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FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passo all’interpellanza successiva che è la n. mecc. 202100307: “Basilica di Superga: auspicando l’interesse dell’Amministrazione per evitare la chiusura di un luogo ricco di significato religioso, culturale, affettivo (e turistico!) per la Città” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata dal Consigliere Magliano in data 9 giugno 2021. Passo, quindi, di nuovo online all’Assessora Leon per la risposta, per i cinque minuti che vado a segnarmi. Grazie. LEON Francesca Paola (Assessora) Grazie. Scusate se ci sono un po’ di rumori, non ho capito da dove. Ci tengo a ringraziarvi per avermi permesso di presenziare a distanza. Dunque, l’interpellanza pone alcune domande che sono: “Quali siano gli aggiornamenti in merito alla vicenda oggetto del presente atto che l’Amministrazione intenda riferire al Consiglio Comunale e, dunque, all’intera cittadinanza”; “Quale sia il ruolo già svolto dall’Amministrazione in merito”; “Se sia intenzione dell’Amministrazione di farsi parte diligente al fine di preservare e tutelare un bene storico, religioso, culturale, affettivo (e anche turistico) quale la Basilica di Superga, convocando un Tavolo con tutte le parti interessate al fine di individuare soluzioni positive per la città”. Nel condividere appieno i valori richiamati nel testo dell’interpellanza, in particolare l’alto valore simbolico che la Basilica di Superga rappresenta, non solo per la Città di Torino e per la storia dello Stato Sabaudo, ma soprattutto per il profondo legame che con essa hanno tutti i cittadini torinesi, informo il Consigliere Magliano e il Consiglio su quanto stiamo facendo. Dal momento in cui si è appresa la notizia del possibile ritiro ad oggi previsto per fine luglio 2021 dalla Basilica della Congregazione dei Servi di Maria, attuali concessionari, in teoria fino al 2029, si sono susseguiti diversi incontri della Città con l’Agenzia del Demanio, prima a livello politico, con l’Assessore Iaria e me medesima, e poi tecnico, a livello di Direttori delle Divisioni Cultura e Patrimonio, anche coinvolgendo gli Uffici dell’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte. Per avere il quadro della situazione il più possibile completo, occorre tener presente che il compendio architettonico e la sommità del colle sono di proprietà statale, con contratti e concessioni attive, che coinvolgono Enti diversi e Organismi diversi. Tali atti devono essere attentamente esaminati e approfonditi, al fine di definire i perimetri di potenziale intervento da parte di nuovi interlocutori, sempre ovviamente in una prospettiva di approccio unitario a questo patrimonio culturale profondamente connesso con la Città. In ogni caso, fin da subito, l’Amministrazione ha rassicurato la Direttrice del Demanio sulla comune necessità di garantire la continuità dell’apertura del sito museale e ha espresso la volontà di assicurare una “soluzione ponte”, per ora necessariamente transitoria, in attesa che lo stesso Demanio individui un altro Ente religioso, disponibile a prendersi cura della Basilica e delle sue pertinenze; esiste anche un vincolo di utilizzo riguardo alla Basilica, oltre agli spazi museali. Dell’iniziativa è stata informata Regione Piemonte - come ho detto prima - altrettanto interessata, come abbiamo visto dagli articoli di giornale che periodicamente escono, in particolare, per l’interessamento del Consigliere e Assessore Ricca, e che si è assicurata la continuità del presidio culturale. Non solo, della questione è stata interessata la Fondazione Torino Musei, Ente partecipato dalla Città e dalla Regione, oltre che dalle Fondazioni Bancarie, che potrebbe, già nell’immediato, garantire quella continuità nell’apertura ai torinesi e ai turisti del sito culturale, per un periodo transitorio, senza tralasciare di valutare successivamente, e dopo aver esperito le diverse analisi di carattere giuridico- economico, una soluzione di lungo termine o con caratteristiche di