Interventi |
PETRARULO Raffaele Questa, Presidente… speriamo di fare almeno due voti, Federica, perché sarebbe importante. No, questa è stata approfondita perché, come diceva il Presidente Malanca, giustamente… approfondita il 27 gennaio 2021, 26 maggio 2021. Proprio perché è stata approfondita e abbiamo fatto il sopralluogo anche sulla pista ciclabile di corso Novara, diciamo a chi ascolta e a chi rimarrà poi naturalmente nella decisione dell’Aula: la pista di corso Novara, che c’è in questa mozione in cui si chiede lo spostamento… quindi da dove adesso è attaccata al marciapiede, a fianco al viale alberato, così com’è tutto il tratto che va da via Bologna fino a piazza Baldissera, perché, per chi ci ascolta, tutto il tratto viaggia a fianco al viale alberato, senza andare ad incidere il viale alberato, invece nel tratto tra via Bologna e corso Palermo-via Aosta è stato fatto a fianco al marciapiede, andando quindi… in doppio senso naturalmente, perché se no non bastava un senso solo, in doppio senso, dove ci sono più vie che subentrano sul controviale, dove la visibilità, dettata sia dai bidoni sia dalle auto che vengono parcheggiate in prossimità, dà un senso non dico di insicurezza soggettiva, una insicurezza oggettiva - ci sono stati già degli incidenti quindi non è che stiamo raccontando barzellette -, anche perché, come dice qualcuno, la faccio tutti i giorni, l’attraverso tutti i giorni, quindi certe volte la bellezza di essere Consiglieri e di vivere in una certa zona e poi andare a fare una mozione o un’interpellanza, ti fa anche essere quello che ha visto, non solamente quello che recepisce quello che dice la gente, che ha recepito. Ci sono dei cittadini che hanno fatto una petizione, Roberto; alcune signore del…, alcune attività sul posto. Io…, quando abbiamo fatto il sopralluogo, chi c’era? C’era anche il Presidente Mensio, che oggi è assente purtroppo, però lui l’ha vista quella e aveva dato come giustificazione, me lo ricordo bene, che sia oggi un’interessenza di far sì che la pista ciclabile corra a fianco al marciapiede per poter poi usufruire molto meglio di quelli che sono i servizi dei negozi e delle attività vicine. Cosa giusta, vista in un’ottica di mobilità, cosa che va in una discrasia pazzesca per quello che poi è stato il progetto che è stato poi presentato su quella che vi è in piazza Arbarello, su corso Siccardi, dove la pista ciclabile viaggia sul centro. Ecco perché c’è questa mozione, al che abbiamo detto: “Ma la periferia a Nord di Torino, sempre perché è Barriera naturalmente, deve sempre essere quella in cui tutti si fanno naturalmente belli, passano tutti quanti e poi alla fine la portano in una maniera diversa, oppure il centro ha una prerogativa naturalmente diversa da quella che è la Barriera di Milano?”. Non solo, i commercianti di quel tratto di via, quelle attività artigianali, quelle autocarrozzerie, quella di Bosch e via discorrendo, hanno il diritto di poter far entrare i loro clienti in santa pace e in sicurezza oppure, come spesso sta avvenendo adesso, che qualcuno passa, viene bloccata la pista ciclabile con il furgone che sta sulla pista ciclabile? Cosa che non dovrebbe succedere, ci mancherebbe, però anche questo sta succedendo. Ovvero, questo discorso di andare a farla a fianco, che io avevo già detto a suo tempo, perché è partito già tutto da prima, è partito da una interpellanza, è partito da delle segnalazioni, quando erano in corso i lavori, quindi uno dice: “Ma Petrarulo tu oggi vai e cerchi di spostare”, sì cerco di spostare perché il male minore è quello di far sì di dare una continuità; chi la vede… cioè, perché qui dobbiamo capire una cosa, le piste ciclabili a me piacciono, non è che io sono uno di quelli a cui non piacciono le piste ciclabili. Una pista ciclabile… io invito veramente molti di voi ad andare a vedere come sono fatte in Emilia Romagna; non è come qua. In Emilia Romagna le città (incomprensibile) sinistra, quindi va benissimo, ma fatte bene. Cioè, invece qui abbiamo fatto delle piste ciclabili che viaggiano a fianco ai dehors, bloccano i dehors - via Nizza è una di quelle celeberrime - e poi noi abbiamo, invece, dove c’è da fare una cosa che è fattibile, era solo da fare…, perché poi è fatta con due strisce per terra, noi invece cosa facciamo? Tutto il tratto, e il tratto è stato fatto anche dopo, da via Cigna a piazza Baldissera, fatto dopo, lì si fa a fianco al viale alberato, invece il tratto precedente, in (incomprensibile), no, si deve fare a fianco all’autostrada. Allora, a questo punto, tanto, parlare e spiegare non serve, abbiamo fatto sempre quello che vogliamo, quindi quando si ha l’ottusità di non capire che certe volte riconoscere un errore vuol dire essere intelligenti e qui io reputo che la continuità di quello…, la maggioranza del tratto stradale deve far sì che chi l’ha visto deve capire che non può essere fatto diversamente, allora, a questo punto, se invece c’è l’ottusità di dire: “Quello che facciamo è giusto o quello che ho fatto è giusto”, perfetto, bocciamola, bocciatela, non è quello che mi interessa, di sicuro chi abita lì saprà almeno… dice: “Almeno qualcuno ci ha tentato a far sì che forse qualche incidente nel futuro non succederà”, sperando che non siano incidenti gravi e/o, fra virgolette, “mortali” sui monopattini, che girano vicino alle vie che si intersecano, perché a quel punto io non è che mi lavo le mani, e sono Ponzio Pilato, io ho la coscienza a posto, qualcun altro poi dopo ci dovrà pensare, perché non è il caso, eh. Grazie. |