Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Giugno 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 13
INTERPELLANZA 2021-00257
CRITERI DI COMPARTECIPAZIONE NEI SERVIZI PER LA DISABILITA'.
Interventi
SCHELLINO Sonia (Assessora)
Grazie. Buongiorno. Le strutture residenziali provvedono alle esigenze sociali,
assistenziali e sanitarie ed educative delle persone inserite nelle stesse. Il tema di
compartecipazione dell’utente al costo dei servizi è prevista la competenza per materia
della Regione, l’attuale disciplina è prevista: dalla Legge Regionale 8 gennaio 2004 che
prevede che, come l’interpellante sicuramente conosce, la compartecipazione degli
utenti ai costi si applica ai servizi e alle prestazioni sociali richieste prevedendo la
valutazione della situazione economica del richiedente con riferimento al suo nucleo
familiare attraverso il calcolo degli indicatori della situazione economica equivalente o
attraverso altri strumenti individuati dalla Regione. Viene, inoltre, precisato al comma 3
dello stesso articolo che gli enti gestori istituzionali con riferimento alla valutazione
della situazione economica del beneficiario del servizio, determinano l’entità della
compartecipazione ai costi sulla base dei criteri di valutazione determinati dalla Giunta
Regionale con proprio provvedimento. Il Comune di Torino e gli altri enti gestori
piemontesi hanno, con propri atti deliberativi, recepito le disposizioni contenute in
questa legge. L’altra legge di riferimento è la deliberazione regionale 12 gennaio 2015
recante le linee guida per la gestione transitoria dell’applicazione della normativa ISEE,
di cui al DPCM 5 dicembre 2013 e delle successive deliberazioni regionali, da ultimo
con la DGR 166411 del 26 gennaio 2018 con cui la Regione ha prorogato la disciplina
transitoria in essere. Pertanto, su tutto il territorio piemontese, ove il beneficiario non
superi la soglia del valore ISEE prevista per l’accesso alla specifica prestazione sociale
o socio-sanitaria, la contribuzione dello stesso viene determinata da ciascun ente gestore
delle funzioni assistenziali mediante la regolamentazione previgente che per la Città di
Torino consiste nella deliberazione del Consiglio Comunale dell’11 giugno 2012. La
contribuzione della Città di Torino è determinata sulla base di tale delibera per chi è al
di sotto dei 38.000 euro di ISEE partendo dal reddito mensile e sottraendo la quota per
spese personali differenziate per tipologia di struttura e sulla base delle esigenze
individuali. In particolare, la delibera prevede che a seconda della tipologia delle
strutture la quota di spesa personale possa essere di 116 euro nel caso di comunità
alloggio, RSA e RAF o di 327,20 euro nel caso del gruppo appartamento o di 746,62
euro nel caso dei servizi di autonomia e strutture per disabili psicomotori. Oltre a tale
peculiarità che riguarda le strutture per disabili, la delibera prevede alcune tassative e
ipotesi di maggiorazione della quota spese personali, per esempio, per esigenze
personali e particolari documentate dagli interessati e dai presidi ospitanti quali
sostituzioni continue di capi di vestiario dovuti a comportamenti individuali
problematici, quote di spese sanitarie a carico dell’utente, quali ticket e medicinali
assolutamente necessari di fascia C, quote su protesi, ausili, eccetera. Allo stato attuale
gli utenti interessati da un progetto residenziale che beneficiano di una quota spese
personali maggiorata sono 165 per una spesa annua totale di euro 168.000. Ad oggi le
persone con disabilità inserite in servizi residenziali sono 1.340 di cui 966 con
integrazione parziale o totale della quota sociale della retta. Nell’anno 2020 la spesa a
carico della Città relativa all’integrazione della quota sociale della retta per gli utenti
disabili inseriti in struttura, è stata di 11 milioni 355 mila euro. Nello specifico in merito
agli aumenti pensionistici, gli utenti interessanti dalla richiesta di arretrati con
conseguente revisione della contribuzione, sono circa 440, per un totale di circa 800.000
euro di rimborso per il periodo da agosto a dicembre 2020. L’aumento della
contribuzione giornaliera per gli utenti interessati è in media di euro 10,5; dal 1°
gennaio 2021 ad oggi l’aumento della contribuzione per i 440 utenti è
complessivamente di 740.000 euro.
Le comunicazioni tra le famiglie e l’Amministrazione avvengono mediante lettera; nel
caso di situazioni particolari, ad esempio arretrati con importi considerevoli, la lettera è
sempre preceduta da una telefonata. La richiesta degli arretrati non ha, dal punto di vista
generale della persona, incidenza rilevante sulle diverse situazioni, perché, come
specificato in premessa, tutte le esigenze della persona vengono assorbite dalle
specificità dei servizi residenziali e/o dalla maggiorazione delle quote di spesa personali
previste nella deliberazione comunale.
La Città di Torino è in attesa della definizione, in sede regionale, della disciplina
compiuta in materia di compartecipazione alla spesa degli utenti, e solo a seguito della
stessa provvederà alla modifica del proprio Regolamento. Una nuova e diversa
disciplina, adottata unilateralmente dalla Città, si porrebbe in antitesi con la disciplina
regionale vigente. Ho terminato, grazie.

Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)