Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Come ho anticipato, il Punto n. 7 viene sospeso e rinviato alla successiva seduta e siamo adesso al Punto n. 8, la deliberazione n. mecc. 201901295 che ha come oggetto: “Esternalizzazione in gestione sociale dell'impianto sportivo comunale denominato “Villa Glicini” sito in viale Ceppi 5. Approvazione” SICARI Francesco (Presidente) Sono stati presentati inoltre due emendamenti dalla Giunta e quindi lascerei ora la parola all’Assessore Finardi per l'illustrazione del provvedimento e qualora volesse anticipare subito anche i due emendamenti, prego. FINARDI Roberto (Assessore) Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Quello che ora vado a dire è già, come dire, la parte emendata, con la presente si chiede l’approvazione, appunto, dell'esternalizzazione di gestione sociale dell'impianto sportivo comunale denominato “Villa Glicini” sito in viale Ceppi 5. L'impianto consta di un fabbricato in muratura con le relative pertinenze in cui è possibile praticare l’attività di scherma, di ginnastica, di fitness e ginnastica attrezzistica, mentre l'area esterna è composta da due campi da tennis in terra rossa che ci tengo anche a sottolineare sono illuminati, esiste poi anche nell’impianto un campo da calcetto in erba sintetica anche esso con un impianto di illuminazione con delle tribune, in più c'è anche una piscina estiva. La Città con una deliberazione del Consiglio Comunale del marzo del 2005, esecutiva dall’aprile, sempre del 2005, approvò la concessione in regime di gestione sociale a favore del Club Scherma Torino, per un periodo compreso, appunto, dall’aprile 2005 al 3 aprile del 2015. Successivamente, poi con una deliberazione del novembre del 2011 esecutiva sempre dal novembre 2011, la Giunta Comunale approvò una proroga della durata della concessione fino al 31 dicembre dell'anno in corso. Quindi fino al 31 dicembre del 2021, in applicazione dell’art. 8, comma 7 del Regolamento Comunale 295, ovviamente, quello che fa riferimento allo sport, accogliendo…, ma allora le richieste avanzate dal concessionario di allora che era comunque il Club Scherma Torino, al fine di poter consentire al medesimo la partecipazione ad un bando regionale avente come oggetto: “La concessione di contributi per l'impiantistica sportiva”. Di recente…, recentemente è stata poi accertata, come credo che tutti sappiano, un’erronea determinazione della durata della proroga a cui abbiamo fatto poc’anzi riferimento, in quanto questa proroga era commisurata su un’ipotesi, poi risultata non corrispondente ai fatti, che il concessionario avesse richiesto un finanziamento regionale volto all'abbattimento degli interessi di un mutuo. La Regione chiedeva un periodo minimo di possesso pari almeno, ovvio e logico, alla durata del mutuo, quando, invece, la richiesta aveva riguardato puramente un finanziamento a fondo perduto poi effettivamente ottenuto; il periodo minimo di possesso che richiedeva la Regione erano sei anni. Quindi con una deliberazione del marzo, del 5 marzo 2019 dichiarata immediatamente eseguibile, la Giunta Comunale ha approvato la certamente modifica della durata della concessione. Al Club Scherma Torino, riconducendo la proroga al termine legittimo del 31 dicembre 2016 con conseguente decadenza del concessionario, sempre Club Scherma Torino, prevedendo la riconsegna dell'impianto al termine dell'attuale stagione sportiva, al 31 agosto 2019. Perché al 31 agosto 2019 semplicemente per salvaguardare l'attività in corso da parte di atleti e praticanti, anche in considerazione dell'importanza della storia sportiva di eccellenza di cui si pregia il Club Scherma Torino, appunto, nelle discipline schermistiche. Allora, il concessionario uscente presentò un ricorso al Tribunale Regionale Amministrativo della nostra Regione, del Piemonte, per l'annullamento del provvedimento di decadenza che fu approvato dalla Città. Il TAR, appunto, una sentenza, la sentenza n. 263 pubblicata nel maggio 2020 ha respinto il ricorso del concessionario uscente, il quale a sua volta ha presentato un appello, di nuovo, avanti al Consiglio di Stato, il quale Consiglio di Stato in data 29 gennaio 2021 è pervenuta nota del Servizio Avvocatura Comunale con il quale è stato comunato…, comunicato, chiedo scusa, all'area Sport e