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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Giugno 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2021-00271
NEBBIA IN VAL PADANA. CI PIACEREBBE RIDERCI SU PENSANDO A COCHI E RENATO MA INVECE SI TRATTA DI NUBI TOSSICHE.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Passo all’interpellanza successiva, che è la n. mecc. 202100271. Attendo solo l’ingresso
dell’Assessore Unia, che era qui con noi un momento fa. Se qualcuno magari me lo
chiama, io non posso… (INTERVENTO FUORI MICROFONO). No, ma sta arrivando.
Grazie, molto gentile. Perfetto, allora trattiamo… Grazie, Assessore. Trattiamo la
n. mecc. 202100271, che ha come titolo:

“Nebbia in Val Padana. Ci piacerebbe riderci su pensando a Cochi e Renato
ma invece si tratta di nubi tossiche”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
È stata presentata dalla Consigliera Parlacino in data 17 maggio del 2021 e quindi do
subito la parola all’Assessore, che si prenota.

UNIA Alberto (Assessore)
Eccomi.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Perfetto, prego.

UNIA Alberto (Assessore)
Grazie, Presidente. Grazie alla Consigliera Parlacino che ha presentato un’interpellanza
sui fumi provenienti dagli orti presenti nella zona Nord di corso Grosseto, fino
all’imbocco della tangenziale. Farò una premessa… Chiedo scusa, ma con la
mascherina e gli occhiali si appanna tutto. Farò una premessa: le segnalazioni di
molestie odorigene da parte di cittadini pervengono in linea di massima ad ARPA
Piemonte, Città di Torino e Polizia Municipale. Per quanto riguarda la quota parte di
segnalazioni, gestite dall’Area Ambiente della Città, esse vengono suddivise nelle
seguenti macrocategorie, cioè segnalazioni derivanti da fonti note identificate, come
attività commerciali o industriali, eccetera, o segnalazioni odorigene derivanti da fonti
non note a priori. La trattazione delle segnalazioni non note è particolarmente
complessa e delicata, in quanto richiede indagini specifiche, spesso prolungate,
accompagnate da una particolare conoscenza e dalla necessità di monitoraggio del
territorio. A tal fine l’Area Ambiente, già a partire dagli scorsi anni, ha promosso
metodologie operative e scambi di informazioni fra i soggetti istituzionali coinvolti, con
l’obiettivo di definire una metodologia operativa condivisa. Un utile strumento che si è
sviluppato è la mappatura georeferenziata delle segnalazioni, col duplice obiettivo di
monitoraggio del territorio e di ausilio di indagine per risalire alle fonti emissive.
Passando invece ad approfondire l’interpellanza, per quanto riguarda le molestie
segnalate, si riferisce che, nell’arco temporale degli ultimi sei mesi, al loro Ufficio
risulta un’unica segnalazione nella quale l’esponente riconduce il disturbo olfattivo alla
fumosità derivante dalla zona adibita ad orti sita fra corso Grosseto e la connessione
della superstrada Torino-Caselle. In linea generale, nell’area a ridosso dell’asse corso
Grosseto, sono frequenti segnalazioni odorigene da fonti non note. In alcune si riferisce
di disturbi legati a fumi di combustione, in altre si fa riferimento, in maniera più ampia,
a varie tipologie differenti di sensazioni odorose. Si ribadisce il fatto che la ricerca delle
fonti emissive è un’attività molto complessa e prolungata, resa ancor più articolata dalle
possibili e potenziali fonti emissive, particolarmente presenti nell’area Torino Nord,
quali abbruciamenti abusivi, attività commerciali o industriali, cantieri estesi come la
ferrovia di corso Grosseto. La Polizia Municipale, per quanto di competenza, ha riferito
che il personale del Reparto Informativo Minoranze Etniche monitora l’area da diversi
anni ed è a conoscenza della presenza di un insediamento di soggetti di etnia rumena,
che si estendono in corso Grosseto in corrispondenza dell’ingresso della superstrada per
Caselle. Negli ultimi mesi sono pervenute e state trattate dagli agenti del Reparto varie
segnalazioni di residenti della zona, che lamentavano disturbi causati da fumi. Nella
località è stato rilevato un accampamento formato da 13 baracche, con circa una trentina
di persone, che si estende su un’area privata nella quale sono presenti anche parti di
terreno adibite a orti gestiti da cittadini italiani. L’area privata in questione è di proprietà
di una persona residente a Milano, che ha presentato querela per invasione di terreno
alla Polizia di Stato di Milano, appunto. Nel corso degli interventi non è mai stata
riscontrata la presenza di cattivi odori o fumi provenienti dall’insediamento. In data 3
giugno 2021, gli agenti hanno provveduto a contattare uno dei reclamanti dei disturbi, il
quale ha riferito che i fumi, provenienti dall’insediamento, si presentano in modo
estemporaneo e che incaricherà una ditta privata per verificare la nocività degli odori
presenti nell’aria. Il monitoraggio della zona proseguirà da parte del personale già
intervenuto. Aggiungo che, essendo, suppongo, un’area privata, e quindi avendo fatto
un esposto il proprietario, ci sia una procedura anche legata a quello, per quanto
riguarda poi l’eventuale allontanamento delle persone.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Ringrazio l’Assessore Unia e cedo quindi la parola alla Consigliera Parlacino, che ne ha
facoltà. Guardi sul monitor, vedrà i tempi di...

PARLACINO Francesca
Sì, grazie, Presidente. Grazie, Assessore Unia, per le risposte e grazie anche per il
preambolo, del quale non ero assolutamente a conoscenza. Le chiederei se fosse
possibile avere una nota via mail, così che possa anche riferire ai cittadini. Dunque, io
ho presentato questa interpellanza perché, in realtà, i cittadini mi dicono che questo
problema sussiste da tre anni; quindi sono tre anni che loro fanno queste segnalazioni.
Tra l’altro ci tengo a sottolineare che si sono mossi in maniera molto corretta e precisa,
quindi hanno chiamato i Vigili, hanno fatto diverse segnalazioni, si sono recati in loco,
quindi hanno fatto tutti i passaggi corretti. Il problema è che la situazione persiste,
quindi si tratta di questo odore molto sgradevole, al punto tale che riferiscono di avere
dei fastidi alla gola e agli occhi; un odore che entra in casa, quindi non possono né stare
con le finestre aperte, né stare con le finestre chiuse. Se pensiamo anche al problema
della mascherina, vuol dire che passeggiare in zona è davvero diventato faticoso. Quello
che loro sostanzialmente chiedono e quello che noi chiediamo sono delle risposte, cioè
se c’è la possibilità, lei, Assessore, o comunque l’Amministrazione, di interfacciarsi con
l’ARPA affinché vengano fatte le rilevazioni, per comprendere se questi fumi sono
effettivamente tossici; perché, oltre al fatto che già di per sé è sgradevole avere questo
odore che aleggia nella zona, ma se si tratta anche di fumi dannosi, è necessario che noi
tuteliamo i cittadini, anche alla luce delle politiche che avete condotto in questi ultimi
anni, sempre politiche molto green; no? Quindi quello che noi chiediamo, appunto, è di
procedere e di chiedere all’ARPA di intervenire ed eventualmente, come
Amministrazione, di contribuire a far sì che questo campo abusivo venga sgombrato e si
torni a utilizzare quella parte di orti, per i cittadini che ne hanno fatto una regolare
richiesta e che possono utilizzare. Grazie, Assessore. Grazie, Presidente.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora, ringrazio la Consigliera Parlacino.
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