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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 28 Giugno 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2021-00273
VIA PACINI FRONTE LICEO EINSTEIN: IL PERICOLO E' IN AGGUATO.
Interventi
PETRARULO Raffaele
Grazie, Presidente. Ma, lei mi ha detto: “La parola al Consigliere Petrarulo”. Io dico
sono senza parole. No, siam qui…, vede che io (incomprensibile) volta stavo ascoltando
e mentre ascoltavo mi sembrava di assistere, cioè per l’età è più giovane di me
l’Assessore, ci mancherebbe, però mi stava affascinando questa favola che mi stava
raccontando, la favola di quello che tutto funziona, si cerca di fare qualcosa di diverso,
quindi questo ha un costo, spostiamo un po’ la coperta verso il Giro d’Italia e non
facciamo quello che può essere in via Pacini o altre vie poi che sono state corrette. E mi
sono distratto, mi sono distratto perché ho detto: “Ma dove sto vivendo?”, perché se non
diventa prioritario davanti a un Liceo Scientifico che ha centinaia di ragazzi che entrano
e escono dalla scuola, in una zona in cui via Pacini con via Bologna e via Leoncavallo,
c’è la sede dell’anagrafe, c’è il Gruppo Abele, ci sono gli asili, c’è la scuola, ci sono
case che hanno migliaia di persone all’interno. Quel tratto spesso e volentieri, quindi
l’attraversamento pedonale e via discorrendo e anche il (incomprensibile) del 75 che
ferma lì davanti, è altamente quindi, usato, nel momento in cui non c’è la segnaletica
orizzontale, chiamiamola per consumo, chiamiamola per eventuali piccoli ripristini da
fare sotto al pavimento, ma qui è consumo, lì occorre agire naturalmente secondo quello
che dice la logica, no? Secondo una logica in cui il buon padre di famiglia capisce cosa
c’è da fare prima o cosa c’è da fare dopo. E cosa c’è da fare prima? Tutelare quelli che
sono i ragazzi e dove ci sono più assembramenti, ma qui non per il Covid, ma per quello
che riguarda l’entrata della scuola, perché le scuole erano in presenza poi alla fine
adesso, e quello che poteva naturalmente evitare quello che, lo dico all’amico
Alessandro, che ci ascolta, che è sempre che critica, ma critica giustamente e poi
segnala al sottoscritto e quello che poteva diventare, poteva succedere, quello che, come
dicevo poc’anzi, un incidente non solo mortale, ma un incidente perché passando
davanti al pullman o dietro al pullman con la (incomprensibile) non c’erano, molte
macchine cosa facevano, molte autovetture, quando il pullman era in fermata lo
sorpassavano a sinistra, perché non vedevano la striscia, quindi non sapevano che possa
esserci anche lo stupido (incomprensibile), ma senza… se non c’era la striscia a terra
passavano ed erano in sorpasso con altre macchine che venivano poi nel senso opposto.