Tempo Libero che l’organo giurisdizionale di secondo grado aveva respinto con una sentenza il ricorso della Scherma Torino. Conseguentemente si è dovuto e potuto procedere nell'iter amministrativo a suo tempo avviato. Ho reputato opportuno fare, come dire, una rapida carrellata perché qualcuno…, penso che ancora siano sfuggiti, alcuni punti salienti a giudicare da quello che leggo e da quello che sento, quindi reputavo opportuno fare questo breve excursus. Le strutture impiantistiche dedicate, quindi vado nel dettaglio dell'esternalizzazione, le strutture impiantistiche, le strutture dedicate a scherma, tennis e calcio a 5, poi ci sono degli altri spazi della struttura che ovviamente sono di pubblico interesse. Lo sport caratterizzante dovrà rimanere predominante, dovrà rimanere la scherma, come già deliberato dalla Giunta nel marzo del 2019, ci tengo anche questa a rimarcarla, perché ogni tanto leggo e sento ancora dire: “Cacceranno fuori la scherma”. No, dal marzo del 2019 è stato detto subito che l'attività predominante di chi avrebbe avuto interesse…partecipato…, avesse avuto interesse a partecipare a quel bando, doveva rimanere la scherma. Possono solo essere ammesse delle soluzioni impiantistiche differenti esclusivamente per quello che riguarda il tennis, come dicevo prima a due campi e il calcio a 5 lì, si può, come dire, discutere. Ovviamente il regime tariffario dovrà essere vincolato dall’Amministrazione, l'oggetto di offerta e il canone, ovviamente, patrimoniale, più le spese delle utenze. Ci saranno ovviamente delle finalità sociali da garantire, dei servizi e delle attività coerenti con quelle che sono, appunto, le finalità sociali alla quale fa riferimento all'art. 29 del Regolamento 295, che saranno definite nel bando di gara e quantificate poi in sede di offerta tecnica. Il nuovo concessionario dovrà mettere a disposizione gratuita l’impianto per iniziative organizzate o patrocinate… e patrocinate dalla Città per un certo numero di giornate annue, come peraltro facciamo su qualunque altro impianto, dovrà, inoltre, provvedere, come facciamo su qualunque altro impianto, alla realizzazione di corsi di avviamento alla scherma gratuita destinata alle classi, alle scuole secondarie di primo grado, alla realizzazione di qualche attività gratuita con almeno sette… otto incontri, chiedo scusa, con istruttori qualificati, per soggetti disabili, oltre alla realizzazione di corsi gratuiti relativamente alla scherma e altre discipline praticate nell’interno dell'impianto, anche qui della durata minima di otto ore perché meno di 20 è impossibile, come dire, avviare qualcuno a qualunque tipo di sport, specificatamente per ragazzi dai 14 ai 15 anni. Per quello che riguarda invece la struttura impiantistica che attualmente è dedicata alla palestra di fitness, attrezzisti, alla sauna, alla piscina estiva e quanto altro, possono essere ammesse delle proposte di ristrutturazione o di innovazione, ovviamente queste non vanno, come dire, a modificare o a intaccare quella che era la famosa delibera del marzo del ’19, dove si dava predominante l'attività schermistica. Dovranno esserci delle tariffe che verranno proposte, appunto, dal concessionario come ci impone il nuovo codice degli appalti per il raggiungimento di un equilibrio economico-finanziario, le spese, il canone patrimoniale e le spese delle utenze saranno interamente a carico del concessionario. La parte commerciale, mi riferisco al bar e al ristorante, saranno interamente, ovviamente, questa è una ragione in più, a carico del concessionario, mi riferisco alle utenze anche perché parliamo di un bar, parliamo di un ristorante, parliamo quindi evidentemente dell'equilibrio economico- finanziario che per un punto di ristoro non dovrebbe essere difficile visto anche la qualità, l'ubicazione e la storia dell'impianto, non dovrebbe essere difficile raggiungere. La parte commerciale potrà essere gestita direttamente dal concessionario o eventualmente anche attraverso terzi. La durata della concessione, come dice, l'attuale Regolamento 295 andrà da un minimo di 5 anni che può arrivare ad essere prolungata fino a 20 anni, ovviamente, in base a quello che sarà l'ammontare dell'investimento che verrà proposto per le opere di miglioria, di ristrutturazione dell’impianto. