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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Giugno 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2021-00286
RICHIESTA DI INTERVENTI MINIMI E NECESSARI PER IL DECORO DEL PARCO DEL COLLE DELLA MADDALENA
Interventi
UNIA Alberto (Assessore)
Grazie, Presidente. La Consigliera ha presentato un’interpellanza sul Parco della
Maddalena richiedente informazioni sulla manutenzione e se sia possibile effettuare un
bando per rendere utilizzabile la struttura presente. Per rispondere all’interpellanza, si
forniscono le seguenti informazioni, pervenute dall’Area Verde: “La manutenzione
ordinaria del Parco è affidata dal 1° giugno all’impresa appaltatrice dei Servizi di
manutenzione ordinaria per gli anni ’21-23. In precedenza, le manutenzioni della parte
storica del Parco, denominato della Rimembranza e Pian del Lot, alla vetta, erano svolte
dai giardinieri comunali, ma a causa della diminuzione delle risorse umane si è reso
necessario concentrare il lavoro dei giardinieri nei parchi cittadini pianeggianti e
assegnare a un’impresa esterna la manutenzione del Parco collinare, ottimizzando così
le attività di entrambi i comparti. La programmazione delle manutenzioni, per quanto
riguarda le lavorazioni del verde, avviene secondo un calendario che è costantemente
aggiornato sul sito del Verde Pubblico”, di cui le lascerò poi il link. “I cestini
portarifiuti sono presenti in gran numero e ricevono tre passaggi settimanali di
svuotamento in estate e due in inverno; purtroppo, la fauna selvatica rovescia in orario
notturno il loro contenuto e questo determina potenziale inquinamento, oltre a rallentare
nei giorni seguenti le lavorazioni di raccolta rifiuti degli operatori. Si è conosci delle
cattive condizioni in cui versano i cestini ormai molto datati: la loro età media ad oggi è
di circa 20 anni”. Chiedo scusa, ma mi si è di nuovo appannato l’occhiale, una piccola
pausa. Dicevo: “…è di circa vent’anni. Ogni anno, l’Area Verde si impegna a
sostituirne una parte. Per la stagione 2021, si conta di ripararne una trentina. Purtroppo,
l’appalto di manutenzione gestito dall’Area Verde, a differenza di quanto avviene in
ambiente AMIAT, non consente di avere risorse sufficienti per sostituire con fornitura e
posa tanti cestini quanti sarebbe necessario per ripristinare il loro fabbisogno in un
unico momento, in un unico intervento. Anche le panchine sono presenti in gran numero
nel Parco. Per l’anno in corso, si ipotizza la sostituzione degli assi ammalorati su un
centinaio di panchine, scegliendo fra quelle che sono soggette a maggior utilizzo. La
sussistenza degli oltre 4.000 paletti, che ricordano i caduti piemontesi della Prima
Guerra Mondiale, è a carico dei volontari dell’Associazione Nazionale Alpini.