maggiore continuità. In attesa della (audio disturbato) da parte dell’Agenzia del Demanio delle modalità di subentro nei provvedimenti in essere, stanno proseguendo i contatti con l’Agenzia del Demanio, con la Cooperativa che opera attualmente all’interno e con gli Uffici della Città di Torino e sarà nostra cura tenere il Consiglio informato ovviamente sugli sviluppi. Quindi, esistono due livelli del problema: il primo è una soluzione definitiva, per quanto riguarda la concessione dell’intero compendio; dall’altro, garantire continuità e magari migliorare, dal punto di vista qualitativo, i servizi di accesso e di visita alle pertinenze museali e di visita alla Basilica, sempre interloquendo con tutte le parti aventi causa, che sono l’Agenzia del Demanio, la Città di Torino e la Regione Piemonte. E questo è quello che abbiamo fatto fino adesso con l’obiettivo di mantenere aperto il sito e continuare a garantire le visite alla parte museale. Questo è il resoconto di quanto stiamo facendo; ovviamente, il percorso è in itinere e vi terremo informati sulle soluzioni che troveremo insieme al Demanio. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, perfettamente nei cinque minuti, Assessora, e quindi la parola al Consigliere Magliano, che invece verifica sul monitor. Grazie. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Mah, io chiedo all’Assessora di avere la nota di quanto testé letto. Mi lascia un po’ solo di stucco che sono più aggiornati… o è una scelta dell’Assessora di non dire oppure sono più aggiornati i giornali e i siti online, rispetto ai possibili gestori di Superga. E allora non capisco perché abbiamo voluto anticipare le risposte, perché io ho ringraziato l’Assessora perché ha voluto discutere quest’oggi l’interpellanza. Noi avevamo letto tutta una serie di questioni, sapevamo bene che è un tema legato al Demanio, è un tema molto particolare perché questo bene era gestito dai Servi di Maria, che lasceranno la Basilica anzitempo, per una serie di questioni legate al loro Ordine; spesso, anche, questo è un problema, che noi vediamo per tanti altri Ordini, legato alla mancanza di vocazioni, per cui patrimoni incredibili, non solo Basiliche come queste, ma anche patrimoni immobiliari che vi sono, che erano Conventi, che erano luoghi di accoglienza per pellegrini, rischiano di fare la stessa fine. Noi non abbiamo capito, io le chiedo scusa, Assessora, non abbiamo capito, dunque, quali sono i player in gioco; si era parlato dei Legionari di Cristo a un certo punto e c’era una paginata sul giornale; oggi leggiamo, il 24 giugno: “Il Sermig sale a Superga: ‘Sarà un Progetto bellissimo’”, io non ho sentito menzione di questa opportunità, quindi capisco Regione Piemonte. Poi adesso tutti si lanciano sul tema Superga perché è un elemento simbolico; ci fossimo occupati di Superga così negli ultimi vent’anni, altre città, altre capitali avrebbero, attorno a Superga, creato un indotto culturale, sociale, ricreativo e turistico pazzesco. A noi invece basta che, ogni tanto, per fortuna, i tifosi del Toro, del Grande Torino stiano in quel luogo e lo onorino, come è giusto che sia; le attività culturali che vengono fatte sono attività, per carità, importanti, ma potrebbero essere sviluppate molto di più; tutta l’area ristorazione, per carità, è dignitosamente portata avanti, ma ci si potrebbe inventare molto di più; all’interno della Basilica ci sono tutta una serie di opportunità non sfruttate. Io, però ad oggi… la sua risposta è: “Stiamo seguendo con attenzione la cosa e ci sono interlocuzioni”, io presenterò un’altra interpellanza, mi scusi, Assessora, che peraltro non vedo, per cui è anche una modalità abbastanza stucchevole questa, perché anticipavamo ed ero convinto almeno di poter discutere con lei in presenza. Però, ad oggi, io che cosa consegno a chi mi ha segnalato questo problema, se i giornali sono più avanti, sono più informati della risposta che lei mi sta dando. Ma, insomma, il Progetto del Sermig è un Progetto che ci sarà, non ci sarà? Perché è vero che c’è il tema