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei Assessore Finardi. Aprirei, quindi, ora la discussione nel merito del provvedimento. Per il momento io non ho alcuna richiesta di intervento da parte dei Consiglieri, invece ne ho una da parte del Presidente Chessa al quale lascio subito la parola. Prego, Presidente Chessa, può intervenire. CHESSA Marco Grazie, Presidente. Ma, questa situazione è già stata discussa in Commissione e anche in Consiglio qualche settimana fa e questo è un atto che si rende assolutamente necessario dopo il contenzioso che ha visto riconosciute le ragioni della Città sia al TAR sia al Consiglio di Stato che confermano la corretta impostazione attuata negli anni da parte della Città. Un impianto che, volevo anche ricordare, è sempre andato a scadenza a fine anno, giusto? Però è assolutamente… procedere con questa esternalizzazione in questo momento in quanto l’attuale concessionario risulta decaduto. Io volevo sottolineare anche, come ha già fatto l'Assessore, la grande importanza che ha il fatto che la scherma sarà lo sport caratterizzante della struttura, mentre adesso la struttura dovrà vedere anche attività con finalità sociali perché, ricordiamolo, questo è un impianto che sarà gestito a ragione di concessione sociale, eccetto ovviamente le parti di impianto che possono essere gestite con una parte di sport, però con finalità più commerciale. Quindi diciamo che è un assetto che rende sostenibile la gestione della struttura, ma sempre con rispetto della scherma come disciplina principale. Come dicevo è un atto necessario, anche doveroso direi, per salvaguardare la struttura, l’area del Valentino dove è inserita, dove è un presidio assolutamente necessario e prezioso e la pratica della disciplina sportiva di rilievo della nostra Città, visto che è una parte importante. Ovviamente, l'urgenza fa sì che purtroppo non si possa approvare questa nuova esternalizzazione col nuovo Regolamento che è in discussione in Commissione, però è assolutamente necessario non lasciare la struttura libera e soprattutto deve rimanere presidiata, quindi sono assolutamente d'accordo a procedere con l’immediatezza e l’urgenza. Concludo Presidente, ringraziando l'Assessorato, dall'Assessore agli Uffici, i Direttori, i Dirigenti che anche negli anni, in passato, hanno seguito l’iter per aver garantito la correttezza delle procedure e soprattutto del pubblico interesse e anche oggi vorrei ribadirlo per tutelare la disciplina della scherma in un impianto, assolutamente, importante nella nostra Città, quindi per quanto mi riguarda il voto sarà assolutamente favorevole. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei Presidente Chessa. Procediamo adesso con la Consigliera Grippo. Prego ne ha facoltà. GRIPPO Maria Grazia Sì, grazie, Presidente. Ma sono particolarmente basita dal tipo di approccio e soprattutto dell'Assessore, più onesto intellettualmente è il Presidente Chessa, però il problema è che si viene a presentare una delibera come se Villa Glicini fosse un impianto dove la concessione è semplicemente scaduta e come se la struttura fosse vuota. Si fa una cronistoria tacendo le numerose istanze che sono giunte e da questo Consiglio Comunale e dalla Circoscrizione, che è interessata per territorio, che è la Circoscrizione 8, dove anche il Movimento 5 Stelle ha votato recentemente un’interpellanza dove si chiedevano ragioni di che cosa si intendesse fare di qui al momento in cui sarebbe uscito il Bando per l’aggiudicazione, se si intendesse dare continuità fino all’avvento del nuovo aggiudicatario alle attività che sono attualmente all’interno, e si chiedeva conto anche di una interlocuzione avvenuta con alcuni soggetti istituzionali che quel tipo di continuità avrebbero potuto garantire. Oggi non sentiamo una parola su questi argomenti, non sentiamo una parola sul progetto che avrebbe potuto eventualmente garantire un affidamento diretto, se in effetti quel progetto è stato preso in considerazione. Nella cronistoria dell’Assessore non sentiamo una parola sul fatto che sono circa tre settimane, tre, che si chiedono comunicazioni e che quindi il Consiglio Comunale chiede di poter partecipare all’interlocuzione di una realtà storica, come viene raccontata nella premessa della delibera. Ci si straccia le vesti, Presidente, oggi, per il danno