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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Giugno 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2021-00286
RICHIESTA DI INTERVENTI MINIMI E NECESSARI PER IL DECORO DEL PARCO DEL COLLE DELLA MADDALENA
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sono in attesa che arrivi in Aula la Consigliera Scanderebech, che mi ha comunicato un
piccolo ritardo. Le due comunicazioni successive sono… È arrivata? (INTERVENTO
FUORI MICROFONO). Ecco, allora aspettiamo ancora una frazione di secondo,
perfetto. Allora, procedo con la lettura. Si tratta della n. mecc. 202100286:

“Richiesta di interventi minimi e necessari per il decoro
del Parco del Colle della Maddalena”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
È stata presentata dalla Consigliera Scanderebech e anche dal Consigliere Petrarulo in
data 24 maggio del 2021. Passo, quindi, la parola all’Assessore Unia per la risposta.

UNIA Alberto (Assessore)
Grazie, Presidente. La Consigliera ha presentato un’interpellanza sul Parco della
Maddalena richiedente informazioni sulla manutenzione e se sia possibile effettuare un
bando per rendere utilizzabile la struttura presente. Per rispondere all’interpellanza, si
forniscono le seguenti informazioni, pervenute dall’Area Verde: “La manutenzione
ordinaria del Parco è affidata dal 1° giugno all’impresa appaltatrice dei Servizi di
manutenzione ordinaria per gli anni ’21-23. In precedenza, le manutenzioni della parte
storica del Parco, denominato della Rimembranza e Pian del Lot, alla vetta, erano svolte
dai giardinieri comunali, ma a causa della diminuzione delle risorse umane si è reso
necessario concentrare il lavoro dei giardinieri nei parchi cittadini pianeggianti e
assegnare a un’impresa esterna la manutenzione del Parco collinare, ottimizzando così
le attività di entrambi i comparti. La programmazione delle manutenzioni, per quanto
riguarda le lavorazioni del verde, avviene secondo un calendario che è costantemente
aggiornato sul sito del Verde Pubblico”, di cui le lascerò poi il link. “I cestini
portarifiuti sono presenti in gran numero e ricevono tre passaggi settimanali di
svuotamento in estate e due in inverno; purtroppo, la fauna selvatica rovescia in orario
notturno il loro contenuto e questo determina potenziale inquinamento, oltre a rallentare
nei giorni seguenti le lavorazioni di raccolta rifiuti degli operatori. Si è conosci delle
cattive condizioni in cui versano i cestini ormai molto datati: la loro età media ad oggi è
di circa 20 anni”. Chiedo scusa, ma mi si è di nuovo appannato l’occhiale, una piccola
pausa. Dicevo: “…è di circa vent’anni. Ogni anno, l’Area Verde si impegna a
sostituirne una parte. Per la stagione 2021, si conta di ripararne una trentina. Purtroppo,
l’appalto di manutenzione gestito dall’Area Verde, a differenza di quanto avviene in
ambiente AMIAT, non consente di avere risorse sufficienti per sostituire con fornitura e
posa tanti cestini quanti sarebbe necessario per ripristinare il loro fabbisogno in un
unico momento, in un unico intervento. Anche le panchine sono presenti in gran numero
nel Parco. Per l’anno in corso, si ipotizza la sostituzione degli assi ammalorati su un
centinaio di panchine, scegliendo fra quelle che sono soggette a maggior utilizzo. La
sussistenza degli oltre 4.000 paletti, che ricordano i caduti piemontesi della Prima
Guerra Mondiale, è a carico dei volontari dell’Associazione Nazionale Alpini.