Nell’anno 2020 l’ANA, con cui attualmente esiste un Patto di Collaborazione a costo
zero per la Città, ha eseguito il rifacimento completo e il riposizionamento di oltre 180
targhette, pertanto, segnalando l’ubicazione di quelle rovinate, si ha la garanzia che
vengano ripristinate da loro in breve tempo. La segnaletica e cartellonistica del Parco
versano in pessime condizioni a causa della loro vetustà. Si stima che, per un progetto di
revisione generale, sarebbe necessario investire una cifra pari a circa 15.000 euro, costi
che non sono previsti negli interventi ovviamente di manutenzione ordinaria. L’Unità
Operativa ‘Opere del Verde’, da diversi anni, ha avviato un programma di interventi di
manutenzione straordinaria, mirati e pluriennali sul Parco in oggetto. Il periodo 2018-
2023 è stato caratterizzato da interventi volti all’esecuzione di lavori sui sedimi stradali,
sulle attrezzature, sui dissesti idrogeologici diffusi nel Parco, attraverso la sistemazione
della raccolta delle acque meteoriche, al fine di farle confluire negli impluvi e nelle
vallecole del Parco, onde evitare l’erosione delle strade e dei versanti. Nel periodo
2018-2020, partendo dal faro verso valle, sono state risistemate le erosioni del piazzale
sommitale del faro, viale Montello, in tutta la sua interezza, operando sul sedime
stradale, sia sulle erosioni; in viale Monte Sei Busi si è provveduto ad effettuare
interventi volti al rifacimento della finitura del manto stradale del viale principale e alla
disotturazione di tutte le caditoie dei sifoni del viale stesso, sino al piazzale di fronte
all’ex Centro di Recupero Funzionale dell’Ospedale Molinette. Nei prossimi anni, si
procederà sino al Quadrivio Raby, con interventi volti alla sistemazione della viabilità,
delle problematiche dovute all’erosione, della sistemazione degli arredi e della
cartellonistica turistico-naturalistica. Le Linee di finanziamento del Ministero delle
Infrastrutture, sui dissesti idrogeologici dedicati alla Città, verranno fatte atterrare anche
in parte sul Parco della Maddalena, così come i Fondi europei, per quanto attiene alle
Linee ambientali di forestazione e al miglioramento ecologico fruitivo. Per quanto
riguarda l’aspetto forestale e boschivo, sarà prossimamente applicato il nuovo Piano di
Gestione Forestale, con un approccio naturalistico di gestione del patrimonio boschivo,
che interesserà anche la parte relativa al Parco della Maddalena”.
Conclusa la relazione dell’Area Verde, passiamo a quella pervenuta, invece, dall’Area
Patrimonio, avente competenza dell’ultimo punto dell’interpellanza, cioè: “Per quale
motivo non si sia ancora provveduto ad effettuare un bando per rendere utilizzabile la
struttura presente”. “La Città di Torino è proprietaria dell’area identificata al Foglio 2,
al CT, Foglio 2, Particella 112, posta all’interno del Parco; ha la superficie complessiva
di 1.700 metri quadri, acquisita con atti del 23 dicembre 1914 e del 24 novembre 1915.
Detta area, già nel 1961, veniva concessa al signor Gola Emilio per il mantenimento di
un fabbricato adibito a bar; l’ultimo contratto stipulato risale al 17 ottobre 2005 e aveva
il medesimo oggetto, ovvero il mantenimento del fabbricato a uso bar-ristorante per la
durata di 10 anni con decorrenza dal 1° gennaio 2004. Nel corso degli anni l’originaria
costruzione realizzata dal concessionario è stata ampliata fino a consistere oggi in un
fabbricato con accesso principale su strada al Colle della Maddalena composto da
ingresso, due ampie sale che erano adibite a ristorazione e attività danzanti e piano
interrato. A causa della morosità del concessionario, con ordinanza di sgombero
dell’8 aprile 2013, veniva richiesto il rilascio dell’immobile, perfezionato solo in data
14 gennaio 2016, in conseguenza dell’impugnazione dell’atto dinanzi al TAR; con
sentenza della Sezione II 179/2015, del 30 gennaio 2015, si è espresso respingendo il
ricorso. L’immobile, pertanto, è rientrato nella disponibilità della Città solo dal 14
gennaio 2016. Pur comprendendo lo stato del bene, l’istruttoria avviata sull’immobile
ha fatto emergere parecchie criticità che al momento non ne consentono l’assegnazione
mediante bando. In primo luogo, l’immobile è ancora catastalmente intestato al
precedente concessionario. Inoltre, l’ubicazione all’esterno del territorio comunale,
Comune di Moncalieri, rende più difficoltoso l’approfondimento sotto l’aspetto della
legittimità edilizia, essendo stato realizzato come precario edilizio. La presenza di
amianto all’interno del fabbricato è monitorata dai componenti dei Servizi Tecnici della
Città. Infine, il fabbricato è situato in adiacenza di tralicci radiotelevisivi presenti sul
Colle della Maddalena e l’elevata concentrazione di onde elettromagnetiche dell’area
parrebbe non rendere ammissibile la presenza continuativa di persone all’interno del
compendio”.

UNIA Alberto (Assessore)
Ho finito. “Da tempo gli Uffici sono impegnati, appunto, per la soluzione di tali
problematiche giuridiche e non”.

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