d’immagine della perdita di pubblicità della Società di Sharing ToBike e però esistono concessionari di cui ci preoccupiamo e Concessionari di cui evidentemente all’Amministrazione non frega niente, per cui da tre settimane stiamo chiedendo, ripeto, rassicurazioni su un volume di persone che sta intorno a Villa Glicini, che va intorno ai 700, e sui 50 lavoratori che non sanno ancora cosa succederà loro dal 1° di agosto, oggi non ci vengono dati dei termini, anche solo di prospettiva, rispetto a quando verrà emanato il bando e a quando si pensa di fare l’aggiudicazione. Si continua a navigare a vista e a fare finta di nulla, con un approccio politico che, per quanto mi riguarda, è solamente ottuso e incoerente, visto che nel corso di questa delibera non si fa altro che citare un Regolamento, che è il 295, che da questa stessa Amministrazione è stato messo in discussione. Nonostante ciò, ci si costruisce intorno una delibera su un impianto che - lo si vede dalle volumetrie - è certamente uno dei maggiori che sta in capo al Patrimonio della Città. Dal momento che non è soltanto la scherma che trova casa in Villa Glicini oggi, e vorrei citare come qualificante..., per farvi comprendere il senso del bisogno della continuità, vorrei citare un progetto che si sta svolgendo su tutti in questi giorni, ed è il progetto che viene svolto da una insegnate di Scienze Motorie, che è tirocinante, delle Molinette, e che, in collaborazione con la Brest Unit, da marzo ad oggi ha seguito 40 pazienti oncologici perché potessero recuperare benessere non soltanto dall’alimentazione, quindi dal Servizio di Dietologia che all’interno della Brest Unit ha avviato questo progetto, ma anche da un’attività motoria che diversamente in Ospedale non potrebbero fare. È anche per loro che questa Minoranza, il Partito Democratico in primis, ha chiesto che cosa succederà dal 1° di agosto. Siamo al 24 di maggio, se ne viene l’Amministrazione con una delibera che viene modificata attraverso un emendamento, perché sorridevo prima quando chiedeva all’Assessore se voleva illustrare congiuntamente gli emendamenti, per forza, l’emendamento è alla delibera…, se ne viene l’Amministrazione a raccontarci che c’è l’urgenza di approvare una delibera che è del ’19, senza metterci nelle condizioni, però, di capire non tanto quello che è successo nel passato, che ben conosciamo e che ci importa relativamente, ma quello che succederà nel prossimo futuro, anche perché, in termini di continuità rispetto al presidio, che, lo ricordo, lo ricordava anche l’Assessore, ma forse non ha contezza di che cosa significa concretamente, quello è un presidio di tipo sociale che quando…, diciamo, che fa girare una serie di persone, e che quindi è punto di riferimento, è punto di riferimento non soltanto per gli atleti, che comunque tanto basterebbe, ma anche per tutto quello che è l’intorno e che riguarda direttamente il suo territorio e, più ancora, l’intera città. Io trovo scorrettissimo, Presidente - e mi avvio alla conclusione -, che non si sia voluto magari aspettare una settimana e portare la delibera insieme alla discussione sull’interpellanza generale che la gran parte della Minoranza ha presentato sull’argomento, oppure, Presidente, mettersi nelle condizioni di arrivare qui con delle risposte, in maniera tale che potessimo essere tutti sereni nell’attivare delle procedure, sì, quelle, di grande urgenza e di importanza, perché il destino di Villa Glicini non subisse una battuta d’arresto e quindi una possibilità di abbandono, anche solamente per qualche mese. C’è un abbandono prospettato di tipo strutturale, c’è un abbandono prospettato e temuto di tipo umano, e ormai noi non sappiamo più in che lingua dire che il Consiglio Comunale non è un orpello e un accessorio al quale, come dire, rivolgersi solamente quando bisogna lamentarsi, come ha fatto l’Assessora La Pietra, di quelle che ritiene le ingiustizie del sistema dei media, ma è il luogo dove ci si confronta per andare a confronto con la cittadinanza, perché qui si trovano i rappresentanti dei cittadini, i quali sono stati dai cittadini eletti. Dal momento che il tipo di approccio che la Giunta ha tenuto, lo ripeto, è un approccio ottuso, incoerente e, mi è parso di capire in alcuni tratti dell’intervento dell’Assessore, anche un po’ supponente, noi non crediamo di dover partecipare a questo tipo di attività e la Giunta si prenderà le conseguenze delle scelte che ha fatto. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Procediamo con gli interventi. Adesso si è segnata la Consigliera Montalbano. Prego, ne ha facoltà. MONTALBANO Deborah Sì grazie, Presidente. Mi riallaccio anche io a quest’ultimo intervento della Consigliera Grippo e cercherò di entrare più nel concreto e nel merito. L’Assessore nel suo intervento citava la deliberazione del 5 marzo 2019, e cioè quella che decretò la decadenza del Concessionario, e quindi del Club di Scherma, dalla concessione, che è stata anche oggetto di una controversia legale in tutti questi anni, e credo che questo sia già un elemento che abbia inasprito i rapporti tra la Città e il Concessionario, e credo che, a distanza di tempo, si possa dire che questo inasprimento di certo non ha fatto bene alla Scherma di Torino, alle attività sportive che si muovono all’interno di quella struttura e alla città tutta. Detto questo, riprendo integralmente una parte della delibera e cito testualmente: “Anche in considerazione della storia sportiva di eccellenza di cui si fregia il CST nelle discipline schermistiche, e allo scopo di salvaguardare l’attività in corso da parte di atleti e praticanti, la riconsegna dell’impianto verrà richiesta al termine dell’attuale stagione sportiva, al 31 agosto 2019”. Quella era l’annata, il 2019. Ma si citava in primis che comunque la richiesta di restituzione dell’impianto sarebbe avvenuta al termine della stagione sportiva. “Per tutto il periodo di occupazione della struttura i doveri connessi alla gestione ordinaria, alle manutenzioni e alla salvaguardia dell’impianto e dell’attività sportiva di interesse pubblico, dovranno essere assolti, a cura del CST”. Eravamo a marzo 2019. “Ciò anche allo scopo di salvaguardare l’impianto da eventuali atti vandalici, dal degrado e al fine di evitare, per quanto possibile, soluzioni di continuità nelle attività e nei servizi sportivi rivolti alla collettività come sopra accennato”. Ora, essendo che credo che... anche se dal 2019 sono passati due anni, sono fortemente convinta che quello che è l’interesse pubblico cittadino sia tutto concentrato nel testo che ho appena terminato di leggere, e nelle prerogative e nella prospettiva che queste parole, introdotte all’interno della delibera, che, ripeto, è quella della decadenza del concessionario, credo che anche oggi siano tutti interessi generali a cui noi Consiglieri, per poter votare in piena serenità una delibera di questo tipo, avremmo dovuto avere un minimo di garanzia e un minimo di sicurezza. Ora, è questo che io credo manchi nel poter votare in questo momento questa delibera, perché io vorrei chiedere e avrei voluto chiedere al Consiglio Comunale, ma anche, devo dire, all’interno delle Commissioni preposte, garanzie rispetto a questi punti, e avrei voluto chiederle, laddove i Concessionari, e quindi il Club di Scherma, aveva richiesto in maniera scritta di poter essere auditi dalla Commissione preposta, richiesta a cui ancora oggi - son trascorsi, credo, due mesi - l’Amministrazione e la Commissione preposta non si è degnata neanche di rispondere in maniera scritta, ma neanche, devo dire, con altri strumenti. Avrei voluto discutere e chiedere queste garanzie all’Amministrazione, e come l’Amministrazione intende garantire che questo interesse generale venga perseguito, attraverso la discussione dell’interpellanza generale, che, guarda un po’, verrà discussa il prossimo lunedì, sottoscritta dalla collega Grippo. Oppure, a seguito della discussione dell’interpellanza circoscrizionale, che è stata votata, devo dire, anche dai Consiglieri di Maggioranza della Circoscrizione 8, e quindi attraverso una Commissione preposta. E invece ci troviamo a dover votare questa delibera di esternalizzazione, senza poter avere sicurezza in tal senso. E quindi che tipo di sicurezze avevo bisogno di poter avere per poter capire e indirizzare il mio voto rispetto a questa delibera? Ma, innanzitutto, come si pensava di poter garantire la conclusione delle attività sportive, se si chiede al Concessionario di abbandonare la struttura al 31 luglio del 2021, quando sappiamo tutti che per forze maggiori quest’anno, a seguito della pandemia