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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 3 Maggio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 24
ORDINE DEL GIORNO 2021-08835
APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SU PROPRIETA' DEI BREVETTI DEI VACCINI.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. Anche la questione introdotta da questo ordine del giorno attiene a relazioni e ha
diritto di carattere internazionale, ma è questione che attraversa immediatamente le
condizioni di vita di tutte le comunità, in tutti i Paesi. È un dato di esperienza, oltre che
di cronaca, la condizione nella quale in Italia, ma non soltanto in Italia, noi stiamo
attraversando la fase della campagna di vaccinazione per la prevenzione della diffusione
da Covid-19 ed è consapevolezza diffusa, oltre che dato di esperienza, il fatto di come
questa campagna sia sottoposta a delle condizioni di carattere organizzativo che sono in
capo alle diverse modalità dei sistemi sanitari, alle disponibilità di partecipazione delle
cittadine e dei cittadini, ma anche come elemento dominante condizionante alla
disponibilità dei vaccini stessi, la quale disponibilità è dipendente dalle modalità
contrattuali che sono intercorse negli approvvigionamenti, è nota la vicenda della
definizione dei contratti a livello europeo, dalle modalità di rispetto o di non rispetto da
parte dei detentori dei vaccini nei confronti delle dotazioni e dei tempi di dotazione,
dalla questione della pubblica evidenza di tutte le clausole contrattuali che si sono nel
tempo intrattenute. Ora, di fronte ad una condizione della gravità e della vastità della
quale stiamo parlando, è riemersa, nella sensibilità della pubblica opinione e anche nella
consapevolezza competente delle professioni, di numerose professioni…
(incomprensibile), l’opportunità di mettere in discussione la proprietà intellettuale dei
brevetti in condizioni di estrema emergenza per le condizioni di tutela della salute. Il
contenuto di questo appello interviene esattamente su questa questione, cioè sul fatto
che quanto sussistano interessi di carattere prevalente e generale, anche la questione
della titolarità e della proprietà privata intellettuale debbano essere superate nella
direzione di salvaguardare la salute generale e quindi la sospensione della proprietà
intellettuale dei brevetti dei vaccini è una questione che è stata posta a livello di
numerosi Paesi e che è stata posta, in particolare, da quelle realtà locali e nazionali che
vivono una condizione di particolare sofferenza rispetto all’assistenza di carattere
sanitario. Particolare India e Sudafrica hanno avanzato all’Organizzazione Mondiale del
Commercio la richiesta della sospensione della proprietà intellettuale dei vaccini, ma se
questo dato, che ci richiama a un tema di solidarietà internazionale, è stato evidente nei
Paesi con maggiore difficoltà, non va taciuta, perché è essenziale alla comprensione di
questo appello, quanto nelle settimane precedenti hanno sottolineato anche numerosi
intellettuali e scienziati del nostro Paese che richiedevano la possibilità di avanzare una
trattativa per poter ottenere la possibilità di produrre localmente i vaccini stessi.
Attraverso la rete delle attività produttive e delle reti di ricerca di cui il nostro Paese
potrebbe avvalersi in questa attività di riproduzione. È quindi evidente che il tema che
qui si pone è un tema di un conflitto che non è un conflitto di idee e intellettuale, ma è
un conflitto relativo alle garanzie e alle possibilità di sopravvivenza dei Paesi di fronte
ad un rischio di una malattia grave e in parte non conosciuta, quale quella che stiamo
affrontando, rispetto alla necessità di far prevalere l’interesse generale rispetto a quello
particolare e di tipo commerciale. Questo appello viene indirizzato al Presidente della
Repubblica proprio perché il nostro Paese come gli altri è stato interessato dalla
questione ed è stato chiamato insieme ad altri ad esprimersi presso l’Organizzazione
Mondiale del Commercio, è una questione di carattere culturale e di carattere di
solidarietà internazionale, perché abbiamo ben compreso la reciproca interdipendenza in
questa particolare condizione di esposizione pandemica, ma se non l’avessimo
compreso nell’emergenza attuale la storia ce la riconsegna questa consapevolezza,
sappiamo tutti nelle scelte della nostra mobilità, per lavoro o per altre ragioni, di come
non sia stato possibile per tutti non sottoporsi più ad alcuni tipi di vaccinazione soltanto
nel momento in cui i Paesi che erano interessati prevalentemente da quelle epidemie se
ne sono liberati esattamente grazie ai vaccini. Quindi il fatto che noi si viva in una
condizione di interdipendenza ci rende più evidente l’interesse generale e mondiale di
questa prevalenza della tutela della salute sugli interessi commerciali e come dicevo
nello specifico della nostra situazione anche la stessa costituzione dalla quale
discendono tutte le procedure di carattere normativo, ma mi piacerebbe pensare anche a
tutti gli stili di comportamento, ricordano come le proprietà private debbano
riconoscere…

ARTESIO Eleonora
Debbano riconoscere tutte un limite che è il limite dell’interesse generale. L’appello del
Presidente della Repubblica contenuto in questo testo è peraltro analogo a quella
petizione dei cittadini italiani europei che si muove attraverso un Comitato Scientifico
di autorevoli rappresentanze cliniche nella stessa direzione nei confronti del Parlamento
Europeo. Ho concluso.

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