Siamo sempre al discorso della coperta corta, Assessore Lapietra, che uno potrebbe fare
la battuta in un periodo come questo che fa caldo, sarebbe meglio stare solo con il
lenzuolo. Non è così, la coperta corta è una cosa che io l’ho sempre detto, dove la sposti
va fuori dall’altra parte, ho fatto l’esempio spesso e volentieri, lei mi ascolta quando
dico sul novero di quello che riguarda il discorso della sicurezza, molti si tengono al
sicuro a San Paolo, molti si tengono al sicuro al Cit Turin, molti si tengono al sicuro alla
Crocetta, ma non hanno capito che invece oggi si sta vedendo, anche da quello che si
vede, che la sicurezza si sposta, cioè l’incidenza dei ladri o dei delinquenti si sposta
(incomprensibile), i furti negli appartamenti si spostano in altre zone. Quindi quello che
uno pensa di limitare in una zona e poi non ne va nell’altro. Che significa questo? Che
se non c’è un piano, ecco perché ho detto: “Ma chi controlla? Chi sovraintende?”, è
logico che quando lei mi risponde, e non posso che prenderne atto, naturalmente,
rimanerne basito, ma questo è un discorso di oggettività, che abbiamo una squadretta a
scavalco di due Circoscrizioni, che lo dico per chi ci ascolta, sono la sera sette, con
qualcosa come 230.000 abitanti, con una superficie che vale più di qualsiasi altra città
piemontese capoluogo di provincia. Allora a questo punto capisce che è una questione
di interessenza, una questione di organizzazione, di programmazione. Logico è quello
che viene sempre detto a tutti, viene detto al sottoscritto, quindi anche la mia
professione di commercialista mi aiuta moltissimo, se mancano i soldi e i soldi non sono
a Bilancio io non posso fare gli interventi perché nessuno oggi, purtroppo, spesso e
volentieri…. Cioè spesso e volentieri, non vanno a lavorare gratis, ci mancherebbe. La
risposta delle…, e sto guardando la fotografia, per quello sorridevo prima, no. La
risposta che nel passaggio pedonale di quel giardino degli orrori, che qualcuno chiama
quello di via Tollegno in mezzo all’Einstein, la palestra e al corpo centrale della scuola,
mi ha fatto sorridere perché le strisce c’erano prima e non è che le hanno fatte dopo,
però giustamente nel risparmio della vernice io guardo, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, sono 12
strisce, diciamo, orizzontali, ne hanno fatte 8 e 12 non le hanno colorate, giustamente,
ingiustamente perché di passaggio. Però certe volte c’è anche una questione di decoro e
il decoro è dato anche da una continuità, perché questo cosa fa, porta al degrado. Già
quel giardino ha dei rovi e siepi che sono vicino a tutto quello che riguarda la linea di
mezzeria, già le panchine sono mezze distrutte, già sono stati pagati un casino di soldi
per quello che riguardava il piano di Urban su quel giardino che stavo dicendo poc’anzi,
già noi facciamo ancora questo, è logico che tutto questo molti mi hanno chiesto: “Ma,
Petrarulo, perché non le togliamo le panchine? Perché non…”. Cioè non si deve arrivare
ad un punto in cui per poter tutelare quello che è il bene comune si tolgono le panchine,
si chiudono le fontane, si mettono le reti. No, ci deve essere quello che io ho sempre
detto, oggi, lo dico anche che siamo fuori tema, ho firmato l’appello (incomprensibile)
sulla sicurezza delle forze di Polizia, perché questo vuol dire, o c’è un controllo
effettivo, o le pacche sulle spalle oggi non servono più a niente. Quindi, Assessore
Lapietra, su questo naturalmente non sono soddisfatto, ma non sono soddisfatto perché
secondo me si poteva fare di più con quello che erano i fondi. È logico che però dopo se
i fondi erano quelli a Bilancio e qualcuno li ha mal strutturati, perché poi quello che non
capisco io è questo: se nell’anno precedente c’erano tot, come si poteva rifare la
segnaletica orizzontale e verticale e quello che sia, se le somme sono minori e se le
strisce che si consumano hanno una durata massima di 12 mesi? Questa è la domanda
che pongo a lei, ma che porrò poi a chi verrà dopo di lei, perché non c’è il gioco delle
tre carte, eh? Il gioco delle tre carte è un gioco che oggi non c’è più. Ma se “x” è la
spesa e noi ogni anno facciamo “x meno 1”, di sicuro da qualche parte togliamo e quello
che togliamo naturalmente non è quello che i cittadini vogliono sapere, anche perché se
le tasse vengono pagate, se noi paghiamo la TARI, paghiamo tutto quello che sono i
servizi pubblici od integrati, ci sono i contributi da parte della Regione e del Governo,
allora tutti questi soldi dove vanno a finire? Grazie, Presidente.

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