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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 28 Giugno 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 30
MOZIONE 2021-16120
PARITA' DI GENERE, PRIORITA' TRASVERSALE DEL PNRR.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Siamo al punto n. 24, la mozione mecc. n. 202116120, presentata dalla Presidente
Carlevaris che ha come oggetto:

“Parità di genere, priorità trasversale del PNRR”

SICARI Francesco (Presidente)
Lascio adesso la parola alla Presidente Carlevaris per l’illustrazione del provvedimento.
Prego.

CARLEVARIS Cinzia
Sì, grazie. Allora come sappiamo la parità di genere è uno degli obbiettivi trasversali
che sono stati posti nelle linee guida dell’Unione Europea per la redazione del nostro
Piano Nazionale e all’interno del PNRR, appunto, la parità di genere è stata inserita
come priorità trasversale… una delle tre priorità trasversali in termine di inclusione
sociale e per contrastare le molteplici dimensioni della discriminazione verso le donne
che sono state acuite durante la pandemia, il Governo ha annunciato nel PNRR
l’adozione di una strategia nazionale per la parità di genere 2021/2026 e questa strategia
si propone di raggiungere entro il 2026 l’incremento di 5 punti nella classifica
dell’indice sull’uguaglianza di genere elaborato dall’Istituto Europeo per l’uguaglianza
di genere. In questo momento noi siamo quattordicesimi su 27 Paesi e questo indice
sull’uguaglianza di genere prende in considerazione sei diversi settori che sono: lavoro,
denaro, conoscenza, tempo, potere e salute e nel nostro Piano Nazionale PNRR, le
misure che sono state previste sono prevalentemente rivolte a promuovere una maggiore
partecipazione femminile al mercato del lavoro perché è uno dei settori in cui l’Italia è
più indietro rispetto agli altri Paesi Europei, la media dell’occupazione femminile dei
Paesi Europei è del 60% quindi non il più virtuoso, la media è il 60% e l’Italia era a
marzo 2020 al 50,1% per la prima volta nella storia avevamo superato la soglia del
50%, a marzo di quest’anno c’è stato un calo di 3,6 punti quindi siamo scesi al 47,5%
contro, invece, una diminuzione dell’occupazione femminile di solo 0,7 punti
percentuali, per cui questo Piano Nazionale punta molto sull’occupazione femminile
con interventi diretti quindi di sostegno all’occupazione e all’imprenditorialità
femminile su cui sono stati stanziati poi in realtà solo 400.000.000 per sostegno
all’imprenditorialità femminile e 10.000.000 per l’istituzione di un sistema nazionale di
certificazione della parità di genere per le Aziende e poi interventi indiretti quindi rivolti
al potenziamento di servizi educativi, asili nido, servizi per l’infanzia, servizi sociali con
4,6.000.000.000 questo nell’ottica di liberare il tempo delle donne da lavori di cura non
retribuiti per farli diventare, appunto, invece un lavoro retribuito per qualcun altro e per
liberare il potenziale delle donne, potenziale lavorativo delle donne. Questi sono i
capitoli su cui il Governo ha posto delle cifre definite specifiche, però il Piano ci
segnala in premessa che ciascuna missione è valutata… cioè tutte le riforme previste
delle varie missioni sono valutate in un’ottica di gender mainstreaming attraverso un
focus specifico relativo agli effetti di genere sulle politiche e sugli investimenti previsti
dalla missione quindi tutte dovranno avere un impatto di genere. Questo impatto di
genere è stato fatto anche per gli interventi del PNRR stesso cioè una tabella che
riassume sulle 6 missioni per ogni anno gli interventi previsti quale incremento
occupazionale avranno sull’occupazione femminile e in totale l’aspettativa e di
aumentare di 4 punti percentuali l’occupazione femminile da qui al 2026 che
considerato che c’è stato un calo del 3,6% soltanto durante questo anno di pandemia
significa che con il PNRR grosso modo torniamo ai livelli pre-crisi quindi torniamo più
o meno al nostro 50% che rimane comunque molto distante da quello che era l’obiettivo
del 60% della media europea quindi non dico che è un’operazione di (incomprensibile)
però non è sicuramente una grande riforma strutturale che va a incidere in maniera
significativa su quella che era la situazione precedente. Per cui il perché di questa
mozione? Allora come detto la parità di genere viene molto enunciata in narrativa nel
PNRR viene citata tipo 70 volte salvo poi appunto vedere che i fondi assegnati alla
questione non sono poi così rilevanti. A settembre verrà erogata la prima tranche di
finanziamenti, i Bandi dovrebbero essere resi noti dal Governo pare a luglio o agosto
