| Interventi |
| ARTESIO Eleonora Grazie. Spero che, dopo cinque anni di cooperazione in quest’Aula, l’Assessore Sacco mi riconosca almeno la capacità di comprendere ciò che può appartenere al perimetro della funzione istituzionale e ciò che invece esubera da questo perimetro. Pertanto, laddove ci fossimo trovati di fronte ad una turbolenza di carattere interno, come può accadere in vari contesti professionali, non mi sarei attivata a proporre un’interpellanza, anche perché, fintanto che un’organizzazione, che è ancora democratica come in questo Stato, prevede delle forme di rappresentanza dei soggetti e contempla dei Tavoli di relazione…, e quindi tutto ciò che caratterizza una eventuale situazione di conflitto di carattere sindacale, piuttosto che di applicazione contrattuale di natura sindacale, sfugge correttamente alla valutazione delle Istituzioni a meno che, come lei ha ricordato, questo non comporti anche delle riduzioni del ruolo di Poli produttivi, di occupazione e così via. Ciò che mi ha mossa a pensare di proporle una discussione è esattamente il fatto che la questione è uscita per volontà degli stessi autori dal contesto delle relazioni interne ed è diventata una comunicazione pubblica, di cui tutti i telespettatori, ma anche i cittadini hanno potuto, volendo, essere informati. Quando i giornalisti hanno fatto ricorso, il 21 di maggio, allo sciopero delle firme hanno adottato una modalità di comunicazione pubblica e una forma di lotta che era tesa a coinvolgere esattamente i destinatari del loro lavoro professionale e del mandato della Rai perché con quella modalità di sciopero delle firme hanno sottolineato l’importanza, a loro dire a rischio di essere compromessa, della tutela della qualità dell’informazione. E la tutela della qualità dell’informazione è questione che ci riguarda tutti e, a maggior ragione, riguarda esattamente chi ha un mandato e una responsabilità di rappresentanza come le Istituzioni. Ora, è abbastanza innegabile, ma credo che i contatti le siano possibili come sono stati possibili a ciascuno di noi, che una situazione nella quale si siano succedute in breve tempo così tante vertenze di carattere professionale, e non casualmente legate a trattamenti economici soltanto, ma legati alla valorizzazione del ruolo professionale…, perché quando si parla di cause per dimensionamento stiamo ragionando appunto di profili professionali, che magari si erano consolidati nel corso dell’attività lavorativa e che, a loro dire inspiegabilmente, sono stati ridimensionati. Quindi un clima nel quale si costruisca o si stia assistendo ad una situazione di non valorizzazione delle professionalità, al punto da avere delle vertenze presso i Tribunali del Lavoro o avere dei pensionamenti anticipati, è una situazione che perlomeno prefigura un malessere e, se quindi il telespettatore riceve il prodotto conclusivo di un clima aziendale non favorevole, evidentemente riceve un prodotto conclusivo che può essere come… - faccio bene attenzione, lei comprenderà, ad usare sempre il condizionale e a usare sempre la forma ipotetica -, può essere non corrispondente a quello che invece dovremmo tutti desiderare di poter ricevere, cioè appunto una informazione, articolata nelle differenze della comunicazione: oggettiva, comprensiva, inclusiva e così via. Non mi rassicurano tanto, e l’ultimo paragrafo della mia interpellanza già lo dichiarava, i riferimenti all’Osservatorio di Pavia, perché l’Osservatorio di Pavia svolge egregiamente il proprio lavoro, ma, come dice la parola stessa, è un Osservatorio, quindi registra l’andamento statistico della situazione, ma c’è una bella differenza, per dire, tra essere informati su qualche evento o qualche dibattito politico-istituzionale, che caratterizza una realtà istituzionale, o essere informati sulla sagra di un territorio di provincia. È molto probabile che statisticamente e numericamente gli equilibri siano rispettati. Il tema, proprio quello che i telespettatori più accorti osservano, è la qualità dell’informazione e, nella qualità dell’informazione, l’equilibrio tra la rappresentanza delle diverse parti. Io comunque ho voluto segnalare che non passano inosservate queste situazioni, dopodiché prendo atto della risposta della Giunta. Grazie. |