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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Giugno 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 29
MOZIONE 2021-15302
ECOISOLE O NUOVE DISCARICHE A CIELO APERTO?
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con i successivi punti del nostro Ordine del Lavori.
Il punto 19 e il punto 20, che verranno discussi congiuntamente, mi riferisco alla
mozione n. mecc. 202115302 del Capogruppo Petrarulo:

“Ecoisole o nuove discariche a cielo aperto?”

e alla mozione n. mecc. 202114156, presentata dalla Vicecapogruppo Scanderebech:

“Ecoisole in San Salvario”

SICARI Francesco (Presidente)
Lascio ai proponenti la facoltà di illustrare i provvedimenti. Prego, Capogruppo
Petrarulo, si segni. Prego.

PETRARULO Raffaele
Grazie, Presidente. Io inizierei con un accorato appello: quindi, questa volta votiamo a
favore di questa mozione, ma non tanto perché la proponiamo, ma perché è nell’indice
della raccolta, delle ecoisole e tutto quello che sia. Peccato che non c’è l’Assessore
Unia, ma non perché..., è sempre presente, adesso non è una critica, ci mancherebbe,
anche perché è molto attento su queste cose, però su queste due mi sarebbe piaciuto che
avesse detto anche qualcosa in merito a quello che lui ha visionate e ha verificato
proprio sulle Circoscrizioni 6 e 7 andando a fare dei sopralluoghi e quindi andando a
vedere quello che noi abbiamo detto, quello che abbiamo scritto, perché ad esempio la
mia..., cioè, la mia, quella che… qui dice 302/2021, riguarda proprio due Circoscrizioni
specifiche, la 6 e la 7, e non sono due Circoscrizioni tanto per farle diventare il ghetto di
Torino, perché se qualcuno pensa questo, allora a questo punto è già in malafede, come
diceva il Consigliere Giovara, è come se qualcuno vuole passare a 120 all’ora sul
semaforo per non pagare la multa: non è così. È invece il contrario: è quello di andare
ad aiutare e quindi di non far diventare ancora più pattumiera quello che è oggi un
malvezzo e una oggettività che non può essere effettuata. Mi spiego meglio: dato che le
tessere che vengono date, vengono date ad unità abitativa, nell’unità abitativa - così
come molti sanno - gli Amministratori hanno un quadro di quello che è il registro
anagrafico delle persone che ci abitano all’interno, ma non sono tutte quelle che sono
quelle regolari, molte sono più irregolari di quelle che siano; il 27% degli immigrati che
sono a Torino, in Barriera di Milano, sono molti di più di quelli che sono quelli italiani,
pure stesso, che non sono quelli che sono inerenti ai contratti di locazione, quindi non
avremmo un controllo effettivo di coloro che vanno poi a immettere nei cassoni delle
ecoisole l’immondizia. Quindi, al 98%... mi collego alla TARI, che diceva il
Consigliere poc’anzi, al 98% l’immondizia rimarrebbe fuori dalle ecoisole, la maggior
parte. Allora qual è la soluzione? O la politica non viene incontro, o la politica ne
prende atto, fa un periodo di transizione, cerca di capire che cosa sta avvenendo e quindi
dice: “Okay, le ecoisole mi piacciono, le mettiamo, ma le lasciamo aperte”, perché... in
modo che rimanga un periodo in cui non vengono abituati, ma avviene che non ci sia
già quello che c’è oggi intorno a tutte le due Circoscrizioni naturalmente, la maggior
parte... ma le foto sono palesi, chi gira lo sa, chi non va in giro non vede, adesso, poi,
come diceva il Consigliere Giovara, che o andiamo in macchina, o andiamo in
bicicletta, o andiamo a piedi, chi non li vede vuol dire che forse gli occhiali non li sta
usando bene e deve vedere qualcos’altro. Secondo me i rifiuti ci sono, rimangono fuori;
le ecoisole sono una bella cosa per poter incentivare e aumentare la differenziata, perché
su questo sinceramente è una scommessa, ma va rimodulata, deve premiare anche
coloro che la effettuano, ma effettuarla significa anche andare poi a incidere, capisce
Presidente Sicari? Ecco perché, in un momento di transizione, e tutta una roba del
genere, occorrerebbe naturalmente che... e lei vive come me in Barriera, Presidente,
quindi lo sa, su quelle vie che noi siamo, che spesso e volentieri io non ho visto vicino
ai bidoni della spazzatura naturalmente quello che avviene, senza andare a criticare se
sono italiani o meno, perché la percentuale è il 30%, quindi noi abbiamo due terzi e un
terzo, quindi non diamo la colpa sempre a qualcuno, diamo la colpa a chi non l’effettua.
Venire incontro? O abbiamo la capacità di andare poi a sanzionare, ma la sanzione
amministrativa, la sanzione che poi chi non ha nulla non paga niente, quindi la sanzione
va a incidere dove c’è una cultura della gente di quella di andare poi ad aiutare quello
che è il tessuto di tutta l’area circostante. Siccome io credo alle sanzioni naturalmente,
ci mancherebbe, però non credo a quello che sto vedendo ultimamente, penso che le
ecoisole sono utili e vanno fatte, naturalmente con un periodo di “x” mesi..., l’Assessore
Unia oggi non è presente, ma l’Assessore Unia lo ha detto anche lui, dice: “Partiamo
con un periodo ponte, in cui rimangono aperte, e poi le andiamo man mano a chiudere
con una cernita”, quindi con un controllo sulle stesse ecoisole, su quelli che sono i
condomini, perché sicuramente rifornire di tessere tutti quelli che sono gli abitanti, e
non l’unità locale, perché, Presidente, in una unità locale noi diamo una tessera, lì ci
sono otto persone, sette, cinque, quattro che vivono, e quindi la maggior parte di queste
spesso e volentieri, vuoi che è più lenta l’apertura dello sportellino, vuoi che non arriva
il discorso dell’elettricità, cioè del contatto tra l’apertura e l’altro, vuoi il pulsante da
aprire, spesso e volentieri poi alla fine rimangono affianco.

