Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie, grazie Assessora per la relazione. Non so se la previsione consegnata alla futura Amministrazione di poter prevedere delle internalizzazione sarà perseguita magari la futura Amministrazione non vorrà correre il rischio di quella attuale che era stata identificata come la portatrice di un’internalizzazione e, come si vede, non l’ha potuta praticare e prevede anzi che non si praticherà per i prossimi cinque anni, ma non era di questo che io volevo interpellare, anche per risparmiare a tutto il Consiglio lo storytelling solito della Corte dei Conti, il Piano di Rientro, i debiti dell’Amministrazione precedente, anche perché su questa questione non siamo affatto nelle stesse condizioni in cui eravamo alcuni anni fa, almeno non era... all’inizio di questo mandato, ma siamo in una proiezione del tutto inedita, ed è su questa proiezione inedita che io intendevo parlare in questo Consiglio. Prima questione: il fatto che si confermi e che si confermi sia nell’offerta a gestione diretta che in quella in concessione non è affatto un elemento di rassicurazione perché, vede, la mia domanda non era volta a chiedere se fosse intenzione aumentare i posti in concessione, la mia domanda era volta a chiedere se fosse intenzione aumentare l’offerta del servizio educativo 0/3, e questo aumento dell’offerta 0/3 è caldeggiata in tutti gli indirizzi pedagogici/scientifici/politici di questa fase in cui almeno a parole tutte le forze politiche che sostengono questo Governo - quindi mi pare che nessuno se ne possa tirare fuori - stanno sostenendo che per contrastare la diseguaglianza, costruire strumenti di conciliazione, favorire i livelli occupazionali, lavorare sulla formazione precoce delle giovani generazioni richieda un ampliamento e una distribuzione omogenea dell’offerta dei nidi. Quindi, che questa Amministrazione mi dica che intende confermare l’offerta quando il livello di copertura è di poco superiore al 36% non è affatto una suggestione positiva, casomai è un altro elemento di preoccupazione e al fatto che nell’indifferenza, al momento non abbiano indicazioni numeriche di futuri ampliamenti, nell’indifferenza attuale rispetto all’ampliamento dell’offerta io chieda: “Qual è il rapporto tra la dimensione a gestione diretta e la dimensione a gestione indiretta?” Non è affatto volto a percorrere una tradizionale polemica tra esternalizzazioni e gestione pubblica, anche perché io sono convinta che i professionisti di questi servizi formati nello stesso modo abbiano egualmente dedizione e responsabilità nell’esercizio professionale, ma è diverso operare in un contesto in cui c’è continuità, operare in un contesto di cui si capisce la missione, cioè il mandato di interesse pubblico che vuol dire non solo fare bene tutti i giorni con i bambini di riferimento il proprio lavoro, ma anche capire qual è la finalità del proprio lavoro per quei bambini e per la collettività. Lavorare in un contesto che abbia chiaro il mandato e la missione vuol dire condividere momenti di formazione, puntare sull’aggiornamento in servizio, costruire modelli pedagogici che possono anche essere aggiornati da risorse diverse da altre, ma tutto questo noi non l’abbiamo discusso, tutto questo, cioè qual è stato il cambiamento e il valore e la previsione dell’Amministrazione rispetto a questo sistema a gestione diretta e indiretta noi non lo abbiamo conosciuto, perché abbiamo conosciuto le righe iscritte all’interno della delibera del sistema formativo integrato, non i percorsi. Ed era di questo invece, perché io mi occupo degli aspetti qualitativi non essendo adibita alla gestione, era di questo che chiedeva di parlare l’interpellanza; così come la previsione dell’impossibilità di queste e delle future Giunte di modificare il parametro degli organici è altrettanto inquietante perché in questa Sala da cinque anni stiamo dicendo che il Piano del fabbisogno non era adeguato rispetto alle figure degli educativi, e non solo, lei sa meglio di me - perché io posso solo cogliere indicazioni di massima - lei sa meglio di me che non saranno sufficienti le previsioni fatte che erano fatte sui pensionamenti anche in relazione al fatto che ci saranno uscite dal servizio da parte di figure educative che ad esempio andranno a ricoprire i ruoli economali. Quindi lei sa quanto me sia che il settembre... ARTESIO Eleonora Sì. Sia che il settembre si manifesta più complicato e pesante di quanto non sia stato quest’anno, sia che l’Amministrazione non ha previsto né le risorse adeguate per l’implementazione dell’offerta, né i percorsi culturali per caratterizzare una varietà di offerte quale quella raccomandata in tutti gli indirizzi. |