del turismo, è vero che c’è il tema della gestione museale, è vero che c’è il tema della cultura, ma io ho posto anche alcune questioni legate anche al tema delle messe, cioè vogliamo farla diventare una Basilica laica? C’è una discussione in atto con qualcuno che possa permettere ai fedeli di poter vivere la Basilica di Superga anche nella sua principale funzione? Perché è evidente che la nostra è un’Istituzione laica, però adesso occuparci solo ed esclusivamente della parte culturale… io mi auguro che ai Tavoli ai quali vi sediate ci sia anche la componente religiosa che, vivaddio, ha ancora una sua forza e anche una sua emblematicità, anche perché quella Basilica nasce proprio per una certa idea, per un certo voto. Che poi, per carità, una parte della politica adesso vuole rinnegare e spazzare via perché, in nome di un laicismo, non di una laicità, questi aspetti devono essere allontanati…, però io mi aspettavo di avere informazioni su chi avrebbe tenuto aperte le funzioni religiose, chi gestirà la parte culturale, chi gestirà la parte della manutenzione di questa struttura, che è una manutenzione poderosa, che ruolo potremmo avere noi, che ruolo potrebbe avere, a questo punto, la Regione Piemonte. Io le chiedo scusa, Assessora, leggerò con attenzione la nota, che mi auguro mi invii nei prossimi minuti, come fanno tutti i suoi colleghi, ma non esco rassicurato, perché io in Consiglio Comunale mi auguro di non avere risposte interlocutorie, quando i giornali sono più informati di quello che accade nella Sala Rossa. Poi, per carità, è una modalità per stare abbottonati e per non dire fino in fondo come stanno le cose, però i cittadini torinesi hanno diritto di sapere che fine farà uno dei simboli più emblematici di questa Città e di questa Regione, perché è evidente che la devozione che si ha anche per Superga è una devozione che non è solo culturale, non è solo per le tombe che vi sono all’interno, il valore militare che ha avuto, ma è il valore culturale. Per cui io leggerò con attenzione, certo è che se questa è la risposta che lei vuole fornirmi in anticipo, per dirmi a che punto siamo, è una risposta che, a mio giudizio, non aggiunge nulla di più, anzi è carente, rispetto a quello che il cittadino può leggere sui giornali. Me ne dispiaccio perché lei ha chiesto, e ancora la ringrazio per questo, di anticipare la discussione di questa interpellanza, per poi non dire nulla che non sapessimo già o che i giornali non avessero già raccontato, essendo però i mass media… FERRERO Viviana (Vicepresidente) Concluda. MAGLIANO Silvio Sì, concludo - le chiedo scusa, Presidente -… più informati. Per cui, preannuncio già che prenderò la nota e farò un’altra interpellanza, sempre che poi la notizia non venga già data ai giornali, prima che si discuta nell’unico luogo in cui ha senso discuterne. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, grazie, Consigliere Magliano. LEON Francesca Paola (Assessora) Scusi Presidente, vorrei dire solo una parola per fatto personale per un riferimento del Consigliere Magliano, che, di solito, non fa queste cose, però… FERRERO Viviana (Vicepresidente) No, ma non c’è il fatto… Assessora, non c’è il fatto personale nelle interpellanze. Non può replicare… LEON Francesca Paola (Assessora) Mi dispiace. Io non sono in Aula perché non sto bene, quindi sarei venuta in Aula volentieri. FERRERO Viviana (Vicepresidente) No, non ho sentito mi scusi. LEON Francesca Paola (Assessora) Non sono in Aula perché non sto bene per la reazione post-vaccino. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, i motivi per cui lei non è… LEON Francesca Paola (Assessora) Altrimenti sarei stata in Aula. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Ci mancherebbe. I motivi vengono presi in considerazione dalla Presidenza e quindi, se lei non è in Aula e può collegarsi, è un motivo assolutamente istituzionale e non legato appunto a una sua decisione personale; cioè, ci sono dei motivi. Quindi, stia tranquilla su quello; nessun problema, stia tranquilla, Assessora. |