Interventi |
UNIA Alberto (Assessore) Grazie, Presidente. Ringrazio anche la Consigliera Scanderebech. Questa interpellanza sostanzialmente domanda informazioni in merito alla fauna selvatica che popola il Parco del Valentino e sulle competenze della Città in merito alla sua tutela. Premetto innanzitutto che l'Area Verde nella nota pervenutami puntualizza che la tematica relativa alla tutela dell’avifauna selvatica è di competenza della Città Metropolitana e non del Comune di Torino, pertanto gli uffici del Verde Pubblico non si occupano della gestione della fauna del parco. Preciso, inoltre, che la scheda citata nel testo dell'interpellanza presente sul sito web del Verde Pubblico di Città di Torino alla voce Avifauna parla di: “Possibilità di osservare alcune specie di uccelli, che di norma popolano le sponde fluviali nel tratto cittadino”, ma ovviamente queste possono variare a seconda di dinamiche stagionali, climatiche legate alla presenza dell'uomo che ovviamente non dipendono dalle attività dei tecnici comunali. Pertanto quanto viene riportata nel sito è da intendersi solo a titolo esemplificativo. Premesso ciò, però, passo a dar lettura della relazione che mi è stata inviata invece dall'ente competente, ovvero il Servizio Tutela Flora e Fauna della Città Metropolitana di Torino, il cui dirigente, dottor Mario Lupo, comunica quanto segue: Punto 1, la competenza circa la tutela e gestione della fauna selvatica è attribuita alla Legge 157/92 alle Regioni e alle Province. In particolare in Piemonte, con la Legge Regionale 23/2015, la Regione ha delegato ogni funzione relativa alla gestione della fauna selvatica alle Province e alle Città Metropolitane. I Comuni non hanno pertanto alcuna competenza specifica in ordine di attività di censimento, tutela o contenimento della fauna selvatica; Punto 2, della risposta del dottor Lupo: “A livello ornitologico i primi censimenti degli uccelli acquatici in Italia sono stati svolti dal 1975 con una certa sistematicità come parte del progetto IWC. I censimenti vengono effettuati solo a gennaio in un'unica data a livello nazionale, periodo nel quale sono ultimati i movimenti migratori post nuziali e ancora non sono iniziati quelli prenuziali”. Poi i dati ufficiali di censimento dell'Avifauna del Comune di Torino sono presenti nell'atlante dei nidificanti urbani di Maffei, Pulcher, Rolando e Carisio del 2001 con date risalenti all’89-99, quindi scarsamente aggiornati; Punto 4 della risposta: i censimenti delle specie avifaunistiche vengono effettuati da organismi scientifici. In Piemonte è attivo il Gruppo “Studi Ornitologici Piemontesi” che effettua, tramite propri soci formati da ISPRA, censimenti su transetti definiti in periodo invernale come da protocollo IWC, il laghetto del Valentino non risulta incluso fra i transetti oggetto di indagine. Tuttavia il tratto urbano del Fiume Po, che può includere anche il sito in oggetto dell'interpellanza, è oggetto di osservazioni continuative da parte del Gruppo EBN Torino Birdwatching, che nel corso di sette anni di osservazione pubblicate fino al 2012, ha verificato un costante incremento delle specie censite. La mancata osservazione nel periodo primaverile di alcune specie faunistiche può dipendere dal fatto che queste sono impegnate nella nidificazione, ragione per cui sono meno contattabili. Ciò non significa necessariamente che vi sia un abbandonato del sito. La presenza di una colonia di nutrie al Parco del Valentino potrebbe certamente rappresentare un elemento di disturbo dell’Avifauna presente. Per tale ragione la Città Metropolitana, in convenzione con la Facoltà di Veterinaria dell’Università degli Studi di Torino, ha condotto nel 2019 un'attività di cattura e sterilizzazione chirurgica delle femmine di questi mammiferi presenti nel sito. A seguito di tale attività il numero di nutrie osservate è andato a decrescere a causa di mortalità conseguente agli interventi, mancata riproduzione o allontanamento spontaneo della colonia. La tutela delle specie ornitiche si attua prevalentemente tramite una tutela degli habitat, che certamente presso il Parco del Valentino non sono stati oggetto di alterazione recente, tramite il divieto di prelievo venatorio non esercitabile nel contesto in esame che è un’oasi faunistica ai sensi del Piano Faunistico Venatorio Provinciale e tramite il contenimento delle specie alloctone che possono interferire sfavorevolmente con la riproduzione degli uccelli. Contenimento che è stato praticato tramite sterilizzazione, appunto, delle nutrie presenti. UNIA Alberto (Assessore) Sì, se vuole aggiungo qualcos'altro, ma ho finito. UNIA Alberto (Assessore) No, no, ho finito, ho finito, a posto. |