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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Giugno 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 3
INTERPELLANZA 2021-00282
IL GIARDINO BOSCOSO DEL BUON PASTORE.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Passiamo a quella successiva. Vedo che sta entrando in Aula l'Assessore Iaria e verifico
la presenza della Consigliera Artesio. Si tratta della meccanografico n. 202100282:

“Il Giardino boscoso del Buon Pastore”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
È stata presentata in data 20 maggio del 2021 proprio dalla Consigliera Artesio. Passo
quindi la parola… No, non ce l'ho ancora, riprovi a strisciare. Perfetto, allora le passo
subito la parola, vedrà sul monitor apparire i minuti.

IARIA Antonino (Assessore)
Grazie, Presidente. Allora, nella risposta che adesso andrò a leggere in alcuni tratti, che
poi consegnerò alla Consigliera Artesio, mi preme subito sottolineare che la porzione
delle aree verdi ex Buon Pastore non è oggetto della dismissione patrimoniale della
proposta di vendita andata all'asta, quindi è un'area che da Piano Regolatore era ed è
legata a un recupero come area verde pubblica e che si inserisce nelle possibilità che si
hanno quando viene proposta una deroga al Piano Regolatore di lavorare sulle aree
limitrofe per poter proporre degli interventi che vanno a valorizzare ulteriormente
l'interesse pubblico per la deroga al Piano Regolatore. Quindi da questo punto di vista
nel bando era specificato che chiunque avesse partecipato all’asta, si fosse aggiudicato il
bene, poteva proporre una deroga al Piano Regolatore attraverso questo Decreto
Sviluppo limitato ad alcune categorie, alcune destinazioni urbanistiche. Gli
aggiudicatari provvisori dell'area si sono avvalsi di questa possibilità e hanno proposto
chiaramente una deroga alla 106, che nella possibilità di recuperare il giardino si
inserisce tutta una possibilità appunto di valutare questo progetto nell'ottica di
recuperare questo spazio come verde pubblico. Questa rivalutazione dello spazio
riguarda anche chiaramente il censimento delle arre verdi, diciamo un progetto per
aumentarne e recuperarne la qualità esistente di queste aree verdi e chiaramente un
progetto di accessibilità di quest'area per i cittadini torinesi. Ricordo che questo giardino
è per lo più sconosciuto ai cittadini torinesi e potrebbe diventare una risorsa molto
importante dal punto di vista di disegno urbano e anche di fruibilità della zona.
Chiaramente questo aspetto può sicuramente avvalorare il discorso di interesse del
pubblico sulla proposta che è venuta appunto delineandosi. Chiaramente tutte le
proposte, come tutti i 106, vengono valutate, sia appunto sotto il profilo politico e, come
ho già detto più volte, di interesse pubblico, ma anche chiaramente come valutazioni
tecniche sulla fattibilità degli interventi stessi.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Perfetto, Assessore Iaria. La parola alla Consigliera Artesio.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Molto interessante la specificazione svolta in questa occasione da parte
dell'Assessore, nel senso che il compendio relativo al Giardino non ha fatto parte del
procedimento di asta pubblica per alienazione di patrimonio IPAB, ma
presumibilmente, laddove la Giunta intenderà presentare al Consiglio l'ipotesi di 106,
potrà fare parte della valutazione di interesse generale pubblico per il quale sia
ammissibile una applicazione del 106. Relativamente a questo aspetto l'Assessore sa
quali sono le mie opinioni, nel senso che mi pare, dal punto di vista della procedura, che
formalmente è ineccepibile, mi pare dal punto di vista della valutazione politica invece
discutibile la possibilità di alienare del patrimonio da destinarsi a finalità socio-
assistenziali, seppure con gestioni di terzi, seppure con cessioni pluriennali, rispetto a
una deroga che consenta altri tipi di utilizzo e in questo specifico caso con un interesse
pubblico che si rileva non nel contesto del procedimento relativo alla IPAB, ma nella
estensione relativa alle parti limitrofe, come peraltro previsto e stabilito dalle norme.
Quindi non introduco alcun ragionamento rispetto all'applicazione delle norme,
introducono un ragionamento di opportunità e di valutazione politica e poi anche - e
questo lo faremo col collega dell'Assessore Iaria che ha la delega al Bilancio - di
destinazione delle risorse che sono state introitate dall'alienazione di un patrimonio
IPAB. A maggior ragione, però, in considerazione della valutazione che è stata svolta
rispetto alla qualità di questo patrimonio naturale particolarmente ristretto all'interno di
una zona centrale che invece di naturale ha ancora pochissimo, è fortemente
urbanizzata, fortemente attraversata da ogni sistema di mobilità, a maggior ragione
proprio questa caratteristica renderà particolarmente interessante e attenta la valutazione
che si dovrà fare rispetto alla proposta di riqualificazione che a grandi linee è stata
avanzata a titolo esclusivamente preliminare e informativo, senza alcun vincolo formale,
in una II Commissione Consiliare, perché non si tratta di un giardino a lungo incolto che
possa essere riconvertito a un generale uso pubblico e a eventuali attrezzature funzionali
all'uso pubblico, ma si tratta di un giardino molto particolare, tant'è che la mia
interpellanza si intitola “Il Giardino boscoso”, nel quale nel tempo e proprio per questa
capacità della natura di costruire dei propri spazi e delle proprie mutazioni all'interno di
un contesto potenzialmente offensivo, ma dal quale invece si è difesa con questa lunga
fase di segregazione e di chiusura che è diventata anche evidentemente salvaguardia, in
questo particolare giardino si sono consolidate, si sono sviluppate determinate specie
arboree di grandissimo interesse, alcune di tipo locale, altre addirittura di una
vegetazione cui non siamo abituati nel patrimonio del verde pubblico della Città di
Torino o del patrimonio del verde della Città di Torino, altri ancora, in particolare quelle
che producono bacche, che sono state addirittura utilizzate e sono potenzialmente
utilizzabili per diversi fini di carattere alimentare. Quindi c'è tutto un elemento di tutela
di questo inaspettato patrimonio che ci viene consegnato non per merito degli interventi
umani, ma per merito di uno sviluppo naturale e forse gli interventi umani che si
possono richiamare come valore sono stati quelli di non essere stati invadenti in
direzione di quel tipo di spazio, quindi questo particolare patrimonio che comincia ad
essere apprezzato anche al di fuori della cinta del Buon Pastore, dovrebbe meritare un
approfondimento tecnico-scientifico da parte dell'Amministrazione, certamente con gli
strumenti classici dei nostri uffici, ma anche forse con delle consulenze, degli
approfondimenti di carattere più puntuale, proprio per evitare che questo che sembra
essere una certa rarità nel contesto torinese, diventi un giardino attrezzato apprezzabile,
ma un giardino come altri, come altri in altri luoghi. Dato che siamo a livello dello
scambio epistolare, l'Assessore mi farà avere una relazione e se lo desidera io potrei
farle avere una relazione dei primi visitatori. Grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora la ringrazio, Consigliera Artesio.
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