per le informazioni che ho io e non si sa ad ora se conterranno dei requisiti sulla parità
di genere, sul bilancio di genere, sull’impatto di genere dei vari progetti che andranno
finanziati però quello che possiamo fare è decidere che la nostra Amministrazione
parteciperà ai Bandi con dei progetti che invece tengono conto dell’impatto di genere.
Per cui l’impegno della mozione essenzialmente chiede che la Città assuma e promuova
l’assunzione del bilancio di genere come strumento di pianificazione e misurazione
dell’impatto di genere nelle politiche di programmazione di tutti i livelli istituzionali
come strumento di monitoraggio dell’efficacia delle singole azioni e in particolare
impegna ad utilizzare le risorse del Recovery Fund anche per favorire la formazione,
l’occupabilità femminile, contrastare il divario retributivo di genere, potenziare la rete
dei servizi alle persone e promuovere forme innovative di smart working e lavoro agile.
Quindi essenzialmente promuove il bilancio di genere e la valutazione dell’impatto di
genere su ogni progetto, qualsiasi progetto che si tratti di un progetto di urbanistica, di
verde pubblico, di trasporti qualsiasi progetto deve avere una misurazione quindi con
dei dati disaggregati per genere e una valutazione di impatto di genere ex ante e ex post,
questi dovrebbero essere gli stessi obiettivi che avrà il Gender City Manager se verrà
comunque deliberata, verrà approvata la delibera prossimamente è proprio nei compiti
del Gender City Manager valutare l’impatto di genere su tutte le azioni amministrative.
Altri punti, che sono gli stessi che chiedeva il Movimento (audio disturbato) il
GiustoMezzo questo testo è molto simile a quello già approvato in Regione, in
Consiglio regionale intorno ad aprile, in cui si chiede appunto di esplicitare che il tema
della qualità del lavoro, la tenuta all’occupazione femminile, contrasto discriminazione
di genere in tutti gli atti di indirizzo da produrre. Per quanto riguarda l’inserimento
lavorativo delle donne con differenti abilità si chiede di introdurre ogni possibile atto e
di rafforzare là dove ci siano invece già azioni di rafforzamento della qualità
dell’occupazione femminile, potenziamento di infrastrutture sociali proprio per la
conciliazione, l’autonomia e l’inserimento lavorativo delle donne con differenti abilità.
Poi altri punti e per quanto riguarda le donne in carico ai percorsi assistiti di uscita dalla
violenza si chiede di individuare agevolazione premialità per le Aziende che praticano
le pari opportunità nella propria organizzazione e che promuovono l’inserimento
lavorativo di queste donne in carico ai percorsi assistititi di uscita dalla violenza. Per
quanto riguarda, invece, l’estremo disagio sociale premesso che incentivare
l’occupazione femminile riduce la fragilità famigliare e il rischio di povertà estrema
oltre ad avere un effetto moltiplicatore è stato calcolato che un posto di lavoro
femminile ha un effetto moltiplicatore di 1.3 in termini di occupazione cioè si crea 1,3
posti di lavoro per ogni posto di lavoro femminile creato, questo perché la struttura, si
rendono necessari nuovi servizi, aumentano i consumi famigliari per i figli, per la
famiglia, per sé stesse perché chiaramente si libera il tempo che una donna utilizza per
un lavoro di cura non retribuito creando un posto di lavoro invece retribuito per lo
stesso lavoro di cura, per cui ultimo punto della mozione chiede di incentivare azioni di
contrasto alla povertà estrema attraverso progetti di reinserimento lavorativo per le
donne in estremo disagio sociale. La ringrazio Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ho un intervento della Vicepresidente Ferrero, ne ha facoltà per tre minuti.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
No, brevissima. Io volevo solo apporre la mia firma sull’atto ringraziando la Presidente
Carlevaris perché è una mozione estremamente significativa che avrà poi sicuramente
una declinazione anche nel Gender City Manager e quindi era importante, io non sono
riuscita a firmarla su stilo se posso apporre la mia firma dicendolo a verbale. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Ci sono ulteriori interventi? Non rilevo richieste di intervento, allora possiamo
procedere con la votazione dell’atto e apro la votazione. Prego Consiglieri votate.
Tutti i Consiglieri e le Consigliere hanno votato? Procedo con il chiudere la votazione.
Favorevoli 25, con la Consigliera Amore, tramite chat, i favorevoli sono 26, i contrari
sono 0, gli astenuti sono 0 e quindi il Consiglio Comunale approva l’atto.
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