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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 28 Giugno 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2021-00299
MURALES IN LARGO SALUZZO: ARTE O PUBBLICITA'?
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sarei per passare all’interpellanza… C’è qualche problema? No. Sarei per passare
all’interpellanza successiva, che è la n. mecc. 202100299.
E’ stata presentata dal Consigliere Carretto in data 4 giugno del 2021. Entra in Sala
l’Assessore Giusta per rispondere a questa interpellanza:

“Murales in largo Saluzzo: arte o pubblicità?”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Passo quindi la parola, se solo si segna, gentilmente, perfetto, all’Assessore Giusta, che
potrà verificare direttamente sullo schermo i minuti, i cinque minuti. Grazie.

GIUSTA Marco (Assessore)
Grazie, Presidente. Buongiorno a tutte e tutti. Saluto e ringrazio il Consigliere Carretto
per l’interpellanza in oggetto, che in qualche maniera definisce una situazione che
occorrerà risolvere e su questo parto a dare questa risposta. Gli uffici…, gli uffici della
pubblicità dell’arredo urbano e del servizio legato al tavolo di street art di Torino
Creativa, hanno costruito una serie di risposte, che poi se il Consigliere vorrà, mi
(incomprensibile) di dare. Il murales è stato autorizzato in forma corretta, sintetizzo,
perché risponde ai dettami dell’articolo 248 relativamente alla pubblicità. È stato
acquisito un parere preventivo, nonostante non fosse necessario, da parte della
Soprintendenza, perché non era competente nel caso di specie, non essendo l’area
oggetto in questione assoggettata a vincolo architettonico ed è stato prodotta una copia
del parere preliminare dell’arredo urbano all’annesso…, appunto, al nullaosta della
Soprintendenza. Il murales è stato eseguito, è stato eseguito nei tempi e nelle modalità
che si erano immaginate e stabilite e ha portato anche a un incasso per la Città di Torino
abbastanza notevole. Qual è il problema? Il problema è che noi abbiamo recentemente
approvato alcune linee guida relativamente all’uso della street art nella Città di Torino e
all’interno di queste linee guida che prevedono una cabina di regia ampia, una…,
diciamo così, una innovazione estremamente forte, estremamente interessante, noi
prevediamo che tutte le opere murarie debbano passare da un parere che deve in qualche
maniera incardinarsi all’interno del tavolo tecnico artistico della street art, su arte
urbana e street art, che è competente per gli interventi bidimensionali in verticale su
facciate e pareti cieche di edifici, eventualmente, su saracinesche di locali ed esercizi
commerciali visibili da strada, su elementi di arredo urbano, interventi decorativi
orizzontali e su pavimentazione, eccetera. Qual è l’intendimento di questo tavolo: è
quello di provare a costruire una organicità relativamente soprattutto agli interventi che
coinvolgono le parti commerciali, come ad esempio le saracinesche, e comunque un
certo livello relativamente agli interventi che avvengono sulle grandi… sugli spazi e
sulle grandi facciate. Ovviamente, il tavolo non ragiona in termini di autorizzazione, per
quanto riguarda invece la libera espressione, che per noi è fondamentale, legata ad
esempio al progetto MurArte, legata comunque alla possibilità delle artiste e degli artisti
di potersi esprimere all’interno della nostra città, ma soprattutto prova anche a stabilire
un precedente, un modello positivo per quanto riguarda quello che può essere il
rapporto con le aziende. Cito il caso ad esempio di Lavazza, che all’interno del Progetto
“TOward 2030” ha rinunciato all’esposizione del proprio logo scegliendo di concordare
insieme alla Città un logo diverso proprio per il progetto. Perché questo crediamo sia un
intervento di struttura estremamente interessante ed è anche un po’ il modello torinese
che si contrappone ad altre modellizzazioni che avvengono nel resto dell’Italia. Qual è il
vulnus? È che nell’approvazione della delibera, in realtà un vulnus facilmente
risolvibile, che in qualche maniera avevamo già anche previsto in tal senso e che
all’interno delle linee guida per l’arte urbana e la street art noi avevamo inserito proprio
di dare mandato agli uffici di creare dei gruppi di lavoro tecnici per riuscire a capire e
aggiornare i vari Regolamenti del Comune proprio nell’ottica che risponde a queste
necessità e a queste istanze. Il Regolamento 248 cita ancora, ma è un Regolamento
molto vecchio, cita ancora le modalità di pubblicità legate al murales e al trompe-l’œil,
quindi la proposta che noi proveremo a costruire, se riusciamo ancora nei tempi di
questa consiliatura, è di andare a elidere all’interno di quegli spazi pubblicitari la
possibilità di utilizzare murales e trompe l’oeil, non tanto perché non vogliamo
(incomprensibile) la qualità artistica di quell’opera non sia di alto livello, si vede il
livello molto alto, molto interessante, quanto piuttosto perché crediamo che gli
interventi di muralismo e di street art all’interno della nostra città devono in qualche
maniera seguire una linea dettata più dell’esperienza artistica e dal confronto con le
realtà del territorio che a interventi che in qualche maniera arrivano dall’esterno e
calano senza avere un’accordanza con quello che sono le linee guida della Città.
Pertanto questo caso è evidenziato, questa situazione, molto bene, occorrerà fare questa
modifica al Regolamento e io so che gli uffici dell’arredo urbano e dall’altra parte della
street art di Torino Creativa hanno già iniziato a lavorarci.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Assessore Giusta. La parola al Consigliere Carretto, che ci dirà se è soddisfatto,
oppure no.

