Interventi |
SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Grazie. Buongiorno. Do alcune informazioni, una un po’ come premessa… in tre punti, una come premessa della situazione, un aggiornamento che abbiamo chiesto a Città della Salute e poi darò all’interpellante anche un aggiornamento rispetto a una conversazione che ho avuto con il Rettore Geuna. Allora, l’Ospedale Maria Adelaide è stato chiuso nel 2016 su decisione della Giunta Regionale, che nel 2019 ne ha autorizzato la cancellazione dal patrimonio indisponibile da Città della Salute e conseguente iscrizione in quello disponibile ai fini della successiva alienazione, con determinazione del valore di perizia di stima in euro 10,3 milioni, e la Città della Salute si è impegnata a investire le risorse derivanti dall’alienazione in nuove tecnologie e apparecchiature mediche. Al momento la struttura non è utilizzata, anche per la non sussistenza delle condizioni strutturali per la riattivazione, ed è oggetto di manifestazioni di interesse. Torino ha avanzato la propria candidatura per organizzare le Universiadi Invernali del 2025. In data 13 maggio scorso è giunta la notizia dell’assegnazione a Torino dell’evento ed è stato pertanto costituito il Comitato promotore. Più volte la Conferenza Sanitaria e Socio-sanitaria ha ribadito, sia ai direttori generali aziendali, sia alla Regione, la necessità di proseguire i percorsi di condivisione con la Città, con particolare riferimento al tema relativo alla filiera dell’offerta dei presidi ospedalieri e territorio, da affrontare nell’ambito di un lavoro congiunto con l’ASL Città di Torino. L’utilizzo dei presidi ospedalieri richiede di essere approfondito anche in sede di Conferenza Sanitaria e Socio-sanitaria con la Regione e con le Aziende Sanitarie nel quadro complessivo dell’offerta di servizi e della programmazione dell’attività sanitaria e socio-sanitaria sulla città, in riferimento sia ai servizi ospedalieri, sia a servizi territoriali, anche a fronte, appunto, degli sviluppi della candidatura su diversi progetti strategici, tra cui le Universiadi. Per quanto riguarda gli aggiornamenti inviati da Città della Salute, che ribadisce alcune cose che ci aveva già comunicato, il bene, già destinato a sede ospedaliera e divenuto non più strumentale, è stato avviato a formale dismissione, rientrando nel Piano Programmatico delle alienazioni immobiliari varato dall’azienda. La sua alienazione, nel rispetto della destinazione d’uso a servizi pubblici sanitari e attrezzature sociali sanitarie e ospedaliere è stata autorizzata dalla Regione Piemonte nel febbraio 2019 e con un altro provvedimento nel novembre, sempre del ’19. Le procedure di gara svolte al riguardo, indette senza assunzione di oneri di spesa, non hanno però sortito per lungo tempo esito positivo, per l’indisponibilità, concretamente verificata del mercato immobiliare, a formulare un’offerta d’acquisto congrua, coerente con il più probabile valore di mercato, derivante da perizia asseverata, commissionata dall’azienda del bene sottoposto a vincolo sanitario, come sopra indicato. A fine anno 2020, tuttavia, al di fuori delle già esperite procedure di gara per la dismissione del bene, una società ha presentato all’azienda lettera di intenti per l’acquisto… scusate, a determinate condizioni del bene. Si conferma, ci dicono, come evidenziato nell’interpellanza in oggetto, che la Regione Piemonte, con nota trasmessa a novembre 2020 a firma degli Assessori alla Sanità e al Welfare, ha richiesto la messa… e allo Sport, ha richiesto la messa in disponibilità del bene per un progetto di matrice pubblica a valenza istituzionale, volto alla sua rifunzionalizzazione a Villaggio Olimpico e successiva trasformazione a residenza universitaria. L’Azienda Ospedaliera, fermo restando, allo stato, in assenza di nuove diverse indicazioni, la programmazione volta all’alienazione del bene oggetto di autorizzazione da parte della Direzione Regionale Sanità, ha preso atto, da parte della cabina di regia, formata dalle Amministrazioni, Regione e Università, ex Maria Adelaide quale sede di assoluto e prioritario interesse ove realizzare nuovi studentati, comunicando la disponibilità ad attendere la decisione in merito all’assegnazione delle Universiadi, che poi è avvenuta. Ho chiesto qualche aggiornamento in occasione di una chiacchierata per altre cose fatta col Rettore Geuna, che mi ha detto che il progetto che è stato presentato comprende anche una parte di riabilitazione che potrà poi essere passata nell’uso successivo in termini di centri di riabilitazione o luoghi con indirizzo sanitario per la collettività. Mi ha altresì detto che il Piano di ristrutturazione è seguito tecnicamente da parte dell’EDISU. Io ho chiesto a lui se sarebbe stato disponibile a mandarci qualche tecnico in caso di richiesta di una Commissione per approfondire proprio questi aspetti tecnici, mi ha suggerito di chiedere eventualmente anche o soltanto all’EDISU, che ha il controllo di questo. Valutate naturalmente voi se abbia senso capire da parte dell’EDISU, che sta seguendo nel dettaglio, come dicevo, questo progetto, il disegno dell’opera di ristrutturazione, quanta parte sarà dedicata agli aspetti sanitari, come verranno poi riconvertiti per essere ad uso anche della collettività, eccetera. Credo che potrebbe essere un approfondimento interessante, lascio ovviamente ai Consiglieri la decisione se fare o meno questo approfondimento. Grazie. |