Nell’anno 2020 l’ANA, con cui attualmente esiste un Patto di Collaborazione a costo
zero per la Città, ha eseguito il rifacimento completo e il riposizionamento di oltre 180
targhette, pertanto, segnalando l’ubicazione di quelle rovinate, si ha la garanzia che
vengano ripristinate da loro in breve tempo. La segnaletica e cartellonistica del Parco
versano in pessime condizioni a causa della loro vetustà. Si stima che, per un progetto di
revisione generale, sarebbe necessario investire una cifra pari a circa 15.000 euro, costi
che non sono previsti negli interventi ovviamente di manutenzione ordinaria. L’Unità
Operativa ‘Opere del Verde’, da diversi anni, ha avviato un programma di interventi di
manutenzione straordinaria, mirati e pluriennali sul Parco in oggetto. Il periodo 2018-
2023 è stato caratterizzato da interventi volti all’esecuzione di lavori sui sedimi stradali,
sulle attrezzature, sui dissesti idrogeologici diffusi nel Parco, attraverso la sistemazione
della raccolta delle acque meteoriche, al fine di farle confluire negli impluvi e nelle
vallecole del Parco, onde evitare l’erosione delle strade e dei versanti. Nel periodo
2018-2020, partendo dal faro verso valle, sono state risistemate le erosioni del piazzale
sommitale del faro, viale Montello, in tutta la sua interezza, operando sul sedime
stradale, sia sulle erosioni; in viale Monte Sei Busi si è provveduto ad effettuare
interventi volti al rifacimento della finitura del manto stradale del viale principale e alla
disotturazione di tutte le caditoie dei sifoni del viale stesso, sino al piazzale di fronte
all’ex Centro di Recupero Funzionale dell’Ospedale Molinette. Nei prossimi anni, si
procederà sino al Quadrivio Raby, con interventi volti alla sistemazione della viabilità,
delle problematiche dovute all’erosione, della sistemazione degli arredi e della
cartellonistica turistico-naturalistica. Le Linee di finanziamento del Ministero delle
Infrastrutture, sui dissesti idrogeologici dedicati alla Città, verranno fatte atterrare anche
in parte sul Parco della Maddalena, così come i Fondi europei, per quanto attiene alle
Linee ambientali di forestazione e al miglioramento ecologico fruitivo. Per quanto
riguarda l’aspetto forestale e boschivo, sarà prossimamente applicato il nuovo Piano di
Gestione Forestale, con un approccio naturalistico di gestione del patrimonio boschivo,
che interesserà anche la parte relativa al Parco della Maddalena”.
Conclusa la relazione dell’Area Verde, passiamo a quella pervenuta, invece, dall’Area
Patrimonio, avente competenza dell’ultimo punto dell’interpellanza, cioè: “Per quale
motivo non si sia ancora provveduto ad effettuare un bando per rendere utilizzabile la
struttura presente”. “La Città di Torino è proprietaria dell’area identificata al Foglio 2,
al CT, Foglio 2, Particella 112, posta all’interno del Parco; ha la superficie complessiva
di 1.700 metri quadri, acquisita con atti del 23 dicembre 1914 e del 24 novembre 1915.
Detta area, già nel 1961, veniva concessa al signor Gola Emilio per il mantenimento di
un fabbricato adibito a bar; l’ultimo contratto stipulato risale al 17 ottobre 2005 e aveva
il medesimo oggetto, ovvero il mantenimento del fabbricato a uso bar-ristorante per la
durata di 10 anni con decorrenza dal 1° gennaio 2004. Nel corso degli anni l’originaria
costruzione realizzata dal concessionario è stata ampliata fino a consistere oggi in un
fabbricato con accesso principale su strada al Colle della Maddalena composto da
ingresso, due ampie sale che erano adibite a ristorazione e attività danzanti e piano
interrato. A causa della morosità del concessionario, con ordinanza di sgombero
dell’8 aprile 2013, veniva richiesto il rilascio dell’immobile, perfezionato solo in data
14 gennaio 2016, in conseguenza dell’impugnazione dell’atto dinanzi al TAR; con
sentenza della Sezione II 179/2015, del 30 gennaio 2015, si è espresso respingendo il
ricorso. L’immobile, pertanto, è rientrato nella disponibilità della Città solo dal 14
gennaio 2016. Pur comprendendo lo stato del bene, l’istruttoria avviata sull’immobile
ha fatto emergere parecchie criticità che al momento non ne consentono l’assegnazione
mediante bando. In primo luogo, l’immobile è ancora catastalmente intestato al
precedente concessionario. Inoltre, l’ubicazione all’esterno del territorio comunale,
Comune di Moncalieri, rende più difficoltoso l’approfondimento sotto l’aspetto della
legittimità edilizia, essendo stato realizzato come precario edilizio. La presenza di
amianto all’interno del fabbricato è monitorata dai componenti dei Servizi Tecnici della
Città. Infine, il fabbricato è situato in adiacenza di tralicci radiotelevisivi presenti sul
Colle della Maddalena e l’elevata concentrazione di onde elettromagnetiche dell’area
parrebbe non rendere ammissibile la presenza continuativa di persone all’interno del
compendio”.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Concluda, grazie.

