Interventi |
PETRARULO Raffaele Assessore, Assessore, guardi, mi ha fatto chiudere in bellezza, guardi, sorridiamo perché in momenti di crisi forse non si riesce più a ridere. Però questa risposta io veramente la trovo la migliore di tutte quelle che ho ascoltato fino ad oggi. Cioè noi abbiamo, diciamolo a chi ci ascolta e rimane poi nei verbali, un muro che non è il muro all’interno di un cortile, il muretto in cui appoggiamo la bicicletta, è il muro perimetrale del deposito dove ci sono i mezzi GTT, quindi dovrebbe essere anche di sicurezza, di baluardo e dei mezzi anche di AMIAT siamo corso Novara, angolo corso Regio Parco, prospicienti in diagonale con il Cimitero Monumentale, altra delizia di Torino. Allora questo varco nel muro che oggi è chiuso con delle assi di legno, per chi vede ci sono delle foto anche che sono vergognose, sul marciapiede, per chi fa sport che vuole andare verso la Colletta o verso i giardini di Lungo Po Antonelli e via discorrendo, ha una… non riesce più a passarci perché ci sono dei new jersey. Oggi dopo le interpellanze, come spesso avviene, sono contento, quindi per quello le faccio anche, dopo che le fai qualcosa migliora sempre. In alcuni casi sì, in altri no, adesso siamo alla fine, quindi sanno che tutti decadiamo e quindi non c’è più quell’interesse di essere poi sempre additati come a fare qualcosa. Però qui… questo è proprio il gioco delle tre carte, perché AMIAT, IREN e GTT, cioè, dico, stanno discutendo per chiudere che cosa? Cioè, è come se io in un condominio ho il portone di ingresso che entra Petrarulo, Lapietra e devono staccare la Ferrero, però siccome noi tre non ci parliamo, lo lasciamo aperto perché dice tanto due volte entra la Ferrero, una volta entra Lapietra, una volta entra Petrarulo. Non è così, quello è un muro perimetrale, ci sono dei mezzi all’interno che hanno dei valori. Se succede qualcosa cosa facciamo? Se quel muro poi dopo alla fine le parti che sono quelle scollegate e cade mentre qualcuno ci passa davanti, perché lì non è interdetto il passaggio pedonale, è solo delimitato eh. Quindi chi passa lo sa, lo dico anche “A suocera perché intenda nuora”, come diceva qualcun altro. Ma quando devi intendere non si può pensare che dopo oltre 10 mesi, 12 mesi noi siamo ancora qui ad aspettare un muro che ha una larghezza di due metri e mezzo, tre? Un’altezza di tre metri? Cioè, ma quattro mattoni? Cioè e se IREN che ha Bilanci milionari e AMIAT che ha Bilanci milionari e GTT che ha Bilanci milionari, non hanno 150 mattoni da mettere per fare quel muro, io mi preoccupo, ma mi preoccupo per i mezzi che abbiamo noi, per i mezzi pubblici. Non abbiamo i soldi per mettere a posto un muro che contenga gli automezzi, che costeranno… quattro mattoni, non so quanto vengano, ma lo chiedo all’amico Silvio, ma penso che naturalmente costeranno qualche centinaia di euro. Non abbiamo una squadra che può andare a mettere questi quattro mattoni, perché? Tocca a IREN, tocca ad AMIAT, tocca a GTT? Cioè non è che qui giriamo la ruota e vediamo a chi tocca, eh. Cioè io penso che a quel punto lì una lettera, Assessore Lapietra, la invito perché sennò poi gliela scrivo io, veramente, ma siamo tutti e tre Presidenti, anzi la scriverò direttamente, perché a me non piace dire agli altri di fare quello che faccio io. Io la faccio, però spero che la faccia anche lei e gli dico veramente di vergognarsi, di vergognarsi perché dopo un anno non sapere a chi tocca mettere quattro mattoni c’è da vergognarsi a Torino. Ecco perché poi uno dice: “Ma per quale motivo la gente è incavolata con la politica?” o chi gestisce le società che sono (incomprensibile) dal Comune di Torino o da Regione Piemonte o quello che sia. Non è ammissibile, quattro mattoni messi in croce e noi siamo qui. E, lo dico, non è un muro interno, non è un muro che va a finire su un pezzo di città che è insignificante. È un muro che se viene a cadere addosso a qualcuno, cioè va a finire che veramente succede quello che non dovrebbe succedere. Allora mi domando, vede, Assessore, cioè noi…. Lei è abituata perché bene o male, a furia di avere sollecitazioni da tutti, poi lei ha un Assessorato che è quello che, secondo me, è quello più sotto le intemperie di tutti, fra i trasporti, le strade e tutto, cioè un giorno sì e l’altro pure, un minuto sì e l’altro pure, c’è sempre qualcosa che non funziona. Ho detto prima, non è sempre colpa sua, su altre cose bisogna poi intervenire. Però il problema…. Cioè, tipo oggi le faccio proprio un’interpellanza, poi le arriverà, quella di piazza Antonicelli, quindi anche su quella, una cosa che io veramente passando in macchina mi sono stupito che ci sono cose del genere. Però giustamente se qualcuno le dà dei consigli e poi dopo quei consigli chi deve darli non sono quelli che sono da fare, in questo caso togliamo GTT dal muro, cioè vuol dire che è vero che lei, tra virgolette, non ne risponde fino a un certo punto, però dopo questa risposta, Petrarulo lo farebbe e penso che lo farà anche lei, ma minimo minimo anche per un certo tono di non essere presi in giro entrambi in questo caso, una lettera a IREN, AMIAT e GTT deve farla, non dovrebbe, deve. Perché quando non si sa chi deve fare un qualcosa io mi preoccupo, mi viene un po’ come pensare se i mezzi pubblici deve controllarli c’è IREN, c’è… GTT…. PETRARULO Raffaele Chiudo. Deve controllarlo GTT, oppure lo controlla (incomprensibile). Cioè, ma chi deve controllarlo? Controlliamolo noi, quindi diciamolo questo, perché non è una piccola cosa, è una grande cosa questa, Presidente. Assessore Lapietra, in questo caso faccio, per scrupolo, faccio la richiesta di interpellanza nella Commissione, anche perché voglio vedere se hanno il coraggio, IREN, AMIAT e GTT di venire in quella Commissione con i loro delegati e a quel punto quello che ho detto a lei, io glielo ripeto a loro, io non ho debiti e crediti con nessuno, quindi non ho da rendere conto a nessuno. Grazie, Presidente. |