, il tavolo non ragiona in termini di autorizzazione, per quanto riguarda invece la libera espressione, che per noi è fondamentale, legata ad esempio al progetto MurArte, legata comunque alla possibilità delle artiste e degli artisti di potersi esprimere all’interno della nostra città, ma soprattutto prova anche a stabilire un precedente, un modello positivo per quanto riguarda quello che può essere il rapporto con le aziende. Cito il caso ad esempio di Lavazza, che all’interno del Progetto “TOward 2030” ha rinunciato all’esposizione del proprio logo scegliendo di concordare insieme alla Città un logo diverso proprio per il progetto. Perché questo crediamo sia un intervento di struttura estremamente interessante ed è anche un po’ il modello torinese che si contrappone ad altre modellizzazioni che avvengono nel resto dell’Italia. Qual è il vulnus? È che nell’approvazione della delibera, in realtà un vulnus facilmente risolvibile, che in qualche maniera avevamo già anche previsto in tal senso e che all’interno delle linee guida per l’arte urbana e la street art noi avevamo inserito proprio di dare mandato agli uffici di creare dei gruppi di lavoro tecnici per riuscire a capire e aggiornare i vari Regolamenti del Comune proprio nell’ottica che risponde a queste necessità e a queste istanze. Il Regolamento 248 cita ancora, ma è un Regolamento molto vecchio, cita ancora le modalità di pubblicità legate al murales e al trompe-l’œil, quindi la proposta che noi proveremo a costruire, se riusciamo ancora nei tempi di questa consiliatura, è di andare a elidere all’interno di quegli spazi pubblicitari la possibilità di utilizzare murales e trompe l’oeil, non tanto perché non vogliamo (incomprensibile) la qualità artistica di quell’opera non sia di alto livello, si vede il livello molto alto, molto interessante, quanto piuttosto perché crediamo che gli interventi di muralismo e di street art all’interno della nostra città devono in qualche maniera seguire una linea dettata più dell’esperienza artistica e dal confronto con le realtà del territorio che a interventi che in qualche maniera arrivano dall’esterno e calano senza avere un’accordanza con quello che sono le linee guida della Città. Pertanto questo caso è evidenziato, questa situazione, molto bene, occorrerà fare questa modifica al Regolamento e io so che gli uffici dell’arredo urbano e dall’altra parte della street art di Torino Creativa hanno già iniziato a lavorarci. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessore Giusta. La parola al Consigliere Carretto, che ci dirà se è soddisfatto, oppure no. CARRETTO Damiano Sì. Allora, prima di tutto ringrazio l’Assessore per la risposta, se vorrà darmi la documentazione, diciamo, lo apprezzerò molto. Ovviamente, il tema che ho posto io l’ho posto, vogliamo, per rispondere, diciamo, a una reazione che c’è stata sul territorio all’arrivo di quel murales e, ripeto, non parlo di reazione né positiva, né negativa, perché effettivamente quando si tratta di opere visive, diciamo, che riguardano la bellezza, è sempre molto soggettivo, c’è chi ha avuto reazioni positive, c’è chi ha avuto reazioni negative. Quello che non era chiaro a nessuno in realtà era qual era l’iter che quest’opera aveva seguito, se era un’opera di pubblicità, se era un’opera che era passata, appunto, come street art. Io, personalmente, che, come l’Assessore sa, seguo molto la parte di un muralismo, street art, è un tema che mi ha sempre appassionato molto, e conoscendo appunto la delibera approvata, mi chiedevo se l’iter fosse stato quello di passare attraverso la Commissione apposita, oppure se per qualche motivo, come giustamente è stato spiegato, quest’opera era passata tramite altri canali e, onestamente, io in, primo luogo, come Consigliere, non sapevo che risposte dare ai cittadini che mi hanno interpellato, perché poi, in realtà, sono stato interpellato da persone che si occupano di pubblicità, da amministratori condominiali, da persone comuni, per cui nessuno sapeva bene qual era l’iter, nel senso che ognuno aveva un’impressione data da quello che era prima; cioè, quindi, appunto, c’era un vecchio Regolamento, poi adesso è stata approvata la nuova delibera, quindi c’era un po’ poca chiarezza. Io credo che bene ha fatto in questa sede l’Assessore a darmi questa risposta. Credo che sia importante che venga chiarito anche a livello, diciamo, esterno, non solo qui nel Palazzo, ma che venga fatta una comunicazione chiara su questi iter, anche in questa fase che, se vogliamo, sarà transitoria, perché se l’intenzione comunque è di cambiare il Regolamento, questa sarà una fase transitoria, ma credo che questo tema vada chiarito, anche solo con, non so, una pagina dedicata, una nota, una news, un qualcosa sul sito sia nella parte, diciamo, di street-art, sia magari anche sulla pagina dedicata alla pubblicità, alle affissioni e quant’altro, perché ovviamente questo caso crea un piccolo precedente, nel senso che poi, appunto, in questo caso specifico, stiamo parlando di una certa azienda, con un’opera che può piacere o non piacere, ma, come diceva lei, di qualità, cioè, nel senso… non è un’opera, diciamo, fatta male, che poi piaccia o non piaccia questo è un altro discorso, ma non è fatta male. Non è detto che nel futuro, nei prossimi mesi non arrivino magari proposte un po’ meno belle, un po’ meno legate magari a dei marchi storici o comunque sia a delle ricorrenze storiche e quindi non vorrei che ci ritrovassimo appunto in una giungla perché poi, appunto, il tema del palazzo che, attraverso la vendita dello spazio, andava a coprire delle proprie spese di gestione, in questo momento storico fa gola a tanti: le facciate sono tante e diciamo che la possibilità di incamerare qualche soldino extra, per pagare le spese ordinarie o straordinarie, eccetera, eccetera, fa gola a tanti. Inoltre, siamo anche in un periodo di Ecobonus 110%, quindi tantissimi condomini faranno, rifaranno le proprie facciate, quindi può anche essere un momento interessante per proporre… che la Città proponga anche questa visione sulla street-art, perché ne stiamo rifacendo talmente tante che magari abbellire la città e rendere, appunto, Torino attrattiva, come era nelle intenzioni, attrattiva dal punto di vista del moralismo, della street-art, anche della visibilità nazionale e internazionale della città su questo tema, forse può essere interessante. Quindi mi auguro che la modifica arrivi in tempo per la fine della Consiliatura, anche perché sennò si sa benissimo che nel cambio della Consiliatura passano diversi mesi prima che poi certe azioni diventino operative e, questo possiamo dircelo tranquillamente, non credo che sarà proprio in cima all’agenda della prossima Amministrazione. Di conseguenza, forse se si riesce a dare una priorità nella fine di questa Consiliatura, diamo un servizio a tutta la città. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, io ringrazio il Consigliere Carretto. |