UNIA Alberto (Assessore)
Ho finito. “Da tempo gli Uffici sono impegnati, appunto, per la soluzione di tali
problematiche giuridiche e non”.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Perfetto, grazie, Assessore. Ho lasciato qualche di più perché ho visto che era piuttosto
lungo il quesito. Passo la parola alla Consigliera Scanderebech, che ne ha diritto per i
minuti che leggerà direttamente a monitor.

SCANDEREBECH Federica
Sì, grazie. Buongiorno a tutti. Mah, allora, parto dal fondo, iniziamo dal fondo.
Iniziamo da questa struttura che dà il benvenuto al Colle della Maddalena, perché molti
entrano dal Colle della Maddalena proprio da dove c’è questa struttura, dove a fianco
troviamo questa struttura; una struttura che era ben recintata, adesso non è
assolutamente più recintata; chiaramente qualcuno si è impossessato della struttura e ci
vive dentro con anche un pericolo, a detta mia, di crollo, ma questa è solo una mia
interpretazione, vedendo lo stato della struttura. Quindi, Assessore, io le chiederei di
mandare i tecnici a fare un sopralluogo, almeno per recintare nuovamente e mettere in
sicurezza questa struttura, al fine di non fare entrare persone e poi il verificarsi di
magari cose ancora più gravi. Questo è il primo punto. Secondo punto: non possiamo
nasconderci dietro il fatto che l’accatastamento è anche un accatastamento da dover
fare, da dover cambiare. Beh, mettiamoci noi di impegno col vecchio proprietario per
portare avanti burocraticamente tutto ciò che si può, per arrivare finalmente ad un
bando; un bando che se lo merita tutto il Colle della Maddalena, perché quella struttura,
purtroppo, porta degrado in quella zona e, appunto, il benvenuto che si ha al Colle della
Maddalena è proprio il decadimento di questa struttura, ed è un peccato. Un vero
peccato perché, secondo me, anche da parte del Comune di Moncalieri ci sono tutte le
intenzioni di poter colloquiare e trovare una soluzione che possa dare dignità a questo
ingresso del Colle della Maddalena.
Per quanto concerne tutti i dati che mi ha detto, quindi i 30 cestini riparati o che saranno
riparati nel 2021, le 100 panchine che saranno oggetto di interventi, mi fa piacere, bene,
bene, molto bene. Spero vivamente che, però, si possa, veramente nel prossimo Bilancio
che ci sarà, intervenire veramente per un ripristino generale di tutte quelle strutture, o
piuttosto mi verrebbe da dire: se sono in una condizione veramente di degrado, piuttosto
togliamole anziché lasciarle, e quindi diamo quella percezione ancora maggiore di
degrado. Devo ammettere che il Colle della Maddalena, rispetto ai sopralluoghi che ho
fatto di altri parchi collinari e precollinari, è forse il Parco che versa in una situazione
migliore, rispetto a tutti gli altri, perché se possiamo solo immaginare ad esempio Villa
Genero, per citarne uno, piuttosto che Parco Europa, sono in condizioni ben più
disastrose. Questo, però, dobbiamo tenerlo presente perché, veramente, una
riqualificazione di tutto il verde, soprattutto precollinare, che non è una periferia… -
perché spesso questi parchi vengono visti come una periferia, perché magari in strade di
collina difficilmente raggiungibili da mezzi pubblici -, non è così perché veramente
sono il cuore pulsante verde della nostra città e anche chi dal Centro guarda verso la
collina vede tutti questi parchi e il loro verde. Quindi un’attenzione maggiore, forse,
andrebbe data e spero, veramente vivamente, che nei futuri Bilanci ci possa essere.
Grazie, Presidente, ho terminato.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Consigliera Scanderebech.
Rimanga con noi perché adesso entra l’Assessore Rolando e diamo quindi risposta…
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