Interventi |
ROLANDO Sergio (Assessore) Grazie, Presidente. Anche qui, come per l’altra, avevo preventivamente inviato la risposta e la documentazione a supporto, che non poteva essere ovviamente commentata in un modo efficace in questa sede; però mi limito a fare quattro riepiloghi, più una considerazione. Intanto, fornisco le seguenti informazioni utili alla risposta, che poi sono anche declinate in quadri riepiloganti: al 30 aprile ’21, nei profili amministrativi di categoria C vi sono 1.687 dipendenti; risultano in possesso di laurea, vecchio ordinamento magistrale e triennale, 282 dipendenti, Allegato 1. Nel Piano dei Fabbisogni 2021 è prevista una procedura pubblica per 19 posti da Responsabile Amministrativo, categoria D, che non è ancora stata indetta al momento della scrittura di questa risposta, ma può darsi che sia in via di indizione, perché entro il 30 giugno tutte le procedure previste per il Piano Assunzionale saranno attivate. L’Amministrazione ha già comunicato alle Organizzazioni Sindacali l’intenzione di provvedere a una progressione verticale per un limitato numero di posti in categoria D, riservata alle dipendenti e ai dipendenti amministrative/amministrativi in possesso dei requisiti di accesso previsti per l’esterno. Tale previsione dovrà essere accompagnata da una integrazione al Piano dei Fabbisogni. Terza domanda: è intenzione dell’Amministrazione procedere a presentare alle Organizzazioni Sindacali le bozze degli avvisi di selezione, relativamente alle procedure di progressione verticale per Responsabile Tecnico ed Amministrativo. Infine, si allega la Tabella riepilogativa per classi di età del personale amministrativo alla data dell’aprile 2021. Su questo tema, e relativamente alle posizioni, come si dice, alle progressioni verticali, direi che, se uno prende atto anche, uno, del Decreto 80, appena scritto dal Ministro Brunetta, troverà che ci sono degli articoli che appositamente trattano questa materia. Peccato che il tema dei laureati di istituti tecnici specialistici non trova ancora un’adeguata risposta, mentre sul piano fattuale è facile andare a vedere le statistiche: l’80% dei diplomati negli istituti tecnici trova lavoro al primo colpo. Di questo 80%, quasi il 40% lo trova a tempo determinato. Ovviamente, si tiene conto anche dei nuovi istituti tecnici, quelli orientati all’informatica, alla telematica e quant’altro. Però quella scuola che non ha mai cessato di essere una frontiera positiva perché è pieno il mondo di periti elettronici che valgono gli ingegneri, è pieno il mondo, così è, gli italiani, io sono della stessa idea che diceva il Consigliere Magliano sull’altra interpellanza, cioè su questo tema, dovrebbe trovare una sua ratificazione anche nell’ambito degli Enti Pubblici. Speriamo che con le norme di Brunetta tutto ciò a correggere quelle prima possa portarci a qualcosa di meglio. Grazie. |