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

PETRARULO Raffaele
Chiudo, chiudo naturalmente, sperando, ma non auspicando, perché vediamo poi, come
diceva... cito sempre Giovara, perché mi è piaciuto il suo intervento, anche perché
(incomprensibile) cultura insegna molto, sperando che nella cultura di chi è in
quest’Aula capisca che qui non è una questione politica, ma è una questione di venire
incontro ai cittadini e naturalmente anche all’AMIAT, che fa un lavoro sul territorio non
poco indifferente e anche abbastanza duro e difficile. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Vicecapogruppo Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Grazie, Presidente. Per illustrare la seconda mozione che congiuntamente stiamo
discutendo. La seconda mozione è più incentrata esclusivamente su San Salvario,
perché, come ricorderanno i colleghi, lo scorso 27 aprile finalmente siamo andati in
sopralluogo; andando in sopralluogo è emerso come chiaramente il problema esiste e
persiste, ossia quello dell’abbandono dei rifiuti in strada a seguito della chiusura di
queste ecoisole. Con AMIAT durante il sopralluogo siamo stati rincuorati, perché
AMIAT stessa ha dichiarato che una percentuale, circa un quarto delle 72 ecoisole
presenti su San Salvario, avranno l’apertura posteriore che non verrà mai chiusa, quindi
essendoci un’apertura posteriore queste eco isole possono essere sfruttate anche da quei
ristoratori che hanno degli ingombri che, invece, dalla bocca principale più piccola non
riescono a gettare. Su San Salvario sappiamo bene quali sono i problemi, non li
ripetiamo qua in Aula, tutti i Consiglieri Comunali durante il sopralluogo hanno sentito
anche da parte della popolazione quali possono essere le criticità di coloro che non
hanno la tessera, per quale motivo, soprattutto coloro che purtroppo affittano
abusivamente e quindi non hanno la possibilità di conferire poi i rifiuti dentro al
contenitore, dentro all’ecoisola stessa. Quindi, noi non vogliamo chiaramente andare
nella direzione di legittimare coloro che abusivamente vogliono buttare per terra la roba,
ma noi chiediamo che questo degrado, che sta continuamente aumentando su
San Salvario, e abbiamo visto molte, molte, molte foto su tanti social, su tanti giornali,
online e non, di come il fenomeno che noi denunciavamo mesi e mesi fa stia
aumentando sempre più. Quindi noi dobbiamo andare incontro a tutti quei
commercianti, a tutta quella movida che lì in quella zona stanno finalmente ripartendo e
stanno di nuovo riempiendo le piazze, ma le piazze non possono essere anche riempite
di rifiuti. Per questo motivo, con la seconda mozione, di cui noi chiediamo il voto in
Aula, chiediamo di attivarsi il prima possibile con AMIAT per prevedere un piano di
incremento delle ecoisole con apertura posteriore, onde evitare il più possibile il
fenomeno dell’abbandono dei rifiuti in strada a San Salvario.
Tengo presente che la stessa AMIAT, durante il sopralluogo, dichiarava e citava che
avrebbero fatto uno studio per capire quali sono quelle famose ecoisole in cui vengono
abbandonati di più i rifiuti e che avrebbero monitorato a posteriori quali ecoisole
eventualmente aprire con questa apertura posteriore. Quindi, in un momento in cui il
problema non è risolto e sta aumentando, chiediamo veramente un impegno ad AMIAT
di poter cambiare quelle ecoisole che attualmente sono chiuse con la tessera, con altre
che continuano a rimanere chiuse con la tessera davanti, ma possono avere la possibilità
nel posteriore di poter essere aperte e di conferire questi rifiuti, così che anche un senso
civico del cittadino che trova il rifiuto per terra può eventualmente usare il suo senso
civico, adoperando per la collettività, e quindi conferire, anche se in quel momento non
ha la tessera, il rifiuto che vede abbandonato dentro il contenitore. Penso che sia
un’iniziativa assolutamente legittima e che va nella direzione, appunto, di risolvere quel
problema del degrado. Ringrazio pubblicamente AMIAT per il sopralluogo e la
disponibilità, quando avevamo, il 27 di aprile, fatto diverse domande e soprattutto il
fatto che lei stessa si è resa conto che potrebbe essere l’inizio di una soluzione.
Speriamo veramente che questa soluzione possa essere poi sperimentata su San Salvario
e ampliata il più possibile nelle zone in cui purtroppo la raccolta con le ecoisole non sta
avendo i frutti desiderati.

