Interventi |
GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie, Presidente. L’atto che presento oggi - e ringrazio la Conferenza dei Capigruppo per aver consentito che fosse discusso in tempi piuttosto brevi - tiene conto di un percorso che è cominciato in Comune, nella Commissione che è presieduta dalla proponente dell’atto che abbiamo appena votato, la Presidente Tevere, e che riguarda il modo in cui il Comune di Torino ha inteso dar corso alle aspettative contenute nella Legge 3, che è stato il primo vero strumento con cui si è voluto dare una risposta alle persone che, ad un certo punto della loro vita, persone singole o imprenditori quindi, nel corso della loro attività, si sono ritrovate ad avere una condizione di indebitamento tale da non riuscire a vedere vie d’uscita. La Legge 3 presupponeva l’opportunità da parte dei Comuni, ma anche delle Province e quindi delle Città Metropolitane, di costituire un proprio Organismo di Composizione della Crisi e quindi di partecipare da protagonisti nel sostenere e nell’affiancare le persone che si trovano in queste condizioni. Il Comune di Torino, dopo un lungo dibattito, che ha visto anche delle proposte provenienti dai banchi della Minoranza - penso per esempio all’atto di indirizzo presentato dal Capogruppo Magliano e votato da questo Consiglio -, dicevo, il Comune di Torino, alla fine, ha scelto non di costituire un proprio… se mi ha rimproverato perché non ascolto, mi dia il buon esempio, Presidente. Grazie. GRIPPO Maria Grazia Grazie, le chiedo scusa. Dicevo, alla fine, il Comune di Torino ha scelto non di costituire un proprio Organismo di Composizione della Crisi, ma di firmare una Convenzione con l’Organismo di Composizione della Crisi denominato Mo.To., creato dagli Ordini Professionali degli Avvocati, dei Dottori commercialisti ed esperti contabili della Città di Torino. Un analogo percorso è stato fatto dalla Città Metropolitana che, di per sé, ha “solamente”, tra virgolette, deciso di aprire uno sportello che costituisse un primo contatto con le persone che si trovassero in una condizione di indebitamento drammatico e in un momento successivo ha stipulato un protocollo con l’Organismo di Composizione della Crisi che lavora nel Comune di Villastellone, che opera nel Comune di Villastellone e in quella zona e che, con ogni probabilità, è il più vecchio del mestiere dacché la Legge 3 ha cominciato ad operare. Nel seguire da vicino entrambi i percorsi, nella mia doppia veste di Consigliera del Comune di Torino e della Città Metropolitana, e in specifico in quanto Presidente della IV Commissione in Città Metropolitana, ho scelto ad un certo punto di provare a scambiare le esperienze tra Comune e Città Metropolitana, condividendo, le due realtà, la stessa Sindaca, e in occasione di una Commissione congiunta tra la Commissione della Presidente Tevere e la mia Commissione è emerso, non soltanto quello sforzo che viene fatto dagli OCC sul territorio e l’avvento di un nuovo OCC sul territorio del Canavese, che da poco ha ottenuto l’iscrizione all’elenco ministeriale, ma molto forte è emersa la necessità di far conoscere l’esistenza di questi Organismi e soprattutto il tipo di lavoro e il tipo di supporto che possono offrire alle persone che si trovano in difficoltà. Questa è la ragione per cui ho ritenuto di dover mettere bianco su nero un atto di indirizzo per spingere le due Amministrazioni - tant’è che un analogo atto l’ho depositato in Città Metropolitana e dovrebbe essere approvato o comunque portato all’analisi dell’Aula a breve -… dicevo, ho voluto mettere nero su bianco l’opportunità che i due Enti collaborassero per avviare una campagna di comunicazione sui servizi svolti dagli OCC, a favore delle persone che si trovano in una condizione di sovraindebitamento, ancor più importante adesso, dal momento che la crisi già è in atto nella nostra comunità; la crisi economica è già in atto, è stata fortemente aggravata con l’avvento della pandemia e certamente non vivrà momenti migliori nel momento in cui verrà rimosso il blocco degli sfratti e quello dei licenziamenti. Si tratta di un primo passo e quindi di una presa di impegno, rispetto alla quale però in Città Metropolitana - e ce lo è venuto a dire il Vicesindaco che ha partecipato alla Commissione - è già stata richiesta una Variazione di Bilancio, quindi una piccola cifra per questo tipo di iniziativa è già stata stanziata; quindi ci sono già molti ingredienti in termini di volontà e anche di risorse per avviare una campagna di comunicazione che nell’atto io non dettaglio perché è evidente che poi nella sua concretizzazione dovrà essere fatta da chi meglio di noi, meglio di me, saprà in che modo mirare per andare ad agganciare ed informare più persone possibile. Mi sembrava giusto, prima della fine della Legislatura, anche in ossequio al percorso che anche noi, come Consiglio Comunale, abbiamo fatto su questo terreno, lasciare…, comunque chiudere il cerchio, e lasciare in eredità a chi verrà, almeno l’avvio di un lavoro - se non una prima edizione di questa campagna di comunicazione, se ci riuscirà, non sarà facilissimo, ma almeno mettendolo a terra lo si può sperare - affinché abbiano avuto un senso comunque le scelte che i due Enti hanno fatto di non avere in pancia un OCC, ma di legarsi agli OCC che operano sul territorio. Perciò, io spero che ci sarà la massima convergenza sulla mia mozione. Grazie, Presidente. |