Interventi |
ARTESIO Eleonora Artesio, presente. ARTESIO Eleonora Sì, grazie. Questo genere di interpellanze che mi permetto di considerare periodico perché almeno nel Consiglio Comunale siamo due o tre appassionati al monitoraggio della corretta destinazione delle risorse derivanti dallo scioglimento dei patrimoni Ipab, tendono a offrire l'occasione per affermare un principio. Il patrimonio Ipab che è sicuramente un gioiello della famiglia torinese attiene ad una tradizione di beneficenza istituita da organizzazioni e da singoli ai fini di implementare le normali e ordinarie politiche pubbliche attraverso destinazioni puntuali che evidentemente i benefattori ritenevano sottovalutate. Ovviamente questo in un'epoca nella quale le risposte sociali non erano configurate nella logica dei diritti, come fortunatamente nella legislazione nostra ora avviene ancorché non sempre quel diritto siano esigibili, e comunque la natura delle risorse impiegate e dei patrimoni dedicati deve comunque rimanere socio- assistenziale. Il fatto che la Città, non da oggi e non con questa Amministrazione soltanto, abbia deciso non di gestire nelle forme previste dagli attuali ordinamenti in gestione diretta o in gestione indiretta quegli stessi patrimoni per le proprie finalità, che siano legate al fabbisogno abitativo, che siano legate all’accoglienza temporanea di particolari profili sociali, che siano legate a progetti di inclusione o a progetti educativi, bensì anziché utilizzarle trasferisca il valore immobiliare nei bilanci conto capitale delle Amministrazioni Comunali, dicevo è una prassi consolidata che però dal punto di vista dell’evidenza pubblica non consente, a meno che non ci siano ogni volta interpellanze puntuali, di verificare quali siano le riconversioni di quelle risorse e di come quelle riconversioni rispettino la finalità socio-assistenziale di chi quel patrimonio aveva costituito e ovviamente con le leggi si è consentito passasse gli enti pubblici. Quindi, il succo di questa interpellanza in realtà nella risposta data dall'Assessore Rolando non ha trovato risposta perché il succo era: ora che avete trasferito in valore economico la potenza di un immobile che a causa e in seguito allo scioglimento delle Ipab è stato trasferito alle politiche pubbliche quali saranno i progetti dell'Amministrazione Comunale? Ovviamente progetti di implementazione non progetti di sopravvivenza. Quello che ci si attende è che ogni risorsa aggiuntiva che atterra sul bilancio delle politiche sociali debba essere per le stesse un'occasione di ampliamento e consolidamento o di progetti che erano a tempo e risultano necessari o di filoni di intervento che non sono ancora stati sufficientemente realizzati. Quindi, la risposta nel succo dell’interpellanza ovviamente non è soddisfacente. L’obiettivo è quello di segnalare a questa Amministrazione e mi auguro a quelle che verranno per la funzione di controllo che compete al Consiglio Comunale, il fatto che occorra sempre una vigilanza affinché le risorse con finalità definite e sappiamo quanto bisogno c'è di soddisfare quelle finalità socio-assistenziali nella nostra Città a maggior ragione in questo periodo, quelle finalità vengano sempre rispettate con progetti comprensibili in termini generali che quindi abbiano un'evidenza di comprensione e di giudizio da parte della popolazione interessa. Per quel che mi riguarda questo era lo scopo, non l’ho raggiunto con una risposta puntuale, credo sia arrivato forte e chiaro il segnale del monitoraggio e per quel che mi riguarda l’interpellanza è discussa. |