SICARI Francesco (Presidente)
Apriamo ora la discussione. Prego, Consigliere Carretto.

CARRETTO Damiano
Grazie. Inizio l’intervento dicendo a verbale quello che non ho potuto dire prima,
ovvero che prima chiedevo degli studi scientifici sui countdown e non quali Comuni
avessero o meno attivato gli stessi.
Detto questo, su queste due mozioni: ma parto da un presupposto, le ecoisole, a mio
parere, sono un errore madornale e infatti, se non mi ricordo male, credo che non
fossero mai state messe nei programmi del Movimento 5 Stelle proprio perché
rappresentavano una tecnologia di fatto che ci faceva tornare indietro, nel senso che è
una raccolta stradale, quindi si trova nella raccolta stradale, con un sistema elettronico
di verifica, che però dà tutti i problemi dei sistemi elettronici della tecnologia per,
diciamo, la raccolta, quindi lo svuotamento delle ecoisole, e in realtà invoglia - come sta
dimostrando - le persone a abbandonare i rifiuti, mi ricorda un po’ a Roma, quando mi
raccontavano che i rifiuti si buttano in corsa dalle auto, si buttano dai balconi, eccetera
eccetera, tanto qualcuno li raccoglie, tanto prima o poi qualcuno li raccoglie. E credo sia
un messaggio sbagliatissimo che la Città sta dando, ma anche suggerire che qualcuno,
con il senso civico, raccolga la spazzatura che qualcun altro, per mancanza di voglia,
mancanza di civiltà, perché è in affitto abusivamente, quindi andiamo a tutelare chi
affitta abusivamente gli appartamenti, quindi supponiamo che qualcuno con il senso
civico rimedi a tutte queste cose, ed è secondo me un messaggio estremamente
sbagliato. E, appunto, io, che mi ricordi, io questa cosa delle ecoisole non l’ho mai letta
nei programmi del Movimento 5 Stelle, né a livello regionale, né a livello cittadino, poi
magari è cambiato qualcosa o magari ho letto male io i programmi. Quello che invece...
di cui sempre si è parlato è la raccolta puntuale, ovvero andare a far pagare e a far
conferire il singolo utente, in base ai rifiuti effettivamente prodotti, quello sì, me lo
ricordo, e forse, forse, si poteva andare in questa direzione invece che andare nella
direzione delle ecoisole, che così tanti problemi stanno portando. E non è la soluzione di
lasciare aperte le ecoisole, perché lasciare aperte le ecoisole vuol dire tornare alla
raccolta stradale classica, semplicemente senza i bidoni classici, la raccolta stradale
classica senza i vecchi bidoni, con dei bidoni nuovi, in realtà con l’aggravante che,
appunto, le persone non conferiscono dentro i contenitori, ma lasciano, tanto qualcuno
raccoglierà prima o poi. Io credo che questo sia un errore, sia stato un errore dal punto
di vista strategico di AMIAT, della Città. Davvero, io avrei cercato di andare in un’altra
direzione, sapendo che probabilmente i problemi sarebbero stati questi, e tra l’altro
ancora non si sono verificati problemi legati alla tecnologia, quindi quando le ecoisole
magari si rompono, si guastano e i mezzi iniziano a costare troppo, eccetera eccetera.
Quindi io onestamente, più che una mozione del genere, avrei fatto una mozione per
rivedere proprio il sistema, per tornare indietro, per andare verso quella che, appunto, è
la tariffazione puntuale, tariffazione puntuale che ovviamente ha tante difficoltà, ma è
anche un qualcosa che molti Comuni fanno abitualmente, Comuni dell’Emilia Romagna
piuttosto..., per non andare tanto lontani, qua in Piemonte ci sono dei Comuni che fanno
tariffa puntuale: vai a prenderti il tuo sacchetto e paghi in base a quanti sacchetti tu
conferisci. Questo è il futuro. Tra l’altro, questo è un sistema che fa elevare tantissimo il
valore della raccolta differenziata: prima si parlava, siamo arrivati al 50%, l’obiettivo
era il 65%, non il 50%. Quindi, quando invece ci sono questi i Comuni che vanno in
tariffa puntuale e conferimento in questo modo, che raggiungono vette del 79-80-85%,
cioè siamo veramente su un altro pianeta. Quindi, io credo che queste due mozioni non
siano votabili per i motivi che ho espresso, ma credo che potrebbero aprire magari una
riflessione su questo tema. Io credo che AMIAT abbia preso una cantonata galattica...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