sanitaria, le attività sportive si concluderanno intorno a dicembre 2021. Oppure che cosa ne sarà dal 1° agosto del 2021 dei 55 dipendenti e i diversi collaboratori che si muovono e operano all’interno della struttura, attualmente poi, tra l’altro, in un momento così difficile, anche per quanto riguarda il tema del lavoro. E quindi io vorrei capire, perché magari sono tutti elementi che sfuggono a noi, poveri esseri mortali e Consiglieri Comunali, ma magari - dico magari - questa Amministrazione ha delle informazioni che non ha voluto condividere con tutto il Consiglio Comunale e delle garanzie, quindi si sente sicura di poter procedere con questa metodologia. Io, in assenza, invece, di queste garanzie e di questi elementi, faccio davvero difficoltà a sposare questa metodologia e a capire in realtà quale sia il percorso che, come Città, stiamo attuando nei confronti di quella struttura, degli sport che si muovono all’interno di quella struttura, ma, devo dire e recito, dei 55 dipendenti e collaboratori che operano all’interno di questa struttura. In funzione di questi non elementi soddisfatti, in funzione di questa non chiarezza di indirizzo, io chiederei di sospendere questa delibera oggi e attendere almeno la discussione dell’interpellanza generale, che si terrà il prossimo lunedì, dove magari l’Assessore preposto, l’Assessore Finardi potrà elencarci quali siano le sicurezze di poter proseguire e riuscire entro il 31 luglio ad avere un nuovo Concessionario, a garantire che l’iter burocratico del bando possa svilupparsi con successo e quindi a fornirci rassicurazioni sul futuro di quella struttura, sull’impossibilità che quella struttura possa essere o rimanere abbandonata e sul futuro anche, appunto, dei lavoratori e dei collaboratori che all’interno del Club di Scherma e di tutta la struttura operano attualmente. Ho concluso. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo con la Vicecapogruppo Scanderebech. Prego, ne ha facoltà. SCANDEREBECH Federica Sì, grazie Presidente. Premetto che, come Gruppo di Forza Italia, abbiamo sottoscritto, senza “se” e senza “ma”, l’interpellanza generale della Consigliera Grippo e sottoscrivo in toto l’intero intervento che ha svolto poc’anzi. La Consigliera Grippo ha evidenziato preoccupazione, una preoccupazione che anche Forza Italia ha, non tanto per quanto concerne… chiedo scusa, cioè abbiamo una occupazione perché noi pensiamo e reputiamo che bisogna tutelare una storia e una tradizione, su questo nulla è stato detto dall’Assessore e avremmo preferito, anche durante l’argomentazione della delibera, capire e sentire una parola di tutela nei confronti di una realtà che ha fatto la storia di Torino. Non abbiamo alcuna tempistica sull’aggiudicazione del bando nuovo che sarà e che verrà. Abbiamo visto come all’interno del Valentino diversi stabili che voi avete svuotato siano stati abbandonati totalmente e vi sia un’illegalità diffusa anche all’interno di stabili, di questi stabili, e questo ci spaventa e ci preoccupa. Il fatto che non ci sia ad oggi un’alternativa significativa vuol dire consegnare anche questo stabile al degrado, come già è avvenuto con tutti gli altri locali del Valentino, alcuni dei quali sono stati aggiudicati, ma ancora chi ne è assegnatario non ha ricevuto le chiavi in mano per iniziare i lavori. Bene, il Valentino sta diventando veramente un degrado unico e raro. Okay andare nella direzione della legalità. In questo momento la preoccupazione nasce dal fatto che dal 31 luglio non ne sappiamo nulla di quello che accadrà in quello stabile; forse bene era procedere subito con il bando e fare in modo che dal 31 luglio ci potesse essere un aggiudicatario per riempire immediatamente quello stabile e non lasciarlo abbandonato e all’incuria, ma soprattutto oggetto di illegalità. Per questo motivo il Gruppo di Forza Italia non parteciperà al voto. Ho terminato, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. Ci sono ulteriori interventi? Prego, Presidente Giovara, ne ha facoltà. GIOVARA Massimo Chiedo scusa, io penso che i miei colleghi delle Minoranze abbiano delle posizioni assolutamente legittime, che non sono dettate dalla ricerca semplicemente di un pretesto per attaccare questa Amministrazione; Assessore Finardi, lo dico anche a lei e mi rivolgo a lei Presidente, non