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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 28 Giugno 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2021-00287
DEPOSITO GTT DI CORSO NOVARA ''IL MURO E' MOBILE''
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Passo all’ultima interpellanza del Consigliere Petrarulo, che è la n. mecc. 202100287:

“Deposito GTT di corso Novara ‘il muro è mobile’”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
E’ stata presentata dai Consiglieri Petrarulo e Scanderebech in data 25 maggio del 2021.
Sempre la parola all’Assessora Lapietra.

LAPIETRA Maria (Assessora)
Eccoci, grazie. Lo so che non dovrei, ma per quanto riguarda l’interpellanza di prima gli
ho detto il contrario, che le risorse sono aumentate, quindi l’anno scorso abbiamo
raddoppiato le risorse proprio per la manutenzione della segnaletica, proprio perché ci
sono dei problemi. Allora, invece in questa interpellanza mi viene chiesto notizia del
muro che praticamente condivide…, viene condiviso tra GTT e AMIAT nel
comprensorio di corso Novara nell’area di proprietà di AMIAT, a cui spetta il
rifacimento, mi viene scritto nell’interpellanza. Quindi ci viene chiesto: per quale
motivo, non si sia ancora fatto niente per ripararlo e se esiste una programmazione.
Allora, mi viene risposto che, appunto, questo muro in realtà è in condivisione fra GTT
e AMIAT perché nell’interpellanza invece mi si diceva che il muro era di GTT. Quindi
è condiviso tra GTT, AMIAT e il gruppo IREN. Quindi, nonostante sia relativo all’area
di proprietà di AMIAT, a cui spetta il rifacimento, in realtà il muro è di tutti e tre, quindi
le tre società stanno discutendo proprio in merito al possibile passaggio di proprietà di
questo benedettissimo muro che ad oggi non è stato ancora realizzato e quindi in questo
momento il rifacimento è in discussione tra le tre società.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora grazie, Assessora Lapietra. La parola al Consigliere Petrarulo.