CARRETTO Damiano
...e non sempre avere dei sistemi intelligenti vuol dire avere delle soluzioni che
funzionano. Quindi, magari cerchiamo di andare in un’altra direzione e, diciamo,
correggere questi errori, che sono obiettivamente macroscopici, di questo sistema.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Presidente Mensio, ha facoltà per cinque minuti.

MENSIO Federico
Grazie. Intervengo prima come Presidente e poi eventualmente come Consigliere, se mi
è concesso.

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, tanto poi, quando arriviamo alla fine della pausa, rinviamo tutto al prossimo lunedì.
Prego.

MENSIO Federico
Va bene, grazie. Allora, non voglio fare disquisizioni sui metodi di raccolta, non è
questa la sede, ci sarebbe da discutere, io capisco che alcuni Consiglieri di alcuni
Gruppi, anche sentiti i Consiglieri dei Gruppi regionali, abbiano idee proprie e io le
rispetto, ma non le condivido. I metodi di raccolta sono cambiati negli ultimi 15 anni, e
questo non lo dico io, lo dicono proprio alcuni esperti dell’Emilia Romagna, tra cui
alcuni facenti parte del Gruppo Rifiuti... Zero Waste o Rifiuti Zero. Il metodo di 15 anni
fa della raccolta porta a porta non è assolutamente paragonabile ai metodi di raccolta di
oggi, anche con ecoisole, sono sistemi diversi, sono sistemi che si vanno ad adattare alle
situazioni diverse. Presidente, io però… (INTERVENTO FUORI MICROFONO).
Grazie. Sono sistemi che si vanno ad adattare alle varie situazioni e fare un parallelismo
tra il Centro di Torino, alcuni quartieri di Torino e situazioni urbanistiche ed edilizie
con case più o meno bi-tri-quadrifamiliari sparse sul territorio è un esercizio di stile.
In tal senso io non faccio... ripeto una disquisizione, mi concentro sulle due mozioni che
sono state presentate in Commissione: allora, questi sistemi funzionano, funzionano, i
dati ce lo dicono, sicuramente, ma questo lo ha ammesso sia l’Assessorato, lo abbiamo
detto anche in Commissione... però, Presidente, se mi chiama un po’ di silenzio in Aula,
mi fa una cortesia.

SICARI Francesco (Presidente)
Consigliere Mensio, vada avanti. Grazie. (INTERVENTO FUORI MICROFONO).

MENSIO Federico
Un po’, però non importa, vado avanti.
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