è questo. Semplicemente ci sono due concezioni molto diverse della gestione dello spazio pubblico e dei beni pubblici: da una parte c’è una gestione molto difficile, che controlla, che segue un iter, abbiamo sentito l’Assessore che ha parlato del fatto che l’iter è stato seguito, ma anche il Presidente Marco Chessa, e l’iter ha dato ragione, dal punto di vista della legalità, al Comune di Torino. Ma il Comune di Torino non siamo noi, il Comune di Torino sono i cittadini di cui noi amministriamo patrimoni e soldi. Nell’arco di questi anni abbiamo visto, al Valentino, abbiamo visto… mi sembra di rivedere il film anche del Salone del Libro, abbiamo visto sicuramente degli Enti, dei soggetti, delle iniziative di altissima qualità, che però purtroppo avevano una gestione finanziaria disastrosa. Ecco, io penso - e la mia posizione continua ad essere questa - che sia grave che uno che si chiama “Amministratore” o “Amministratrice” di questa Città, che ha scelto di fare questo mestiere e che l’ha scelto da molto tempo magari, e sceglie di continuare a farlo, non tenga in considerazione questo aspetto: il fatto che, ad esempio, questo ha portato al fatto… e lo ripeto, perché vivo in cinque anni di narrazioni sbagliate, l’abbiamo visto raccontare prima dall’Assessora Lapietra, che ringrazio per il lavoro fatto, in questi cinque anni la narrazione è stata tesa unicamente a continuità di pratiche di qualche tipo, perché? Perché queste pratiche portano consenso. E io capisco questo modo di agire, perché è il modo partitocratico che permette di perseverare e ottenere un certo numero di voti. Non è sbagliato, è semplicemente diverso da una concezione in cui uno si rende consapevole del fatto che non vuole lasciare la Città in predissesto alla prossima Amministrazione, che è esattamente quello che noi abbiamo trovato. Grazie, Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Presidente Giovara. Ci sono ulteriori interventi da parte dei Consiglieri? Allora, io non rilevo richieste di intervento e quindi procederei con gli emendamenti. Un attimo. SICARI Francesco (Presidente) Procediamo, allora, con la votazione del primo emendamento presentato dalla Giunta e lascio, quindi, la parola al Vicesegretario Generale per procedere in tal senso con l’appello nominale. FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) (Votazione per appello nominale). Compresa la Consigliera Amore, 21 favorevoli. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Vicesegretario. Allora, con 22 Consiglieri presenti e 21 voti a favore, il Consiglio Comunale approva il primo emendamento presentato dalla Giunta. SICARI Francesco (Presidente) Se non vi sono contrarietà, darei lo stesso esito per l’emendamento n. 2, presentato dalla Giunta. Stesso esito concesso. SICARI Francesco (Presidente) Allora, passiamo adesso alle dichiarazioni di voto da parte dei Gruppi Consiliari. Non rilevo richieste di intervento in merito alle dichiarazioni di voto da parte dei Gruppi Consiliari, e allora possiamo procedere con la votazione della deliberazione così come emendata. Lascio nuovamente la parola al Vicesegretario Generale per procedere con appello nominale. Prego. FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) (Votazione per appello nominale). Qui abbiamo 20 favorevoli e un astenuto. SICARI Francesco (Presidente) Forse su questa votazione… FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) Perché la Amore, quella segnata in chat, è quella di prima. SICARI Francesco (Presidente) È quella di prima, assolutamente, sì stavo proprio verificando. Quindi abbiamo 21 Consiglieri… FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) 20 favorevoli e 1 astenuto. SICARI Francesco (Presidente) Con 21 Consiglieri presenti e 20 voti a favore, il Consiglio Comunale approva la deliberazione. SICARI Francesco (Presidente) Essendo indicata l’immediata eseguibilità, dobbiamo procedere con una ulteriore votazione per poter concedere la I.E.. Le lascio nuovamente la parola, prego, per l’appello nominale. FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) (Votazione per appello nominale). 21 favorevoli e un astenuto. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Vicesegretario. Allora, con 21 favorevoli e 22 Consiglieri presenti, viene concessa l’immediata eseguibilità. |