PETRARULO Raffaele
Assessore, Assessore, guardi, mi ha fatto chiudere in bellezza, guardi, sorridiamo perché
in momenti di crisi forse non si riesce più a ridere. Però questa risposta io veramente la
trovo la migliore di tutte quelle che ho ascoltato fino ad oggi. Cioè noi abbiamo,
diciamolo a chi ci ascolta e rimane poi nei verbali, un muro che non è il muro all’interno
di un cortile, il muretto in cui appoggiamo la bicicletta, è il muro perimetrale del
deposito dove ci sono i mezzi GTT, quindi dovrebbe essere anche di sicurezza, di
baluardo e dei mezzi anche di AMIAT siamo corso Novara, angolo corso Regio Parco,
prospicienti in diagonale con il Cimitero Monumentale, altra delizia di Torino. Allora
questo varco nel muro che oggi è chiuso con delle assi di legno, per chi vede ci sono
delle foto anche che sono vergognose, sul marciapiede, per chi fa sport che vuole andare
verso la Colletta o verso i giardini di Lungo Po Antonelli e via discorrendo, ha una…
non riesce più a passarci perché ci sono dei new jersey. Oggi dopo le interpellanze,
come spesso avviene, sono contento, quindi per quello le faccio anche, dopo che le fai
qualcosa migliora sempre. In alcuni casi sì, in altri no, adesso siamo alla fine, quindi
sanno che tutti decadiamo e quindi non c’è più quell’interesse di essere poi sempre
additati come a fare qualcosa. Però qui… questo è proprio il gioco delle tre carte, perché
AMIAT, IREN e GTT, cioè, dico, stanno discutendo per chiudere che cosa? Cioè, è
come se io in un condominio ho il portone di ingresso che entra Petrarulo, Lapietra e
devono staccare la Ferrero, però siccome noi tre non ci parliamo, lo lasciamo aperto
perché dice tanto due volte entra la Ferrero, una volta entra Lapietra, una volta entra
Petrarulo. Non è così, quello è un muro perimetrale, ci sono dei mezzi all’interno che
hanno dei valori. Se succede qualcosa cosa facciamo? Se quel muro poi dopo alla fine le
parti che sono quelle scollegate e cade mentre qualcuno ci passa davanti, perché lì non è
interdetto il passaggio pedonale, è solo delimitato eh. Quindi chi passa lo sa, lo dico
anche “A suocera perché intenda nuora”, come diceva qualcun altro. Ma quando devi
intendere non si può pensare che dopo oltre 10 mesi, 12 mesi noi siamo ancora qui ad
aspettare un muro che ha una larghezza di due metri e mezzo, tre? Un’altezza di tre
metri? Cioè, ma quattro mattoni? Cioè e se IREN che ha Bilanci milionari e AMIAT
che ha Bilanci milionari e GTT che ha Bilanci milionari, non hanno 150 mattoni da
mettere per fare quel muro, io mi preoccupo, ma mi preoccupo per i mezzi che abbiamo
noi, per i mezzi pubblici. Non abbiamo i soldi per mettere a posto un muro che contenga
gli automezzi, che costeranno… quattro mattoni, non so quanto vengano, ma lo chiedo
all’amico Silvio, ma penso che naturalmente costeranno qualche centinaia di euro. Non
abbiamo una squadra che può andare a mettere questi quattro mattoni, perché? Tocca a
IREN, tocca ad AMIAT, tocca a GTT? Cioè non è che qui giriamo la ruota e vediamo a
chi tocca, eh. Cioè io penso che a quel punto lì una lettera, Assessore Lapietra, la invito
perché sennò poi gliela scrivo io, veramente, ma siamo tutti e tre Presidenti, anzi la
scriverò direttamente, perché a me non piace dire agli altri di fare quello che faccio io.
Io la faccio, però spero che la faccia anche lei e gli dico veramente di vergognarsi, di
vergognarsi perché dopo un anno non sapere a chi tocca mettere quattro mattoni c’è da
vergognarsi a Torino. Ecco perché poi uno dice: “Ma per quale motivo la gente è
incavolata con la politica?” o chi gestisce le società che sono (incomprensibile) dal
Comune di Torino o da Regione Piemonte o quello che sia. Non è ammissibile, quattro
mattoni messi in croce e noi siamo qui. E, lo dico, non è un muro interno, non è un
muro che va a finire su un pezzo di città che è insignificante. È un muro che se viene a
cadere addosso a qualcuno, cioè va a finire che veramente succede quello che non
dovrebbe succedere. Allora mi domando, vede, Assessore, cioè noi…. Lei è abituata
perché bene o male, a furia di avere sollecitazioni da tutti, poi lei ha un Assessorato che
è quello che, secondo me, è quello più sotto le intemperie di tutti, fra i trasporti, le
strade e tutto, cioè un giorno sì e l’altro pure, un minuto sì e l’altro pure, c’è sempre
qualcosa che non funziona. Ho detto prima, non è sempre colpa sua, su altre cose
bisogna poi intervenire. Però il problema…. Cioè, tipo oggi le faccio proprio
un’interpellanza, poi le arriverà, quella di piazza Antonicelli, quindi anche su quella,
una cosa che io veramente passando in macchina mi sono stupito che ci sono cose del
genere. Però giustamente se qualcuno le dà dei consigli e poi dopo quei consigli chi
deve darli non sono quelli che sono da fare, in questo caso togliamo GTT dal muro, cioè
vuol dire che è vero che lei, tra virgolette, non ne risponde fino a un certo punto, però
dopo questa risposta, Petrarulo lo farebbe e penso che lo farà anche lei, ma minimo
minimo anche per un certo tono di non essere presi in giro entrambi in questo caso, una
lettera a IREN, AMIAT e GTT deve farla, non dovrebbe, deve. Perché quando non si sa
chi deve fare un qualcosa io mi preoccupo, mi viene un po’ come pensare se i mezzi
pubblici deve controllarli c’è IREN, c’è… GTT….

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Concluda, grazie.

PETRARULO Raffaele
Chiudo. Deve controllarlo GTT, oppure lo controlla (incomprensibile). Cioè, ma chi
deve controllarlo? Controlliamolo noi, quindi diciamolo questo, perché non è una
piccola cosa, è una grande cosa questa, Presidente. Assessore Lapietra, in questo caso
faccio, per scrupolo, faccio la richiesta di interpellanza nella Commissione, anche
perché voglio vedere se hanno il coraggio, IREN, AMIAT e GTT di venire in quella
Commissione con i loro delegati e a quel punto quello che ho detto a lei, io glielo ripeto
a loro, io non ho debiti e crediti con nessuno, quindi non ho da rendere conto a nessuno.
Grazie, Presidente.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Consigliere Petrarulo.
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