CARRETTO Damiano
Sì. Allora, prima di tutto ringrazio l’Assessore per la risposta, se vorrà darmi la
documentazione, diciamo, lo apprezzerò molto. Ovviamente, il tema che ho posto io
l’ho posto, vogliamo, per rispondere, diciamo, a una reazione che c’è stata sul territorio
all’arrivo di quel murales e, ripeto, non parlo di reazione né positiva, né negativa,
perché effettivamente quando si tratta di opere visive, diciamo, che riguardano la
bellezza, è sempre molto soggettivo, c’è chi ha avuto reazioni positive, c’è chi ha avuto
reazioni negative. Quello che non era chiaro a nessuno in realtà era qual era l’iter che
quest’opera aveva seguito, se era un’opera di pubblicità, se era un’opera che era passata,
appunto, come street art. Io, personalmente, che, come l’Assessore sa, seguo molto la
parte di un muralismo, street art, è un tema che mi ha sempre appassionato molto, e
conoscendo appunto la delibera approvata, mi chiedevo se l’iter fosse stato quello di
passare attraverso la Commissione apposita, oppure se per qualche motivo, come
giustamente è stato spiegato, quest’opera era passata tramite altri canali e, onestamente,
io in, primo luogo, come Consigliere, non sapevo che risposte dare ai cittadini che mi
hanno interpellato, perché poi, in realtà, sono stato interpellato da persone che si
occupano di pubblicità, da amministratori condominiali, da persone comuni, per cui
nessuno sapeva bene qual era l’iter, nel senso che ognuno aveva un’impressione data da
quello che era prima; cioè, quindi, appunto, c’era un vecchio Regolamento, poi adesso è
stata approvata la nuova delibera, quindi c’era un po’ poca chiarezza. Io credo che bene
ha fatto in questa sede l’Assessore a darmi questa risposta. Credo che sia importante che
venga chiarito anche a livello, diciamo, esterno, non solo qui nel Palazzo, ma che venga
fatta una comunicazione chiara su questi iter, anche in questa fase che, se vogliamo,
sarà transitoria, perché se l’intenzione comunque è di cambiare il Regolamento, questa
sarà una fase transitoria, ma credo che questo tema vada chiarito, anche solo con, non
so, una pagina dedicata, una nota, una news, un qualcosa sul sito sia nella parte,
diciamo, di street-art, sia magari anche sulla pagina dedicata alla pubblicità, alle
affissioni e quant’altro, perché ovviamente questo caso crea un piccolo precedente, nel
senso che poi, appunto, in questo caso specifico, stiamo parlando di una certa azienda,
con un’opera che può piacere o non piacere, ma, come diceva lei, di qualità, cioè, nel
senso… non è un’opera, diciamo, fatta male, che poi piaccia o non piaccia questo è un
altro discorso, ma non è fatta male. Non è detto che nel futuro, nei prossimi mesi non
arrivino magari proposte un po’ meno belle, un po’ meno legate magari a dei marchi
storici o comunque sia a delle ricorrenze storiche e quindi non vorrei che ci ritrovassimo
appunto in una giungla perché poi, appunto, il tema del palazzo che, attraverso la
vendita dello spazio, andava a coprire delle proprie spese di gestione, in questo
momento storico fa gola a tanti: le facciate sono tante e diciamo che la possibilità di
incamerare qualche soldino extra, per pagare le spese ordinarie o straordinarie, eccetera,
eccetera, fa gola a tanti. Inoltre, siamo anche in un periodo di Ecobonus 110%, quindi
tantissimi condomini faranno, rifaranno le proprie facciate, quindi può anche essere un
momento interessante per proporre… che la Città proponga anche questa visione sulla
street-art, perché ne stiamo rifacendo talmente tante che magari abbellire la città e
rendere, appunto, Torino attrattiva, come era nelle intenzioni, attrattiva dal punto di
vista del moralismo, della street-art, anche della visibilità nazionale e internazionale
della città su questo tema, forse può essere interessante. Quindi mi auguro che la
modifica arrivi in tempo per la fine della Consiliatura, anche perché sennò si sa
benissimo che nel cambio della Consiliatura passano diversi mesi prima che poi certe
azioni diventino operative e, questo possiamo dircelo tranquillamente, non credo che
sarà proprio in cima all’agenda della prossima Amministrazione. Di conseguenza, forse
se si riesce a dare una priorità nella fine di questa Consiliatura, diamo un servizio a tutta
la città. Grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora, io ringrazio il Consigliere Carretto.
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